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Il tema amoroso nella poesia medievale italiana

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Presentazione sul tema: "Il tema amoroso nella poesia medievale italiana"— Transcript della presentazione:

1 Il tema amoroso nella poesia medievale italiana
Dallo stilnovismo a Petrarca francesca meneghetti 25/04/2017

2 Un filo rosso…. Il tema dell’amore attraversa come un filo rosso tutta la letteratura del basso Medioevo, ma assume connotati assai diversi a seconda dei quadri storico- culturali. E’ al centro sia dei romanzi, sia della lirica, sia della trattatistica, e troverà in seguito sviluppo nel poema epico- cavalleresco. Il tema caratterizza le prime forme di letteratura laica, ovvero non religiosa, che trovano spazio nelle corti feudali. francesca meneghetti 25/04/2017

3 Il De amore di Cappellano
Andrea Cappellano (1150) compone un trattato destinato al pubblico laico delle corti feudali, che fissa i canoni dell'amor cortese. E’ un amore extramatrimoniale, che non conosce gelosia, e può svilupparsi solo in una società ricca di agi e raffinata. Nel terzo dei tre libri di cui il trattato è composto, l’autore ritratta parzialmente il suo galateo laico, ma ciò non impedisce la condanna del vescovo di Parigi (12727). 25/04/2017 francesca meneghetti

4 La lirica cortese La lirica d’amor cortese apparve per la prima volta, nel corso del XII^ sec., presso i trovatori provenzali, che compongono in lingua d'oc (propria del sud della Francia). I trovatori (dal provenzale trobar clous: arte di trovare rime difficili) in genere sono di condizione nobile. Del resto “cortese” è sinonimo di nobile e si contrappone a “villano.” L'amore è sentito come un superiore principio che affina l'anima, ma anche come esperienza esclusiva. 25/04/2017 francesca meneghetti

5 Il codice dell’amore cortese
Superiorità della donna, che il poeta (amante) omaggia come fa un vassallo con il suo signore. L’amore non è spirituale (cioè include fisicità e sensualità), ma resta inappagato ed esclude il possesso (come di fatto accade in una corte, quando la castellana è oggetto del desiderio di molti cavalieri). L’amore può essere fonte di gioia e di sofferenza: in ogni caso raffina la persona e ingentilisce l’animo. francesca meneghetti 25/04/2017

6 I romanzi cortesi o cavallereschi
Scritti in lingua d’oil, si ispirano a leggende bretoni (celtiche) di Francia e Inghilterra. Il più famoso è Tristano e Isotta. Sono opere in prosa destinate alla lettura silenziosa; l’amore è il tema dominante. Vengono introdotti nuovi motivi: il nesso eros-thanatos (amore-morte) e il conflitto tra amore ed etica cavalleresca. 25/04/2017 francesca meneghetti

7 Tristano e Isotta Storia di origine celtica, che narra l’amore di Tristano, inviato dallo zio Marco, re di Cornovaglia, a cercare la donna bionda di cui è innamorato (Isotta), e la stessa, che ricambia l’amore a causa di un filtro magico, pur sposando Marco. La storia finisce tragicamente, con la morte di entrambi gli amanti: così come sarebbe accaduto a Paolo e Francesca nel canto V^. 25/04/2017 francesca meneghetti

8 L’amore cortese entra in Italia
L’esperienza della poesia provenzale viene stroncata dalla crociata contro gli Albigesi (eretici catari). Molti nobili e poeti fuggono in Italia, o attraverso le Alpi, e contribuiscono a dar vita a due scuole in cui l’amore è un tema importante: quella siciliana e quella toscana. 25/04/2017 francesca meneghetti

9 La scuola siciliana Presso la corte di Federico II (Stupor mundi) nasce una scuola culturale laica e multi-culturale, che per buona parte si ispira alla lirica provenzale. L’autore più importante è Jacopo da Lentini, cui si attribuisce l’invenzione del metro più caratteristico della poesia italiana: vale a dire il sonetto. L’eredità di questa breve esperienza passa ai poeti toscani. 25/04/2017 francesca meneghetti

10 Lo stilnovismo Il “dolce stil novo”si sviluppa a Bologna e Firenze, tra la fine del Duecento e l’inizio del Trecento. L’iniziatore fu Guido Guinizzelli, seguito da Guido Cavalcanti, Cino da Pistoia e Dante Alighieri, che nel canto XXIV del Purgatorio usa proprio l’espressione “dolce stil novo” per caratterizzare i poeti fiorentini, la loro fonte d’ispirazione e le novità che hanno introdotto: l’attenzione ai risvolti psicologici dell’amore e la fluidità o dolcezza dello stile. 25/04/2017 francesca meneghetti

11 Continuità con il passato
Dalle scuole precedenti gli stilnovisti prendono alcune tematiche già note: 1) l’esaltazione dell’Amore come suprema forma di aristocrazia spirituale; 2) la tesi che l’amore raffina l’animo; 3) l’affermazione della superiorità della donna, che diventa quindi oggetto di venerazione. 25/04/2017 francesca meneghetti

