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PubblicatoMassimiliano Paoletti Modificato 9 anni fa
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UN APPROFONDIMENTO SUL TURISMO INTERNAZIONALE Turismo internazionale Dal punto di vista statistico il turismo internazionale si caratterizza attraverso le definizioni dello UNWTO, quindi il passaggio della frontiera tra uno stato e l’altro determina la presenza di flussi internazionali. Anche dal punto di vista macroeconomico, l’appartenere ad un altro stato permette di distinguere l’immissione di moneta esogena. Esiste però anche un punto di vista prettamente economico-monetario nel quale il turismo internazionale si caratterizza per la presenza del rischio dei cambi sui mercati delle valute, in particolare la presenza di tassi di cambio flessibili costituisce il principale fattore di rischio 1.Gli operatori del mercato turistico sostengono un’operazione di cambio di valuta, con tutti i rischi connessi 2.La dimensione internazionale ha conseguenze sulla struttura del mercato
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IL TURISMO INTERNAZIONALE Nel nostro caso faremo cenno : 1. Alla definizione di mercati internazionali del turismo; 2. Operatori internazionali del turismo 3. Determinanti dei flussi turistici internazionali (applicazioni al turismo delle principali teorie dell’economia internazionale)
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RISCHIO DEI CAMBI E MERCATI INTERNAZIONALI DEL TURISMO Insufficienza delle definizioni politiche (concetto di Stato) e di quelle geografiche (concetto di distanza); Se nel prezzo v i,r il tasso di cambio c r svolge un ruolo fondamentale, allora il turismo appartiene al mercato internazionale: v i,r = f(p i,r, c i,r ) Dove p i,r, sono i prezzi delle tipologie nella matrice del prodotto turistico Mercato nazionale: se c r = 1 o c r = costante Riforme istituzionali e turismo internazionale (EURO): si elimina la possibilità di effettuare svalutazioni competitive; si eliminano tutti gli oneri di cambio.
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OPERATORI INTERNAZIONALI Compagnie aeree Processi di fusione ed acquisizione; Nuove strategie competitive (voli low cost). Le compagnie aeree con voli low cost si caratterizzano per diverse: Specifiche tecniche: più posti a sedere, uso più intenso della flotta; Fattori organizzativi: multiruolo dipendenti, hostess e steward pagati a percentuale sulle vendite, vendite internet, check in automatizzati Riduzione costi forniture: grandi scorte carburante, riduzione personale di terra Semplificazione servizi: classe singola, eliminazione servizi pasto Regolamentazione : forti riduzioni dei prezzi sul solo bagaglio a mano Marketing: forti sconti per acquisti anticipati. Per le imprese che operano sui mercati internazionali è necessario conoscere l ’ evoluzione dei gusti nei paesi d ’ origine, dei flussi turistici e le condizioni economiche dei paesi di destinazione
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OPERATORI INTERNAZIONALI (2) Tenere un portafoglio vacanze aggiornato che segua l’evoluzione dei gusti di turisti che vivono in diversi paesi d’origine Tenere conto di agevolazioni fiscali e diversità legali dei diversi paesi Evoluzione dei tassi di cambio Diversificazione portafoglio viaggi come strategia per ridurre il rischio d’impresa Strategia di marketing globale Tour operator Abbiamo già visto quali sono gli obiettivi dei tour operator, tuttavia per i t.o. internazionali esistono problemi particolari legati ad aspetti legali, sociali ed economici dell’offrire viaggi in paesi diversi
