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GIOCO D’AZZARDO GUIDA PRATICA DI INTERVENTO Manuale per l’operatore Rosalma Gaddi.

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Presentazione sul tema: "GIOCO D’AZZARDO GUIDA PRATICA DI INTERVENTO Manuale per l’operatore Rosalma Gaddi."— Transcript della presentazione:

1 GIOCO D’AZZARDO GUIDA PRATICA DI INTERVENTO Manuale per l’operatore Rosalma Gaddi

2 Il progetto di una Guida pratica per operatori è nato già con la prima stesura del «Manuale di autoaiuto per il giocatore che vuole smettere» redatto all’interno del Progetto Jackpot nel 2010 dall’Ambulatorio per il gioco d’azzardo problematico di Castelfranco. I 5 anni trascorsi hanno dato modo, attraverso esperienze e pensieri, di confermare numerosi aspetti clinici e metodologici ed arricchire e approfondire tecniche e strumenti. La matrice teorica di riferimento è quella cognitivo-comportamentale.

3 LETTERATURA INTERNAZIONALE Australia Raylu, Po Oei«A Cognitive Behavioural Therapy Programme for Problem Gambling» Terapist Manual Canada Ladouceur, Lachance «Overcoming Pathological Gambling» Fields «Motivational Enhacement Therapy for Problem and Pathological Gamblers» Herie Watkin-Merek, «Structured Relapse Prevention» an outpatient Counselling approach

4 La GUIDA PRATICA D’INTERVENTO Manuale per Operatori è stata costruita per essere uno strumento concreto ed è pensata affinché le diverse figure professionali, presenti nei Servizi per le Dipendenze, possano usufruirne in modo agevole. Nel Manuale si trovano: - possibili linee d’intervento - esemplificazioni cliniche - tecniche e strategie da seguire passo a passo per costruire un trattamento - spunti per un intervento focale Ma quando l’operatore può usare il Manuale?

5 Pensando agli operatori, il Manuale può essere sempre utilizzato. Gli scenari che l’operatore osserva accogliendo giocatori problematici sono vari, e il Manuale può essere una guida nel trattamento o può offrire uno spunto per orientarsi, anche per un’applicazione più creativa e adatta alla situazione specifica.

6 Quando applicare le sessioni del Manuale? 1.Quando l’operatore nota nel giocatore elementi che evidenziano la presenza di un aspetto motivazionale, anche se da sviluppare, e l’operatore può ricercare una linea operativa 2.Quando l’operatore rileva che le variabili familiari, economiche, psicopatologiche che caratterizzano la situazione presa in carico non intralciano il flusso dell’intervento 3.Quando il comportamento di gioco ha caratteristiche medio-lievi che lo rendono aggredibile, e l’operatore può trovare nel manuale una guida per il trattamento

7 Quando non applicare le sessioni del Manuale? Quando l’operatore nota che il giocatore è demotivato e che non interrompe il comportamento di gioco, o quando le ricadute sono frequenti, quando l’operatore evidenzia la necessità di un lavoro sulla relazione per l’aggancio con il giocatore, allora è meglio aspettare che arrivi il momento opportuno…

8 Quindi il Manuale può essere molto utile quando l’operatore rileva che il giocatore è autonomo sul piano terapeutico, cioè: Motivazione presente Ricadute occasionali, focali Capacità di tendere verso un obiettivo Possibilità di lavorare con più setting: le schede, gli homework, la relazione

9 Le 3 aree d'intervento Motivazione Sessione 1: motivazione e psicoeducazione Sessione 2: assessment Intervento Comportamentale Sessione 3: il gioco è un problema. Consapevolezza sulle conseguenze del gioco Sessione 4: automonitoraggio e autocontrollo del comportamento di gioco Sessione 5: riorganizzazione del tempo Ristrutturazione Cognitiva Sessione 6: riconoscere e distinguere il craving Sessione 7: gli errori di pensiero del giocatore Sessione 7: prevenire le ricadute

10 Ogni sessione viene presentata con una struttura fissa che evidenzia un elenco di obiettivi e, a seguire, gli strumenti da utilizzare per raggiungerli. Ad esempio la sessione sull’Automonitoraggio e autocontrollo del comportamento di gioco si struttura su due obiettivi e, per ognuno di questi obiettivi, sono presentati alcuni Strumenti utilizzabili con il giocatore. Obiettivo 2: Definire che percezione ha il giocatore della propria autoefficacia nella gestione delle situazioni a rischio e del senso di controllo sui suoi comportamenti di gioco. Strumento1*La scheda Scopri cosa attiva il tuo gioco d’azzardo Strumento 2Progettare la costruzione di comportamenti protettivi Strumento 3La scheda Questionario di Auto-efficacia

