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PubblicatoGianbattista Visconti Modificato 10 anni fa
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Lobiettivo dellincontro è quello di individuare e condividere le buone prassi e strumenti volti alla segnalazione tempestiva di situazioni di alunni che mostrano disagio nei confronti della scuola e dello studio in una logica di prevenzione della dispersione scolastica.
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Si rende necessario definire interventi di prevenzione per gli studenti fino ai 16 anni, attraverso segnalazioni tempestive allinterno della rete dei soggetti che fanno parte del protocollo (senza aspettare i 90 gg. di assenza consecutivi).
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Dagli interventi dei partecipanti emerge lanalisi del rischio di dispersione: frequenza saltuaria dellalunno/a capacità di osservazioni del disagio del minore mancanza di collaborazione da parte delle famiglie comunicazione difficile tra Istituzioni di gradi differenti e servizi coinvolti
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1° passaggio: analisi del rischio di dispersione attraverso losservazione diretta del minore. Gli indicatori del rischio di dispersione sono: situazione di disagio (forme di fobia scolare), insuccesso scolastico occorre prima verificare se non rientri nei Bisogni Educativi Speciali (BES) attraverso linvio ai Servizi per una valutazione diagnostica; frequenza scolastica saltuaria, quantificata in 15/20 giorni di assenza non motivata nei primi due mesi di scuola.
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2° passaggio: contatto con la famiglia attraverso una prima telefonata. Se non si presentano allappuntamento viene fatta una telefonata di sollecito e successivamente lettera di convocazione. Oltre alla famiglia si possono attivare ulteriori colloqui con i referenti dellorientamento della scuola di provenienza, con operatori sanitari (se seguito) e con operatori sociali (se seguito); 3° passaggio: se la famiglia è collaborativa si avviano strategie di avvicinamento utilizzando risorse interne o esterne alla scuola;
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4° passaggio: se dopo tutti questi tentativi la situazione non cambia, si coinvolge il Servizio Orientamento Minori e Giovani (da qui in avanti denominato SOMG) attraverso la segnalazione Dove Sei. Lincontro sarà fissato in sede scolastica o al Centro per limpiego territoriale, per un colloquio orientativo con lalunno/a e la famiglia e successiva richiesta di autorizzazione a raccolta dei dati da altri servizi territoriali;
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5° passaggio: coinvolgimento dei servizi territoriali interessati (Servizio Territoriale Ciss – Associazione Centri del VCO – Centro per la Famiglia); 6°passaggio: elaborazione di un progetto di intervento mirato, allinterno di unequipe multidisciplinare costituita da Agenzia Formativa, Istituti secondari di I° e II° grado e Servizi. 7° passaggio: in caso estremo segnalazione al Sindaco del Comune di residenza dellalunno/a
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