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I nuovi documenti della programmazione nella P.A.

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Presentazione sul tema: "I nuovi documenti della programmazione nella P.A."ā€” Transcript della presentazione:

1 I nuovi documenti della programmazione nella P.A.
Relatore: Vincenzo Cuzzola

2 INDICE Il principio della programmazione
I documenti della programmazione: DUP PEG

3 Obiettivi Uno degli obiettivi dichiarati del processo di armonizzazione contabile ĆØ il rafforzamento della programmazione. Di fatto, quasi tutte le numerose innovazioni introdotte nel sistema di contabilitĆ  e bilancio degli enti locali possono essere interpretate alla luce di questa finalitĆ .

4 Caratteri Qualificanti
Nel principio contabile sulla programmazione si ĆØ ribadito come i caratteri qualificanti della programmazione propri dellā€™ordinamento finanziario e contabile delle P.A. sono:

5 Caratteri Qualificanti
Valenza pluriennale del processo: ĆØ necessaria una programmazione almeno triennale del processo per porre lā€™adeguata attenzione allā€™affidabilitĆ  e incisivitĆ  delle politiche e dei programmi, alla chiarezza degli obiettivi e al corretto ed efficiente utilizzo delle risorse;

6 Caratteri Qualificanti
Lettura non solo contabile dei documenti: ciĆ² al fine garantire ai portatori di interesse un sistema capace di creare valore, oltre che dal punto di vista politico-amministrativo ed economico-finanziario, anche dal punto di vista informativo per i portatori dā€™interesse;

7 Caratteri Qualificanti
Coordinamento e coerenza dei documenti di bilancio: per permettere una valutazione complessiva ed integrata, tra gli obiettivi/risultati economico-finanziari e programmatici e tra obiettivi/risultati di breve e di medio-lungo periodo.

8 Circuito La programmazione dunque deve essere considerata come un circuito, un processo per aggiustamenti progressivi, che deve portare, una volta compiuto, a prefigurare una situazione di coerenza valoriale, qualitativa, quantitativa e finanziaria per guidare e responsabilizzare i comportamenti dellā€™amministrazione.

9 Circuito DUP Giunta 30 giugno X Consiglio 31 luglio X DUP Assestamento
Scheda BPF e nota aggiornamento DUP 15 novembre X Variazione di bilancio 30 novembre X 31 dicembre <x BPF Entro 20 gg dallā€™approvazione del bilancio PEG Schema di rendiconto Giunta 31 marzo X+1 Rendiconto Consiglio 30 aprile X+1

10 Termini di scadenza In pratica il ciclo parte dal Documento Unico di programmazione che, elaborato entro il 30 giungo dalla Giunta, viene presentato al Consiglio, entro il 31 luglio di ciascun anno, per le conseguenti deliberazione. Successivamente, lā€™eventuale nota di aggiornamento del DUP dovrĆ  essere presentata al Consiglio entro il 15 novembre di ogni anno, per le conseguenti deliberazioni; Nella stessa data, entro cioĆØ il 15 novembre, si dovrĆ  in Consiglio anche presentare lo schema di delibera del bilancio di previsione finanziario. Ed a seguito di variazioni intervenute nel quadro normativo di riferimento, la Giunta aggiorna lo schema di delibera di bilancio di previsione in corso di approvazione unitamente al DUP . Per cui, in occasione del riaccertamento ordinario o straordinario dei residui la Giunta aggiorna lo schema di bilancio di previsione in corso di approvazione unitamente al DUP e al bilancio provvisorio in gestione;

11 Termini di scadenza Per quanto riguarda poi , il piano esecutivo di gestione e delle performances deve essere approvato dalla Giunta entro 20 giorni dallā€™approvazione del bilancio mentre il piano degli indicatori di bilancio presentato al Consiglio unitamente al bilancio di previsione e al rendiconto entro 30 giorni dallā€™approvazione di tali documenti; Infine poi lo schema di rendiconto sulla gestione, che conclude il sistema di bilancio dellā€™ente, deve essere approvato da parte della Giunta entro il 31 marzo dellā€™anno successivo allā€™esercizio di riferimento ed entro il 30 aprile da parte del Consiglio. Da ricordare che nel rispetto di quanto previsto dallā€™art. 9, comma 6, del DPCM 28 dicembre 2011, il rendiconto comprende anche la gestione dei propri organismi strumentali, come definiti nei successivi commi 7 e 8.

