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PubblicatoAlberta Ferrario Modificato 8 anni fa
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La prima testimonianza: noodle di 4000 anni
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L’essiccazione grazie all’azione del vento
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7 luglio 1918: la Famiglia all’inaugurazione del “Molino e Pastifico Benedetto Cavalieri”
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“Metodo Delicato”: le fasi di produzione della pasta alimentare secca Impasto a freddo per impedire la denaturazione termica del glutine Gramolazione, a pressione moderata per evitare pressatura e la distruzione meccanica del trafilazione glutine e dei carboidrati Essiccazione rigorosamente a bassa temperatura (temperatura aria non oltre 52°C) per non denaturare il glutine
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La materia prima: semola di grano duro
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Fase di impasto
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La molecola del glutine: gliadina e glutenina
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Fase di gramolatura / compressione
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Le trafile
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Fase di trafilatura
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Fase di essiccazione
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Metodi di produzione ad alta temperatura (THT) Essiccazione della pasta a temperature superiori ai 100°C Notevole diminuzione del tempo richiesto per l’essiccazione (sole 2-3 ore) Possibilità di usare grano duro di modesta qualità o altri cereali (grano tenero, riso, mais, orzo e avena)
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La “reazione di Maillard”
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Valutazione danno termico nella pasta essiccata ad alta temperatura (THT) P.Resmini, M. A. Pagani Università di Milano – L. Pellegrino del CNR Milano (1990) in Tecnica Molitoria, Chiriotti Editori, ottobre 1990, pagg. 821-826 Distribuzione del valore di Furosina nelle paste in commercio
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Gli autori si chiedono: “se molte delle paste oggi commercializzate e prodotte con i moderni criteri di essiccazione non siano in contrasto con la legge n. 283, art. 5 lettera a”. Legge n. 283/1962 art. 5 lettera a: E' vietato impiegare nella preparazione di alimenti o bevande, vendere…….. o comunque distribuire per il consumo, sostanze alimentari: a) private anche in parte dei propri elementi nutritivi o mescolate a sostanze di qualita' inferiore o comunque trattate in modo da variarne la composizione naturale salvo quanto disposto da leggi e regolamenti speciali.
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Gli autori concludono: “ in definitiva ci pare che la pasta come oggi prodotta non rispetti in molti casi l’integrità e la naturalità della materia prima da cui è ottenuta, come invece avviene per quella a tecnologia tradizionale. ” “Indipendentemente dalle implicazioni nutrizionali……riteniamo giusto e doveroso che il consumatore sia informato sul tipo di pasta che acquista, come avviene per altri alimenti di primaria importanza sottoposti a trattamenti termici differenziati.”
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Vantaggi del “Metodo Delicato” rispetto ai moderni metodi di produzione ad alta temperatura Consistenza assolutamente naturale per i palati più esigenti Conservazione dei preziosi valori nutritivi del buon grano duro Eccellenti qualità organolettiche
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Ruote a confronto: produzione tradizionale e produzione ad alta temperatura
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Stages delle Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (Cuneo) e Colorno (Parma) Non è un caso che le due Università abbiano selezionato questa Azienda di Maglie, per gli stages di 5 giorni, al fine di approfondire, in tutto il suo percorso, il “Metodo Delicato” nella produzione della pasta. Gli studenti, provenienti da tutto il mondo, saranno gli ambasciatori del tradizionale e genuino patrimonio della gastronomia italiana.
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