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LA CULTURA DEL SEICENTO: IL BAROCCO
a cura della prof.ssa Maria Isaura Piredda
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Dal punto di vista culturale, il Seicento fu caratterizzato da alcuni elementi culturali comuni a tutti i paesi europei: la nascita di un nuovo rapporto con gli antichi, basato non più sull’imitazione ma sul superamento; un grande sviluppo di scienza e tecnica; la nascita di nuove discipline; l’insistenza sull’apparire, sull’immagine, sulla teatralità.
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Tutti questi elementi si riassumono nella cultura barocca
La sensibilità e la poetica del Barocco pervasero tutte le arti e i campi del sapere del Seicento:
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la letteratura (con l’italiano Marino, gli spagnolo Gòngora e Cervantes, l’inglese Shakespeare)
Giambattista Marino Miguel de Cervantes William Shakespeare William Shakespeare Luis de Gongora Luis de Gongora
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la musica, con grandi compositori come gli italiani Monteverdi e Scarlatti, i francesi Rameau e Lulli, i tedeschi Bach e Handel, l’inglese Purcell Henry Purcell Claudio Monteverdi G. F. Handel J. S. Bach Domenico Scarlatti Giovanni Battista Lulli Jean-Philippe Rameau
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la pittura, con gli italiani Caravaggio e i fratelli Carracci, i fiamminghi Vermeer, Rubens e Rembrandt, lo spagnolo Velasquez Rembrandt Jan Vermeer Pieter Paul Rubens Annibale, Agostino e Ludovico Carracci Diego Velasquez
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l’architettura, i cui maestri furono gli italiani Bernini, Borromini e Guarini
Francesco Borromini Guarino Guarini Gian Lorenzo Bernini
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il teatro, con l’inglese Shakespeare, gli spagnoli De Vega e Calderon de la Barca, i francesi Molière, Corneille, Racine Jean Racine Pierre Corneille Molière Calderon de la Barca Lope de Vega William Shakespeare
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SIGNIFICATO DEL TERMINE BAROCCO
L’origine del significato del termine “barocco” è controversa: alcuni sostengono che derivi dal linguaggio filosofico medievale e indicherebbe un modo di ragionare strano e spiazzante; altri fanno risalire il termine all’aggettivo francese “baroque”, che designava un tipo di perla non perfettamente sferica.
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In entrambi i casi, vi è una connotazione negativa perché le due etimologie indicano un’idea di imperfetto e di bizzarro. Oggi gli studiosi hanno rivalutato l’arte e la cultura barocche come momento di reazione al Classicismo cinquecentesco attraverso la tendenza alla sperimentazione di forme e generi nuovi.
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L’arte barocca si esprime in opere grandiose o che appesantisce con decorazioni eccessive in ogni minimo particolare.
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L’arte barocca fu posta al servizio dell’esaltazione dello splendore delle corti dei re (si pensi alla reggia di Versailles di Luigi XIV) o della “vera fede” (della Controriforma cattolica), si pensi al colonnato di Bernini in piazza San Pietro a Roma o l’altare all’interno della Basilica.
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ALTARE MAGGIORE – SAN PIETRO
REGGIA VERSAILLES - ESTERNO REGGIA VERSAILLES - INTERNO COLONNATO SAN PIETRO ALTARE MAGGIORE – SAN PIETRO
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Il barocco produsse chiese maestose e rilucenti di stucchi e ori, ma anche splendide ville con giardini e fontane, palazzi pubblici, oltre che nella moda di vestire o di arredare le case dei ricchi.
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Visita pagina web GIARDINO BAROCCO (Teatro Verzura)
VILLA BAROCCA (Bagheria) PALAZZO MADAMA (Torino) Visita pagina web
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Mentre in altri paesi europei diverse letterature arrivavano a piena maturità, il Seicento in Italia segnò un arretramento sul piano letterario
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LA LIRICA BAROCCA L’autore più significativo del Barocco letterario fu Giambattista Marino. Tra i seguaci di Marino, detti “marinisti” ricordiamo Girolamo Preti, Claudio Achillini e Ciro di Pers. Un rivale e critico di Marino fu Tommaso Stigliani. TOMMASO STIGLIANI GIOVAN BATTISTA MARINO
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La lirica di questi poeti è ricca di trovate, di bisticci verbali, di immagini ad effetto e di “concetti” (= “concettismo”, sinonimo di “barocco”). I poeti barocchi allargano il campo anche a ciò che è brutto o strano. Si mostrano curiosi di tutto (come i nuovi ritrovati tecnici: microscopio, occhiali, salasso, etc.). Per abbellire anche le situazioni più impoetiche (come la donna che si spidocchia), i lirici barocchi fanno largo uso delle figure retoriche (metafora, analogia, antitesi). Il loro scopo è stupire, meravigliare i lettori.
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LA NARRATIVA BAROCCA La narrativa barocca si esprime in versi e in prosa. I poeti epici del Seicento si limitano a imitare la “Gerusalemme liberata” di Tasso. Solo Marino nell’ “Adone” rinnovò quel modello sostituendo l’argomento mitologico con quello storico, cantando l’amore e non le armi, la pace e non la guerra
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Altri poeti sperimentarono la parodia.
Alessandro Tassoni nel poema “La secchia rapita” creò un nuovo genere, il poema “eroicomico”, in cui degradava argomenti nobili e alti a temi volutamente più modesti (al rapimento di Elena dell’Iliade sostituì una secchia di legno, il cui furto scatenò la guerricciola tra Modena e Bologna, ma sempre con un linguaggio alto e solenne = effetto parodistico). ALESSANDRO TASSONI
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IL TEATRO BAROCCO Nel Seicento si produssero molte opere teatrali: commedie e tragedie, ma anche generi misti e sperimentali, come tragicommedie (= commedie a lieto fine), drammi pastorali.
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Fra gli autori dell’epoca si segnala l’inglese William Shakespeare, i francesi Corneille, Racine e Molière MOLIERE WILLIAM SHAKESPEARE PIERRE CORNEILLE JEAN RACINE
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In Italia ricordiamo Federigo Della Valle e Carlo de’ Dottori (autori di tragedie)
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Il teatro italiano raggiunse i suoi migliori risultati nel teatro per musica (= melodramma, basato sulla monodia)
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Fra gli autori di melodrammi ricordiamo Ottavio Rinuccini, le cui opere furono musicate dal grande compositore Claudio Monteverdi CLAUDIO MONTEVERDI
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