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PubblicatoGianpaolo Aldo Fantini Modificato 9 anni fa
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Generalità Le manifestazioni pruriginose legate all’ingestione di cibo hanno sempre una base immunitaria allergica? NO !
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Generalità Non tutte le “reazioni indotte dal cibo” hanno una base immunologica Si definisce come “intolleranza alimentare”, quelle idiosincrasiche, metaboliche, farmacologiche o tossicologiche, determinate da una reazione infiammatoria non mediata dal sistema immunitario
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Reazioni Avverse al Cibo
Qualsiasi reazione cutanea o G-I (immuno mediata o meno) indotta dalla ingestione di alimenti o aditivi alimentari è definita come Reazione Avversa al Cibo
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Intolleranza al Cibo 1- Idiosincrasica Degranulazione dei mastociti
Presente alla 1a esposizione Talvolta dose dipendente Mimano reazioni allergiche Segni: G-I, respiratori, neurologici, ematologici
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Intolleranza al Cibo Segnalati EM agli aditivi 1- Idiosincrasica
Segnalati gli aditivi : BHA/ BHT, glutammati, bisolfiti, nitrati/nitriti, coloranti azotati, glicole propilenico, carragenina, alginato di sodio … Segnalati EM agli aditivi
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Intolleranza al Cibo 2- Farmacologica
Presenza nel cibo d’istamina (in tonno e altri alimenti a base di pesce) o di altre bioammine Segnalate: tiramina / triptamina nei formaggi, metilxantine nel cioccolato
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Intolleranza al Cibo 2- Farmacologica
Segni: urticaria, edema facciale, eritroderma, vomito/diarrea, reazioni eccitative del SNC Le ammine presenti nel cibo (istamina 0,6 - 65,5 µg/g) possono abbassare la soglia di tolleranza allergenica e > il prurito
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Intolleranza al Cibo 3- Metaboliche
Errori congeniti: fenilchetonuria, carenze in lattasi Segni G-I 4- Tossicologiche Ingestione di fito/endotossine, batteri patogeni, sostanze irritanti Segni G-I e/o sistemici
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Allergia Alimentare Su base immunologica
di tipo I, mediate da IgE : anafilassi e all. alimentare di tipo IV (o III) non mediate da IgE : allergia alimentare
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Eziopatogenesi Reazione tipo I, III o tipo IV
Indotta dal contatto di glicoproteine idrosolubili, con Peso Molecolare tra dalton con il GALT
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Reazioni avverse al cibo nel cane e nel gatto
IMMUNOLOGICA NON IMMUNOLOGICA INTOLLERANZA DISORDINE ANAFILASSI ALLERGIA ALIMENTARE ALIMENTARE ALIMENTARE ALIMENTARE REAZIONE INTOSSICAZIONE IDIOSINCRASIA REAZIONE ALIMENTARE ALIMENTARE ALIMENTARE ALIMENTARE METABOLICA FARMACOLOGICA E’ difficile stabilire reale incidenza Dati riferiti: 1-6% delle turbe cutanee Allergie alimentari al terzo posto tra le patologie cutanee di origine allergica Incidenza problema
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Allergeni Alimentari Frazione Proteica P. M. in Dalton caseine
-lattoglobulina 14.400 -lattoglobulina 24.000 seroalbumina bovina 69.000 ovalbumina 45.000 ovotrasferrina 77.000 allergene M (pesci) 12.328 cereali (grano, soia)
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Allergeni Alimentari più segnalati
Nei cani, 68% degli allergeni coinvolti dati da manzo, soia, latte/p. caseari, frumento e il 25% da agnello, pollame, uova Nei gatti 80% dati da pesce, manzo, latte/p. caseari
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Meccanismi di difesa G-I
DIGESTIONE delle proteine in peptidi non antigenici 2. BARRIERA FISICA data dal rivestimento mucoso e ¢ epiteliali 3. GALT dato da, PP, LM, LT, LB, APC, IgA-s, IgA, IgG, Tolleranza orale G-I
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Meccanismi di difesa G-I
completa digestione acidità gastrica enzimi digestivi peristalsi ANTIGENI IgA-s Barriera epiteliale muco microvilli integrità ¢ giunzioni
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Cause predisponenti 1. Aumentata permeabilità intestinale alle glicoproteine: - svezzamento precoce - infezioni virali, batteriche - parassitosi, C. E - innata (es. Setter irlandese x il glutine) 2. Deficit di IgA: in cocker, PT, beagle, Shar-phei 3. Malattie allergiche: DA, DAPP
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Razze segnalate a rischio
Boxer, Bassotto, Barboncino, Cairn, Cocker, Collie, Whwt , Dalmata, Golden R, Labrador R, Lhasa apso, PT, Setter inglese, Setter irlandese, Shar pei e Gatti Siamesi
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Dati Anamnestici Insorgenza a qualsiasi età (dai 4 mesi ai 12 anni) ma nei cani il 33 % insorge prima dell’anno di età e nei gatti il 50% entro i 2 anni Nel % dei casi non si ha risposta ai corticosteroidi
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Sintomatologia nel Cane