12 Proroghe A questa, che ĆØ la regola generale, bisogna evidenziare alcune deroghe che sono intervenute nel corso di questo primo anno di entrata in vigore della nuova normativa. Infatti, con decreto del Ministero dellā€™interno del 3 luglio 2015, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 157 del 9 luglio 2015, ĆØ stato prorogato, per il 2015, il termine per la presentazione del Documento unico di programmazione (Dup) degli enti locali, riferito ad un orizzonte temporale almeno triennale decorrente dall'anno 2016, al 31 ottobre 2015. Tale proroga ĆØ stata quasi resa necessaria essendo , stata concessa una proroga anche per la presentazione dei bilanci di previsione al 30 luglio 2015,. Il termine per la presentazione del DUP infatti, avrebbe quasi coinciso con questa, non consentendo in tal modo una corretta attivitĆ  di programmazione almeno triennale degli enti locali, cosƬ come previsto dai nuovi principi contabili.

13 Il principio della programmazione
Dare maggiore sistematicitĆ  e coerenza al complesso delle decisioni che accompagnano, sostengono e spiegano strategicamente i valori finanziari posti nel Bilancio di Previsione Finanziaria e poi nel PEG.

14 Il principio della programmazione
Il d.lgs 118/2011, nel disciplinare il principio contabile applicato concernente la programmazione di bilancio, ridisegna in modo organico il sistema dei documenti di rappresentazione della performance attesa e degli obiettivi di breve, medio e lungo periodo.

15 I documenti della programmazione
In particolare, i documenti da considerare sono: Il Documento Unico di Programmazione; Il Piano Esecutivo di Gestione

16 Il DUP Il DUP ĆØ la principale innovazione introdotta nel sistema di programmazione degli enti locali. Lā€™aggettivo ā€œunicoā€ chiarisce lā€™obiettivo del principio applicato e cioĆØ riunire in un solo documento, posto a monte del BPF, le analisi, gli indirizzi e gli obiettivi che devono guidare la predisposizione del BPF, del PEG e la loro successiva gestione.

17 Presupposto DUP Il DUP, diversamente dalla vecchia Relazione previsionale e programmatica, non ĆØ un allegato del bilancio e costituisce presupposto indispensabile per lā€™approvazione del BPF. Il DUP ha, come documento fondamentale e imprescindibile della programmazione locale, una sua precisa e distinta identitĆ  rispetto al BPF e al PEG. ƈ nel DUP infatti, che lā€™ente deve definire le linee strategiche su cui si basano le previsioni finanziarie contenute nel BPF. Conseguentemente, anche il contenuto del PEG deve essere coerente con il DUP oltre che con il BPF.

18 Il DUP DUP BPF PEG

19 Caratteristiche DUP Sviluppa e concretizza le linee programmatiche relative alle azioni e ai progetti da realizzare nel corso del mandato presentate al Consiglio dal Sindaco ai sensi dellā€™art. 46 comma 3 del TUEL

20 Caratteristiche DUP Permette lā€™attivitĆ  di guida strategica ed operativa degli Enti Locali e consente di fronteggiare in modo permanente, sistematico e unitario le discontinuitĆ  ambientali organizzative;

21 Caratteristiche DUP Costituisce, nel rispetto del principio di coordinamento e coerenza dei documenti di bilancio, il presupposto necessario di tutti gli altri documenti di programmazione ( in particolare del PEG )

22 Quadro normativo DUP Il DUP ĆØ predisposto nel rispetto di quanto previsto dal principio applicato della programmazione di cui all'allegato n. 4/1 del d.lgs 23 giugno 2011, n.118. La norma sostituisce l'articolo 170 del TUEL relativo alla relazione previsionale e programmatica.

