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Tesina Vincent Van gogh
VINCENT VAN GOGH IL GENIO INCOMPRESO «Esercito un mestiere che è sporco e difficile: la pittura Tesina Vincent Van gogh
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Biografia Vincent Willem Van Gogh nasce a Groot Zundert
il 30 marzo 1853. Van Gogh iniziò a disegnare da piccolo e continuò a farlo finchè non decise diventare un pittore vero e proprio. Iniziò a dipingere tardi aveva 30 anni; I suoi oggetti consistevano in autoritratti paesaggi, nature morte e campi di grano; trascorse la sua prima età adulta lavorando per una ditta di mercanti. Morì a 37 anni suicidandosi per un colpo da arma da fuoco.
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I Mangiatori di patate 'I mangiatori di patate'' è un dipinto ad olio su tela di cm 82 x 114 realizzato nel 1885 daVincent Van Gogh. È conservato al Museo Van Gogh di Amsterdam. Si tratta del dipinto più importante del periodo olandese di Van Gogh, prima del suo trasferimento a Parigi. In una povera capanna 5 contadini stanno consumando il loro pasto frugale composto di patate fumanti e di caffè nero, immersi in un’oscurità appena rischiarata dalla luce di una lampada a petrolio. Con questo quadro il pittore vuole mostrarci la situazione economico-sociale di quel tempo. Singolare è la rappresentazione del volto e delle mani dipinti in modo caricaturale: con questo il pittore vuole esagerare e intensificare la realtà (la caricatura e la deformazione sono, infatti, un'esagerazione della realtà stessa, al fine di renderla più intensa). Le loro mani nodose sono l’espressione del loro lavoro, di cui mangiano i frutti. I loro volti esprimono rassegnazione Il colore, che richiama le tecniche fiamminghe, è monocromatico; ciò fa sì che l'occhio non sia appagato ma percepisca la realtà attraverso l'interiorità di Van Gogh.
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La notte stellata È un dipinto che fu realizzato nel 1889 ; gli esperti sostengono che sia stata dipinta poco prima dell’alba del 19 giugno Analisi dell’opera : Si può notare che Venere tra la fine di maggio e i primi di giugno era effettivamente al massimo di luminosità ; La luna era il 19 giugno era a tre quarti e non a un quarto come nel dipinto; La tecnica utilizzata è l’olio su tela
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Tra arte e follia Nel corso degli anni si sono svolti molti dibattiti sull’eziologia dei disturbi di Van Gogh e su quanto abbia influito sulla sua produzione pittorica. Egli fu infatti visitato da più di 150 psichiatri, con il risultato di più di 30 diagnosi diverse sulla sua malattia. Ci sono però dei punti coincidenti tra tutte, come la schizofrenia, il disturbo bipolare, la sifilide, l’avvelenamento da ingestione Autoritratto di Van Gogh di vernici, l’epilessia del lobo temporale e la porfiria intermittente, aggravata grave malnutrizione, dal lavoro eccessivo, dall’insonnia e dal consumo di alcol, in particolare di assenzio.
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Caffè di notte Segue di soli pochi giorni la realizzazione della Caffè di notte, opera che già offre molto spazio al cielo stellato. Van Gogh pone la sua attenzione soprattutto sulle luci a gas dei lampioni e sul loro modo di “poggiarsi” sulle cose; l'ampia zona resa con calde tonalità gialle indica lo spazio di relazione del caffè popolato di avventori. Immerso nel buio il fondo della strada, mentre l'altra fonte di luce viene dal cielo. All'artificialità dell'illuminazione di strade e locali viene contrapposto lo scintillare delle stelle, come al solito enfatizzato dai globi iridescenti che espandono il loro chiarore sulla superficie blu oscura, attraversandola con orbite chiare di struggente trasparenza. Il contrasto delle due aree cromatiche ( il giallo della luce ed il blu-notte del cielo stellato) fanno intuire una polarità emozionale intensa, ondeggiante tra l'accesa intensità del mondo naturale e l'attraente ma effimero chiarore degli edifici.
