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tecnologia Caratteristiche dell’argilla Cenni introduttivi Foggiatura

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Presentazione sul tema: "tecnologia Caratteristiche dell’argilla Cenni introduttivi Foggiatura"— Transcript della presentazione:

1 tecnologia Caratteristiche dell’argilla Cenni introduttivi Foggiatura
MENU DECORAZIONE RAKU FOGGIATURA Caratteristiche dell’argilla Cenni introduttivi Foggiatura Coperte Storia Cottura Prodotti ceramici Cenni sulla decorazione I pennelli Il colore L’argilla

2 Cenni introduttivi sulla Ceramica
“Ceramica” deriva dal Greco keramos (kera=fuoco, mos=terra) e significa terra cotta; infatti tutto ciò che è fatto di materiale terroso e che viene modellato a freddo e consolidato a caldo, rientra nel campo della ceramica. La terra, sotto forma di argilla, è una delle prime materie che l’uomo abbia usato; essa è facilmente reperibile ed è docile all’azione diretta della mano dell’uomo, per la capacità che ha di diventare malleabile con l’assorbire acqua.

3 L’argilla, sottoposta all’azione del calore, perde la plasticità diventando dura.
La possibilità di lavorazione delle terre ha avuto un ruolo decisivo nello sviluppo della società umana, tanto che sia gli Egizi che i Romani usavano dire “i miei vasi” per identificare il luogo dove vivevano. Le prime foggiature venivano fatte a mano ed i manufatti prodotti coprivano i bisogni di vasellame della famiglia. L’esigenza di esprimersi artisticamente, e la ricerca di valori estetici, fece sì che “far ceramica” divenisse un lavoro artigianale. Si dovettero ricercare ed applicare tecniche di lavorazione diverse, che permettessero di foggiare pezzi più precisi ed in maggior numero. Lucio TROISE

4 La scoperta della girella, o piano rotante, e successivamente del tornio, unita alla possibilità di riprodurre i pezzi tramite calchi di gesso (foggiatura a stampi), permise tali salti in avanti, che in breve la produzione di ceramiche divenne un’economia di stato, specialmente in Egitto ed in Mesopotamia. Il manufatto d’argilla, una volta modellato, veniva fatto essiccare al sole. L’ essiccazione doveva essere lenta e graduale affinché la perdita dell’acqua non provocasse spaccature. Lucio TROISE

5 Lucio TROISE Quando il pezzo era ben secco si procedeva alla cottura in forni rudimentali (spesso delle semplici fosse nel terreno); questa durava interi giorni, anche perché i manufatti non potevano essere sfornati finché non fossero ridivenuti freddi. Con il passare del tempo, la ricerca di terre con particolari caratteristiche e di metodi di lavorazioni diversi, ha dato vita a molti differenti prodotti, alcuni vecchi come l’uomo, altri tecnologicamente all’avanguardia. Normalmente, i prodotti ceramici si dividono in ceramica dura e ceramica tenera.

6 Alla ceramica dura appartengono manufatti in porcellana, grès, fire clay ed altri; alla ceramica tenera appartengono prodotti come i laterizi, terrecotte, terraglie, maioliche, faenze, ecc.. Comunemente, si tende a definire come ceramica solo il vasellame tenero, mentre per porcellana si intende il prodotto duro, perché l’artigianato si occupa soprattutto della ceramica tenera, delegando all’industria la produzione delle porcellane. Lucio TROISE

7 Prodotti ceramici principali Laterizi Terracotta Terraglia Maiolica
Faenza Porcellana Lucio TROISE

8 terracotta terracotta “Ceramica”
deriva dal Greco keramos (kera=fuoco, mos=terra) e significa terra cotta; infatti tutto ciò che è fatto di materiale terroso e che viene modellato a freddo e consolidato a caldo, rientra nel campo della ceramica. Oggi per terrecotte si intendono Quei manufatti di argilla rossa, che ricevono solo una cottura, senza rivestimento. Nel caso che i manufatti siano semilavorati in attesa di rivestimento, prendono il nome di biscotti Lucio TROISE

9 laterizi Prodotti ceramici principali Laterizi- sono terrecotte per l’edilizia (mattoni, tegole, ecc.), di argilla grigia (rossa dopo la cottura) poco raffinata, cotti a circa 700°-800°, porosi, con grande resistenza meccanica. Lucio TROISE

