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Luca Marchesi Direttore Generale di ARPA FVG Presidente di AssoARPA

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Presentazione sul tema: "Luca Marchesi Direttore Generale di ARPA FVG Presidente di AssoARPA"— Transcript della presentazione:

1 Luca Marchesi Direttore Generale di ARPA FVG Presidente di AssoARPA
25/09/2015 Luca Marchesi Direttore Generale di ARPA FVG Presidente di AssoARPA

2 Che cosa ha già fatto ARPA Friuli Venezia Giulia?
Formazione ai propri tecnici Procedura interna sulla prescrizione asseverata Individuazione della struttura di asseverazione Confronto con Province, CFR, FFOO Confronto con Procura di Udine per una condivisione di approcci e problematicità (circolare del Procuratore) Proposta di confronto sul tema a livello nazionale 20/11/2015

3 IL SISTEMA DELLE ARPA/APPA
21 Agenzie 200 sedi operative sul territorio 9.736 persone in servizio (su in organico) ispezioni e sopralluoghi (+ 16% dal 2006) istruttorie e pareri (+12% dal 2006) campioni analizzati oltre parametri rilevati 20/11/2015

4 IL SISTEMA DELLE ARPA/APPA
Il Referendum del 1993 e la Legge 61/94: Riconoscimento «tardivo» rispetto alle tendenze internazionali (US EPA 1970) e alla maturazione della teoria scientifica Autonomia delle funzioni di protezione ambientale dal SSN Le Agenzie regionali in Italia sono state istituite attraverso l’emanazione di leggi regionali non coordinate, tra il 1995 e il 2006 Forte eterogeneità di funzioni, compiti, risorse, capacità operative che si ripercuote sull’efficacia dei controlli ambientali 20/11/2015

5 IL NUOVO CONTESTO NORMATIVO Verso l’istituzione del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente… Da ben tre Legislature si lavora ad un nuovo testo normativo, il DDL A.S «Istituzione del Sistema Nazionale a rete per la Protezione dell’Ambiente (SNPA)», che affronta e risolve buona parte delle complessità poste dall’attuale eterogeneità del Sistema «di fatto» ISPRA/ARPA/APPA e che contribuirebbe in maniera determinante a dare omogeneità al sistema dei controlli ambientali 20/11/2015

6 IL NUOVO CONTESTO NORMATIVO Verso l’istituzione del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente… DEFINIZIONE DELLE FUNZIONI DEL SISTEMA (art. 3, co. 1) La chiara definizione delle funzioni del Sistema porterà a facilitare l’armonizzazione delle competenze e delle attività delle Agenzie su tutto il territorio nazionale RETE NAZIONALE DEI LABORATORI (art. 12) Organizzazione dei laboratori di analisi ambientale in una rete nazionale di laboratori accreditati, consentirà l’armonizzazione dei servizi su scala nazionale (a favore di tutti i territori), forti economie di scala, nonché l’innalzamento del livello tecnico scientifico. 20/11/2015

7 IL NUOVO CONTESTO NORMATIVO Verso l’istituzione del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente… LEPTA (art. 9) La più rilevante novità, elaborata da un profilo teorico e tecnico dalle Agenzie stesse, consiste nella previsione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni Tecniche Ambientali che devono essere garantiti dal Sistema come livello minimo omogeneo e che sono riferimento obbligatorio e prioritario per la definizione dei piani di attività delle Agenzie. I relativi aspetti organizzativi e gestionali, nonché i costi standard per tipologia di prestazione, dovranno essere definiti tramite un Catalogo nazionale dei servizi, da approvare entro un anno mediante DPCM, anche al fine di armonizzare prospetticamente risorse e finanziamento 20/11/2015

8 IL NUOVO CONTESTO NORMATIVO Verso l’istituzione del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente… PERSONALE ISPETTIVO (art. 14) La norma stabilisce che il personale addetto alle funzioni ispettive verrà individuato sulla base di un regolamento emanato da ISPRA con il contributo delle Agenzie e dovrà prevedere, tra l’altro, criteri generali per lo svolgimento dei controlli. Quanto alla dibattuta questione degli UPG, se ne introduce con chiarezza nell’ordinamento statale la previsione in capo alle Agenzie e dunque si legittima la scelta di attribuire tale qualifica. 20/11/2015