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La sua vita Era figlio di un pastore protestante, a 16 anni lavora nella filiale della casa d'arte Goupil all'Aja e poi a Parigi. Licenziato nel 1876,e ad Amsterdam nel dallo zio nel 1877, per diventare teologo, e nel 1879 ottiene l'incarico di predicatore in un centro minerario del Belgio. Licenziato nuovamente, decide di dedicarsi alla pittura e torna dai genitori. Morto il padre, nel 1886 raggiunge l'amato fratello Theo a Parigi. Qui scopre la pittura impressionista e conosce Tolouse-Lautrec, Seurat e Gauguin. Nel 1888 si trasferisce ad Arles e, per l'arrivo dell'amico Gauguin, compra una casa gialla, che dipingera in molte sue opere. Dopo due mesi il rapporto fra i due pittori entra in crisi e Gauguin riparte. Disperato per la rottura dell'amicizia,Van Gohg si taglia l'orecchio sinistro e lo da a una prostituta
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La casa gialla Ma nella intensità dei colori non c'è solo un intento naturalistico, il desiderio di riprodurre fedelmente le atmosfere limpide della Provenza. Van Gogh utilizza il colore in modo diverso da come lo avevano usato gli impressionisti: non più come strumento per trascrivere sulla tela “un’impressione” e riprodurre l’oggettività di una veduta; il colore assume per Van Gogh una profonda valenza espressiva, diventando il tramite con il quale esprimere sentimenti ed emozioni. Il giallo è per lui il colore dell'amicizia, il colore della luce e della speranza, solare e positivo. La casa gialla è la casa sulla quale aveva costruito tutti i suoi sogni, che avrebbe dovuto ospitare l’amico Gauguin e la comunità di pittori in cui Vincent sentiva di credere fino in fondo
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L'autoritratto Van Gogh dipinse un gran numero di suoi autoritratti durante la sua carriera artistica. Nel 1889 crea il dipinto “Autoritratto”, considerato uno tra i più belli se non il Migliore; Viene dipinto nell’ospedale psichiatrico di Saint Remy ; Un dettaglio che colpisce è lo sguardo allucinato, che rimane impresso nell’osservatore (“noterai come Van Gogh l’autoritratto l’espressione del mio viso sia più calma,sebbene a me pare che lo sscriverà poi al fratello Theo).guardo sia più instabile di prima”
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Il giapponesismo di VanGogh
Il giapponesismo di Van Gogh Durante il biennio di soggiorno a Parigi, nel pittore nasce l’amore per l’arte giapponese. In realtà Van Gogh aveva già mostrato di apprezzare la terra giapponese elogiandola nelle lettere scritte ad Anversa, dove cominciò ad appassionarsi delle stampe giapponesi. L’arte orientale fu un soggetto di grande interesse francese dopo l’apertura dei porti giapponesi nel XIX secolo. L’artista, quando era in casa da solo, organizzava addirittura delle piccole mostre di stampe orientali, dalle quali traeva ispirazione per i suoi quadri, dei quali, più di 400 opere si trovano al museo a lui intitolato di Amsterdam. Esempio di giapponesismo di Van Gogh
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I girasoli I girasoli Dipinto del ; La serie dei Girasoli in vaso, la più celebre, nacque in questo periodo di vitalità e ottimismo, durante l'estate in attesa dell'arrivo dell'amico; Van Gogh, per decorare la stanza dell'ospite e impressionarlo, aveva previsto di dipingere una dozzina di tele, iniziando da quattro che dovrebbero essere il Vaso con dodici girasoli; Tecnica : olio su tela. Van Gogh ‘’i girasoli’’
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Il campo di grano con corvi
Una delle ultime e più belle opere di van Gogh è il Campo di grano con corvi, del luglio 1890, realizzata poco tempo prima del suicidio e giudicata dalla critica il suo "testamento spirituale". Scriverà al fratello Theo, anche a proposito di questo capolavoro: "Qui il mio pennello scorre fra le mie dita come se fosse un archetto di violino... I colpi di pennello vanno come una macchina, vengono e si succedono concatenati". In effetti riuscirà a realizzare settanta quadri in poco più di due mesi. Spesso si sostiene che il campo di grano ha dei toni drammaticamente cupi, accentuati dal funereo volteggiare dello stormo di corvi neri e dalle pennellate rabbiose e scomposte. Cupo in realtà è solo il cielo, che da un blu rassicurante passa a tonalità cromatiche sempre più scure, non il campo di grano. Cupa, se vogliamo, è l'atmosfera. L'artista infatti non vede futuro per la sua esistenza immediata, anche se la sua anima continua ad ardere di un fuoco divoratore. Il campo di grano è così mosso che sembra una foresta in fiamme, in cui strade vuote, che portano verso l'ignoto, cercano di farsi largo e su cui volteggiano tristi presagi: i corvi neri appunto, che sembrano arrivare come avvoltoi su un cadavere
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Parigi Questo quadro fu realizzato a Parigi. Van Gogh rappresentò un ristorante della città. A Parigi Vincent frequentava locali nei quali incontrava altri artisti.