10 terraglia Prodotti ceramici principali Terraglia-
ceramica a pasta fine di colore chiaro, bianca dopo la cottura; a seconda delle sue caratteristiche viene detta dura o tenera ed è più o meno porosa; la sua cottura varia da 950° a 1000° per la tenera, e da 1000° ai 1500° per la dura. terraglia Lucio TROISE Lucio TROISE

11 Lucio TROISE Prodotti ceramici principali Maiolica- biscotto reso impermeabile grazie ad una copertura di smalto stannifero bianco, che riceve una seconda cottura a circa 900°- 920°. maiolica

12 Lucio TROISE Prodotti ceramici principali Faenza- maiolica che può avare per base sia un biscotto che una terraglia ricoperta da smalto o da cristallina, cotta a circa 900°- 960°. faenza Lucio TROISE Lucio TROISE

13 porcellana Porcellana-
Lucio TROISE Prodotti ceramici principali Porcellana- ceramica compatta, bianca e traslucida, fatta essenzialmente di caolino; cuoce a circa 1200° la tenera ed a 1500° la dura. porcellana Lucio TROISE Lucio TROISE

14 Le argille sono formate da materiali eterogenei, derivati dalla degradazione di rocce preistoriche depositate sulla superficie terrestre o in ambiente subacqueo, sottoposti a reazioni chimico-fisiche che li hanno trasformati in rocce coerenti. L’ argilla Lucio TROISE Lucio TROISE Lucio TROISE

15 A seconda che il materiale sia giunto fino al luogo di sedimentazione in forma solida o in soluzione, si formano rocce sedimentarie di tipo detritiche o chimiche che danno origine ad argille di tipo statico o sedimentario. La degradazione delle rocce può essere causata da elementi naturali quali pioggia, venti, scosse telluriche e soprattutto fiumi, dando vita ad argille sedimentarie (argilla per ceramica), o subire, in caverne sotterranee, l’erosione da parte di gas prodotti dalla terra, nel qual caso la roccia si trasforma in caolino (impasto argilloso per porcellana). Lucio TROISE Lucio TROISE Lucio TROISE

16 Lucio TROISE L’ argilla, una volta estratta dalle cave, subisce una serie di lavorazioni, a seconda del grezzo e del tipo di manufatto che si vuole produrre. La preparazione consiste nella frantumazione delle masse estratte; nella depurazione ed eliminazione dei corpi estranei; nella preparazione degli impasti, con l’aggiunta dell’acqua necessaria e degli eventuali correttori (sgrassanti, fondenti o altri minerali) a seconda dell’uso a cui essa è destinata; nel caso di argilla allo stato plastico, l’ultima fase della lavorazione consiste nella degassazione, cioè l’eliminazione di bolle d’aria nei pani d’argilla. Lucio TROISE Lucio TROISE Lucio TROISE

17 Caratteristiche dell’argilla
Le principali caratteristiche delle argille sono: la plasticità Il ritiro La refrattarietà La porosità Caratteristiche dell’argilla Lucio TROISE Lucio TROISE Lucio TROISE Lucio TROISE

18 Lucio TROISE Le principali caratteristiche delle argille sono: , cioè la capacità dell’argilla di assumere una forma qualsiasi se viene plasmata; questa capacità è data dall’aggiunta di una certa quantità di acqua. la plasticità Lucio TROISE Lucio TROISE Lucio TROISE

19 Le principali caratteristiche delle argille sono:
ovvero la capacità di diminuire di dimensione, espellendo l’acqua durante l’essiccamento. Il ritiro, Lucio TROISE Lucio TROISE Lucio TROISE Lucio TROISE

20 Lucio TROISE Le principali caratteristiche delle argille sono: cioè la capacità di resistere a repentini aumenti di temperatura senza subire variazioni; tutte le argille sono refrattarie, anche se in modo diverso. La refrattarietà, Lucio TROISE Lucio TROISE Lucio TROISE

21 La porosità, che è la capacità di assorbire acqua.
Le principali caratteristiche delle argille sono: che è la capacità di assorbire acqua. La porosità, Lucio TROISE Lucio TROISE Lucio TROISE Lucio TROISE


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