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Evoluzione della Tecnologia di Rilevazione Anni ’60: Introduzione dei Rivelatori ad Ultrasuoni Punto debole: falsi allarmi causati da rumori di sottofondo.

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Presentazione sul tema: "Evoluzione della Tecnologia di Rilevazione Anni ’60: Introduzione dei Rivelatori ad Ultrasuoni Punto debole: falsi allarmi causati da rumori di sottofondo."— Transcript della presentazione:

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2 Evoluzione della Tecnologia di Rilevazione Anni ’60: Introduzione dei Rivelatori ad Ultrasuoni Punto debole: falsi allarmi causati da rumori di sottofondo e spostamenti d’aria Tecnologia di rilevazione ad onde sonore ad Alta Frequenza basata sull’effetto Doppler

3 Tecnologia di rilevazione ad onde elettromagnetiche (effetto Doppler) Punti deboli: falsi allarmi causati dalla propagazione delle Microonde al di fuori dell’area protetta ed elevata sensibilità a vibrazioni e disturbi ambientali (condizionatori, neon, tubazioni) Evoluzione della Tecnologia di Rilevazione Anni ‘70: Introduzione dei Rivelatori a Microonda

4 Tecnologia di rilevazione basata sulla comparazione delle radiazioni infrarosse (intruso/ambiente) Punti deboli: Falsi allarmi causati da termoconvettori e luci bianche Vulnerabilità a tentativi di schermatura ed alte temperature Evoluzione della Tecnologia di Rilevazione 1975: Introduzione dei Rivelatori ad Infrarosso Passivo

5 Punti deboli: vulnerabilità del canale PIR ad alte temperature e a tentativi di schermatura delle radiazioni infrarosse (ombrelli…) Fine Anni ‘80: Introduzione dei Rivelatori a Doppia Tecnologia Evoluzione della Tecnologia di Rilevazione Tecnologia di rilevazione basata su Microonda ed Infrarosso Passivo Elevata immunità ai falsi allarmi: entrambi i canali devono attivarsi per generare l’allarme

6 Evoluzione della Tecnologia di Rilevazione Il meglio dalle Tecnologie: Rilevazione a singolo canale MW solo quando il canale PIR risulta vulnerabile Elevata immunità ai falsi allarmi Anno 2002: ROKONET introduce i Rivelatori iWISE con ACT TM Tecnologia di rilevazione basata su Microonda ed Infrarosso Passivo Tecnologia ACT TM con commutazione automatica a singolo canale Microonda

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8 Commutazione automatica da doppio canale MW + PIR a singolo canale Microonda solo quando necessario Innovazione della Tecnologia Anti-Cloak TM

9 Come funziona la Tecnologia Anti Cloak TM Caso B - Intruso che utilizza delle tecniche per schermare l’emissione di radiazioni IR: Grazie ad esclusivi algoritmi di riconoscimento del segnale e ad innovative tecniche di verifica, l’ACT TM commuta la logica di gestione dell’allarme a singolo canale Microonda per un periodo di tempo predefinito Caso A - Temperatura ambientale prossima a quella del corpo umano: Grazie all’analisi costante della temperatura ambientale, l’ACT TM commuta la logica di gestione dell’allarme a singolo canale Microonda

10 La Tecnologia ACT TM, mediante gli algoritmi di riconoscimento del segnale, è in grado di riconoscere il tentativo di “schermatura” e trasformare, per un periodo predeterminato, la tecnologia di rilevazione in singola Microonda, garantendo l’allarme Un intruso che utilizza tecniche per “schermare” l’emissione delle proprie radiazioni emette comunque un segnale IR molto debole che, normalmente, verrebbe ignorato Il segnale IR emesso da un intruso “schermato”, anche se molto debole, ha caratteristiche particolari per forma e frequenza Il canale Microonda rileva normalmente L’iWISE, grazie alla gestione a microprocessore e all’utilizzo del convertitore A/D, è in grado di relazionare le tecnologie e di analizzare forma e frequenza del segnale Come l’ACT TM riconosce le schermature

11 Progettato per installazioni: commerciali, industriali, istituzionali e residenziali Rivelatori iWISE con Tecnologia ACT TM

12 Modelli RK810DT - Portata 10 metri RK815DT - Portata 15 metri RK825DT - Portata 25 metri RK815DTQuad - Portata 15 metri RK815DTAM – Portata 15 metri con sistema antimascheramento Omologazione IMQ Liv. 1 e 2** Accessori ** RA91T - Snodo da parete con Tamper Antirimozione (per Omologazione Liv. 2) RA91 - Snodo da parete/angolo RA90 - Snodo da soffitto RL15 - Lente corridoio per RK810/815DT RL17 - Lente corridoio per RK825DT Rivelatori iWISE: Modelli e Accessori

