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PubblicatoMarta Pellegrini Modificato 9 anni fa
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NON CAPISCO COME MAI RAGAZZI CHE SEMBRANO INTELLIGENTI COME TUTTI GLI ALTRI, NON RIESCONO A CORREGGERE ALCUNI ERRORI BANALI..SEMBRA CHE CI SIA QUALCOSA CHE BLOCCHI ALCUNE FUNZIONI DEL CERVELLO. Distratti Svogliati Asini Disturbi Specifici Apprendimento
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Gli studenti con disturbo di apprendimento ci mettono in crisi MA non manifestano questo disturbo solo per mettere in difficoltà il nostro metodo d’insegnamento LORO NON HANNO SCELTA
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COSA POSSO FARE? CONOSCERE COS’E’ sapere COMPRENDERE LE DIFFICOLTA’ CHE INCONTRANO GLI STUDENTI capire TROVARE SOLUZIONI fare
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D.S.A SI MANIFESTANO ASSOCIATI O ISOLATAMENTE NEL 4% CIRCA DELLA POPOLAZIONE SCOLASTICA HANNO ORIGINE GENETICA E PRESENTANO UN IMPORTANTE FAMILIARITA’ (60%) LA GRAVITA’ DEL SINTOMO E’ VARIABILE ED E’ LA RISULTANTE DELL’INTERFERENZA TRA CARATTERISTICHE GENETICHE, AMBIENTE E TIPO DI ISTRUZIONE IN ITALIA ATTUALMENTE E’ DIAGNOSTICATO 1 CASO SU 4, PREVALENTEMENTE NEI MASCHI
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DISTURBO DELLA LETTURA DISLESSIA DISTURBO DELLA COMPRENSIONE DEL TESTO DECODIFICA NON CAPIRE CIO’ CHE SI LEGGE CORRETTEZZARAPIDITA’ NON ESISTE FORMALMENTE UN DISTURBO SPECIFICO DELLA COMPRENSIONE DEL TESTO
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La dislessia è una disabilità specifica dell'apprendimento di origine neurobiologica. Essa è caratterizzata da – difficoltà a effettuare una lettura accurata e/o fluente – scarse abilità nella scrittura e nella decodifica. Queste difficoltà derivano tipicamente da un deficit nella componente fonologica del linguaggio, che è spesso inattesa in rapporto alla normalità dell’intelligenza e alla garanzia di un'adeguata istruzione scolastica.
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….DI ORIGINE NEUROBIOLOGICA…
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Basi genetiche della dislessia Cromosoma 6 (6p21.3-22) Kaplan, 2002 – Abilità fonologiche e ortografiche e consapevolezza fonologica in rapporto al QI. Cromosoma 2 (2p12-16) Francks, 2002 – Locus di suscettibilità per la dislessia Cromosoma 18 (18p11.2 ) Fisher, 2001 – Lettura di parole singole
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DISTURBI DELLA LETTO-SCRITTURA DISLESSIA Disturbo specifico nella Rapidità e nella Accuratezza della lettura In genere il bambino ha difficoltà a riconoscere e comprendere i segni associati alla parola
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LEGGERE VUOL DIRE DECODIFICARE DOVER FARE CONTINUE TRADUZIONI SOLITAMENTE LA DECODIFICA AVVIENE IN MODO AUTOMATICO
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Socdno una riccrea dlel’Unvrsetiià di Carbmdgie l’oidrne dlele lertete all’iternno di una praloa non ha imprtzaona a ptato che la pimra e l’ulimta saino nllea gusita psoizoine. Anhce se le ltteere snoo msese a csao una peonrsa può leggere l’inetra fasre sneza poblremi. Ciò è dovuto al ftato che il nstoro celverlo non lgege ongi sigonla leterta ma tiene in cosinaderzione la prolaa nel suo inesime. Icnrebidile he?
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I ragazzi dislessici non riescono ad automatizzare questa corrispondenza, per cui il processo di lettura risulta rallentato, faticoso, con errori frequenti che persistono a lungo nel tempo nonostante le frequenti correzioni.
