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Nicolò Copernico e Galileo Galilei
-Due grandi del progresso scientifico.
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In una importante Accademia si erano riuniti molti scienziati per discutere su un "gravissimo" problema: se un pesce vivo pesi più di un pesce morto. per parecchi giorni l'aula dell'accademia risuonò di voci eccitate. Un giorno un'uomo disse: <<un pesce morto ha lo stesso peso di quando era vivo>>. <<prova a dimostrarlo>>, risposero gli scienziati. L'uomo rispose:<<ho preso un pesce vivo e l'ho pesato; l'ho ucciso e poi l'ho pesato di nuovo;i due pesi erano uguali>>. Possiamo paragonare "l'uomo coraggioso" a Galileo e gli scienziati dell'Accademia agli studiosi del tempo. Fino al sedicesimo secolo gli scienziati studiavano non per capire o scoprire i vari fenomeni fisici,ma per dimostrare che tutto quello che aveva detto Aristotele era vero. Aristotele fu un grande filosofo e anche un grande scienziato; commise però; in fatto di teorie,fisiche,notevoli errori;anche grandi possono sbagliare;il male è che le loro teorie vengono credute vere anche quando si dimostrano false. Galileo insegnò che per fare della vera scienza non basta enunciare delle ipotesi, bisogna dimostrarle con l'esperienza; piuttosto che formulare ipotesi stravaganti, egli dichiarava che era meglio <<proferire quella savia e modesta parola "non lo so">>. Per questo Galilei è considerato il primo scienziato moderno, colui che indicò il vero metodo della scienza. Le ricerche di Galileo dimostrarono inoltre che un corpo continua a rimanere nel suo stato di quiete o di modo fintantochè non intervenga una causa esterna a modificarlo.
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Secondo questo principio,una volta che il sistema planetario è posto in modo non occorre più alcuna forza per mantenere in movimento i singoli pianeti. La scoperta di Galileo fece nascere un'affascinante problema:per quale causa i pianeti si scostano continuamente dalla traettoria rettilinea e ruotano intorno al sole? Il problema prospettato da Galileo venne risolto da Newton. Galileo fu il primo scienziato che usò il telescopio per osservare il cielo, perfezzionò il cannocchiale inventato nei Paesi Bassi. Una delle prime scoperte astronomiche riguarda la luna: sino allora si credeva che questo satellite fosse uniforme e senza macchie. Aristotele aveva detto infatti che luna e sole erano immacolati. Galileo sfatò quella falsità. Egli scoprì che la luna aveva delle macchie, che derivavano dall'ombra proiettata dalle sue montagne, di cui riuscì anche a determinare l'altezza. Nel 1610 Galileo osservò, in vicinanza del pianeta Giove, dapprima tre,poi quattro piccoli astri che egli riteneva satelliti del grosso pianeta. Col suo telescopio il grande astronomo Pisano scoprì che la Via Lattea è un'ammasso di stelle o luna. Egli scoprì anche le macchie del sole:con l'osservazione di queste macchie che giorno per giorno apparivano sempre più spostate sul dico solare, egli dedusse e dimostrò che anche il grande astro ruota su se stesso. Infine attraverso i suoi scritti Galileo voleva divulgare la cultura scientifica,ma sopratutto desiderava diffondere le teorie copernicane: la terra non è immobile al centro dell'universo, sosteneva Copernico, ma è un pianeta che come gli altri si muove attorno al sole. Copernico oltre le scienze studiò legge a Bologna insegnò astronomia a Roma, frequentò la facoltà di medicina all'università di Padova e infine prima di tornare in Polonia nel 1503, prese la laurea in diritto canonico a Ferrara. Questi furono anni molto importanti per Copernico: in Italia,a quel tempo,gli studi scientifici erano più fiorenti che in ogni altro paese d'Europa