23 Personale, lavori pubblici, Patrimonio
Il DUP . PGS RPP Personale, lavori pubblici, Patrimonio DUP

24 Scadenze DUP Fatte salve eventuali deroghe (vedi slide n. 12 ) il DUP ĆØ proposto ogni anno, entro il 30 giugno, dalla Giunta al Consiglio che adotta le conseguenti deliberazioni entro il 31 luglio. Entro il 15 novembre di ogni anno lā€™organo esecutivo deve presentare, unitamente agli allegati e alla relazione dell'organo di revisione, lo schema di delibera del BPF allā€™organo consiliare e puĆ², al contempo, presentare una nota di aggiornamento del DUP Al fine di armonizzare programmazione statale e locale, per garantire lā€™attendibilitĆ  del DUP, lā€™organo esecutivo, a seguito di sopravvenute variazioni del quadro normativo di riferimento, puĆ² presentare allā€™organo consiliare emendamenti allo schema di bilancio e alla nota di aggiornamento al DUP in corso di approvazione.

25 Composizione DUP Il Documento unico di programmazione si compone di due sezioni: la Sezione strategica e la Sezione operativa: La prima ha un orizzonte temporale di riferimento pari a quello del mandato amministrativo; la seconda pari a quello del bilancio di previsione.

26 Sezioni DUP PiĆ¹ specificatamente:
Nella Sezione Strategica ( di portata quinquennale ) vengono definiti, per ogni missione di bilancio, gli Obiettivi Strategici da perseguire entro la fine del mandato; Nella Sezione Operativa ( di portata triennale ) vengono individuati, per ogni singola missione, i programmi che lā€™ente intende realizzare per conseguire gli obiettivi strategici definiti nella Sez. Strategica. Per ogni programma, e per tutto il periodo di riferimento del DUP, sono individuati gli Obiettivi Operativi da raggiungere.

27 Il DUP: Sezione Strategica (SeS)
Nel primo anno del mandato amministrativo devono essere individuati per ogni missione di bilancio, gli obiettivi strategici da perseguire entro la fine del mandato. Gli obiettivi strategici devono essere definiti con riferimento allā€™ente nel suo insieme individuando, per ciascuno di essi, il contributo che ĆØ richiesto al gruppo amministrazione pubblica.

28 Il DUP: Sezione Strategica (SeS)
La SeS del DUP individua, in coerenza con il quadro normativo di riferimento e con gli obiettivi generali di finanza pubblica: le principali scelte che caratterizzano il programma dellā€™amministrazione da realizzare nel corso del mandato amministrativo e che possono avere un impatto di medio e lungo periodo; le politiche di mandato che lā€™ente vuole sviluppare nel raggiungimento delle proprie finalitĆ  istituzionali e nel governo delle proprie funzioni fondamentali; gli indirizzi generali di programmazione riferiti al periodo di mandato.

29 Il DUP: Sezione Operativa (SeO)
La SeO ha per oggetto la programmazione operativa pluriennale e annuale dellā€™ente e si pone in continuitĆ  e complementarietĆ  organica con la SeS quanto a struttura e contenuti.

30 Il DUP: Sezione Operativa (SeO)
La SeO del DUP ha carattere generale, contenuto programmatico e costituisce lo strumento a supporto del processo di previsione definito sulla base degli indirizzi generali e degli obiettivi strategici fissati nella SeS. PiĆ¹ in particolare quindi, la SeO contiene la programmazione operativa dellā€™ente avendo a riferimento lo stesso arco temporale considerato dal bilancio di previsione.

31 Il DUP: Sezione Operativa (SeO)
Nello specifico, la SeO individua: per ogni singola missione, i programmi che lā€™ente intende realizzare per conseguire gli obiettivi strategici definiti nella SeS, per ogni programma, e per tutto il periodo di riferimento del DUP, gli obiettivi operativi annuali da raggiungere; Per ogni programma poi, sono individuati i contenuti finanziari, sia in termini di competenza che di cassa, della manovra di bilancio con un orizzonte temporale annuale e pluriennale.

32 Il DUP: Sezione Operativa (SeO)
La SeO si struttura in due parti, semplicemente individuate come Parte 1 e Parte 2. La Parte 1 della SeO ĆØ sostanzialmente focalizzata sulla definizione, per ogni missione, dei programmi operativi da realizzare nellā€™arco di tempo cui la SeO del DUP si riferisce con riferimento allā€™ente e al gruppo amministrazione pubblica. Per ogni programma, occorre individuare: obiettivi annuali e pluriennali; motivazioni delle scelte effettuate e in coerenza con gli obiettivi strategici definiti nella SeS; risorse finanziarie, umane e strumentali destinate.

