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Programmare e valutare a scuola: norme in aiuto, norme dimenticate, norme carenti Elio Gilberto Bettinelli.

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Presentazione sul tema: "Programmare e valutare a scuola: norme in aiuto, norme dimenticate, norme carenti Elio Gilberto Bettinelli."— Transcript della presentazione:

1 Programmare e valutare a scuola: norme in aiuto, norme dimenticate, norme carenti Elio Gilberto Bettinelli

2 Il piano della legittimità
Adattamento dei programmi di insegnamento e della valutazione si può e si deve

3 Adattare i programmi di insegnamento
Il collegio docenti definisce, in relazione al livello di competenza dei singoli alunni stranieri, il necessario adattamento dei programmi di insegnamento; allo scopo possono essere adottati specifici interventi individualizzati o per gruppi di alunni, per facilitare l’apprendimento della lingua italiana … DPR 31 agosto 1999, n. 394 – art. 45

4 “programmi di insegnamento”
“Saperi”, contenuti, discipline Approcci didattici Dispositivi e attività di supporto Aspetti organizzativi (articolazione oraria..)

5 Il piano della fattualità e della fattibilità Che cosa si fa nelle scuole
omissione, temporanea, dell’insegnamento di una o più discipline riduzione dei contenuti dei curricoli sostituzione di discipline con altre integrazione o espansione di contenuti appresi in L1 (da G. Favaro)

6 Piano per sostenere il percorso personale ponte
Rileva e riconosce le competenze. Considera le priorità di apprendimento nei diversi ambiti disciplinari in un’ottica di essenzialità. Attribuisce priorità all’apprendimento dell’italiano. E’ orientato verso esiti significativi e non ridotti; esprime alte aspettative. La rilevazione in ingresso non può ovviamente, né deve, esaurire tutti gli ambiti ma centrarsi su aspetti significativi. Occorre che la rilevazione prosegua anche successivamente. Non bisogna avere la pretesa che la prima rilevazione sia esaustiva: gli alunni in un certo senso si “scoprono” progressivamente.

7 Definisce i necessari raccordi fra i soggetti responsabili
Un percorso personale ? Predispone e attiva dispositivi di supporto nella classe, nella scuola, nell’extrascuola (corsi e laboratori, doposcuola, tutor). Definisce i necessari raccordi fra i soggetti responsabili E’ supportato da adeguati strumenti e sussidi (testi e manuali di italiano L2, testi ad alta compresnibilità, dizionari, glossari concettuali disciplinari..) Coinvolge e responsabilizza l’alunno. Assume coerenti modalità di valutazione

8 La valutazione

9 Valutazione idiografica (criterio riferito al sé)
Confronto “diacronico” fra Situazione finale dell’alunno Situazione iniziale dell’alunno Le criticità di questo tipo di valutazione: Scarsa o carente conoscenza della “situazione iniziale”; comunque difficoltà nella rilevazione delle competenze iniziali (se non per l’italiano). Immagine di “iniquità” nei riguardi degli altri alunni Se mantenuta come modalità permanente: rischio di percorsi personali significativi ma separati e comunque con esiti ridotti rispetto a quelli della maggioranza degli alunni. Considera l’alunno “avulso” dal contesto sociale in cui si trova inserito e nel quale fra i “pari” si effettuano di fatto confronti espliciti e impliciti. Gli alunni stranieri non sono incapaci di fare confronti fra sé e i compagni e anche fra i propri risultati qui e quelli nel paese di provenienza. Confronto quest’ultimo particolarmente delicato quando magari il ragazzo aveva buoni risultati. Gli aspetti positivi della valutazione idiografica: . Sottolinea il progresso personale: gli alunni non partono tutti dalla stessa situazione iniziale. Aiuta quindi a sostenere la motivazione individuale ad apprendere. . In un periodo determinato consente di fare inferenze sui possibili sviluppi, rilevando potenzialità e carenze. Adattamento da F. Tessaro

10 confronto “sincronico” fra
Valutazione normativa - criterio riferito alla norma di un campione: parametro standardizzato; - criterio riferito alla norma di un gruppo (classe): parametro relativo confronto “sincronico” fra Prestazione del singolo alunno Prestazione del gruppo Punti critici: . Può essere estremamente penalizzante per gli alunni in difficoltà, anche momentanea, con effetti negativi sulla motivazione; . Se la norma è riferita al gruppo classe (parametro relativo), diventa anche arbitraria e può favorire la competizione, generalmente non positiva sul piano motivazionale e degli apprendimenti per gli alunni in difficoltà. Adattamento da F. Tessaro

11 Confronto “sincronico” fra
Valutazione criteriale (riferita a criteri predeterminati, definiti nella programmazione) Confronto “sincronico” fra Risultati di apprendimento Criteri predefiniti Alcune questioni: I modi di concepire i risultati dell’apprendimento e i criteri predefiniti: obiettivi, contenuti, abilità, competenze ecc. I criteri predefiniti sono “universali e generali” ma possono anche trovare una specificazione personale, una diversa articolazione temporale per il loro raggiungimento, rimanendo fermo che deve essere mantenuta la definizione di criteri “conclusivi” propri di un corso di studi. In questa ottica il PIANO PERSONALE DELL’ACCOGLIENZA comporta non tanto una riduzione dei programmi quanto una diversa modulazione temporale Adattamento da F. Tessaro

12 Il piano della legittimità Dalle Linee - guida
“Benché la norma non accenni alla valutazione, ne consegue che il possibile adattamento dei programmi per i singoli alunni comporti un adattamento della valutazione, anche in considerazione degli orientamenti generali su questo tema, espressi in circolari e direttive, che sottolineano fortemente l’attenzione ai percorsi personali degli alunni.”

13 Dalle LINEE GUIDA Per il consiglio di classe che deve valutare alunni stranieri inseriti nel corso dell’anno scolastico … diventa fondamentale conoscere, per quanto possibile, la storia scolastica precedente, gli esiti raggiunti, le caratteristiche delle scuole frequentate, le abilità e le competenze acquisite.

14 Dalla Linee – guida: valutazione conclusiva
… In questo contesto, che privilegia la valutazione formativa rispetto a quella “certificativa” si prendono in considerazione il percorso dell’alunno, i passi realizzati, gli obiettivi possibili, la motivazione e l’impegno e soprattutto le potenzialità di apprendimento dimostrate. In particolare, nel momento in cui si decide il passaggio o meno da una classe all’altra o da un grado scolastico al successivo, occorre fare riferimento a una pluralità di elementi fra cui non può mancare una previsione di sviluppo dell’alunno. …

15 Orientare l’alunno al percorso scolastico più adeguato
I passaggi Orientare l’alunno al percorso scolastico più adeguato Rilevare abilità e competenze in ingresso allo scopo di - definire la classe di assegnazione - predisporre il piano personale Valutare in itinere e finale

16 Rilevazione in ingresso
Documentazione scolastica Colloquio con i genitori e con l’alunno Prove (anche in L1)

17 Materiali per la rilevazione iniziale alcune indicazioni
Tutti uguali e tutti diversi CD ROM USR Lombardia (aree linguistica e logico-matematica) Questionari per alunni neoarrivati Edizioni Vannini Materiali del Centro D.A.R.I. di Padova Progetto “Non uno di meno”, COME e provincia di Milano


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