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MINILABORATORI.

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Presentazione sul tema: "MINILABORATORI."— Transcript della presentazione:

1 MINILABORATORI

2 MATERIALE Scaricabile dal sito NOTA ORGANIZZATIVA Verrà poi consegnata quando analizzeremo il materiale stesso

3 (argomenti: addizione e sottrazione)
IN CHE COSA CONSISTE UN MINILABORATORIO ??? IL MINILABORATORIO è mirato e circoscritto (argomenti: addizione e sottrazione) Al suo interno gli allievi possono trovare materiale strutturato da utilizzare in modo autonomo

4 obiettivi Tener conto delle differenze tra gli allievi
Tener conto degli obiettivi matematici ed educativi del programma Proporre attività e situazioni matematiche significative Costruire una progressiva autonomia da parte dell’allievo.

5 Gli argomenti trattati sono relativi alle addizioni e alle sottrazioni mentali.
Si vuole offrire la possibilità di avviare in 2a elementare dei "mini laboratori" impostati in conformità con l'approccio Dimat, ossia con un'attenzione particolare e simultanea agli obiettivi cognitivi, socio-affettivi e metacognitivi.

6 obiettivi cognitivi .... .... Sapere. Saper fare.
Imparare ad imparare, cioè essere consapevoli del proprio sapere e del proprio modo di lavorare. Saper fare. ....

7 obiettivi socio-affettivi ....
ATTENZIONE RIVOLTA A: dare maggiore impulso al lavoro in comune tra gli allievi favorire lo scambio di idee, il confronto, favorire il lavoro a coppie, la correzione reciproca (perché favorirla??????), la discussione dare la possibilità agli allievi di mettere in luce loro pregi e difetti (disponibilità verso l’altro, ordine, autonomia, paure, coraggio, …) e diventarne sempre più consapevole. ....

8 obiettivi metacognitivi ....
ATTENZIONE RIVOLTA A: cos'è importante nel calcolare? cosa vedo quando guardo un'addizione o una sottrazione? oltre alle competenze cognitive, quali altre conoscenze sono coinvolte? cosa devo fare quando non so risolvere un calcolo? che linguaggio interiore accompagna la mia procedura di risoluzione?

9 AUTOVALUTAZIONE UN OBIETTIVO FONDAMENTALE:
Coinvolgere l’allievo nell’autovalutazione del proprio apprendimento L'autovalutazione è il motore della presa a carico del proprio percorso di apprendimento. Gli allievi sono messi progressivamente nella condizione di poter valutare loro stessi il proprio lavoro, naturalmente con le dovute mediazioni da parte dell'insegnante. Quale consapevolezza ho del mio sapere e delle mie procedure? Posso controllare il mio lavoro o deve esserci sempre l'insegnante? Che cosa faccio quando sbaglio? Come posso andare avanti nel lavoro?

10 INTERDISCIPLINARITA' con lingua
Quasi tutti i lavori proposti nei fogli richiedono la lettura e la comprensione di consegne scritte non sempre di facile lettura per un allievo di 2a. Si tratta di un lavoro che mira nel contempo ad obiettivi matematici e linguistici (lettura, scambio di idee, quindi linguaggio, e scrittura).

11 I materiali proposti fanno riferimento alle “FAMIGLIE DI CALCOLI”
Vengono proposti due “pacchetti” di fogli, uno per l’addizione e uno per la sottrazione ….. già sperimentati in più classi con successo….. Rispetto agli obiettivi previsti dai programmi alla termine del 1° ciclo, il livello massimo proposto concerne calcoli del tipo 58+7 per le addizioni e 54-7 per le sottrazioni.

12 un promemoria di sintesi così potrete seguire meglio la presentazione
Vi darò subito un promemoria di sintesi così potrete seguire meglio la presentazione e limitare al minimo gli appunti!

13 I materiali di questa edizione, rispetto a quelli degli anni precedenti, hanno delle nuove caratteristiche: Fogli di autovalutazione (da fotocopiare su fogli gialli) suddivisi in due livelli, A e B. Esiste un foglio A e un foglio B sia per l’addizione che per la sottrazione.

14 addizione

15 addizione

16 sottrazione

17 sottrazione

18 Questi fogli sono da appendere, visibili a tutti, poiché, sotto ad ogni famiglia di calcoli, sono indicati i fogli di preparazione o di ripresa corrispondenti da utilizzare durante il laboratorio

19 I prossimi due fogli sono utili per segnare il proprio lavoro come ………
I prossimi due fogli sono utili per segnare il proprio lavoro come ………. “Tabella di marcia”

20 addizione

21 sottrazione

22 Foglio BIS per un'autovalutazione finale al termine dell'anno scolastico (da fotocopiare su fogli azzurri o comunque di altro colore rispetto al giallo e al bianco).