33 Il DUP: Sezione Operativa (SeO)
La Parte 2 della SeO ĆØ esclusivamente destinata alla programmazione dettagliata, relativamente all'arco temporale di riferimento del DUP, delle opere pubbliche, del fabbisogno di personale e delle alienazioni e valorizzazioni del patrimonio.

34 Il DUP

35 FinalitĆ  DUP Resta fermo perĆ² lā€™obiettivo che, pur essendo articolato in varie parti e sezioni ed avendo quindi un contenuto molto ampio, il DUP deve essere inteso e predisposto in modo unitario e con unā€™impostazione logica quanto piĆ¹ possibile schematica tale da: consentire piĆ¹ agevolmente possibile la verifica e la successiva rendicontazione del grado di conseguimento di quanto programmato; permettere le variazioni che si dovessero rendere necessarie adeguando la compatibilitĆ  fra indirizzi, programmi, obiettivi e risorse.

36 Il DUP SEMPLIFICATO Tutti i Comuni sono tenuti a redigere il DUP e ad utilizzare il nuovo schema di bilancio, indipendentemente dal numero di abitanti. I comuni con un numero di abitanti inferiore alle unitĆ  possono predisporre un DUP semplificato. Nellā€™allegato 4/1 al Decreto 118/2011 a cui si riferisce il comma 6 del nuovo art. 170, si dettano tutte le semplificazioni, anche se minime che riguardano solo la parte esterna dellā€™analisi strategica.

37 Quadro Normativo DUP SEMPLIFICATO
Con il decreto interministeriale del 20 maggio 2015 ĆØ stato poi definito il contenuto semplificato del DUP per gli enti con meno di abitanti, i cui indirizzi generali riguardano l'organizzazione dei servizi pubblici locali, le tariffe applicate all'utenza, le risorse e gli impieghi, la sostenibilitĆ  finanziaria dell'ente, la gestione del patrimonio e delle risorse umane e la coerenza con gli obiettivi del patto di stabilitĆ  interno.

38 Composizione DUP SEMPLIFICATO
Il DUP semplificato indica, per ogni singola missione/programma del bilancio: ā€¢ gli ā€œobiettiviā€ che lā€™ente intende realizzare negli esercizi considerati nel bilancio di previsione (anche se non compresi nel periodo di mandato); ā€¢ le relative ā€œprevisioni di spesaā€ in termini di competenza finanziaria. Con riferimento al primo esercizio possono essere indicate anche le previsioni di cassa; ā€¢ gli ā€œimpegni pluriennali di spesa giĆ  assuntiā€ e le relative ā€œforme di finanziamentoā€.

39 Obiettivi DUP SEMPLIFICATO
In pratica, gli obiettivi individuati per ogni missione/programma rappresentano la declinazione annuale e pluriennale degli ā€œindirizzi generaliā€ e costituiscono indirizzo vincolante per i successivi atti di programmazione, in applicazione del principio della coerenza tra i documenti di programmazione.

40 Elementi DUP SEMPLIFICATO
Il DUP semplificato contiene meno elementi, specie nella parte strategica e piĆ¹ libertĆ  di forma.

41 DUP e DUP SEMPLIFICATO SEZIONI DUP DUP SEMPLIFICATO NO SI
1 - Sezione STRATEGICA Sviluppa e concretizza le linee programmatiche di mandato NO Scelte principali Politiche di mandato e indirizzi generali di programmazione Obiettivi per missione Obiettivi strategici nellā€™ambito di ciascuna missione Analisi Strategica ā€“ Condizioni esterne Obiettivi individuati dal Governo Valutazione situazione socio-economica del territorio Analisi Strategica ā€“ Condizioni interne Organizzazione e gestione dei Servizi Pubblici SI DisponibilitĆ  e gestione delle risorse umane Coerenza e compatibilitĆ  con le disposizione del Patto di StabilitĆ 