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PLUSVALENZE DEI TOUR OPERATOR INTERNAZIONALI SUI CAMBI Tasso di cambio dollaro/Euro =1,25 Ammettiamo che un T.O. debba acquistare una camera in USA a 100 dollari (80 Euro) Vi applica un ricarico del 20%, quindi deve decidere se rivenderla in dollari (120 dollari) o in euro (96 euro) Se la previsione è che il dollaro si svaluta sull ’ euro (es. tasso di cambio diventa 1,30) conviene far pagare il viaggio in euro e pagare i fornitori in dollari Il ricavo unitario per viaggio è infatti 96 euro, che diventano dopo la svalutazione (96 x 1,30 = 125 dollari), se paga i fornitori 100 dollari a camera, ora guadagnerà non più 120 dollari ma 125 dollari a stanza (plusvalenza di 5 dollari) Se non si prevede una svalutazione del dollaro sull’euro e si compra la stanza a 80 euro per poi rivenderla in dollari, si applica un ricarico inferiore al 20%; infatti 120(dollari)/1,30=92 (euro). Quindi si compra una stanza a 80 euro e la rivende a 92 euro (che è meno di 96 euro). La perdita dovuta al cambio è di 4 euro per stanza. Se la previsione è che il dollaro si rivaluta sull ’ euro (es. tasso di cambio diventa 1,20) conviene pagare i fornitori in euro e far pagare il viaggio in dollari Infatti il viaggio in catalogo costerà ora 120 dollari,, i quali se trasformati in euro dopo l’apprezzamento del dollaro sull’euro avremo: 120 /1,20=100 euro. Se la camera viene pagata 80 euro, la differenza sarà 100-80 euro= 20 euro. Se il tasso di cambio fosse rimasto costante la differenza sarebbe stata 96-80=16 euro. Quindi c’è una plusvalenza di 4 euro.
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VEDIAMO IN DETTAGLIO QUANTO DETTO TASSO DI CAMBIO RIMANE COSTANTE (usare dollari o euro è indifferente) Acquisto fattore primario della vacanza _ Tempo t Vendita della vacanza _ Tempo t+1 Tasso di cambio C t = 1,25 100 $120$ (margine 20 $ che è il 20%) (80 €)(96 €) (margine 16 euro, che è il 20%) TASSO DI CAMBIO VARIA (si acquista in dollari e si vende in euro) Tasso di cambio C t = 1,25Tasso di cambio C t = 1,30 100 $96 € Per ricavare il margine si riporta la vendita in dollari 96 / 1,30 =125 125 -100 =25 dollari, il margine è superiore ai 20 dollari quindi mark-up superiore al 20% Si vuole applicare un ricarico (mark up) del 20% Il dollaro si deprezza nei confronti dell’euro, quindi il tasso di cambio passa da 1,25 ad 1,30 Quando l’euro si apprezza conviene acquistare in dollari e vendere in euro!
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SE NON SI PREVEDE LA VARIAZIONE DEL CAMBIO TASSO DI CAMBIO RIMANE COSTANTE (usare dollari o euro è indifferente) Acquisto fattore primario della vacanza _ Tempo t Vendita della vacanza _ Tempo t+1 Tasso di cambio C t = 1,25 100 $120$ (margine 20 $ che è il 20%) (80 €)(96 €) (margine 16 euro, che è il 20%) TASSO DI CAMBIO VARIA (si sbaglia acquistando in euro e vendendo in dollari) Tasso di cambio C t = 1,25Tasso di cambio C t = 1,30 80 €120 $ Per ricavare il margine si riporta la vendita in euro 120 / 1,30 = 92 € 92 - 80 =12 euro, il margine è ora inferiore ai 16 euro quindi mark-up inferiore al 20% Si vuole applicare un ricarico (mark up) del 20% Il dollaro si deprezza nei confronti dell’euro, quindi il tasso di cambio passa da 1,25 ad 1,30, ma non si prevede, immaginiamo si commetta quindi un errore agendo al contrario Quando non si prevede il tasso di cambio ci possono essere perdite!
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TASSO DI CAMBIO RIMANE COSTANTE (usare dollari o euro è indifferente) Acquisto fattore primario della vacanza _ Tempo t Vendita della vacanza _ Tempo t+1 Tasso di cambio C t = 1,25 100 $120$ (margine 20 $ che è il 20%) (80 €)(96 €) (margine 16 euro, che è il 20%) TASSO DI CAMBIO VARIA (si acquista in euro e si vende in dollari) Tasso di cambio C t = 1,25Tasso di cambio C t = 1,20 80 €120 $ Per ricavare il margine si riporta la vendita in euro 120 / 1,20 =100 100 - 80 =20 euro, il margine è superiore ai 16 euro quindi mark-up superiore al 20% Si vuole applicare un ricarico (mark up) del 20% Il dollaro si apprezza nei confronti dell’euro, quindi il tasso di cambio passa da 1,25 ad 1,20 Quando il dollaro si apprezza conviene acquistare in euro e vende re in dollari!