13 Altre caratteristiche dell’ iWISE… Doppia Tecnologia MW+PIR –Microonda in Banda X (10,525 GHz) –Portata Regolabile –Piroelettrico a Doppio Elemento o Quad (RK815DTQ) –Protezione del Piroelettrico –Lenti Pigmentate con immunità alle luci Bianche Gestione a Microprocessore Convertitore A/D del segnale Compensazione Dinamica della Temperatura Indicazione visiva separata delle Tecnologie Flessibilità dell’altezza di installazione: da 2,1 a 3,3 mt Ampio spazio per il cablaggio Elevata immunità RF 30V/m (mod. Quad: 40Vm) Temperatura di funzionamento fino a –20°C

14 iWISE - La scelta giusta Nessun Falso Allarme Nessuna mancata rilevazione L’immunità ai falsi allarmi della Doppia Tecnologia L’alta capacità di rilevazione del singolo canale Microonda, solo quando è necessario Anti-Cloak TM consente di avere il meglio di entrambe le tecnologie:

15 iWISE di ROKONET Intelligenza al servizio della Sicurezza

16 Caso A: Temperatura ambiente uguale a quella del corpo umano Quando la temperatura ambiente è di circa 3° rispetto a quella del corpo umano, l’energia infrarossa emessa da un intruso è simile a quella dell’ambiente protetto e quindi i sensori IR non rilevano alcuna variazione di segnale. In questo caso il rivelatore PIR è inefficiente poichè non importa quanto evoluto sia il sistema di compensazione della temperatura, semplicemente non c’è abbastanza differenza di segnale infrarosso. La Tecnologia Anti-Cloak™ misura la temperatura dell’ambiente e commuta il rivelatore in rivelazione solo microonda quando la temperatura è di circa 3° rispetto a quella del corpo umano.

17 L’immunità ai falsi allarmi non viene compromessa poichè nella modalità di funzionamento solo microonda la sensibilità della microonda viene ridotta. Questa desensibilizzazione della microonda viene ottenuta aumentando la soglia del segnale doppler e incrementando il numero di impulsi doppler necessari per attivare l’allarme. Caso A: Temperatura ambiente uguale a quella del corpo umano Figura 2: Impulsi del segnale doppler della Microonda Soglia Numero di impulsi oltre la soglia Segnale Doppler

18 É risaputo che è relativamente semplice per un intruso evitare di essere rilevato da un infrarosso schermandosi con un normale ombrello o uno schermo per bloccare le emissioni infrarosse del proprio corpo. Il livello del segnale IR di un intruso schermato in movimento è molto debole ma ha una forma ed una frequenza particolare. Questo segnale è molto simile al livello del segnale del rumore e per questo motivo viene ignorato e non analizzato dai rivelatori a doppia tecnologia convenzionali. Caso B: Intruso che utilizza delle tecniche per schermare l’emissione di radiazioni IR Forma d’onda di un intruso in novimento Figura 3: Normale segnale di un intruso Forma d’onda di un intruso schermato + segnale di rumore Figura 4: Segnale di un intruso schermato La Tecnologia Anti-Cloak™ analizza solo la forma e la frequenza e non l’intensità del segnale. ACT™, usando complessi algoritmi di riconoscimento basati su modelli preventivamente campionati, è in grado di identificare un tentativo di schermatura di un intruso in movimento. Quando ACT™ identifica un tentativo di schermatura del canale PIR e, il canale a microonda rileva l’intrusione, il rivelatore iWISE commuta in sola microonda per una breve finestra di tempo.

19 L’immunità ai falsi allarmi non viene compromessa poichè gli algoritmi ACT ™ filtrano le cause di allarmi impropri del canale infrarosso come, ad esempio, picchi di segnale causati da interferenze RF o segnali causati da correnti d’aria generate dall’accensione di sistemi di riscaldamento o condizionatori. In aggiunta a quanto appena detto, nel modo solo Microonda, la sensibilità della microonda viene ridotta. Segnale di una corrente di aria calda o fredda generata da un climatizzatore Figura 6: Corrente d’aria generata dall’accensione di un climatizzatore (nessun segnale minimo e nessuna attivazione del canale Microonda) Caso B: Intruso che utilizza delle tecniche per schermare l’emissione di radiazioni IR Figura 5: Picco di una interferenza RF (Il picco è elevato e viene ignorato) Interferenza RF


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