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Aspetti ambientali Aspetti sociali Aspetti economici Negoziazione

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Presentazione sul tema: "Aspetti ambientali Aspetti sociali Aspetti economici Negoziazione"— Transcript della presentazione:

1 Aspetti ambientali Aspetti sociali Aspetti economici Negoziazione
Lungo termine Aspetti sociali Medio termine Aspetti economici Breve termine Sviluppo sostenibile è rappresentato dall’equilibrio delle tre componenti Conciliazione fra interessi a breve, medio e lungo periodo. Negoziazione generazionale Negoziazione

2 SOCIALE ECONOMICO AMBIENTALE ASSOCIAZIONI CIVICHE
ASSOCIAZIONI VOLONTARI SERVIZI SOCIALI PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI SERVIZI SANITARI GRUPPI CULTURALI STAKEHOLDERS ECONOMICO IMPRENDITORI PROFESSIONISTI Architetti Ingegneri Certificatori di qualità Avvocati Commercialisti RISK INSURANCE BANCHE SOCIETA’ DI LEASING AMBIENTALE ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI GRUPPI VOLONTARI STAKEHOLDERS ISTITUTI DI RICERCA Certificatori ambientali Geologi Agronomi

3 RAPPORTO BRUNDTLAND Ex Primo Ministro Norvegese 1987 " Our Common Future “
Commissione Mondiale per lo Sviluppo e l’Ambiente "Lo sviluppo sostenibile, lungi dall'essere una definitiva condizione di armonia, è piuttosto processo di cambiamento tale per cui lo sfruttamento delle risorse, la direzione degli investimenti, l'orientamento dello sviluppo tecnologico e i cambiamenti istituzionali siano resi coerenti con i bisogni futuri oltre che con gli attuali" PREMIO NOBEL ROBERT SOLOW 1987 per aver contribuito alla teoria della crescita economica Formulazione moderna del concetto di sviluppo sostenibile "ogni generazione deve lasciare alla successiva quanto necessario per garantirle una qualità della vita altrettanto buona e perché essa possa agire allo stesso modo nei confronti della generazione seguente" CONFERENZA DI RIO DE JANEIRO 1992 La realizzazione dell’equilibrio auspicato tra attività umana e sviluppo da un lato e protezione delle responsabilità dall’altro, richiede una ripartizione delle responsabilità chiaramente definita rispetto ai consumi e al comportamento nei confronti dell’ambiente, delle risorse naturali. Tale equilibrio richiede anche un dialogo ed un’azione concertata tra le parti interessate che possono avere, nel breve periodo, priorità divergenti

4 un doppio livello di negoziazione e decisioni
Appare evidente come ognuno delle singole figure sia in realtà espressione di un gruppo di individui Questa rappresentazione schematizza un doppio livello di complessità ed ogni singolo individuo deve gestire due tipi di relazioni (e quindi di possibili stati tensionali): Uno interno al proprio gruppo di appartenenze Uno esterno al proprio gruppo e di collegamento con tutti gli altri un doppio livello di negoziazione e decisioni

5 Per le Pubbliche Amministrazioni esiste poi un terzo livello di negoziazione fra la parte politica e quella amministrativa In questa visione il processo negoziale è innanzi tutto rappresentato dalla capacità di far dialogare persone culturalmente e profondamente diverse fra loro Prima ancora di avviare una forma di conciliazione degli interessi occorre riuscire comprendersi reciprocamente

6 Il teorema dell’Impossibilità della Democrazia di Arrow
(Nobel per l’economia 1972) Non è sempre possibile determinare democraticamente scelte sociali che siano coerenti anche in presenza di preferenze individuali che lo sono. E’ tuttavia possibile ottenere scelte sociali coerenti, purché si accetti il dominio di un solo individuo. Non è possibile costruire un sistema politico che sia allo stesso tempo democratico e neutrale rispetto ai giudizi di valore.

7 Il teorema si inserisce nel dibattito sulla difficoltà di trasformare nel modo più corretto e coerente possibile le preferenze individuali dei cittadini su temi di interesse generale, in decisioni collettive. Più precisamente ed a dimostrare che non è sempre possibile determinare, nell'ambito delle scelte collettive, una maggioranza stabile ed univoca. Partendo dall'assunto di razionalità dei votanti, ovvero che le alternative godono del principio di transitività (se A>B e B>C, allora A>C) e da quattro condizioni: universalità, di scelta illimitata: tutti gli ordinamenti di preferenza sono ammissibili; condizione paretiana, se tutti gli individui preferiscono un'alternativa ad una seconda, anche la collettività deve seguire lo stesso ordine di preferenze; indipendenza dalle alternative irrilevanti, l'ordinamento sociale delle preferenze è indipendente da come vengono classificate le altre preferenze; non-dittatura: nessun individuo può imporre le proprie scelte agli altri individui.

