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“Salvaguardare il futuro del pianeta e il diritto delle generazioni future del mondo intero a vivere esistenze prospere e appaganti è la grande sfida per.

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Presentazione sul tema: "“Salvaguardare il futuro del pianeta e il diritto delle generazioni future del mondo intero a vivere esistenze prospere e appaganti è la grande sfida per."— Transcript della presentazione:

1 “Salvaguardare il futuro del pianeta e il diritto delle generazioni future del mondo intero a vivere esistenze prospere e appaganti è la grande sfida per lo sviluppo del 21° secolo. Comprendere i legami fra sostenibilità ambientale ed equità è essenziale se vogliamo espandere le libertà umane per le generazioni attuali e future.” Carta di Milano

2 FINALITA': -quali modelli economici e produttivi possano garantire uno sviluppo sostenibile in ambito economico e sociale -quali tra i diversi tipi di agricoltura esistenti riusciranno a produrre una quantità sufficiente di cibo sano senza danneggiare le risorse idriche e la biodiversità -quali siano le migliori pratiche e tecnologie per ridurre le disuguaglianze all'interno delle città -come riuscire a considerare il cibo non solo come mera fonte di nutrizione, ma anche come identità socio-culturale.

3 'I singoli cittadini, le associazioni, le imprese sottoscrivendo la Carta di Milano si assumono responsabilità precise rispetto alle proprie abitudini, agli obiettivi di azione e chiedono con forza ai governi e alle istituzioni internazionali di adottare regole e politiche a livello nazionale e globale per garantire al Pianeta un futuro più equo e sostenibile..'

4 TEMATICHE CIBO Alla generazione di oggi viene chiesto di mettere in atto azioni per garantire «la tutela del diritto al cibo per le generazioni future» e la sovranità alimentare. SPRECO Si deve consumare la quantità di cibo sufficiente al fabbisogno, senza farlo deperire. Evitare, poi, lo spreco di acqua in «tutte le attività quotidiane»

5 SUOLO «Rafforzare le leggi in favore della tutela del suolo agricolo», chiede il documento, «per regolamentare gli investimenti sulle risorse naturali, tutelando le popolazioni» SALUTE La «Carta» chiede di promuovere l’educazione alimentare e ambientale per una crescita consapevole e di diffondere «una cultura sana alimentazione come strumento di salute globale. LAVORO E MINORI Un altro punto del documento invita a contrastare il lavoro irregolare e chiede di combattere per eliminare il lavoro minorile e quello irregolare nel settore agroalimentare

6 SOSTEGNO «Promuovere strumenti che sostengano il reddito di agricoltori, allevatori e pescatori», potenziando la cooperazione e l’organizzazione anche tra piccoli produttori ECOSISTEMA Il documento chiede di «promuovere la diversificazione delle produzioni agricole e di allevamento» e pone l’accento sulla rilevanza cruciale dell’«ecosistema marino integro» INNOVAZIONE «Investire nella ricerca promuovendo la condivisione dei risultati e sviluppandola nell’interesse della collettività, senza contrapposizione tra pubblico e privato»

7 Frodi La Carta invita a considerare il cibo «un patrimonio culturale» da difendere da contraffazioni e pratiche commerciali scorrette, valorizzandone l’originalità Energia pulita «Considerare il rapporto tra energia, acqua, aria e cibo in modo dinamico» per una strategia di lungo periodo in grado di contrastare il cambiamento climatico

8 Expo 2015, le contraddizioni con la Carta di Milano In Italia circa il 20% della popolazione è obeso. Percentuale raddoppiata dagli Anni 80 a oggi. Per un costo sanitario di circa 2,5 miliardi di euro all’anno. Il sistema di monitoraggio OKkio alla Salute del Centro nazionale di prevenzione e controllo delle malattie ha riportato che il 22,9% degli individui presi in esame è in sovrappeso e l’11,1% in condizioni di obesità (dati relativi all’anno 2010). Ma c'è correlazione tra fast e junk food e obesità? Il nesso è stato studiato da Roberto De Vogli del dipartimento di Salute pubblica dell’Università della California di Davis e pubblicato sul Bulletin dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Più le persone effettuano «transazioni» nei fast food più aumenta il loro indice di massa corporea. Lotta all'obesità: la scelta degli sponsor fa discutere I governi, è sottolineato nella Carta, devono garantire a tutti una quantità di cibo sicuro, sano e nutriente. Fa strano vedere tra gli sponsor marchi come Coca-Cola e McDonald's. «Coca-Cola è l’Official Soft Drink Partner di Expo Milano 2015», è scritto chiaramente nel sito della manifestazione. «Il brand è stato scelto in virtù del suo impegno sul fronte dell’innovazione e per l'incoraggiamento a uno stile di vita equilibrato». McDonald's rientra invece nel progetto Fare Futuro lanciato per sostenere l'agricoltura italiana con il patrocinio del ministero delle Politiche agricole.

9 Biodiversità e produzioni locali: il contrasto con le multinazionali Altra contraddizione è la convivenza all'interno dell'Expo di piccole realtà produttive (Slow food) le grosse multinazionali alimentari(Barilla). LE CRITICHE DI SLOW FOOD. Lo stesso fondatore di Slow Food, Carlin Petrini, ha critricato il progetto, al quale però parteciperà. Per non rinunciare a «dare un'anima all'Expo, rispettando i contadini, i pescatori e tutti quelli che sono i veri protagonisti della produzione del cibo, non i supermercati e le multinazionali». Carlin Petrini.

10 Difesa dei lavoratori: nuove schiavitù crescono in Thailandia e Bangladesh La sostenibilità è un grosso problema anche in Bangladesh.A 12 ore da Dacca, si trova un'area agricola trasformata in un enorme lago salato. Dove prima c'erano campi, risaie e foreste, ora donne e bambini allevano crostacei per il mercato straniero. IL BUSINESS DEL TRASH FISH. In Thailandia, invece, è in espansione il business del pesce spazzatura, destinato a diventare mangime anche per i nostri polli e maiali. Non solo. Molti degli uomini che lavorano sui pescherecci, infatti, sono schiavi. Immigrati, prevalentemente birmani, sono venduti ai proprietari delle imbarcazioni per 25-35 mila bath (dai 620 agli 800 euro) e costretti a lavorare fino a 20 ore al giorno per un piatto di riso. Questo con la connivenza di polizia e potentati locali. OLTRE I PADIGLIONI. Bene, il Bangladesh, che permette questo tipo di allevamenti, sarà presente all'Expo nel cluster dedicato al riso. La Thailandia offre diversi filoni espositivi tra cui «Innovazioni tempestive» e «Servire un sogno», volto a prevenire la fame nel mondo, proteggendo l’ambiente e garantendo una vita improntata alla sostenibilità per ogni Paese e individuo. E «Sostenibilità, l’equilibrio della vita» è l’approccio adottato dal re della Thailandia nel suo costante sforzo di sostenere i contadini locali. Sarebbe interessante conoscere in occasione dell'Esposizione universale l'impegno di questi Stati per tutelare l'ambiente e i diritti civili.

11 http://www.lettera43.it http://www.protocollodimilano.it http://milano.corriere.it http://carta.milano.it FONTI:


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