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Traversa ENEL di CASTEL GIUBILEO (RM)

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Presentazione sul tema: "Traversa ENEL di CASTEL GIUBILEO (RM)"— Transcript della presentazione:

1 Traversa ENEL di CASTEL GIUBILEO (RM)
ORTE Traversa ENEL di CASTEL GIUBILEO (RM) ROMA Bacino «alto»: Permeabilità 32%; Principali affluenti : Chiascio ed il Paglia; Dighe con volume d’invaso significativo: Corbara, Montedoglio e Casanova Bacino «basso»: Permeabilità 75%; Principali affluenti : Nera ed Aniene; Dighe con volume d’invaso significativo: Salto e Turano –sub-affluenti del Nera;

2 PAI AUTORITA’ DI BACINO NAZIONALE DEL FIUME TEVERE (AB TEVERE)
PIANO STRALCIO PER L’ASSETTO IDROGEOLOGICO

3 Traversa ENEL di CASTEL GIUBILEO (RM)
OBBIETTIVI del PAI Proteggere dalle piene la città di Roma Salvaguardare le naturali aree di esondazione del Tevere; Salvaguardare un ecosistema fluviale di notevole interesse ambientale (Parco Tevere Farfa) Ridurre al minimo indispensabile gli interventi antropici nelle aree di espansione ORTE Prime esondazioni a Roma al raggiungimento del valore di portata di m3/s. Tra Orte e Castel Giubileo si deve avere la possibilità di invasare 2milioni di m 3 di acqua Traversa ENEL di CASTEL GIUBILEO (RM) ROMA

4 INTERVENTI PREDISPOSTI DAL PAI DISCIPLINA d’USO del TERRITORIO
NON STRUTTURALI STRUTTURALI DISCIPLINA d’USO del TERRITORIO

5 INTERVENTI NON STRUTTURALI
Sistema di preannuncio Linee di intervento della Protezione Civile Coordinamento funzioni di monitoraggio, preannuncio, allarme ed intervento REGIONE Piani regionali di Protezione Civile PROVINCIA Programmi provinciali di previsione e prevenzione

6 VALORI IDROMETRICI DI RIFERIMENTO PER IL RISCHIO DI ESONDAZIONE RILEVATI PRESSO L’IDROMETRO DI ORTE:
STADIO DI GUARDIA 4,50 m STADIO DI ALLERTA 5,00 m STADIO DI PERICOLO 7,00 m

7 ALLERTAMENTO O PREALLARME
VIGILANZA Su iniziativa di : Sindaci, Ufficiali di Pubblica sicurezza, responsabili infrastrutture, Prefettura, soggetti addetti al monitoraggio ALLERTAMENTO O PREALLARME Soggetti esecutori: Sindaci, organi dello Stato ed Enti pubblici ALLARME Valutazione dei tempi occorrenti per le comunicazioni INTERVENTO Su coordinamento della Prefettura ITER PREVISTO PER LA GESTIONE DEL RISCHIO:

8 LA CAMUNICAZIONE : PRIMI DESTINATARI Sindaci interessati dall’evento
Enti competenti ad intervenire in via ordinaria Enti che concorrono all’emergenza MODALITA’ di TRASMISSIONE Telefonicamente, via fonogramma e fax; Utilizzo di apposita modulistica; Organi di Polizia e/o di Protezione Civile in caso di interruzione dei collegamenti telefonici; INFORMAZIONE ALLA POPOLAZIONE Preventiva e di emergenza; Informatori: Prefetto e Sindaci; Informazione diretta verso i soggetti che si trovano stabilmente in zone a rischio, preventivamente individuate, con le modalità adeguate per specifici destinatari (anziani, portatori di handicap, malati…)

9 LA CAMUNICAZIONE : EMERGENZA PREVEDIBILE Allarmi individuali:
Allarmi collettivi: EMERGENZA IMMEDIATA Presenza di operatori di Protezione Civile in loco; Organi di Polizia e/o di Protezione Civile in caso di interruzione dei collegamenti telefonici; INFORMAZIONE PREVENTIVA Opuscoli distribuiti alla popolazione residente; Targhe con norme di comportamento e sistemi di allertamento nei luoghi pubblici;

10 RISCHIO FRANA: Zone attualmente considerate a rischio frana:
Dall’ Atlante delle situazioni di Rischio frana e di valanga Provvedimenti da prendere secondo il Piano Provinciale di Protezione Civile:


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