42 DUP e DUP SEMPLIFICATO SEZIONI DUP DUP SEMPLIFICATO SI
2 - Sezione OPERATIVA Contiene la programmazione operativa sia annuale che pluriennale SI Parte 1^ - Missioni e Programmi Per ogni singola MISSIONE i programmi operativi che lā€™ente intende realizzare Per ogni singolo PROGRAMMA definire le finalitĆ  e gli obiettivi che si intendo perseguire. Parte 2^ Programmazione LLPP Programmazione dei LLPPi n funzione alle prioritĆ , i tempi, e il fabbisogno Parte 2^ Personale Programmazione del personale assicurando la funzionalitĆ  e l0ottimizzazione delle risorse Parte 2^ Patrimonio Individua gli immobili di proprietĆ  distinguendoli in strumentali , suscettibili di valorizzazione o dismissione Parte 2^ Ulteriori strumenti di programmazione Piani triennali di razionalizzazione e riqualificazione della spesa

43 Il PEG Il Piano esecutivo di gestioneĀ ĆØ uno strumentoĀ di programmazione dell'Amministrazione comunale. Nel PEG sono indicati gli obiettivi della gestione che sono affidati, unitamente alle dotazioni necessarie, ai responsabili dei servizi. Quindi possiamo considerare il PEG come un documento che dettaglia ulteriormente quanto stabilito nel DUP, assegnando risorse e responsabilitĆ  ai responsabili dei servizi.

44 FinalitĆ  PEG Alla luce delle novitĆ  normative introdotte in materia di armonizzazione, il PEG continua a mantenere il suo compito di porre in termini espliciti e diretti il legame tra obiettivi di gestione, dotazioni di risorse e responsabilitĆ  gestionali correlative ma cambia il modo di redazione. Al riguardo, il PEG ĆØ redatto: per competenza con riferimento a tutti gli esercizi considerati nel BPF; per cassa con riferimento al primo esercizio considerato nel BPF.

45 Schema PEG Al riguardo, il PEG ĆØ redatto:
per competenza con riferimento a tutti gli esercizi considerati nel BPF; per cassa con riferimento al primo esercizio considerato nel BPF.

46 Funzione PEG La funzione del PEG puĆ² essere articolata in due componenti principali: la prima, di programmazione e controllo della gestione, con valenza di razionale coordinamento e motivazione, sul modello di un budget onde esso puĆ² contenere anche dati di natura extra-contabile; la seconda, di autorizzazione e limite allā€™autonomia dirigenziale con specifico riguardo ai poteri di impegno costituendo le previsioni finanziarie contenute nel PEG limite agli impegni di spesa assunti dai responsabili dei servizi.

47 Obiettivi PEG Nel PEG devono essere specificatamente individuati gli obiettivi esecutivi dei quali occorre dare rappresentazione in termini di processo e di risultati attesi. Pertanto, il PEG deve rappresentare tanto gli obiettivi gestionali che gli indicatori idonei a monitorarne il grado di conseguimento. Il PEG, inoltre, deve assicurare un collegamento con la struttura organizzativa dellā€™ente e con lā€™articolazione della spesa per programmi.

48 Scadenze PEG La proposta di PEG alla Giunta ĆØ affidata al direttore generale e al segretario comunale nelle ipotesi di cui allā€™articolo 108, comma 4, TUEL, che si avvalgono della collaborazione dei dirigenti e dei responsabili dei servizi. Il PEG, deve essere approvato dalla Giunta entro 20 giorni dallā€™approvazione del BPF da parte del Consiglio. Il piano dettagliato degli obiettivi di cui all'articolo 108, comma 1, del TUEL e il piano della performance di cui all'articolo 10 del d.lgs 27 ottobre 2009, n. 150, sono unificati organicamente nel PEG

49 Condizioni PEG Unā€™importante novitĆ  inoltre introdotta ĆØ che si ĆØ ampliata la platea dei comuni che devono adottare il PEG. Infatti, lā€™adozione del PEG ĆØ facoltativa per i comuni con popolazione inferiore ai abitanti (circa il 70% dei comuni). Precedentemente era stabilito che lā€™adozione del PEG fosse facoltativa per i comuni con popolazione inferiore ai abitanti (circa il 91% dei comuni). Il piano dettagliato degli obiettivi e il piano della performance sono unificati organicamente nel PEG. Come giĆ  stabilito dal D.Lgs. 174/2012.