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A bologna Copernico fu ospite di un professore di matematica che lo incoraggiò nello studio dell'astronomia e compì insieme a lui alcune importanti osservazioni sul moto delle stelle. Copernico lavorò alle sue teorie astronomiche per lunghi anni, ma decise di renderle pubbliche soltanto molto tardi. Era anche un'uomo di Chiesa,sapeva molto bene che la teoria cliocentlica era in contrasto con l'interpretazione che le autorità eclesiastiche davano delle sacre scritture. I teologi ritenevano infatti che molti passi della bibbia affermarssero in modo chiaro che la terra è immobile e che il sole le ruota attorno. Comunque infine le teorie di Copernico furono ritenute eretiche sia dai protestanti sia dai cattolici. Nel 1616 la chiesa cattolica mise all'indice (cioè proibì)la rivoluzione delle sfere celesti e tutte le opere che sostenevano il modo della terra. Inoltre, fu vietato ai cattolici di studiare e persino di leggere le dottrine copernicane. La rivoluzione scientifica va alla pubblicazione del capolavoro di Copernico, le rivoluzione dei corpi celesti,all'opera di Newton,i principi matematici della filosofia naturale. Dalla rivoluzione scientifica in genere e dalla metologia galileiana in particolare emerge: 1)la concezione della natura come ordine oggettivo e casualmente strutturato di relazioni governate da leggi; 2)la concezione della scienza come sapere sperimentale,matematico è valido intersoggettivamente, che ha come scopo la conoscenza progressiva del mondo e il suo dominio a vantaggio dell'uomo. Vediamo meglio i vari punti. La natura è un ordine oggettivo perchè non si riferisce a fini o bisogni umani. Solo disantropomofizzando la natura risulta possibile studiare la realtà effettiva del mondo circostante. La natura è un'ordine causale, intendendo per causalità un rapporto costante ed univoco fra due o più fatti, dei quali dato l'uno e dato anche l'altro. L'unico tipo di causa ammessa è quella efficente:alla scienza non interessa il perchè finale o lo scopo dei fatti,ma solo le loro cause efficienti cioè le forze che le producono.
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La natura è insieme di relazioni perchè il ricercatore indaga le relazioni causali riconoscibili che legano i fatti. I fatti sono governati da leggi, che rappresentano i modi necessari o principi invarianti con cui opera la natura. La scienza è un sapere sperimentale perchè si fonda sull'osservazione dei fatti e le sue ipotesi vengono giustificate su base empirica e non puramente teorica o razionale. L'esperienza di cui parla la scienza è una costruzione complessa, su basi matematiche,che mette capo all'esperimento,cioè ad una procedura appositamente costruita per la verifica delle ipotesi. La scienza è un sapere matematico che si fonda sul calcolo e sulla misura:la quanticazione e una delle condizioni imprescindibili dello studio della natura. La scienza è un sapere intersoggettivo perchè i suoi procedimenti vogliono essere pubblici, cioè accessibili a tutti e le sue scoperte pretendono di essere valide,ossia controllabili,a chiunque. In tal senso essa vole distinguersi dalla magia e dalle scienze occulte che considerano la conoscenza un patrimonio di una cerchia ristretta di individui.Come fine la conoscenza oggettiva del mondo e delle sue leggi. Conoscere le leggi naturali vuol dire poter controllare e dirigere a nostro vantaggio la natura. "SAPERE E POTERE" (diceva già Bacon). In tal modo si profila quella alleanza tra tecnici e scienziati che portava al superamento dell'abisso tra scienza pura e le sue applicazioni pratiche.L'idea della scienza come sapere vero ed utile sarà la base,nell'illuminismo,della lotta contro l'ignoranza, la superstizione e le ingiustizie sociali. Nell'800,col Positivismo,vi sarà l'idea di una civiltà scientifica planetaria in cui l'uomo possa soddisfare tutti i suoi bisogni e realizzare se stesso. Nel 900 si è invece assunto un'atteggiamento più cauto:infatti la scienza è apparsa ben lontana dal poter spiegare tutto e non è più valida l'uguaglianza tra scienza a progresso.
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Alunne: Cambria Maria Rosa
Prof : Francesca Arcoraci Alunne: Cambria Maria Rosa Ferrara Doris 4 lsb
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