9 IL NUOVO CONTESTO NORMATIVO Verso l’istituzione del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente… Su questo delicato aspetto ci sono oggi diversi assetti nelle diverse Regioni: È opportuno armonizzare la questione UPG? Diversi assetti, dopo la legge 68/2015, possono comportare diversi livelli di efficacia dei controlli ambientali? 20/11/2015

10 La Legge 68/2015 Cosa cambia? Dove interviene? Ci sono analogie?
25/09/2015 La Legge 68/2015 Cosa cambia? Dove interviene? Ci sono analogie?

11 La Legge 68/2015 Dove interviene?
La Legge 68/2015 “Disposizioni in materia di delitti contro l'ambiente”, in vigore dal 29/05/2015, modifica: Il codice penale con l’introduzione, dopo il TITOLO VI del libro secondo, del «TITOLO VI bis – DEI DELITTI CONTRO L’AMBIENTE» Il decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152 con l’introduzione, dopo la Parte VI, della «PARTE VI bis – DISCIPLINA SANZIONATORIA DEGLI ILLECITI AMMINISTRATIVI E PENALI IN MATERIA DI TUTELA AMBIENTALE». 20/11/2015

12 La Legge 68/2015 Cosa cambia? La Legge 68/2015 introduce il procedimento di estinzione in via amministrativa delle contravvenzioni in materia ambientale (art. 318 bis e ss TUA) mediante lo strumento della prescrizione E' un istituto di estremo interesse per il sistema delle Agenzie nella loro duplice veste di: organo tecnico di controllo in materia ambientale a supporto di altre Amministrazioni ente al cui interno operano dipendenti aventi qualifica di UPG, chiamati da subito ad applicare la nuova normativa. 20/11/2015

13 Ambito di applicazione
Il procedimento di estinzione in via amministrativa del reato contravvenzionale attraverso prescrizioni tecniche da ottemperare in un tempo tassativo pagamento di una sanzione pecuniaria si applica: alle sole ipotesi contravvenzionali in materia ambientale previste dal TUA (campo di applicazione molto ampio) che non hanno cagionato danno o pericolo concreto e attuale di danno alle risorse ambientali, urbanistiche o paesaggistiche protette (art. 318 bis TUA) . 20/11/2015

14 La Legge 68/2015 Ci sono analogie?
Il procedimento di cui agli artt. 318 bis e ss TUA è analogo a quello previsto dal Dlgs. 758/94 (artt. 20 – 24) in tema di violazione di norme sulla prevenzione degli infortuni sul lavoro Il procedimento è anch’esso finalizzato ad eliminare la contravvenzione accertata, con attribuzione all’organo di vigilanza - nell’esercizio delle funzioni di polizia giudiziaria - del potere di fissare prescrizioni che, se osservate dal contravventore il quale provveda altresì al pagamento di una sanzione amministrativa pecuniaria, determinano l’estinzione del reato. Tuttavia: Complessità intrinseca maggiore Pluralità di soggetti coinvolti (NOE, CFS, CdP, Polizie Locali …) Sostanziali differenze procedimentali (accertamento del reato e prescrizione anche da parte di vigilanza non specializzata in materia ambientale, necessità di asseverazione della prescrizione, etc.) Novità che non trovano riscontro nella prassi e nell’interpretazione giurisprudenziale formatasi nell’ambito della sicurezza sul lavoro. 20/11/2015

15 Legge 68/2015 Lo scenario di prima applicazione
Criticità Necessità

16 Prime applicazioni Analisi delle criticità
Applicazione immediata (e non uniforme…) La Legge 68/2015 è entrata in vigore il 29 maggio 2015 In alcune parti del territorio nazionale (Gorizia e Napoli) si sono verificati casi di immediata (pochi giorni) applicazione (non omogenea) della nuova disciplina In taluni territori il Corpo Forestale dello Stato ha chiesto alla Provincia di asseverare le prescrizioni In altri è stato chiesto ad ARPA di asseverare le prescrizioni della Polizia Locale Su territorio nazionale le Procure, a macchia di leopardo, stanno emanando direttive sull'applicazione della norma 20/11/2015