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LA PROTEZIONE DAL RISCHIO DI CAMBIO Semplificando all’estremo esistono due diversi modi con cui un tour operator può coprirsi dal rischio di cambio connesso ad una svalutazione del dollaro contro l’euro. Immaginiamo che se il tasso di cambio dollaro/euro passa da 1,25 ad 1,30, il nostro tour operator perde 4 euro per stanza e questo minore ricarico metta in forse la sua capacità di coprire tutti i costi: Si contratta un tasso di cambio a termine con una banca commerciale: il nostro tour operator trova una banca commerciale disposta a fare un contratto a termine dove si impegna ad acquistare dal momento della firma del contratto a 6 mesi un certo ammontare di dollari al tasso di cambio di 1,27. Come si vede questo tasso di cambio è superiore a 1,25, ma inferiore a 1,30. La banca si assume un certo rischio, ma se il dollaro non si svaluta ha un premio, il tour operator deve pagare comunque qualcosa ma è meno di quello che perde se non si assicurasse in questo modo. In questo caso la transazione in valuta deve necessariamente avvenire dopo 6 mesi.. Il tour operator può acquistare una opzione che gli da diritto a vendere tra 6 mesi il certo ammontare di dollari ad un tasso di 1,27 (esempio opzione put). Questa opzione può essere venduta anche prima della scadenza e si ricava una somma che copre in parte la perdita che si può subire. Chi la compra può a sua volta rivenderla perché finché c’è l’aspettativa che il tasso salga ad 1,30 l’opzione ha valore. In questo caso la transazione può non avvenire, perché il possessore dell’opzione non è obbligato ad esercitare il suo diritto, quindi ciò che acquista valore è un pezzo di carta che originariamente serviva per coprirsi da un rischio vero, ma che nel giro di pochi mesi perde questa sua missione originaria.
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DIVERSIFICAZIONE DEL PORTAFOGLIO VIAGGI DEI TOUR OPERATOR T.O. multinazionale deve decidere se specializzarsi in viaggi alle Canarie, alle Fijii o offrire tutti e due In ognuno dei due viaggi se la previsione della domanda è corretta (Bene) il pay off è pari a 4, se invece non è corretta (Male) il pay off è pari a 2 Le probabilità di eventi positivi e negativi sono uguali e pari a 0,5 Vediamo solo il caso in cui gli eventi sono indipendenti Il problema è : specializzarsi o diversificare? Immaginiamo che ci si specializzi: cioè si organizzano nello stesso momento 2 viaggi solo alle canarie o 2 viaggi solo nelle fijii In questo caso abbiamo sempre 2 eventi, le cose possono andare bene (0,5 prob) o male (0,5 prob). Rendimento medio nella specializzazione: (4+4)*0,5 + (2+2)*0,5 = 6 Rischio della specializzazione (varianza): (8-6) 2 *0,5 +(4-6) 2 *0,5 = 4
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DIVERSIFICAZIONE DEL PORTAFOGLIO VIAGGI DEI TOUR OPERATOR(2) Caso della diversificazione: in questo caso abbiamo 4 possibili eventi che si ricavano dagli incroci della tabella 1) Viaggio canarie + viaggio fijii vanno bene (prob.0,25) 2) Viaggio canarie + viaggio fijii vanno male (prob.0,25) 3) Viaggio canarie bene+ viaggio fijii male (prob.0,25) 4) Viaggio canarie male + viaggio fijii bene (prob.0,25) Rendimento medio diversificazione: (4+4)*0,25 + (2+4)*0,25+(4+2)*0,25+(2+2)*0,25 = 6 Rischio della diversificazione (varianza): (8-6) 2 *0,25 + (6-6) 2 *0,50+(4-6) 2 *0,25 = 2 La varianza è minore in questo caso, quindi la diversificazione abbassa il rischio a parità di rendimento medio Bene (prob=0.5)Male (prob=0.5) CANARIE Bene (prob=0.5)4+44+2 Male (prob=0.5)2+42+2
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STRATEGIE DI COMMERCIALIZZAZIONE DEI TOUR OPERATOR Commercializzazione e marketing sono cruciali per i tour operator internazionali: Creazione di una rete di vendita capillare ed efficiente nei diversi paesi (accordi o acquisizione di agenzie di viaggio) Integrazione degli sforzi di commercializzazione insieme ad altri tour operator Promozione pubblicitaria dei propri prodotti basata anche sulla conquista di un marchio famoso Strategie vincenti su questi punti possono a volte essere più importanti delle stesse attrattive ambientali e culturali delle destinazioni turistiche, nello spiegare le determinanti dei flussi turistici internazionali