8 Poste queste premesse, che corrispondono a dei requisiti minimi di razionalità, Arrow giunge ad affermare che non è possibile aggregare le preferenze individuali secondo criteri minimi di razionalità e democraticità. Un processo di decisione collettiva è definito democratico, quando rispetta le decisione di tutti i cittadini e non è il frutto della decisione di un singolo o di un gruppo di pressione Non esiste, dunque alcuna regola di decisione collettiva in grado di soddisfare contemporaneamente tutti i requisiti.

9 Il cambiamento non consiste in una catena di conseguenze non intenzionali alle quali le persone si sottomettono senza capirle né controllarle, ma in un processo deliberato di miglioramento razionale. La capacità delle istituzioni di agire efficacemente per produrre un cambiamento sociale su vasta scala e a lungo termine è severamente limitata in parte per effetto della reale complessità della casualità sociale. Lo sviluppo delle moderne scienze sociali e il profondo raffinamento di metodi per la raccolta e l’analisi dei dati consentirebbero alle persone di farsi padrone del proprio destino amministrazioni pubbliche di guidare lo sviluppo delle proprie comunità.

10 Per arrivare al successo la collaborazione fra tutte le parti, prima descritte, deve risolvere due problemi: Trovare un meccanismo che distribuisce i vantaggi prodotti dalla cooperazione Trovare un processo per decidere a chi sarà concesso il comportamento da free rider, cioè del contestatore Il free ridere è il non collaboratore unilaterale nella Teoria dei Giochi ed in particolare nel Dilemma del Prigioniero

11 Il conflitto non deve essere evitato ma solo non lasciato degenerare
La funzione del conflitto è quella di mantenere via l’organizzazione: se non ci fossero conflitti, o peggio ancora se fossero soffocati, si verificano due aspetti da scongiurare: Si accumulerebbero tensioni che potrebbero sfociare in un evento in grado di bloccare l’iniziativa Non si creano quelle relazioni che permettono di raggiungere rapidamente alla costruzione della città reale, alla creazione della rete sociale della comunità

12 Creatività delle proposte
Va però sottolineato un aspetto importante che subentra quando si ha una totale trasparenza: Prendiamo il caso di un appalto concorso per un appalto pubblico in cui tutte le imprese partecipanti dispongono delle medesime informazioni:la differenza fra le offerte, quello che determinerà l’esito della competizione, è la capacità di individuare nuove soluzioni senza incidere sul costo finale dell’opera. Creatività delle proposte La trasparenza impone alti livelli di creatività per risolvere le negoziazioni

13 Quando la negoziazione è estesa ad un grande numero di soggetti come nel caso delle Trasformazioni Urbanistiche aumenta il numero di possibili accordi mutuamente vantaggiosi con le figure ben distinte dei vincitori e dei perdenti È ovvio che, in presenza di una visibilità mediatica come quella che in genere accompagna l’urbanistica e l’ambiente, nessuno voglia figurare fra i perdenti Se una delle parti si dimostra abbastanza forte da imporre il risultato da lui preferito può rappresentare un vantaggio solo se la soluzione è condivisa

14 Negli aspetti ambientali la molteplicità delle soluzioni possibili è evidenziata dalla nuova legislazione sulla VAS (Valutazione Ambientale Strategica) in cui si devono analizzare più soluzioni contemporaneamente descrivendone gli aspetti positivi e negativi Arrivare ad una trattativa con una soluzione aperta a più direzioni significa che si è disponibili non solo ad un confronto /scontro ma ad una crescita collettiva che porti alla scelta progettuale finale CONSULTAZIONE CONDIVISIONE PARTECIPAZIONE ALLE SCELTE

15 La contrattazione tra tre o più attori è qualitativamente diversa da quella a due, anche perché permette la possibilità che si formino coalizioni Assume sempre più forza la ricerca di una divisione accettabili e condivisa che non crei alcun incentivo a ritirarsi per nessuna coalizione In merito alla stabilità ed all’equilibrio di una scelta, si deve osservare che: “ Persino quando il relativo potere contrattuale delle parti è stato modificato, è possibile che la pura e semplice difficoltà di trovare un nuovo accordo riporti in vita quello vecchio” Jon Elster

16 “Nella modernità, le forme di vita che si irrigidiscono cadono vittima dell’entropia”
(Jrgen Habermas)


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