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Introduzione e I Comandamento
Decalogo: Le dieci parole Introduzione e I Comandamento
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Catechismo Non avrai altro Dio all'infuori di me.
Non nominare il nome di Dio invano. Ricordati di santificare le feste. Onora il padre e la madre. Non uccidere. Non commettere atti impuri. Non rubare. Non dire falsa testimonianza. Non desiderare la donna d'altri. Non desiderare la roba d'altri.
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Esodo 20 Deuteronomio 5 [2] Io sono il Signore, tuo Dio,che ti fece uscire dalla terra d'Egitto, dalla casa degli schiavi. [3] non avrai altro Dio all'infuori di me. [4] Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che è lassù nel cielo né di ciò che è quaggiù sulla terra, né di ciò che è nelle acque sotto la terra. [5] Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché io, il Signore, sono il tuo Dio, un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che mi odiano, [6] ma che dimostra il suo favore fino a mille generazioni, per quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti. [7] Non pronunzierai invano il nome del Signore, tuo Dio, perché il Signore non lascerà impunito chi pronuncia il suo nome invano. [8] Ricordati del giorno di sabato per santificarlo: [9] sei giorni faticherai e farai ogni tuo lavoro; [10] ma il settimo giorno è il sabato in onore del Signore, tuo Dio: tu non farai alcun lavoro, né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo schiavo, né la tua schiava, né il tuo bestiame, né il forestiero che dimora presso di te. [11] Perché in sei giorni il Signore ha fatto il cielo e la terra e il mare e quanto è in essi, ma si è riposato il giorno settimo. Perciò il Signore ha benedetto il giorno di sabato e lo ha dichiarato sacro. [12] Onora tuo padre e tua madre, perché si prolunghino i tuoi giorni nel paese che ti dà il Signore, tuo Dio. [13] Non uccidere. [14] Non commettere adulterio. [15] Non rubare. [16] Non pronunciare falsa testimonianza contro il tuo prossimo. [17] Non desiderare la casa del tuo prossimo. Non desiderare la moglie del tuo prossimo, né il suo schiavo, né la sua schiava, né il suo bue, né il suo asino, né alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo. [6] Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese di Egitto, dalla condizione servile. [7] Non avere altri dèi di fronte a me. [8] Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che è lassù in cielo, né di ciò che è quaggiù sulla terra, né di ciò che è nelle acque sotto la terra. [9] Non ti prostrerai davanti a quelle cose e non le servirai. Perché io il Signore tuo Dio sono un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione per quanti mi odiano, [10] ma usa misericordia fino a mille generazioni verso coloro che mi amano e osservano i miei comandamenti. [11] Non pronunciare invano il nome del Signore tuo Dio perché il Signore non ritiene innocente chi pronuncia il suo nome invano. [12] Osserva il giorno di sabato per santificarlo, come il Signore Dio tuo ti ha comandato. [13] Sei giorni faticherai e farai ogni lavoro, [14] ma il settimo giorno è il sabato per il Signore tuo Dio: non fare lavoro alcuno né tu, né tuo figlio, né tua figlia, né il tuo schiavo, né la tua schiava, né il tuo bue, né il tuo asino, né alcuna delle tue bestie, né il forestiero, che sta entro le tue porte, perché il tuo schiavo e la tua schiava si riposino come te. [15] Ricordati che sei stato schiavo nel paese d'Egitto e che il Signore tuo Dio ti ha fatto uscire di là con mano potente e braccio teso; perciò il Signore tuo Dio ti ordina di osservare il giorno di sabato. [16] Onora tuo padre e tua madre, come il Signore Dio tuo ti ha comandato, perché la tua vita sia lunga e tu sii felice nel paese che il Signore tuo Dio ti dà. [17] Non uccidere. [18] Non commettere adulterio. [19] Non rubare. [20] Non pronunciare falsa testimonianza contro il tuo prossimo. [21] Non desiderare la moglie del tuo prossimo. Non desiderare la casa del tuo prossimo, né il suo campo, né il suo schiavo, né la sua schiava, né il suo bue, né il suo asino, né alcuna delle cose che sono del tuo prossimo.
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Testo e contesto Due redazioni Contesto: Es 20 Dt 5
Liberazione dall’Egitto alleanza al Sinai Mosè Ma tono “universale”
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Decalogo: Dieci Parole
Sono Non sono: lettura parziale Leggi: torah, insegnamento di vita Scritte direttamente da Dio Dieci Parole e Decalogo Davar: parole- eventi Autore: Dio che libera Indicazioni, inviti, orientamenti, frecce, bussola e lampada Proposta esistenziale Responsabilità: cammino di crescita Forma esortativa: possibilità di scegliere Non singole situazioni Bisogno e ricerca Comandamenti: Dall’esterno Limita la libertà Regole e norme imposizioni
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Caratteristiche Due tavole: due copie Tradizione della chiesa
Catechismo: compendio, sintesi Letti come unità: non singolarmente, ma insieme Aspetto teologico: chi è Dio, linea verticale Aspetto antropologico: chi è l’uomo, aspetto orizzontale, vocazione e identità, umanizzazione Tutte le dimensioni della vita
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relazione con gli altri
Relazione con Dio relazione con gli altri
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Vie della felicità, vita piena
Compimento della liberazione: iniziativa di Dio Incontro tra due libertà Doni e cartelli verso la via della vita e della libertà Relazione reciproca Risposta del popolo all’alleanza, impegni Appartenenza a Dio: non ritornare alla schiavitù
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Dio allora pronunciò tutte queste parole
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Prologo il Signore, tuo Dio, che ti fece uscire dalla terra d'Egitto,
Io sono il Signore, tuo Dio, che ti fece uscire dalla terra d'Egitto, dalla casa degli schiavi. Presentazione di Dio: carta di identità IO-TU: relazione Dimensione dialogica Ti ho fatto uscire
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Non avrai altro Dio all'infuori di me
[4] Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che è lassù nel cielo né di ciò che è quaggiù sulla terra, né di ciò che è nelle acque sotto la terra. [5] Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché io, il Signore, sono il tuo Dio, un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che mi odiano, [6] ma che dimostra il suo favore fino a mille generazioni, per quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti.
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(di fronte) di me Unicità Non avrai altro Dio all'infuori
Rapporto esclusivo Opzione fondamentale Non concorrenza
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La vera immagine di Dio Non rappresentare Dio: per non manipolare
Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che è lassù nel cielo né di ciò che è quaggiù sulla terra, né di ciò che è nelle acque sotto la terra. Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché io, il Signore, sono il tuo Dio, un Dio geloso, che punisce la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione, per coloro che mi odiano, ma che dimostra il suo favore fino a mille generazioni, per quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti. Non rappresentare Dio: per non manipolare Non Dio a “proprio uso e consumo”: immagini distorte e false Solo l’uomo è immagine di Dio Gelosia: amore non egoista, ma appassionato, dono e offerta, ma anche esclusivo ed esigente
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