50

51 Lā€™importanza di tutti questi documenti si comprende quando il Principio chiarisce che nella SeS del DUP sono anche indicati gli strumenti attraverso i quali lā€™ente locale intende rendicontare il proprio operato nel corso del mandato in maniera sistematica, per informare i cittadini: del livello di realizzazione dei programmi; di raggiungimento degli obiettivi; delle collegate aree di responsabilitĆ  di politica o amministrativa.

52 In pratica ogni anno gli obiettivi strategici, contenuti nella SeS del DUP, sono verificati nello stato di attuazione e possono essere, a seguito di variazioni, opportunamente riformulati. Successivamente con un report a consuntivo del PEG si controlleranno lo stato di attuazione degli obiettivi esecutivi al fine di verificarne il grado di raggiungimento. Ed infine con la relazione di fine mandato, lā€™amministrazione renderĆ  conto del proprio operato, attraverso tale dichiarazione certificata delle iniziative intraprese, dellā€™attivitĆ  amministrativa e normativa e dei risultati riferibili alla programmazione strategica ed operativa dellā€™ente e di bilancio durante tutto il mandato.

53 ESEMPLIFICAZIONI: ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO

54 1. Descrizione del programma
Il programma riguarda lā€™istruzione obbligatoria e quindi, tutti i servizi strettamente connessi al mantenimento e funzionamento della scuola materna, elementare e media. Il programma riguarda anche lā€™assistenza scolastica e le attivitĆ  parascolastiche.

55 2. Motivazione delle scelte
Alla necessitĆ  di garantire la funzionalitĆ  degli Istituti scolastici, che costituisce anche la motivazione principale del programma, si aggiungono le scelte legate a garantire lā€™assistenza scolastica (la refezione, il trasporto e le attivitĆ  parascolastiche)

56 3. FinalitĆ  da conseguire
In questo programma si intende garantire il corretto funzionamento dei servizi legati allā€™istruzione obbligatoria. Lā€™Amministrazione ha inoltre posto particolare attenzione alle attivitĆ  parascolastiche (compresi i viaggi di istruzione) al servizio della refezione (che ĆØ stato attivato anche per gli alunni della scuola secondaria di 1Ā°grado che due giorni a settimana svolgono attivitĆ  didattiche pomeridiane e al trasporto degli alunni pendolari). Eā€™ previsto il sostenimento della spesa relativa alla fornitura di materiale di cancelleria, degli strumenti di valutazione e dei generi di pulizia (nonchĆ© lā€™erogazione dei buoni-libro per gli alunni della scuola dellā€™obbligo).

57 3. FinalitĆ  da conseguire
Inoltre, il Comune cura anche lā€™istruttoria delle pratiche per lā€™erogazione delle borse di studio finanziate dalla Regione. SPESE DI INVESTIMENTO: Le spese di investimento riguardano la manutenzione dei locali dellā€™istituto comprensivo con i proventi dellā€™alienazione dei fabbricati prevista nel piano delle alienazioni immobiliari. Eā€™ previsto lā€™acquisto di attrezzature per la mensa scolastica.

58 4. Risorse umane da impiegare
A seguito del passaggio del personale ATA allo Stato, lā€™unico dipendente a carico del bilancio comunale, relativamente allā€™assistenza scolastica ĆØ lā€™insegnante di educazione fisica. I servizi relativi al programma in oggetto verranno garantiti con lā€™impiego delle apparecchiature ed attrezzature in dotazione delle scuole, potenziati con lā€™acquisto degli arredi e delle attrezzature previsto nellā€™anno corrente

59 5. Risorse correnti ed in conto capitale per la realizzazione del programma:

60 ENTRATE Stato Regione 0,00 Provincia Unione Europea Cassa DDPP Altri Indebitamenti Altre Entrate 6.000,00 Totale Entrate Specifiche Entrate da Servizi Pubblici Entrate da Risorse Generali Distribuzione Risorse Generali ,59 ,00 Totale Entrate Generali Totale Entrate ,59 ,00

61 Spesa prevista per la realizzazione del programma di Istruzione e Diritto allo Studio
ANNO SPESA CORRENTE SPESE DI INVESTIMENTO TOTALE (A+B+C) VARIAZIONE % SUL TOTALE DELLE SPESE FINALI CONSOLIDATA DI SVILUPPO ENTITAā€™ (A) % sul totale (B) (C) 2015 ,19 56,88 0,00 ,40 43,12 2016 ,00 100,00 2017


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