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OPERATORI INTERNAZIONALI (3) Ricettività alberghiera Nascita e sviluppo di catene alberghiere internazionali Le prime sono state americane: Holiday Inn, Best Western, Hilton, Sheraton Queste grandi catene alberghiere offrono servizi standardizzati in tutti i paesi in cui si trovano: Da un lato quindi contribuiscono all’omologazione dei gusti e delle preferenze che un certo tipo di globalizzazione necessariamente comporta Dall’altro lato però contribuiscono a diminuire il rischio connesso a asimmetrie informative e opportunismo degli albergatori, a cui è soggetto il turismo internazionale e le prenotazioni a distanza Un turista che prenota a distanza sa infatti che prenotando in una di queste grandi catene trova standard minimi di qualità del servizio che sono garantiti
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I FLUSSI TURISTICI INTERNAZIONALI Movimento di merci e movimento di valuta; Movimento delle persone e movimento di valuta; I flussi turistici internazionali determinano 2 effetti importanti dal punto di vista economico: 1)Effetto moltiplicatore sul reddito 2)Effetto stabilizzatore (se diminuisce un deficit od un surplus portando il pareggio) o destabilizzatore (se aumenta deficit o surplus) sulla bilancia dei pagamenti Il turismo internazionale può essere studiato con modelli del commercio internazionale, data la similarità tra flussi turistici ed esportazioni
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I FLUSSI TURISTICI INTERNAZIONALI (2) Nei paesi sviluppati può succedere che (Z+H) sia molto alto, quindi il settore estero (importazioni o troppi viaggi all’estero) contribuisce negativamente alla formazione del reddito nazionale, in questo caso il turismo, oltre che le esportazioni (X+G 2 ), possono avere un effetto stabilizzatore I paesi emergenti hanno strutturalmente H=0 (pochi o nessun turista outgoing) e Z molto alto. Hanno un reddito basso e per svilupparsi hanno bisogno di importare capitale e tecnologia, per questo il peso delle importazioni sulla bilancia dei pagamenti sarebbe molto alto e comprometterebbe la crescita del reddito In questo caso le attrattive naturali, paesaggistiche, il clima esotico può far sviluppare il turismo, l’aumento di G 2 non ha semplicemente un effetto stabilizzante sulla bilancia dei pagamenti ma permette al paese emergente di finanziare l’importazione di capitale e tecnologia con i flussi di valuta generati dal turismo Effetto macroeconomico della spesa del turismo internazionale: differenze tra paesi sviluppati e paesi emergenti: Ripartiamo dall’identità contabile tra prodotto nazionale e domanda aggregata Y = (C+ G 1 )+ I + (X + G 2 ) – (Z + H) Dove Y = Reddito Nazionale; C = Consumi; G 1 = spesa dei turisti domestici; I=investimenti; X= esportazioni; G 2 = spesa dei turisti esteri incoming; Z= importazioni; H=spesa dei turisti outgoing
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DETERMINANTI DEI FLUSSI TURISTICI INTERNAZIONALI Fattori intuitivi e diretti: –Diversità delle risorse ambientali: distribuzione asimmetrica di risorse naturali e/o culturali. Anche se non sempre sono irriproducibili (caso Disneyland); –La diversità nelle preferenze; –Fattori di mercato: i flussi turistici dipendono dal prezzo relativo del turismo nella destinazione di interesse rispetto al prezzo praticato da altre destinazioni, dipende inoltre dal potere di acquisto dei turisti (reddito che si forma nella loro località di origine). Quindi in sostanza anche per il turismo internazionale sono importanti le determinanti della domanda turistica che abbiamo studiato a livello micro e mesoeconomico