11 Nell’Appendice si trovano tutte le schede che vengono presentate con esemplificazioni nelle sessioni.

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13 ESEMPIO DI UN PERCORSO TERAPEUTICO Giorgio, 62 anni Elementi rilevanti:  gioco Slot (percepito come problematico)  lunga storia di gioco  autonomia nella gestione del denaro  motivazione al gioco: evitamento e socializzazione

14 QUALE PRIORITÀ PORTA GIORGIO RISPETTO AL TRATTAMENTO? Giorgio necessita di ridurre le perdite economiche e di programmare la gestione economica per il futuro. «Su una scala da 0 a 10 come valuta il bisogno di diminuire o rendere controllata la perdita di denaro al gioco?» «Come pensa sia possibile per Lei controllare la dipendenza dalle slot?» a)BASSA MOTIVAZIONE Tecniche d’intervento: Lavoro motivazionale per chiarire gli obiettivi del giocatore e risolvere le ambivalenze

15 a)Sessione 1 Motivazione e psicoeducazione Obiettivo 2: Aumentare la motivazione intrinseca al cambiamento analizzando e risolvendo le ambivalenze Strumenti: Bilancia decisionale CONTINUO A GIOCARE: PROCONTINUO A GIOCARE: CONTRO 1. posso vincere e chiudere tutti i debiti1.ho più debiti 2.le relazioni a casa sono tese SMETTO DI GIOCARE: PRO SMETTO DI GIOCARE: CONTRO 1. non spendo soldi 2. i familiari sono più tranquilli 1.non ho più possibilità di vincere 2.non ho più possibilità di pagare i debiti 3.penso sempre al gioco e sto male 4. Sono teso e agitato

16 QUALE PRIORITÀ PORTA GIORGIO RISPETTO AL TRATTAMENTO? Giorgio necessita di ridurre le perdite economiche e di programmare la gestione economica per il futuro. «Su una scala da 0 a 10 come valuta il bisogno di diminuire o rendere controllata la perdita di denaro al gioco?» «Come pensa sia possibile per Lei controllare la dipendenza dalle slot?» a)BASSA MOTIVAZIONE Tecniche d’intervento: Lavoro motivazionale per chiarire gli obiettivi del giocatore e risolvere le ambivalenze b) ALTA MOTIVAZIONE Tecniche d’intervento: Assessment delle sessioni di gioco Intervento sulle Distorsioni cognitive Prevenzione delle ricadute

17 b) Sessione 7 Gli errori di pensiero del giocatore Obiettivo 1: Conoscere cosa sono e come funzionano le distorsioni cognitive Strumenti:  Tabella sulle distorsioni cognitive associate alle euristiche Durante l’analisi dei contenuti dei racconti di Giorgio, l’operatore ha evidenziato la seguente distorsione cognitiva: «Per decidere quanti soldi mettere nella slot, osservo le vincite delle macchine vicine.»

18 Inserisci tabella euristiche

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20 L’operatore lavora, in primis, sul riconoscimento da parte di Giorgio di questa sua distorsione cognitiva, per poi passare alla ristrutturazione cognitiva vera e propria, la fase centrale del trattamento.

21 Obiettivo 2: Fornire strumenti per aiutare il giocatore a modificare le proprie distorsioni cognitive Strumenti:  Analisi funzionale del comportamento di gioco  Pensiero a voce alta  Pensieri nuovi che permettono di controllare il comportamento di gioco  Insinuare dei dubbi nella mente  Messa in discussione delle idee che sostengono il gioco e preparazione di un nuovo dialogo interno  Tecnica della freccia discendente

22 Tecnica Della Freccia Discendente Analisi funzionale Pensieri nuovi che permettono di controllare il comportamento di gioco

23 Quali sono le criticità che l’operatore può incontrare nell’applicazione della Guida pratica?  L’operatore può non avere l’abitudine a seguire un timing molto scandito, o ad usare i compiti come setting terapeutico  I giocatori possono presentare una certa resistenza nella compilazione delle schede, soprattutto se la prescrizione richiede un lavoro in autonomia  Il Manuale è una guida pratica che non esaurisce, né sostituisce, l’intervento terapeutico nel suo complesso e nella sua completezza

24 GRAZIE PER L’ASCOLTO


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