17 Prime applicazioni Individuazione delle necessità
Necessarie indicazioni urgenti Le Agenzie hanno subito elaborato prime indicazioni operative interne o divulgate (Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Umbria, Veneto) Necessario armonizzare gli approcci Forte iniziativa AssoArpa GdL del Sistema Nazionale per la Protezione Ambientale (SNPA) 20/11/2015

18 Legge 68/2015 Le istituzioni Le Procure Le Agenzie

19 Prime applicazioni Gli indirizzi delle Procure
Ad oggi si contano molti interventi da parte di Uffici giudiziari e segnatamente di dodici Procure della Repubblica che, con circolari o linee guida, hanno dato primi indirizzi e risoluzioni a dubbi interpretativi della normativa (Procura di Siena, Livorno, Firenze, Pisa, Arezzo, Udine, Trento, Velletri, Asti, Foggia, Civitavecchia, Genova). Tali indirizzi, tuttavia, trovano il limite territoriale di competenza e, anche in ragione di ciò, non si rappresentano sempre uniformi sul territorio nazionale 20/11/2015

20 Gli indirizzi delle Procure Elementi di non uniformità
25/09/2015 Gli indirizzi delle Procure Elementi di non uniformità Principali argomenti sui quali non vi è uniformità: l’applicabilità della procedura estintiva in ragione delle diverse tipologie di pene previste dalle norme incriminatrici disciplina transitoria criteri di valutazione della condizione ostativa (danno o pericolo concreto e attuale di danno) asseverazione delle prescrizioni ruolo del PM soggetto beneficiario della somma che il contravventore è tenuto a versare, in sede amministrativa 20/11/2015

21 Gli indirizzi delle Procure Esempio 1
Tipologia di reati a cui si applica la procedura alle contravvenzioni punite con l'ammenda, da sola oppure alternativa o cumulativa alla pena dell’arresto e non alle contravvenzioni punite con la sola pena dell’arresto (indirizzo Procura di Udine, di Siena) alle contravvenzioni punite con la pena dell'ammenda, anche alternativamente alla pena dell'arresto, non alle contravvenzioni punite con dette pene congiuntamente, o con la sola pena dell'arresto (indirizzo Procura di Foggia, di Firenze). 20/11/2015

22 Gli indirizzi delle Procure Esempio 2
Asseverazione delle prescrizioni ARPA nelle sue articolazioni territoriali (indirizzo Procura di Arezzo, di Velletri, Genova). ARPA, nonché la Provincia e la Regione nei casi in cui si tratti di autorizzazioni emesse rispettivamente dalla Provincia o dalla Regione (indirizzo Procura di Udine) ARPA ma anche personale di altro ente specializzato come, ad esempio, l'ASL, i Vigili del Fuoco, il Corpo Forestale dello Stato (indirizzo della Procura di Asti) ARPA, Regione e Provincia in relazione alla materia ed al plesso normativo e di funzioni amministrative cui il reato inerisce, ferma la possibilità per le Autorità ambientali di coinvolgere ARPA nell'istruttoria attraverso le forme di avvalimento consentite dalla legge (indirizzo Procura di Foggia) 20/11/2015

23 Prime applicazioni La posizione comune delle ARPA/APPA
Le ARPA hanno condiviso aspetti di procedura e interpretazione applicativa … Hanno espresso la propria posizione comune in un primo “documento orientativo” condiviso che il Consiglio Federale del SNPA ha adottato con delibera n. 53/15-CF del 15 luglio 2015 Su tali linee di indirizzo sta lavorando un gruppo di lavoro ISPRA / Agenzie (suddiviso in un sottogruppo «giuridico» ed un sottogruppo «tecnico») che dovrà presentare la propria proposta entro gennaio 2016 Hanno avviato un’interlocuzione sui dubbi interpretativi con il Ministro di Giustizia. 20/11/2015

24 Grazie per l’attenzione


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