12 Ed un nuovo codice di amore
Tesi che la vera nobiltà non deriva dal diritto di nascita, ma che essa risiede nell’animo. Rappresentazione della donna come figura angelica, mediatrice tra uomo e Dio. Una concezione spirituale dell’amore, che esclude la fisicità. 25/04/2017 francesca meneghetti

13 Un ritorno alla spiritualità
Nello stilnovismo, si avverte l’influsso della filosofia del tempo, diffusa dalle università, specialmente quella di S. Bonaventura, che fu definita la “metafisica della luce”. Secondo questa dottrina la luce, manifestazione dell’Essere Supremo, viene riflessa dalle Intelligenze angeliche e dalle creature umane più elevate, che diventano un incentivo per una conoscenza più piena di Dio. Allo stesso modo la bellezza della donna è simbolo della bellezza di Dio, cui l’anima aspira, e l’amore è questa ispirazione. 25/04/2017 francesca meneghetti

14 La vita nova: un diario spirituale
L’opera più “stilnovista”di Dante è senz’altro la Vita nova, diario spirituale, ricco di simbolismi, del suo amore per Beatrice: l’innamoramento e le dolci apparizioni, la negazione del saluto, la morte di Beatrice, di cui Dante promette di dire cosa che non è mai stata detta di alcuna donna. Con Dante il tema amoroso raggiunge il massimo grado di spiritualizzazione. 25/04/2017 francesca meneghetti

15 Petrarca: tra cielo e terra
Ben diverso il discorso su Petrarca, uomo di transizione, di un secolo, il XIV^, che raccorda età medievale e moderna. Amante dei classici, e, al tempo stesso, cristiano, P. è combattuto da ansie terrene (incluso l’amore) e desideri di purezza. Una perenne contraddizione segna la sua vita e le sue opere. 25/04/2017 francesca meneghetti

16 Il Canzoniere per Laura
Nel Canzoniere si raccolgono le principali poesie dedicate a Laura, anche se esistono temi secondari diversi dall’amore. Il motivo di fondo è l’antitesi: tra l’amore, passionale per una donna terrena, e il senso di colpa, che lo riporta a Dio. 25/04/2017 francesca meneghetti

17 Il codice d’amore petrarchesco
La donna torna ad essere una creatura carnale, dotata di corpo (trecce bionde, occhi splendenti). A sottolinearne la fisicità, c’è la sua collocazione in un paesaggio naturale (spazio fisico). L’amore è anche temporalizzato: esistono più dimensioni, oltre al presente, passato (da cui scaturiscono la memoria e la percezione della labilità della bellezza) e futuro. L’amore è anche una spinta all’autoanalisi e all’interiorizzazione, nella ricerca di contrasti che si esprimono anche nel linguaggio poetico (antitesi e metafore sul rapporto amore-guerra). 25/04/2017 francesca meneghetti

18 Una concezione moderna…
Bisogna arrivare al Boccaccio per imbattersi in una concezione moderna dell’amore. Per lui l’amore risulta essere un esperienza del tutto naturale, anche fisica, e irresistibile, da assecondare con misura e intelligenza, anziché macerarsi tra sensi di colpa. Non esiste il conflitto tra sensualità e spiritualità. 25/04/2017 francesca meneghetti

19 Occasione di democrazia
Con B. l'amore diventa una forza eversiva che tende a una potenziale democrazia tra i sessi e tra i diversi ceti sociali. Tuttavia, pur attraversando le barriere sociali, esso non arriva a mettere in discussione l'ordine borghese, ma solo i suoi aspetti autoritari e repressivi: la soluzione è l'integrazione sociale o la rinuncia. Così, pur legittimando l'adulterio, Boccaccio non va contro il matrimonio: l'amore spesso si conclude borghesemente con il matrimonio anche nelle novelle d'ambiente cortese, come in quella di Federigo degli Alberighi. francesca meneghetti 25/04/2017

20 La donna cessa di essere oggetto
In B. le donne per la prima volta nella nostra letteratura acquistano dignità di personaggi La donna non solo è oggetto, ma anche soggetto di desiderio, né ha timore di esprimere i propri desideri erotici: è lei a prendere spesso l'iniziativa (v. Ghismunda). La donna infine parla: secolarmente esclusa dall'uso pubblico della parola, sa difendere i propri diritti delle donne e dà prova di razionalità e intelligenza, oltre che di astuzia, anche se si muove solo in un ambito privato e sollecitata da sentimenti francesca meneghetti 25/04/2017

21 Verso la civiltà rinascimentale…
Si prepara così il terreno alla raffinata civiltà rinascimentale che vedrà le donne protagoniste della vita culturale di corte, non solo come spettatrici, ma anche come protagoniste. Gaspara Stampa ed altre meno note scriveranno poesie, altre ancora si dedicheranno a musica e pittura. Si tratterà, tuttavia, di un’esperienza esclusiva a cui possono partecipare donne aristocratiche, non certo le popolane. francesca meneghetti 25/04/2017


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