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Memoria Fonologica e DSA: trattamento specifico su un caso singolo

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Presentazione sul tema: "Memoria Fonologica e DSA: trattamento specifico su un caso singolo"— Transcript della presentazione:

1 Memoria Fonologica e DSA: trattamento specifico su un caso singolo
Università degli studi di Perugia Facoltà di Scienze della Formazione Corso in Scienze e tecniche psicologiche dei processi mentali Memoria Fonologica e DSA: trattamento specifico su un caso singolo Tesi di laurea triennale sperimentale A.A. 2011/2012 Laureanda: Damiani Tiziana (matr ) Relatore: Professore Federici Stefano

2 Introduzione alla ricerca
Questa ricerca sperimentale ha come oggetto di studio i Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e in particolare si basa sull’ipotesi che vi siano limitazioni a carico della memoria di lavoro in bambini con difficoltà nella letto-scrittura. Se si fa riferimento al modello ideato da Baddley e Hitch risulterebbero compromesse due particolari componenti: il loop fonologico e l’esecutivo centrale.

3 Metodo: Procedura: Ricerca Risultati Ricerca Gulì et al. Non-parole
Criteri di inclusione Setting Strumenti Procedura: Fase pre-sperimentale Fase sperimentale Ricerca Gulì et al. Risultati Non-parole Letto-Scrittura Matematica

4 Ricerca di Gulì e colleghi

5 Precedente studio di Gulì e colleghi
Ha previsto: Trattamento riabilitativo mediante non parole, del loop fonologico in bambini dislessici; 16 bambini frequentanti il III e IV anno di scuola primaria (gruppo sperimentale e gruppo di controllo); Risultati: miglioramento della memoria fonologica senza un significativo incremento delle abilità di letto-scrittura.

6 Nella presente ricerca:
Partecipanti Gulì e colleghi: Nella presente ricerca: A tale training venivano sottoposti 16 bambini divise in 2 gruppi di Gruppo di controllo (8 soggetti): 5 del III anno e 3 del IV anno (9,1 anno in media) Gruppo sperimentale (8 soggetti): 5 del III anno e 3 del IV anno frequentanti la classe III e IV di scuola primaria: Alla sperimentazione ha partecipato un unico soggetto, P.P. di 8 anni, frequentante il II anno di scuola primaria.

7 Ricerca

8 Protocollo della presente ricerca
Verificare l’effetto di un trattamento riabilitativo del loop fonologico sulle abilità di lettura in bambini di diff nella letto scrittura. Rispetto la precedente ricerca: ottenere un miglioramento (anticipando i tempi di somministrazione) di: memoria fonologica prove di letto-scrittura Il trattamento prevedeva compiti di sintesi e segmentazione mediante somministrazione di non-parole presentate in modalità uditiva.

9 Metodo

10 Criteri di inclusione il soggetto doveva frequentare la II classe della scuola primaria; doveva presentare difficoltà nell’acquisizione delle capacità di letto-scrittura; presenza di abilità cognitive nella norma ed assenza di pregresse difficoltà di acquisizione e sviluppo linguistico; difficoltà attentive, con una prestazione al di sotto della fascia bassa della media (<1.50 ds) in una prova di ripetizione di non parole.

11 Strumenti: le non parole/1
La costruzione di non-parole ha richiesto l'uso della tabella realizzata da V. Stella e R. Job: inventario delle sillabe contemplate dalla lingua italiana e scelte in base a specifici criteri di inclusione. Le non parole dovevano essere composte da sillabe a bassa frequenza d'uso e a bassa "wordlikeness" (somiglianza con parole in uso).

12 Strumenti: le non-parole/2
La fase successiva ha previsto l’articolazione delle non-parole in 40 liste: 20 per i compiti di segmentazione e 20 per i compiti di sintesi. In entrambi i casi le liste (20 non parole ciascuna) sono state organizzate in 4 sottogruppi di difficoltà crescente in base alla lunghezza e alla complessità fonotattica delle non-parole.

13 Procedura

14 (procedura) Fase pre-sperimentale
I Stadio: composizione di 450 non-parole a bassa frequenza e a bassa "wordlikeness« che rispettassero le seguenti categorie: Bisillabe CCV - CVV (blidie, cliria) Bisillabe contenenti un gruppo CCCV in posizione iniziale e finale e sillabe CV (sprabo, gisdra) Bisillabe a struttura CCVC-CV (branfe, vrempo) Trisillabe a struttura sillabica CV-CV-CV (bapemo, vobefo) Trisillabe contenenti un gruppo CCV in posizione variabile (iniziale, intermedia, finale) (spovaba, faspige, vupecro)

15 (procedura) Fase pre-sperimentale
II Stadio: accostamento, rispettando le 5 categorie, delle varie sillabe per formare un minimo di 90 non-parole, circa, per ciascuna categoria. L’assemblaggio è stato fatto rispettando le colonne riportate nella tabella di Job e Stella, che indicano la frequenza di una sillaba collocata come prima all'interno di una parola, come seconda e così via.

16 (procedura) Fase sperimentale
Protocollo di somministrazione: il trattamento (somministrazione di non-parole) doveva avere una durata di: 8 settimane con 5 incontri a settimana della durata di 20 minuti ciascuno: 10 minuti per il compito di sintesi fonemica 10 minuti per il compito di segmentazione

17 (procedura) Fase sperimentale
Compito di Sintesi: veniva chiesto al bambino di effettuare una fusione fonemica della non-parola presentata segmentata, in forma uditiva. La formula di spiegazione usata era del tipo "Ora ti dirò alcuni fonemi e tu me li dovrai unire per formare una parola. Ad esempio se ti dico b - o - d - u, mi dici tu che parola è?".

