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PubblicatoGiacomo Rossi Modificato 9 anni fa
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Tolcinasco Golf and Country Club Castello di Tolcinasco Golf & Country Club Località Tolcinasco - 20090 Pieve Emanuele (Milano) Telefono 02 90 42 80 35 - 90 72 27 40 Fax 02 90 78 90 51 Pro Shop - telefono 02 90 78 28 89 Ristorante - telefono 02 90 422 305 Vigilanza - telefono 02 90 78 16 16 E-mail Segreteria - golf@golftolcinasco.it Roberto Carità (Direttore) - roberto.carita@golftolcinasco.it Nicola Veclani (Segretario Sportivo) - nicola.veclani@golftolcinasco.it Gaetano Ricci (Amministrazione) - ricci.g@golftolcinasco.itgolf@golftolcinasco.itroberto.carita@golftolcinasco.itnicola.veclani@golftolcinasco.itricci.g@golftolcinasco.it
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BUCA 10 (par 4 – HCP 16): Il tee di partenza è posto in diagonale e “porta” a drivare verso il bunker di fronte. e? importante l’address verso il centro fairway (a destra). I più lunghi utilizzeranno un legno 3 in quanto il fosso è a 200 mt. Il secondo colpo vede un ampio green in salita; proibito rimanere corti o sulla destra (bunkers profondi). BUCA 1 (par 5 – HCP 13): Si inizia con un PAR 5 vero ma da attaccare per un par possibilissimo; driver senza paura, tenendo la parte sinistra del green per evitare il bunker di destra dalla quale poi superare il fosso che attraversa il fairway è impossibile. Secondo colpo molto complesso per scelta tattica: Se si è lunghissimi (da superare sicuramente i bunker a 100 mt dal green) tenere il centro destra, altrimenti il centro del fairway. Il green è in salita ma attenzione al bunker sulla destra dello stesso che è molto facile da raggiungere.
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BUCA 11 (par 4 – HCP 6): Lungo dogleg a destra condizionato da bunker all’atterraggio (per i più lunghi). Un bogey su questa buca non rappresenta un disastro, per questo consiglio un driver “conservativo ed un secondo colpo in avant green. In green può essere molto difficile se la bandiera è sulla sinistra in quanto da quella parte c’è una gobba rilevante. meglio approcciare avendo chiara la profondità della bandiera. BUCA 2 (par 3 – HCP 17): Par 3 con green in forte discesa con fosso dietro e ben difeso da un bunker frontale ed uno a destra (alberi sulla sinistra). Il consiglio è di “entrare” da destra e di calibrare bene il colpo per non andare lunghi (anche di rotolo). Attenzione ad aggredire il green con i legni in quanto è difficile fermare poi la palla.
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BUCA 12 (par 5 – HCP 12): Questa è una buca da attaccare!! per chi ha un driver lungo, consiglio di stringere sopra il bunker di fronte a chiudere per provare a superarlo, chi non se la sente starà comunque appena alla destra del bunker per evitare di allungare la buca.. il colpo al green DEVE essere sulla sinistra del medesimo per evitare i profondi bunker. l’acqua non entra in gioco. BUCA 3 (par 4 – HCP 9): Partenza molto delicata con fuori limite a destra, bunker frontale (170 mt di volo) e raf molto aggressivo sulla sinistra; per i più lunghi consiglio di tirare sul bunker, una volta superato, una dolce discesa vi permetterà di trovare la palla al centro del fairway a 120 mt dalla buca. Per tutti gli altri, driver conservativo al centro sinistra, secondo colpo appena prima del fosso e poi facile colpo al green. occhio alla bandiera in quanto il green è su due livelli con uno scalino accentuato.
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BUCA 13 (par 4 – HCP 8): Buca delicata specialmente nel colpo di partenza; a destra l’acqua è in gioco per chi cerca di tagliare mentre di fronte ci sono dei bunker pronti ad accogliere i driver più lunghi. Consiglio un colpo davanti ai bunker e poi un legno o ferro lungo per il green. Il green è su due livelli perciò è importante vedere dove è posizionata la bandiera. Dietro al green un fosso longitudinale e terreno incolto impediscono una proficua rimessa; evitare. BUCA 4 (par 4 – HCP 7): Da questa buca è necessario estrarre il massimo per affrontare poi la 5 …; Driver a tutta manetta (davanti a voi un bunker, a sinistra, in fondo, un albero rossiccio, li dovete addressarvi); colpo al green non complesso anche per il green in salita; se la bandiera sarà lunga (e di conseguenza sulla parte sinistra del green) entra in gioco pesantemente il doppio bunker che comunque non è impossibile.