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Possibili problemi della decodifica casa “c” “a” “s” “a” animaleemimale bagnobango lampolompa
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LEGGERE E DECODIFICARE p d b q
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CHI RIESCE A DECODIFICARE QUESTO MESSAGGIO? seBer bia “Su”pis ta, “doq moracco gli top nno erepues odcor nappi amou trasc n’al ato dcorn”. lapido
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biam gi qcor eraat Doq oman aredo nch Chi an. erra? e seSus si loris eBer onide Pos var qos ta. Bu amola
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Adis npossi varlo. seSusa qin eroall lemol I pam isimis avo vol roeci
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racc ere toil totem ogli tut qodcor dober npo noin eBer i lo taro cu talolavò. dor cina
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se la decodifica è DIFFICOLTOSA TUTTA L’ATTENZIONE SI SPOSTA SU QUESTA E LA COMPRENSIONE AVVIENE IN SECONDO TEMPO con grande dispendio di energia!!
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IL DISTURBO DELLA COMPRENSIONE DEL TESTO I processi legati al riconoscimento della parola e alle componenti fonologiche del linguaggio sono preservati. Riesce a decodificare, ma non a comprendere!!!
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Se riesci a capire tutte le parole,riesci a capire tutto il senso del brano…?!? che fra consiste continuamente corrispondenti curva disegna variazione grafico conosciuta isolati riconosciuto variano solo spesso se uno punti relazione insieme tabella valori variabili mostrare
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Se la relazione conosciuta fra le variabili consiste in una tabella di valori corrispondenti, il grafico consiste solo dell’insieme corrispondente di punti isolati. Se è riconosciuto che le variabili variano continuamente, spesso, si disegna una curva per mostrare la variazione.
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Lo scorso Sernio, Flinghedoro e Pribo stavano nel Nervino, treppando cami gioppi e clemando grepi borti. Ecco che uno strezzo ditto bufa nel tresco di Flinghedoro. Pribo glappa e glappa: “Oh, Flinghedoro” chita, “lo strezzo ditto tunna nel tuo grappo!”
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LA DISLESSIA NON PUO’ ESSERE CURATA interventi riabilitativi e strumenti protesici possono diminuire l’intensità del disturbo o consentire di compensarlo MA si nasce e si vive dislessici, anche se con una grande variabilità individuale nell’evoluzione del disturbo.
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ANCHE SOGGETTI INTELLIGENTI E BRILLANTI POSSONO ESSERE DISLESSICI
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PERCEZIONE La dislessia presenta un quadro eterogeneo di compromissioni che coinvolgono una serie di domini cognitivi Molti sono gli studi che hanno dimostrato come un deficit a livello del sistema magnocellulare sia sempre presente nei soggetti dislessici; tale sistema è fondamentale per l’elaborazione di alcune caratteristiche dell’informazione visiva in particolare è alla base della percezione del movimento e dell’iperacuità visiva.
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se fossimo in classe agiremmo in questo modo: Dimmi che cos’e…… guarda meglio! Promettiamo un premio: a chi mi dice cos’e metto un 7 sul registro Togliamo qualcosa: se non me lo dite vi metto un meno Incolpiamo la vittima: non ti sei impegnato abbastanza
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La Motivazione fa fare al meglio delle nostre possibilità quello che già sappiamo fare Nel DSA la motivazione conta poco, c’è un problema di percezione Una cosa può essere vista ma non percepita Ovvero dare il significato
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Di che cosa hanno bisogno gli studenti con dsa? Hanno bisogno di insegnanti che COMPRENDANO LE LORO DIFFICOLTÀ che CONOSCANO LE STRATEGIE PER AIUTARLI
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ATTENZIONE A NON DEMOTIVARE!!! LE AREE COGNITIVE STRETTAMENTE CORRELATE CON LE AREE EMOTIVE
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Un tempo si riteneva che la particolarità della sua grafia speculare fosse solo l'espediente di un uomo geniale desideroso di rendere più riservati i suoi scritti ed in particolare i Codici. Oggi, invece, recenti studi propendono per la tesi che Leonardo fosse affetto da un problema della lettura e scrittura noto come " dislessia " che, come risaputo, non ha nulla a che vedere con l'intelligenza. (vedi Corsera 22/11/98)
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DISTURBO DELLA SCRITTURA
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DISTURBI DELLA SCRITTURA DI NATURA LINGUISTICA (competenze fonologiche) DISORTOGRAFIA specifico disturbo nella correttezza della scrittura, intesa come processo di trasformazione da fonemi in grafemi DI NATURA MOTORIA (competenze visivuo motorie) DISGRAFIA specifica difficoltà a livello grafico-esecutivo. La riproduzione di segni alfabetici e numerici è caratterizzata da un ductus incerto e irregolare. E’ una difficoltà che investe LA SCRITTURA MA NON IL CONTENUTO
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I BAMBINI CON DISTURBO DELLA SCRITTURA POSSONO: SCAMBIO DI GRAFEMI: FENTO PER VENTO SCAMBI PER SOMIGLIANZE FONOLOGICHE:u e n INVERSIONI: LI PER IL /NI PER IN GRAFEMI INSESATTI: PESE PER PESCE OMISSIONI DI LETTERE O SILLABE: SEMAFRO PER SEMAFORO SEPARAZIONI ILLEGALI: IN DIETRO PER INDIETRO FUSIONI ILLEGALI: VICINOALORO PER VICINO A LORO OMISSIONE O AGGIUNTA DI UN GRAFEMA H: ANNO PER HANNO
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La memoria di lavoro è un sistema che consente di mantenere e contemporaneamente manipolare informazioni necessarie all’esecuzione di complessi compiti cognitivi (ad es. apprendimento e comprensione) MEMORIA DI LAVORO PERCHE’ IL CONCETTO DI MEMORIA DI LAVORO E’ RILEVANTE ANCHE PER GLI INSEGNANTI?