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Il venditore di colori Questo quadro rappresenta il venditore di colori di Parigi da cui Van Gogh comperava il materiale che gli serviva per dipingere. Quando Van Gogh non aveva denaro per comperare loccorrente, père Tanguy glielo regalava. Vincent, per ringraziarlo, a volte gli donava uno dei suoi quadri.
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Il vigneto rosso Vincent dipinse il tramonto rendendo la luce rossa e viola. Questo fu lunico quadro che Van Gogh riuscì a vendere in tutta la sua vita. Lacquirente era la sorella di un suo caro amico.
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La sedia di Van Gogh Questa sedia fu dipinta da Van Gogh ad Arles. Il colore che prevale è il giallo, il colore della luce e della speranza. La sedia è semplice e dà la sensazione della solitudine: Van Gogh aveva capito che anche insieme a Guaguin si sentiva solo perché i due pittori non riuscivano a capirsi.
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La sedia di Gauguin Van Gogh dipinse in modo diverso la sedia di Gauguin: questa è più elegante; sopra ci sono una candela e un libro. Questa immagine ci fa capire che il suo amico era ambizioso ed amava la cultura. Prevalgono i colori rosso e verde.
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I cipressi Questo quadro si intitola I cipressi. Van Gogh lo dipinse una prima volta su tela e lo disegnò una seconda volta su carta. Van Gogh regalò questo quadro a un critico darte che aveva parlato bene di lui però prima di donarlo lo ricopiò. Sul foglio aveva messo due donne. Siccome così gli piaceva di più le mise anche sul quadro, poi lo regalò.
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La camera Questo quadro fu realizzato quando Van Gogh era nell ospedale di Saint- Rémy. Vincent rappresentò la sua camera ad Arles. Si vede bene la prospettiva della stanza: la testiera del letto è in lontananza e la parte in fondo, vicino a noi, risulta molto più grande. Il quadro trasmette tranquillità e ordine.
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Gli iris Van Gogh aveva dipinto molte volte gli iris. Questo quadro fu realizzato in ospedale. Il pittore ha usato il verde, il blu, il giallo e l‘arancione
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L'uliveto Il quadro fu dipinto quando Vincent era in ospedale. Van Gogh realizzò il quadro delluliveto con azzurro verde, blu, bianco e con pennellate a forma di onde.
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Il dr. Gachet Il dr.Gachet era il medico che curò Van Gogh a Auvers. Si dice che fosse amico di Vincent. Qualcuno però sostiene che non gli volesse molto bene e che non abbia fatto di tutto per salvarlo dopo che il pittore si sparò
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La sua morte Il 27 luglio 1890 si spara: morirà due giorni dopo assistito dal fratello. Van Gogh lascia 800 quadri e altrettanti disegni e acque forti, di cui, in vita, non era riuscito a venderne nessuno. Poi quando è morto il fratello l'hanno seppellito vicino a VanGogh.
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