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DETERMINANTI DEI FLUSSI TURISTICI INTERNAZIONALI (2) Fattori indiretti che si basano su modelli teorici robusti del commercio internazionale 1) Modelli che spiegano la diversa specializzazione turistica o la crescita di grandi imprese turistiche nei paesi a.Il principio dei vantaggi comparati (Ricardo): date due località A e B, tutte e due hanno turismo balneare e montano. A produce servizi turistici in tutte e due le tipologie a costi più bassi, tuttavia la differenza di costo tra A e B è minore nel caso del turismo balneare che in quello montano. A si specializzerà nel turismo montano e B in quello balneare; b.La dotazione di fattori produttivi (Hecksher-Ohlin): A e B hanno entrambi alberghi/ristorazione (che richiedono lavoro meno qualificato) e servizi di trasporto e organizzazione, tour operator (che richiedono lavoro più qualificato) se in A il lavoro qualificato è relativamente più abbondante che in B allora A si specializza in trasporti e tour operator e B in alberghi/ristoranti ; c.Realizzazione di Economie di Scala: La preferenza verso la varietà da parte dei consumatori, insieme al raggiungimento delle economie di scala da parte delle imprese spiega il turismo orizzontale: es. un turista francese che fa una vacanza balneare a Rimini anziché in Costa Azzurra ed un turista romagnolo che va invece in Costa Azzurra anziché a Rimini. 2) Modelli che spiegano i movimenti turistici d. Il modello centro-periferia di concentrazione geografica del turismo (Krugman)
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Perche’ il commercio internazionale e’ sempre vantaggioso? Ricardo ci spiega in maniera inequivocabile che non è necessario, al fine di trarre vantaggio, che un paese debba avere almeno un bene in cui la sua produzione sia efficiente in termini assoluti In realtà il paese meno efficiente in tutto, avrà sempre un settore dove lo svantaggio in termini di tecnologia (o di utilizzo efficiente degli input) sarà uno svantaggio inferiore rispetto ad un altro settore Ebbene nel settore dove lo svantaggio è minore quel paese avrà un vantaggio comparato e potrà specializzarsiEbbene nel settore dove lo svantaggio è minore quel paese avrà un vantaggio comparato e potrà specializzarsi Il modello Ricardiano dei vantaggi comparati
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Applichiamo ora al turismo questo modello ideato per il commercio internazionale di merci Supponiamo di avere 2 paesi : A e B nei quali è presente una sola tipologia di turismo balneare ed una sola tipologia di turismo montano Malgrado il paese A sia il più efficiente in termini assoluti, vale a dire produce a costi più bassi, quindi vende a prezzi più bassi, sia la vacanza balneare che quella montana, si vuole dimostrare che in equilibrio sia A che B si specializzeranno nel turismo (ovviamente ciascuno in una di queste tipologie) In particolare B avrà un vantaggio comparato nella tipologia turistica dove lo svantaggio in termini di costi rispetto ad A sarà minoreIn particolare B avrà un vantaggio comparato nella tipologia turistica dove lo svantaggio in termini di costi rispetto ad A sarà minore Il modello Ricardiano dei vantaggi comparati (2)
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Ipotesi di base del modello: Economia in concorrenza perfetta: in equilibrio i costi unitari sono uguali al prezzo I rendimenti di scala sono costanti, quindi i costi medi sono costanti I costi di trasporto sono nulli Il lavoro è l’unico fattore produttivo I lavoratori si possono spostare tra i due settori turistici dello stesso paese ma non possono migrare da un paese all’altro Le funzioni di produzione per produrre la stessa tipologia turistica (quindi le tecnologie) sono diverse tra un paese e l’altro Sarà quindi una differenza nel tipo di tecnologia adottata per produrre i servizi turistici che permette l’esistenza di vantaggi comparati Il modello Ricardiano dei vantaggi comparati (3)