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Memoria di lavoro I problemi di memoria di lavoro sono relativamente comuni e strettamente associati con le difficoltà di apprendimento e la disattenzione: il bambino dimentica quello che deve fare.
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I deficit della memoria di lavoro sono comuni in: DSA Ragazzi con scarsi progressi accademici ADHD (Attention-Deficit/Hyperactivity Disorder) Gli alunni con deficit della memoria di lavoro spesso falliscono perché il carico sulla memoria di lavoro è eccessivo per loro. A. Baddeley
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LA DISNOMIA E’ il problema di non trovare le parole E’ il fenomeno della parola sulla punta della Lingua Almeno 3-4 volte al giorno capita a tutti Ai dislessici succede almeno un centinaio di volte
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E’ un sistema meraviglioso MA nei ragazzi con D.S.A non FUNZIONA CORRETTAMENTE Non riescono a recuperare la parola e quando la recuperano la ripongono nel posto sbagliato IMMAGAZZINAMENTORECUPERO
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Ogni azione che svolgiamo coinvolge compito: associativo --- Più di uno alla volta O compito cognitivo ---Uno solo alla volta
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VEDIAMO COME CI SI SENTE, QUANDO PARLARE DIVENTA UN ESPERIENZA COGNITIVA… OVVERO COSA SUCCEDE QUANDO IL VOSTRO SISTEMA DI RECUPERO NON TROVA LA PAROLA DA RECUPERARE NEL VOSTRO MAGAZZINO
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Per le persone con dislessia parlare non e un compito associativo, ma e un compito cognitivo quindi possono svolgere solo quello. Ci sono ragazzi che NON POTRANNO MAI PRENDERE APPUNTI perché per loro ascoltare è un compito cognitivo
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La Dislessia comporta un “diverso stile di apprendimento” Apprendimento privilegiato (DIDATTICA COMPENSATIVA) avviene attraverso canali non verbali: VISIVO Immagini Schemi Mappe mentali e concettuali Filmati UDITIVO Ascolto, registrazioni CINESTETICO Disegnare, costruire mappe, laboratori Da D. Pollak
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Cosa si intende per didattica compensativa? E’ UN INSEGNAMENTO CHE TIENE CONTO DELLE DIFFICOLTA’ DI CIASCUNO PROMUOVE UN EFFICACE METODO DI STUDIO E DI LAVORO
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QUALE APPROCCIO COMPENSATIVO DEVE METTERE IN ATTO L’INSEGNANTE? TUTTI GLI ALUNNI POSSONO SEGUIRE UN ADEGUATO SUCCESSO FORMATIVO, MA NON TUTTI ALLO STESSO MODO!!!!