Prurito perenne, talvolta localizzato (labbra, palpebre, orecchie, piedi) Edema, eritema, papule, pomfi, placche, escoriazioni, alopecia, scaglie, croste, lichenificazione Frequenti le infezioni secondarie: Piodermiti e D. da malassezia
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Fattori predisponenti
Un terzo dei casi colpisce cani di età inferiore a 1 anno Secondo alcuni autori alcune razze sono più colpite: Labrador, Golden Retriever, Pastore Tedesco, Bassotto, Schnauzer nano, Boxer, Dalmata, …, gatti Siamesi Proteine alimentari poco digeribili Situazioni di aumentata permeabilità della mucosa intestinale (infezioni, parassiti, tossine, traumi, interventi chirurgici) Carenza di IgA
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Sintomatologia cutanea delle reazioni avverse al cibo
Dermatite pruriginosa generalizzata non stagionale Autotraumatismi Infezioni batteriche secondarie ! ! Le lesioni non sono patognomoniche
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Sintomatologia cutanea delle reazioni avverse al cibo
Diagnosi differenziale da dermatite atopica dermatite parassitaria dermatite allergica da pulci dermatite allergica da contatto
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Sintomatologia gastrointestinale delle allergie alimentari
Quando presente, è legata a disfunzione di stomaco, piccolo intestino o colon vomito e diarrea, talvolta con dolori addominali Sindrome da malassorbimento Enteropatia da glutine Gastroenterite allergica eosinofilica Enterocolite e colite allergica Sintomi gastrointestinali compaiono nel 10-15% dei casi di dermatopatie di natura allergica
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Enteropatia da glutine
E’ una enteropatia cronica che colpisce soprattutto il Setter inglese e corrisponde al morbo celiaco umano E’ dovuta ad una allergia nei confronti della gliadina, una glicoproteina presente in molti cereali, che provoca atrofia dei villi intestinali La terapia prevede l’eliminazione dalla dieta delle fonti di gliadina La gliadina non è presente in patate, riso e mais
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Ingredienti comunemente associati alle reazioni avverse al cibo
Cani Gatti Manzo 68% 89% Prodotti caseari dei casi Frumento riportati Pesce Agnello 25% Pollo ? Uova e pollo Additivi ? Soia Mais ? Additivi (rosso carminio nell’uomo)?
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Diagnosi mediante dieta di eliminazione
Anamnesi alimentare ed esclusione di altre cause di dermatite Dieta di eliminazione (per almeno 4-12 sett.) Dieta di provocazione (per almeno 4-10 d) Dieta ad eliminazione per conferma della diagnosi
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Requisiti di una dieta di eliminazione
Ridotto numero di fonti proteiche Fonti proteiche nuove Tenore proteico non eccessivo Elevata digeribilità delle proteine (> 87%) Assenza di additivi Assenza di livelli significativi di amine vasoattive Adeguata ai fabbisogni dell’animale Alimenti non riconoscibili (solo per l’uomo)
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Dieta di eliminazione: commerciale o casalinga?
Diete commerciali Diete casalinghe Maggiori garanzie di completezza Praticità Costo Presenza di additivi Conoscenza degli ingredienti Economicità Tempo di preparazione Possibile inadeguatezza nutrizionale
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Terapia dietetica Esclusione dell’alimento responsabile
Impiego di fonti proteiche alternative Sono state recentemente commercializzate diete industriali a base di idrolisati proteici
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Alimenti contenenti idrolisati proteici
Prodotti mediante idrolisi chimica ed enzimatica da proteine di origine animale o vegetale Contengono proteine il cui PM è compreso tra 2,5 e 18 kD Bisogna ricordare che anche peptidi di soli 15 aminoacidi possiedono potere antigenico! Non esistono metodiche di laboratorio affidabili per la valutazione dell’antigenicità di una proteina necessità di prove in vivo
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Intossicazioni alimentari
Eccessiva assunzione di vitamina A o D Microrganismi patogeni e tossine da loro prodotte (materiale in putrefazione, micotossine, …) Tossine vegetali (ossalati, glicosidi di spinaci e bietole, spezie) Alimenti specifici (cioccolato, cipolle) Conservanti (acido benzoico, glicole propilenico)
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Idiosincrasie ad additivi alimentari
Glicole propilenico tossico nel gatto Bisolfiti della cipolla ossidazione dell’emoglobina Etossichina ?? Intolleranza al lattosio
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Amine biogene vasoattive
Pesci (salmone, tonno, sgombro, ..) andati a male contengono elevate concentrazioni di istamina Diarrea, nausea, vomito, reazioni cutanee Livelli elevati di istamina sono stati trovati in alimenti umidi per gatti a base di pesce Altre amine vasoattive presenti nei pet food sono cadaverina, putrescina, spermina, spermidina e tiramina
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