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PubblicatoVincenzo Belli Modificato 9 anni fa
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I TALENTI DELLA FAMIGLIA AVVERRA' COME DI UN UOMO E DI UNA DONNA CHE, PARTENDO, PER IL LORO VIAGGIO NEL TEMPO DIO CHIAMO' NELLA SUA CASA E, A QUESTI, CONSEGNO' I SUOI BENI.
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DIEDE LORO IL TALENTO DELLA COMUNIONE
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E BENEDISSE IL SENSO DEL TATTO
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CON CUI AVREBBERO ABBRACCIATO
GLI UOMINI E LE COSE.
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Essere abbracciati è uno degli avvenimenti più emozionanti e importanti della vita: colui che ti ha abbracciato nel profondo del cuore, anche una sola volta, resterà tra i tuoi profeti.
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Chi ti abbraccia è entrato in te, ormai lo ospiti in casa, traccia solchi, lavora il tuo terreno, estirpa radici, porta semi, sollecita e risveglia le sorgenti della vita.
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Soltanto quelli che ti abbracciano sono in grado di cambiarti la vita
Soltanto quelli che ti abbracciano sono in grado di cambiarti la vita. L'amico è amico perché ti abbraccia, disarmato e disarmante. Là dove puoi lasciarti abbracciare dall'altro e abbracciarlo, lì puoi dire di essere te stesso, avendo lasciato cadere ogni maschera.
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Questo è il sogno di Dio: che nessuno sia solo nella vita e che nessuna casa sia senza festa del cuore!
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Come passeri abbiamo il nido nelle Sue mani...
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Le mani di Dio: mani di pastore contro i lupi, mani impigliate nel folto della vita, mani che proteggono la fiammella smorta, mani sugli occhi del cieco, mani che scrivono nella polvere e non scagliano pietre…mai, mani trafitte offerte a Tommaso. Da quelle mani nessuno mi rapirà mai, mani di pastore, il solo che per i cieli mi fa camminare. (D.M. Turoldo)
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PADRE, CHE SEI NEI CIELI... ...ma il cielo di Dio sono i poveri!
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E quando la tua mano tocca un povero, le tue dita stanno sfiorando il cielo di Dio. Perché Gesù sta nel posto dove noi non vorremmo mai essere, nell’ultimo posto; in coloro che incarnano non i tuoi sogni, ma le tue paure e i tuoi dolori…
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La cosa che mi commuove, delle cose ultime, è che Dio non mi giudicherà scorrendo l’elenco delle mie debolezze, ma quello dei miei gesti di bontà; non indagherà le mie ombre ma annoterà i semi di luce o il polline di bene che ho seminato.
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GRANDE QUEL DIO, IL MIO DIO, CHE LEGA LA SALVEZZA a un po’ di pane, ad un bicchiere d’acqua, ad un vestito donato, ai passi di una visita!
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O Dio, tu ci hai creati con un corpo, con i piedi per venire incontro a te, con la testa per pensare, con il cuore per imparare ad amare. O Dio, tu ci hai dato le mani per stringere altre mani, e non per serrarle in pugni violenti. Mani aperte come un'offerta come una preghiera di domanda e di grazie. Mani che benedicono, mani che accolgono, mani che ricevono il pane di vita. O Gesù, con le tue mani, hai innalzato il povero e l'escluso, non hai gettato la pietra ma condiviso il pane, hai portato la croce... O Gesù, con le tue mani, hai fatto passare Tommaso dal dubbio alla fede. Le mani del Risorto ci invitano a sperare a prenderci per mano, a non far cadere le braccia davanti alla morte e all'isolamento. O Dio, insegnaci a condividere di più, perché le nostre mani sono il prolungamento del cuore e diventano le tue mani, quelle che danno vita. Amen
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