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ESSERE GIUSTI SIGNIFICA DARE A TUTTI CIO’ DI CUI HANNO BISOGNO PER ESSERE GIUSTI LI DOBBIAMO TRATTARE IN MODO DIVERSO
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LA LEZIONE COSA IMPORTANTE FARE AD INIZIO LEZIONE? -INFORMARE SULL’ARGOMENTO CHE SI ANDRA A TRATTARE - CREARE ASPETTATIVE - CREARE UN MAPPA ALLA LAVAGNA O GIA’ PRONTA PERCHE’ UTILIZZARE I SUPPORTI VISIVI? -E’ PIU’ INTERESSANTE -FACILE DA COMPRENDERE E RICORDARE
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LA LEZIONE COME DEVE ESSERE LA SPIEGAZIONE IN CLASSE? -INTERATTIVA - LINGUAGGIO SEMPLICE E CHIARO - VERIFICARE LA COMPRENSIONE CON DOMANDE SEMPLICI E BREVI - CONSEGNA DI FOTOCOPIE CON LO SCHEMA DELL’ARGOMENTO
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QUALI ATTENZIONI DEVO AVERE? NON FARE LEGGERE L’ALLIEVO IN CLASSE A VOCE ALTA NON COSTRINGERE A PRENDERE APPUNTI NON ESAGERARE A DARE TROPPI COMPITI PER CASA NON PRETENDERE UNO STUDIO MNEMONICO, AD ESEMPIO DI POESIE
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LE VERIFICHE COME DEVONO ESSERE LE VERIFICHE? CHIARE E BEN STRUTTURATE IL TESTO NON DEVE ESSERE TROPPO FITTO E PIENO DI PAROLE ANTEPORRE LE DOMANDE PIU’ SIGNIFICATIVE SE POSSIBILE SOSTITUIRE LE DOMANDE SCRITTE A QUELLE ORALI ACCERTRSI CHE LE DOMANDE SIANO COMPRESE IN MODO CORRETTO VERIFICHE SCALARI SU UN UNICO ARGOMENTO NON SCRIVERE IN CORSIVOMA CARATTERI COME ARIAL VERDANA COMIC SANS TEMPI PIU’ LUNGHI E VERIFICHE PIU’ BREVI PERMETTERE DI CONSULTARE SCHEMI
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LE VERIFICHE …….E L’ANSIA? IL TEMPO E IL DISORIENTAMENTO POSSONO CREARE STATI D’ANSIA STRATEGIE DA UTILIZZARE? RICEVERE RASSICURAZIONI DALL’INSEGNANTE O PICCOLE SPIEGAZIONI AVERE PUNTI GUIDA O,SCALETTE (Cornoldi, Tressoldi, tretti e Vio,2010 ) DIVIDERE LA VERIFICA IN PIU’ PARTI O MOMENTI SI VALUTA L’IMPEGNO E SI SEPARA SEMPRE L’ERRORE ESECUTIVO (ORTOGRAFICO, DI CALCOLO) DA QUELLO DI CONTENUTO
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IMPARARE UN METODO DI STUDIO SIGNIFICA POSSEDERE IL FONDAMENTALE STRUMENTO COMPENSATIVO CHE AFFIANCA POI GLI ALTRI, ANCHE QUELLI TECNOLOGICI E DIDATTICI
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PERCHE’ UN ALUNNO DISLESSICO HA BISOGNO DI UN EFFICIENTE METODO DI STUDIO? PERCHE’ RISPETTO AI SUOI COMPAGNI NON PUO’ PERMETTERSI DI ADOTTARE UN METODO DI STUDIO DIFFUSO LA SUA DIFFICOLTA’ GLI RALLENTEREBBE I TEMPI E LO AFFATICHEREBBE RENDENDOGLI PRECARI I PROCESSI DI COMPRENSIONE ED ELABORAZIONE PRESENZA DI BASSA AUTOSTIMA E TRATTI DEPRESSIVI (Riddick et al.1999) I RAGAZZI CON DSA HANNO UN CONCETTO DI SE’ PIU’ NEGATIVO RISPETTO AI COETANEI SENZA DIFFICOLTA’ (Tabassam e Grainger, 2002) LA SCARSA AUTOEFFICACIA NELL’AFFRONTARE IL COMPITO LI DEMOTIVA DETERMINANDO UNA RIDUZIONE DELL’IMPEGNO (Weiner,1985)
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IMPARARE A GESTIRE IL TEMPO QUANTI ESERCIZI COME QUESTO POSSO FARE IN UN’ORA ? PROGETTARE ALLARME CELLULARE SVEGLIA CONTA MINUTI DA CUCINA
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IL DIARIO PERCHE’ E’ DIFFICILE LA GESTIONE DEL DIARIO PER UN RAGAZZO DSA? -SPAZIO LIMITATO E STRUTTURATO -I COMPITI VENGONO DETTATI A FINE LEZIONE DIDATTICA COMPENSATIVA -ASSICURARE IL TEMPO NECESSARIO -VERIFICARE LA CORRETTEZZA DELLE TRASCRIZIONI STRUMENTI COMPENSATIVI DIARI FACILITATI REGISTRATORE DIARIO INFORMATICO
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ORGANIZZAZIO NE DEL MATERIALE QUALI SISTEMI USANO DI SOLITO I DSA PER NON DIMENTICARE TUTTO? PORTARE SEMPRE TUTTO CON SE’
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