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Sviluppo dei bambini ciechi (cognitivo) 2
Carla Antoniotti a.a.2015/ Psicologia delle disabilità e dell’integrazione Sviluppo dei bambini ciechi (cognitivo) 2
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Sviluppo cognitivo Sia nei bambini ciechi, sia nei bambini ipovedenti può subire ritardi Mancanza di visione nei primi mesi di vita danni irreversibili
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Alcuni deficit visivi alla nascita possono essere corretti
es. cataratta congenita: consente percezione della luce attraverso cristallino opacizzato, ma non permette la visione Una correzione (intervento chirurgico) -> rende l’organo visivo funzionale ma se la correzione non avviene precocemente (2 mesi dalla nascita) -> il bambino non sarà più in grado di utilizzare la capacità visiva Invece Chi ha avuto esperienza di visione per almeno 1 o 2 anni, sotto l’età di 3 anni -> può recuperare la visione anche molto tempo più avanti
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Visione binoculare: se entro i tre anni (anche per periodi brevi)viene impedita per il mancato funzionamento di un occhio Deficit permanente: la visione binoculare non si attiva più La sessa cosa succede per porzioni di retina non stimolata Ipotesi: le cellule cerebrali preposte e non stimolate vengano dirottate ad altre funzioni sensoriali che ricevono impulsi invece Deficit visivo instaurato dopo i primi anni: ha effetti meno gravi -La persona che recupera la vista deve però reintegrare la funzione visiva nella struttura percettiva gerarchica precedente. Le vie percettive utilizzate devono nuovamente subordinarsi a quella visiva
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Ciechi dalla nascita Le prime attività cognitive del bambino sono strettamente collegate all’attività motoria (Intelligenza sensomotoria di Piaget) La mancanza della vista che stimola e favorisce l’esplorazione e la conoscenza degli oggetti e dello spazio => ritardo sulla motricità e sulle attività che nella prima infanzia sono collegate ad essa.
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Stadi dello sviluppo cognitivo secondo Piaget
Stadio Età Descrizione Sensomotorio 0-2 anni A 2 anni “comprende” il mondo in base a ciò che può fare con gli oggetti e con le informazioni sensoriali Preoperatorio 2-6 anni Si rappresenta mentalmente gli oggetti e comincia a comprendere la loro classificazione in gruppi Operatorio concreto 6-12 anni La capacità logica progredisce grazie allo sviluppo di nuove operazioni mentali (addizione, sottrazione, ecc.) Operatorio formale Dai 12 anni È capace di organizzare le informazioni in modo sistematico e pensa in termini ipotetico-deduttivi
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I 6 sottostadi dello stadio sensomotorio
1 0-1 mese L’esercizio dei riflessi 2 1-4 mesi Le reazioni circolari primarie e i primi adattamenti acquisiti 3 4-8 mesi Le reazioni circolari secondarie 4 8-12 mesi La coordinazione degli schemi secondari e la loro applicazione alle situazioni nuove 5 12-18 mesi Le reazioni circolari terziarie e la scoperta di mezzi nuovi mediante sperimentazione attiva 6 18-24 mesi L’invenzione di mezzi nuovi mediante combinazione mentale
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Permanenza dell’oggetto
Nel bambino vedente comincia a delinearsi intorno ai 9 mesi di età: Il bambino -> cerca l’oggetto nascosto dietro uno schermo Successivamente, se l’oggetto viene spostato, il bambino tende a cercarlo comunque dove lo ha trovato la prima volta (come se il ritrovamento dell’oggetto nascosto fosse il risultato della sua azione, piuttosto che collegato alla reale collocazione dell’oggetto) Raggiunta l’Intelligenza rappresentativa (18-24 mesi) effettiva individuazione della collocazione dell’oggetto nascosto =/= Bambini ciechi (con oggetto sonoro) mesi
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Egocentrismo Caratteristica basilare dello sviluppo cognitivo per Piaget è il passaggio dalla centrazione su sé alla centrazione sull’altro - Pensiero Concreto (7-9 anni) Per la percezione delle localizzazioni e per l’orientamento abbiamo bisogno di un sistema di riferimento il non vedente, non potendo utilizzare punti di riferimento esterni, utilizza il proprio corpo prolungando così la condizione di egocentrismo (piagetiano)
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Il deficit visivo NON comporta differenze né inferiorità nel bagaglio cognitivo dell’adulto
Linee di sviluppo simili, ma percorsi e mezzi diversi La deprivazione sensoriale visiva comporta riorganizzazioni funzionali che utilizzano processi vicarianti per la presa in carico delle informazioni Vicarianze: di ordine sensoriale (sistema tattilo-cinestesico e uditivo), ma anche di ordine cognitivo I ciechi si servono di altri quadri di riferimento per elaborare i dati spaziali privilegiano il linguaggio e l’elaborazione semantica astratta dei dati (a svantaggio di rappresentazioni spaziali e per immagini)
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