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(paese A)(Paese B) Coefficienti tecnici Coefficienti tecnici Num. Lavoratori per 1 giornata vac. Montana (m) a mA =2a mB 10 Num. Lavoratori per 1 giornata vac. Mare (s) a sA = 4a sB 5 Numero totale lavoratori24001000 Il modello Ricardiano dei vantaggi comparati (4)
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–La frontiera delle possibilità produttive (PF) di un’economia mostra la quantità massima di giornate di vacanza montana (Q M ) che è possibile produrre una volta deciso il livello di produzione delle giornate di vacanza al mare (Q S ) e viceversa –La PF dell’ economia del paese A è data dalla seguente equazione: 2*Q MA + 4*Q SA = 2400 –La PF dell’ economia del paese B è data dalla seguente equazione: 10*Q MB + 5*Q SB = 1000 **NOTA BENE: In questo caso Q sta per numero di giorni di vacanza prodotti Il modello Ricardiano dei vantaggi comparati (5)
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Q s = L/a s quando Q m = 0 Intercetta asse ordinate Q m = L/a m quando Q s = 0 Intercetta asse ascisse Q sA = L/a sA – (a mA /a sA )Q m quando Q mA = 1 la quantità di Q sA a cui devo rinunciare è (a mA /a sA ), che nel paese A è 1/2 quando Q mB = 1 la quantità di Q sB a cui devo rinunciare è (a mB /a sB ), che nel paese B è 2 Quindi B sopporta un costo più alto nel produrre vacanze in montagna Il modello Ricardiano dei vantaggi comparati (6)
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Costo-opportunità –Il costo-opportunità sostenuto nel produrre giornate di vacanza in montagna in termini di giornate di vacanza al mare è il numero di giornate di vacanze al mare a cui devo rinunciare per produrre un certo numero di vacanze in montagna. Vantaggio comparato –Un paese ha un vantaggio comparato nella produzione di una vacanza se il costo-opportunità della produzione di quella vacanza in termini di altre vacanze è minore in quel paese che in altri. Il modello Ricardiano dei vantaggi comparati (7)
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Il paese A ha un costo opportunità pari a 1/2 per la produzione di una giornata di vacanza montana (deve sacrificare solo 1/2 giornata di vacanza al mare per ottenere una giornata di vacanza in montagna) Il paese B ha un costo opportunità pari a 2 nella produzione di una giornata di vacanza montana (deve sacrificare 2 giornate di vacanza al mare per ottenere una giornata di vacanza in montagna) Il paese A si specializza in vacanze montane, il paese B nelle vacanze balneari (specializzazione nel bene in cui si ha minore costo opportunità) Il modello Ricardiano dei vantaggi comparati (8)
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a mA /a sA= 1/2 a mB /a sB= 2 RS Prezzo relativo Vac. montane, P m /P s Quantità relativa di vac.montane, Q mA + Q mB Q sA + Q * sB L/a mA L/a sB In concorrenza perfetta i prezzi devono essere uguali ai costi: PAESE A P mA /P sA =a mA /a sA =1/2; PAESE B P mB /P sB =a mB /a sB =2 RD 1 Prezzo di equilibrio internazionale P m /P s =1 Il modello Ricardiano dei vantaggi comparati (9) Il grafico mostra il raggiungimento dell’equilibrio sul mercato internazionale delle vacanze montane Il paese che si specializza in vacanze montane è A
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a sB /a mB= 1/2 a sA /a mA= 2 RS Prezzo relativo Vac. balneari, P s /P m Quantità relativa di vac. balneari, Q sA + Q sB Q mA + Q * mB L/a sB L/a mA In concorrenza perfetta i prezzi devono essere uguali ai costi: PAESE A P sA /P mA =a sA /a mA =2; PAESE B P sB /P mB =a sB /a mB = 1/2 RD 1 Prezzo di equilibrio internazionale P m /P s =1 Il modello Ricardiano dei vantaggi comparati (10) Il grafico mostra l’equilibrio sul mercato internazionale delle vacanze balneari Nel mercato internazionale delle vacanze balneari la situazione e’ esattamente capovolta e speculare Il paese che si specializza in vacanze balneari è B
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Il modello Ricardiano dei vantaggi comparati (10)
