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PubblicatoLaura Franco Modificato 9 anni fa
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Istantanee dalla pratica didattica Anna Maria Curcii, Lend Roma, 9 settembre 2015
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III. Pluralità e complessità delle capacità linguistiche «… il linguaggio verbale è fatto di molteplici capacità. Alcune, per dir così, si vedono e percepiscono bene: tali sono la capacità di produrre parole e frasi appropriate oralmente o per iscritto, la capacità di conversare, interrogare e rispondere esplicitamente, la capacità di leggere ad alta voce, di recitare a memoria, ecc. Altre si vedono e percepiscono meno evidentemente e facilmente: tali sono la capacità di dare un senso alle parole e alle frasi udite e lette, la capacità di verbalizzare e di analizzare interiormente in parole le varie situazioni, la capacità di ampliare il patrimonio linguistico già acquisito attraverso il rapporto produttivo o ricettivo con parole e con frasi soggettivamente o oggettivamente nuove». (Dieci Tesi) Anna Maria Curcii, Lend Roma, 9 settembre 2015
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“Educazione linguistica altro non è che la proiezione sul piano del linguaggio verbale di quelle idee che altri hanno elaborato sul terreno della educazione matematica: non ripetizione di teoremi, non capacità calcolistica da calcolatrice [...] ma capacità di schematizzazione e integrazione tra schemi, lógos, come lógos è il linguaggio, è operatività e prassi” (Tullio De Mauro, Minima scholaria, 2001) Anna Maria Curcii, Lend Roma, 9 settembre 2015
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Uso della capacità potenziale, innata, di apprendere le lingue Costruzione delle capacità metacognitive nell’apprendimento delle lingue Sviluppo di capacità comunicative generali e interculturali (competenza chiave) Dimensione olistica, pluridisciplinare, integrata Ampliamento dell’offerta linguistica e attenzione alle lingue dei migranti Rafforzamento della comprensione anche della lingua materna Miglioramento delle capacità di lettura e di scrittura nella L1 e nella L2 (Catherine Carré-Carlinger, Principi dell’educazione plurilingue e interculturale ) Anna Maria Curcii, Lend Roma, 9 settembre 2015
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Il CARAP – Quadro di Riferimento per gli Approcci Plurali alle lingue e alle culture - individua un insieme di competenze e di risorse interne, nello sviluppo delle quali gli approcci plurali all’apprendimento/insegnamento delle lingue e delle culture rivestono un ruolo di primo piano. Gli approcci plurali alle lingue e alle culture prevedono attività di insegnamento/apprendimento che mettono in gioco contemporaneamente più ( più d’una) varietà linguistiche e culturali.CARAPQuadro di Riferimento per gli Approcci Plurali alle lingue e alle culture Anna Maria Curcii, Lend Roma, 9 settembre 2015
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Riflessione linguistica in ottica plurilingue: Riflessioni sull’aspetto verbale imperfettivo in un’ottica plurilingue Riflessioni sull’aspetto verbale imperfettivo in un’ottica plurilingue Il futuro in tedesco, inglese e italiano Il futuro in tedesco, inglese e italiano Anna Maria Curcii, Lend Roma, 9 settembre 2015
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“Il futuro dell’inclusione” – studenti non italofoni spiegano ai compagni di classe come si esprime il futuro nella loro L1: Anna Maria Curcii, Lend Roma, 9 settembre 2015
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Abolire ( aufheben 1) i limiti disegnati dai tradizionali ambiti disciplinari Conservare ( aufheben 2) una salda padronanza della mappa epistemologica della disciplina insegnata Sollevare ( aufheben 3) ogni resistenza alla condivisione di obiettivi, modalità di intervento, linguaggi Grazie per l’attenzione! Anna Maria Curcii, Lend Roma, 9 settembre 2015
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