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PubblicatoJacopo Paoli Modificato 9 anni fa
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Un nuovo modello di governo della formazione territoriale Sviluppo di un servizio di formazione continua sul territorio Ufficio Formazione
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marzo 2009 2 Obiettivo Strategico Implementazione di un modello di formazione permanente sul territorio finalizzato a: – Supportare le innovazioni tecnologiche e il cambiamento organizzativo da esse implicato, sia a livello di acquisizione delle conoscenze tecniche necessarie all’utilizzo degli strumenti/servizi tecnologici messi a disposizione dal CIT, sia a livello di acquisizione di nuove competenze di back office – Garantire un aggiornamento continuo degli eell bresciani sulle riforme in atto, con particolare riguardo ai temi “caldi” relativi alla Gestione ed Organizzazione del Personale, creando occasioni di condivisione e confronto a livello territoriale – Estendere verso gli enti locali bresciani esperienze formative di successo, realizzate per il personale della Provincia, relativamente allo sviluppo di competenze trasversali comuni a tutti gli enti
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marzo 2009 3 Strategie di organizzazione e governo della formazione permanente sul territorio Il modello di formazione terrà conto dei seguenti 4 livelli formativi da perseguire: 1. Trasmissione conoscenze tecniche 2. Impatto organizzativo 3. Valorizzazione risorse umane 4. Confronto e apprendimento collaborativo on the job
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marzo 2009 4 Obiettivi specifici Rendicontazione formazione pregressa e creazione banca dati Standardizzazione procedure di governo della formazione Sviluppo di nuove metodologie didattiche, con precipuo riguardo all’e-learning Nuova impostazione del piano formativo: implementazione di una nuova metodologia di rilevazione dei fabbisogni e introduzione di strumenti di programmazione, progettazione e valutazione
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marzo 2009 5 Livelli di sviluppo degli obiettivi 1. Banca dati Step 1: rendicontazione attività pregressa Step 2: adattamento strumento Informal per la gestione dei dati e a supporto del processo Step 3: sviluppo piattaforma integrata che consenta la condivisione dei dati, la gestione dei materiali didattici e la gestione on line delle iscrizioni 2. Standardizzazione procedure Step 1: standardizzazione procedure esistenti, definizione ruoli e sviluppo strumenti di monitoraggio e controllo del processo Step 2: reingegnerizzazione del processo formativo esistente Step 3: ampliamento processo e introduzione ulteriori procedure 3. Introduzione metodologie e- learning Step 1: corsi sperimentali on line Step 2: integrazione della piattaforma con Informal Step 3: sperimentazione gestione comunità di pratiche e gruppi di apprendimento collaborativo 4. Nuove modalità di pianificazione Step 1: definizione metodologia rilevazione ff e revisione degli strumenti in uso, introduzione di strumenti di programmazione e progettazione, elaborazione piano formativo 2010 Step 2: revisione strumenti di valutazione e sviluppo metodologie di valutazione d'impatto Step 3: analisi delle competenze: estensione progetto ARCo ai Comuni per 1-individuare competenze trasversali agli eell 2- supportare analisi fabbisogni 3- creare piani di formazione individuali 4- legare la formazione alla gestione del personale e alla organizzazione
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marzo 2009 6 Tempi raggiungimento 1° step Banca dati: entro aprile 2009 Standardizzazione procedure: entro luglio 2009 Progetto e-learning: sperimentazione primo corso entro fine 2009, a regime entro aprile 2010 Nuove modalità di pianificazione, rilevazione fabbisogni, programmazione e valutazione: sviluppo strumenti entro fine 2009, sperimentazione e regime entro fine 2010
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marzo 2009 7 Risultati attesi Maggior presidio e coerenza di tutto il processo formativo Facilitazione nella rendicontazione delle attività Maggiore economicità ed efficienza del servizio Maggiore coinvolgimento del territorio, sia in termini di partecipazione alle attività formative che di condivisione dei progetti Maggiore rispondenza ai fabbisogni e maggiore impatto organizzativo dei corsi erogati Maggiore qualità sia sul piano della gestione delle procedure che del servizio reso Qualificazione del personale coinvolto nella gestione della formazione sul territorio Sviluppo di una progettualità formativa interna
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marzo 2009 8 Attività di sviluppo banca dati step 1 Analisi dati su formazione pregressa Organizzazione dei dati in un file Excel Verifica utilizzo Informal per gestione formazione sul territorio e progettazione degli adattamenti da apportare
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marzo 2009 9 Attività standardizzazione procedure step 1 Analisi attività pregressa e analisi di processo Definizione procedure standard Sviluppo strumenti di monitoraggio delle procedure e loro sperimentazione Formazione sulle nuove procedure
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marzo 2009 10 Attività di sviluppo della metodologia e-learning step 1 Analisi piattaforma in uso e interventi già realizzati nell'Ente Progettazione di un intervento sperimentale in materia di privacy Individuazione risorsa tecnica da dedicare Sviluppo del corso sperimentale in materia di privacy Coinvolgimento Enti Erogazione primo corso sperimentale Valutazione risultati sperimentazione e apporto migliorie Implementazione nella piattaforma di una funzionalità di gestione materiali didattici
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marzo 2009 11 Attività nuove metodologie di pianificazione step 1 Implementazione nuova metodologia di rilevazione dei fabbisogni Sperimentazione metodologia di rilevazione e sviluppo strumenti di programmazione, progettazione e valutazione Elaborazione piano formativo 2010 Affinamento strumenti di rilevazione fabbisogni, programmazione, progettazione e valutazione
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marzo 2009 12 Costi e Risorse Banca dati: costi di adattamento dello strumento Informal Standardizzazione procedure: nessun costo E-learning: costo collaboratore esterno per presidio e gestione piattaforma; costo implementazione funzionalità gestione materiali didattici; costi legati alla produzione dei contenuti formativi effettuata dai docenti Nuova impostazione del piano formativo: nessun costo
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marzo 2009 13 Criticità/rischi e soluzioni possibili Banca dati: – Rischio non adeguatezza dello strumento Informal in uso nella Provincia per il contesto della formazione verso l’esterno: indispensabile fase di valutazione e adattamento della soluzione Standardizzazione procedure: – Rischio eccessivo irrigidimento del processo e di sovrapposizione di ruoli: necessario creare strumenti gestionali flessibili e definire i ruoli
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marzo 2009 14 Criticità/rischi e soluzioni possibili E-learning: – Rischio che la piattaforma rimanga inutilizzata e che si perda il controllo dell’andamento dei corsi: indispensabile un presidio efficace e continuo della piattaforma, serve risorsa dedicata – Rischio che i corsi non vengano effettivamente seguiti per difficoltà a ritagliarsi il tempo sul posto di lavoro o per eccessiva complessità dei contenuti:indispensabile scelta opportuna dei contenuti e del giusto mix delle metodologie didattiche Nuova impostazione del piano formativo: – difficoltà nell’analisi dei fabbisogni per complessità del territorio (difficile raggiungere tutti) e per scarsa sensibilità sul tema della formazione: opportuno organizzare incontri di condivisione degli strumenti di rilevazione e di sensibilizzazione – sovrapposizione offerte formative sul territorio: opportuno condividere il piano con le principali agenzie formative del territorio, creando, laddove possibile, delle partnership; contenere il più possibile le quote di iscrizione
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