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Finora abbiamo visto che le differenze di produttività relativa sono alla base del vantaggio comparato e rendono vantaggioso il commercio internazionale (modello ricardiano); Ora esaminiamo il ruolo svolto dalla diversità nelle dotazioni di risorse Anche questa diversità può essere alla base del vantaggio comparato La teoria di Heckscher-Ohlin: mostra che il vantaggio comparato dipende da: abbondanza relativa dei fattori (riferita ai paesi) intensità fattoriale relativa (riferita alla produzione di beni dove si usa più intensamente un fattore rispetto agli altri) E’ nota anche come teoria della proporzione dei fattori (è importante la proporzione in cui i fattori sono disponibili nei 2 paesi e la proporzione in cui i fattori vengono impiegati nella produzione dei beni) 30 Il modello delle dotazioni fattoriali di Heckscher-Ohlin
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Supponiamo di avere 2 paesi A e B entrambi dotati di lavoratori qualificati e di lavoratori non qualificati che sono impiegati in due segmenti della filiera turistica: 1)Alberghi e Ristoranti : settore che richiede più intensamente lavoratori non qualificati 2)Trasporti e organizzazione viaggi (tour operator): settore che richiede intensamente lavoratori qualificati Esistono quindi due segmenti della filiera turistica che hanno diversa intensità fattoriale Come vedremo i due paesi avranno inoltre una diversa disponibilità dei due fattori produttivi: Lavoro qualificato Lavoro non Qualificato 31 Il modello delle dotazioni fattoriali di Heckscher-Ohlin (2)
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Ipotesi di base del modello: Economia in concorrenza perfetta: in equilibrio i costi unitari sono uguali al prezzo I rendimenti di scala sono costanti, quindi i costi medi sono costanti I costi di trasporto sono nulli I lavoratori si possono spostare tra i settori dello stesso paese ma non possono migrare da un paese all’altro Le funzioni di produzione per produrre lo stesso bene sono uguali tra diversi paesi I fattori sono presenti nei paesi in quantità relative diverse Esistono più fattori produttivi per produrre un bene (e presentano una diversa intensità fattoriale) Il modello delle dotazioni fattoriali di Heckscher-Ohlin (3)
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A, ha abbondanza relativa di lavoro qualificato (il SL/UL è infatti 2,5 contro 1 di B) B, ha abbondanza relativa di lavoro non qualificato (il rapporto UL/SL è pari a 1 contro 0,4 di B) A si specializza in trasporti e tour operator, mentre B in alberghi e ristoranti Lavoro Qualificato (SL) Lavoro Non Qualificato (UL) Rapporto SL/UL A200802,5 B20 1 A e B offrono entrambi servizi in alberghi / ristoranti e nei trasporti/tour operator Tuttavia esiste la seguente differenza nella disponibilità dei fattori produttivi Il modello delle dotazioni fattoriali di Heckscher-Ohlin (4)
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La produzione di entrambi i servizi richiede l’impiego di due fattori che sono disponibili in quantità limitata: lavoro qualificato (SL) e lavoro non qualificato (UL) In particolare la produzione di servizi trasporto e organizzazione viaggi (t.o.) richiede più intensivamente SL, mentre la produzione di servizi ricettività e ristorazione richiede più intensamente UL Un paese ha così un vantaggio comparato nella produzione dei servizi che richiedono l’uso di una maggiore quantità del fattore di produzione relativamente abbondante. Mentre ha uno svantaggio comparato nella produzione di servizi che richiedono una maggiore quantità del fattore di produzione relativamente scarso Il modello delle dotazioni fattoriali di Heckscher-Ohlin (5)