18 (procedura) Fase sperimentale
Compito di segmentazione: venivano presentate le non-parole in forma uditiva e il soggetto doveva segmentarle in fonemi. La formula di spiegazione era del tipo: "Ora invece io ti dirò le parole - che non hanno significato - e tu mi dici i vari fonemi che le compongono. Ad esempio, se ti dico la parola bocu, prova a dividerla in fonemi!".

19 (procedura) Fase sperimentale
Il passaggio ad una lista successiva avveniva se nella lista corrente vi erano un massimo di 4 errori (20% delle non-parole) La presentazione delle non-parole avveniva: scandendo i fonemi senza dare indicazioni o rinforzi visivi, né indicazioni sulla correttezza o meno delle risposte date.

20 Risultati

21 Ripetizione Non Parole: Pre-test: 17 (-1. 86 ds) Post-test: 23 (-0
Ripetizione Non Parole: Pre-test: 17 (-1.86 ds) Post-test: 23 (-0.82 ds)

22 Lettura Pre-test Brano: legge 1,80 sill/sec (-0.75 ds).
Parole: legge 1.83 sill/sec (+0.22 ds). Non Parole: legge 1.15 sill/sec (-0.12 ds). Post-test Brano: legge 2,34 sill/sec (-0.15 ds). Parole: legge 2.20 sill/sec (+0.83 ds). Non Parole: legge 1.72 sill/sec (+1.30 ds).

23 Commento dei risultati
(velocità) Miglioramento per quanto riguarda: parole (0,22 ds vs. 0,83; 1,83 sill./sec. vs. 2,20 sill./sec.), non-parole (-0,12 ds vs. 1,3 ds; 1,15 sill./sec vs. 1,72 sill./sec.) lettura del brano (-0,75 ds vs. -0,15 ds; 1,80 sill./sec. vs. 2,34 sill./sec.). Non è significativo: indice di significatività relativo alle tre prove pre e alle tre prove post-trattamento: 0,165 Valore di significatività: 0,05

24 Incremento medio della
velocità di lettura Stella, Faggella, Tressoldi, 2001 Seconda primaria-Terza secondaria di primo grado Dislessici Non Parole 0.14 Parole 0,29 Brano 0,30 Normolettori 0,28 0,52 0,42 24

25 Incremento medio della velocità di lettura di un brano:
Normo-lettori (1 anno): 0,42 Soggetto, P.P., sottoposto al trattamento (2 mesi): 0,54

26 Lettura Pre-test Brano: Correttezza: punteggio d’errore 3.5 (Criterio Pienamente Raggiunto). Parole: Compie 17 errori (10° percentile). Non Parole: Compie 13 errori (> del 15° percentile). Post-test Brano: Correttezza: punteggio d’errore 3.5 (Criterio Pienamente Raggiunto) Parole: Compie 11 errori (15° percentile). Non Parole: Compie 18 errori (< al 5° percentile).

27 Commento ai risultati (correttezza)
peggioramento nella lettura di parole (17 errori vs 11 errori), un lieve incremento per le non-parole (13 errori vs. 18 errori) numero di errori nella lettura del brano (3,5 errori vs. 3,5 errori) rimane invariato.

28 Scrittura Pre-test: Post-test:
Dettato Brano: Compie 12 errori (-2.28 ds). Parole: Compie 3 errori (+0,25 ds). Non Parole: Compie 1 errore (+1,33 ds). Post-test: Dettato Brano: Compie 10 errori (-1.75 ds) . Parole: Compie 6 errori (-0.50 ds). Non Parole: Compie 5 errore (in media).

29 Commento dei risultati
Numero di errori commessi nella fase di post-trattamento rispetto la fase di pre-test: Inferiori nel dettato del brano (12 errori vs. 10 errori); superiori per quanto riguarda la scrittura di parole (3 errori v. 6 errori) e non-parole (1 errore vs. 5 errori). Tale esito dimostra l’utilità del trattamento in questione e allo stesso tempo l’inopportunità di essere utilizzato in maniera esclusiva.

30 Matematica Pre-test: Post-test:
Scrittura di numeri: 13 risposte corrette su 24 Ripetizione di numeri: 20 risposte corrette su 36 Post-test: Scrittura di numeri: 16 risposte corrette su 24 Ripetizione di numeri: 21 risposte corrette su 36

31 Commento ai risultati Marcato incremento è stato ottenuto nella scrittura e ripetizione di numeri. Il miglioramento non risulta significativo: significatività in questo caso: 0,6 margine di significatività: 0,05.

32 In conclusione: l’esito positivo del trattamento per quanto riguarda:
memoria fonologica, visibilmente migliorata nella ripetizione sia di non-parole che di numeri. velocità di lettura a discapito della correttezza Peggioramento nella correttezza per la scrittura di parole e non parole Tale sperimentazione ha prodotto risultati se non sovrapponibili, molto simili a quelli del precedente lavoro. Questi, infatti, risulta essere Utile nel recupero del deficit di memoria di lavoro, Senza significativo incremento nelle prestazioni di letto-scrittura Con necessità di interventi integrati che agiscono sia sul deficit neuropsicologico (es. memoria fonologica) sul compito vero e proprio (es. strategia fonologica e/o lessicale nella lettura; errori di ortografia).

33 Grazie per l’attenzione!
Tiziana Damiani Matr


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