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Grammatica lezione 3
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Aggettivi dimostrativi
In giapponese ci sono tre aggettivi dimostrativi (sempre seguiti da un sostantivo): 1) この (kono): “questo” (vicino a chi parla) この ほん は マリオ の ほん です。 2) その (sono): “quello” (lontano da chi parla) その ペン は わたし の です。 3) あの (ano): “quello” (lontano da chi parla e da chi ascolta) あの きょうかしょ は にほんご の きょうかしょ です。
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Pronome interrogativo “quale” (tra molti)
Il pronome interrogativo “quale” (tra molti) è どれ (dore): 1) すずき さん の かさ は どれ です か。 すずき さん の かさ は あれ です。
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Aggettivi possessivi Gli aggettivi possessivi si formano in giapponese ponendo la particella の tra il possessore (nome o pronome del soggetto) e la cosa posseduta. Mio: watashi no (わたし の) Tuo: anata no (あなた の) Suo (di lui): kare no (かれ の) Suo (di lei): kanojo no (かのじょ の) Nostro: watashitachi no (わたしたち の) Vostro: anatatachi no (あなたたち の) Loro: karera no (かれら の)
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Aggettivi in -i Sono “aggettivi in –i” gli aggettivi che terminano con una –i (staccata dall’ultima sillaba e dalla radice dell’aggettivo). Esempi: tsuyoi つよい 強い (forte) hiroi ひろい 広い (ampio) hayai はやい 速い (veloce)
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Il funzionamento degli aggettivi cambia a seconda della loro funzione grammaticale. Bisogna quindi distinguere tra “funzione attributiva” e “funzione predicativa”. Funzione attributiva: precedono sempre il sostantivo a cui si riferiscono e rimangono invariati nel genere e nel numero.
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Una borsa nuova あたらしい かばん
Un libro vecchio ふるい ほん Una penna rossa あかい ペン
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Particella “no” dopo un aggettivo
La particella “no”, posta dopo un aggettivo, pronominalizza l’aggettivo. Il “no” è quanto rimane del sostantivo “mono” (cosa). Quindi, letteralmente, significa “quella cosa”: Esempio: あの くろい の です。E’ quello nero! (E’ la cosa nera!)
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