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BUCA 14 (par 3 – HCP 18): Vietato rilassarsi su questa buca per la presenza di acqua a destra (entra molto in gioco per le signore), di bukker a sinistra (il secondo molto profondo) e, per i signori, di un fosso longitudinale di fronte al tee di partenza, dentro il quale molte lacrime son state versante (anche da me).. BUCA 5 (par 4 – HCP 1): Buca da dimenticare in fretta sia se disastrosa (segue par 4 tra i più semplici) che di successo (al facile par 4 l’entusiasmo di aver fatto bene la 5 ha mietuto tante vittime illustri). Qui il colpo iniziale è il più importante, acqua a sinistra, fuori limite a destra, fairway stretto, per i più lunghi un bel colpo a chiudere sopra i pini di destra, per tutti gli altri legno 3 in centro fairway. Buca molto lunga per cui preparatevi ad un necessario up and down, a volte anche solo per il bogey. Il green pende verso sinistra.
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BUCA 15 (par 5 – HCP 10): Inizia l’amen corner di Tolcinasco, da qui nessuna buca perdona nulla. In questo par 5, già superare il fosso per i signori significa fare più di 170 mt di volo, poi ci sono altri 300 metri con una strettoia tra bunker verso i 120 mt. da prendere con le molle. Per chi non ha un driver solido, consiglio 3 legni ed un approccio per un bogey che alla fine avrà il suo peso. BUCA 6 (par 4 – HCP 11): Dopo la 5 anche Palmer ha pensato di non poter esagerare … facile par 4 driver sul centro destra per un mai impossibile colpo al green in salita. Attenzione agli alberi ed al raff di destra; potrebbe essere insidioso.
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BUCA 16 (par 3 – HCP 14): Un par 3 con hcp 14 non promette nulla di buon; … infatti …. Buca molto complessa che richiede ai signori ben 171 metri di volo per raggiungere il green. da tenersi in considerazione il fatto che l’ostacolo avvolge a sinistra il green per cui, qualsiasi colpo “un pelo chiuso” finisce in ostacolo. Anche per le signore, grande attenzione al primo colpo. Non disprezzate il colpo di 100/120 mt che vi porta ad un facile approccio per un bel bogey, BUCA 7 (par 5 – HCP 5): Par 5 molto lungo (con finale in salita e green in salita, non finisce mai). Per i più lunghi 4 bei piccoli bunker in area atterraggio castrano ogni sogno di par ai meno accurati, per gli altri driver tranquillo, secondo colpo a passare 8con il legno da terra più lungo che si ha), di nuovo legno per un approccino facile, frontale che, visto il green in salita, può riservare piacevoli sorprese.
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BUCA 17 (par 4 – HCP 4): Buca per me sopravvalutata; driver verso sinistra per prendere il fairway (i più lunghi, si addressino sul paletto dei 150 e cadranno nel tratto di fairway dietro lo stesso a circa 100mt dal green) secondo colpo tenendo la sinistra e terzo facile da sinistra verso la bandiera. Questa strategia può dare grandi soddisfazioni anche ai meno propensi a driver di grande potenza (il green è “sincero” per cui i “one putt” non sono infrequenti, specialmente se la bandiera è corta a destra). BUCA 8 (par 3 – HCP 15): Questa buca è costeggiata sulla sinistra da un lungo fosso pertanto, vai con il fade. L’ingresso al green è difeso da 3 bunker molto diversi, quelli sulla destra più giocabili in quanto poco profondi, quello corto, addirittura piatto, attenzione però a quello sulla sinistra profondo e con una sponda alta verso il green.
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BUCA 18 (par 4 – HCP 2): questa buca è 25 mt più lunga della precedente e si sentono tutti; non commento la buca per le signore che, in quest’occasione giocano un altro sport (partono avantissimo; mai giocato da li). Il fairway è inclinato verso l’acqua molto di più di quel che sembra, per cui palle che chiudono sono sicuramente in acqua. Restiamo alti per un secondo colpo a tagliare che ci porti ad 80 mt circa dal green (ovvero prima che i bunker chiudano il fairway) da quel punto facile approccio. Consideriamo la bandiera in quando il green ha diversi dislivelli. BUCA 9 (par 4 – HCP 3): Vista dal tee di partenza può non sembrare una buca complessa, ma se è hcp 3, un motivo ci sarà; qui ce ne sono almeno 3. Un canale sulla sinistra che costeggia ed attraversa la buca, pronto ad accogliere ogni gancetto; un filare di alberi secolari e insuperabili sulla destra dopo il fosso, pronto a respingere ogni tentativo azzardato di chi, con il primo colpo, avesse allargato troppo; due bunker a difesa del green ma ad almeno 10 mt dallo stesso che impediscono un colpo in bandiera. Suggerisco un legno centrale e conservativo sul primo colpo, poi un ferro o ibrido verso il green … tanto poi c’è la buvette.
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