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Il prezzo relativo del servizio per il quale si gode di un vantaggio comparato è più basso, rispetto a quello che lo stesso servizio ha nel paese dove invece esiste uno svantaggio comparato Ad esempio prima che si aprissero le frontiere tra A e B, il prezzo relativo dei trasporti e tour operator in A (P T /P AR ) era più basso che in B. Questo perché i trasporti e tour operator richiedono più intensamente lavoro qualificato, che è a più basso costo (perché più abbondante) in A. In B è esattamente il contrario: si producono a costi più bassi e quindi si vendono a prezzi più bassi i servizi ricettività e ristorazione, perché c’è più abbondanza di lavoro meno qualificato Il modello delle dotazioni fattoriali di Heckscher-Ohlin (6)
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Quantità relativa dei servizi trasporto e t.o., Q T /Q AR Prezzo relativo dei servizi trasporto e t.o., P T /P AR ( P T /P AR ) W ( P T /P AR )B ( P T /P AR ) A RDWORLD Rs paese B RSWORLD RS paese A Quindi se A ha un rapporto SL/UL maggiore di quello di B, il prezzo relativo precedente agli scambi risulterà minore L’apertura al commercio fa sì che l’offerta relativa aggregata (somma di quelle dei due paesi) si trovi in mezzo alle due precedenti, con conseguente convergenza dei prezzi Il modello delle dotazioni fattoriali di Heckscher-Ohlin (7)
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Effetti del commercio internazionale sulla distribuzione dei redditi: Dal grafico precedente è evidente che se A esporta servizi trasporto e tour operator, e quindi si specializza in questi servizi Data la convergenza dei prezzi di autarchia verso un prezzo mondiale, il prezzo relativo dei trasporti e tour operator aumenta in A e diminuisce in B Questo significa che in A i lavoratori qualificati ci guadagnano mentre in B i lavoratori qualificati ci rimettono Il ragionamento è esattamente speculare nel caso dei lavoratori meno qualificati di B, che guadagnano in B mentre perdono in A Il modello delle dotazioni fattoriali di Heckscher-Ohlin (8)
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Effetti dell’apertura delle frontiere al turismo internazionale sul benessere dei consumatori: L’effetto controverso sui diversi lavoratori è però controbilanciato da un effetto non ambiguo sul benessere dei consumatori In effetti sia in A che in B i turisti-consumatori possono disporre sia di servizi trasporto-tour operator, che di servizi ricettività-ristorazione a prezzi più bassi Ad esempio in A si produrranno servizi trasporto e t.o. in abbondanza (specializzazione), che verranno consumati in patria ed esportati ad un prezzo mondiale più basso Sempre i turisti outgoing di A potranno godere di servizi ricettività e ristorazione a prezzi più bassi prodotti in B (che si specializzano nella produzione di questi servizi) L’effetto è ancora più valido nel caso in cui non si arrivi ad una specializzazione completa: sia A che B continueranno a produrre tutte e due le tipologie di servizi grazie ad una convergenza dei prezzi su un livello più basso che si verifica sul mercato mondiale Il modello delle dotazioni fattoriali di Heckscher-Ohlin (9)
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Principali differenze tra il modello Ricardiano ed modello delle dotazioni fattoriali (Heckscher-Ohlin) Tutti e due cercano di spiegare i benefici che derivano dall’apertura delle frontiere al turismo internazionale in termini di vantaggi comparati, tuttavia : Nel modello di Ricardo i vantaggi comparati riguardano differenze nella produttività (tecnologia) In Heckscher-Ohlin i vantaggi comparati riguardano le diverse dotazioni fattoriali relative (abbondanza relativa di lavoro qualificato/lavoro non qualificato) Nel modello di Ricardo esiste solo un fattore produttivo (il lavoro) e non ci sono effetti controversi ma solo benefici Il modello H-O restituisce un quadro più complesso: la presenza di più fattori produttivi (due diversi tipi di lavoro) mostra effetti opposti negli effetti sui redditi dei proprietari di questi fattori (winners and losers) ***Il principale difetto che hanno questi modelli applicati al turismo è che presuppongono un mercato di concorrenza perfetta, il quale difficilmente esiste, anche quando si opera su scala internazionale
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