23 addizione

24 sottrazione

25 Per questo motivo abbiamo limitato il livello massimo da raggiungere alle "famiglie" e 54-7, dove i passaggi di decina sono più "facilmente visibili" grazie all'assenza di decine nel secondo termine. Una nostra indagine, condotta nell'anno 1996/97 con quasi mille allievi, ha mostrato come a inizio 3a, nelle addizioni mentali, il 42% degli allievi non riesce in calcoli del tipo e, nelle sottrazioni mentali, ben il 68% degli allievi non riesce in calcoli del tipo Una più recente indagine, condotta nel settembre del 2007 nelle classi 3e (relativa a ben 1620 allievi!), conferma, anche se in modo più attenuato, i dati raccolti dieci anni prima: nelle addizione la riuscita si limita al 69% mentre nelle sottrazioni raggiunge solo il 40%. Abbiamo dunque, a inizio terza, 3 allievi su 10 che non riescono nelle addizioni sopra elencate e ben 6 allievi su 10 che sbagliano nelle sottrazioni. Investigare questi aspetti e ricercare un diverso e nuovo approccio didattico al calcolo mentale diventa urgente e indispensabile

26 COME ORGANIZZARE I MINI LABORATORI Preparazione del materiale:
Fotocopiare su fogli gialli (FV) i fogli di autovalutazione A e B: uno per ogni alunno. Fotocopiare su fogli bianchi la tabella dei fogli di preparazione e di ripresa A e B: uno per ogni alunno. Fotocopiare su fogli azzurri i fogli di autovalutazione BIS: uno per ogni alunno. Fotocopiare su fogli bianchi i fogli di preparazione: metterne a disposizione un numero corrispondente alla metà degli alunni. Se ne occorrono ancora si faranno in seguito altre fotocopie. Fotocopiare fogli di autovalutazione A e B su foglio A3 da appendere in classe Scegliere un paio di FP (serie A) per l’addizione e un paio (serie A) sottrazione, da eseguire con tutta la classe.

27 COME INIZIARE.... FASI DI LAVORO:
FASE 1 Presentare a tutta la classe un FP (ad es. F7). (importanti le rotture di contratto!). I b. lo svolgono a coppie (fase di azione), il docente osserva,.. e introduce poi i vari momenti di comunicazione, di validazione e di istituzionalizzazione.

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29 FASE 2 Il docente: presenta tutti i FP relativi al FV A e spiega come funziona il laboratorio: possono scegliere il foglio, collaborare, controllarsi, ecc… . Colorano la rispettiva tabella personale dei fogli di preparazione,… mette a disposizioni degli alunni i fogli di preparazione precedentemente fotocopiati in scatole distinte appoggiate su banchi oppure in bustine trasparenti all'interno di alcuni classificatori. Per evitare che gli alunni prendano anche l'ultimo foglio a disposizione nella scatola (o nella bustina) e quindi non ve ne sia uno da fotocopiare per chi ne avesse la necessità, mettere un post-it colorato sull'ultimo foglio messo a disposizione (ACCORDO: il foglio con il post-it non deve essere usato ma fotocopiato). consegnare agli alunni il foglio con il riassunto di tutti gli FP che ci sono a disposizione: ogni bambino colorerà la tesserina corrispondente ai fogli di preparazione (FP) che affronterà.

30 FASE 3 Dopo due o tre momenti di “laboratorio di preparazione” (durante i quali l’insegnante si preoccupa soprattutto di mediazioni di tipo organizzativo) si introduce il primo FV (A) e si presenta il primo momento di autovalutazione

31 FASE 4 Si controllano il FV svolti e si presentano le due opzioni possibili: ci sarà chi ancora non domina tutti i calcoli e pertanto dovrà riprendere alcuni FP del gruppo A (con l’aiuto del foglio apposito appeso in classe), c’è chi, avendo superato tutti gli ostacoli del foglio A, potrà svolgere il secondo FV (che per il momento però non viene ancora presentato, si anticipa soltanto). FASE 5 Si ripetono le fasi da 1 a 4 per la sottrazione

32 FASE 6 Viene presentato il “depennare” (es.:FP18): con tutta la classe si svolge almeno un FP (scelto tra i tanti del gruppo B) e si inventano alcune “giochetti” (bambini che preparano un foglio per i compagni, da scambiarsi, ecc..).

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34 FASE 7 Svolgere ancora con tutta la classe un FP della gruppo B (ad es. F25) per capire come sono fatti (ancora una volta facciamo attenzione alle rotture di contratto!) per riaffermare la necessità di collaborare, controllarsi a vicenda, imparare assieme,… .

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36 FASE 8 Presentare il secondo foglio di autovalutazione (B) e chiedere ai bambini di guardarlo attentamente e, coloro che hanno completato il FV A, possono prepararsi (sempre con l’aiuto del rispettivo foglio appeso in classe) in quelle “famiglie” che non padroneggiano.

37 FASE 9 FASE 10 Si ripetono le fasi da 6 a 8 per la sottrazione
A questo punto tutto è in gioco: addizione e sottrazione , livelli A e B. La differenziazione è in atto e durante i laboratori ci sarà chi sta lavorando ad un certo livello, su un certo problema, chi aiuterà un compagno a capire che…, chi starà correggendo il foglio di un compagno,.. ecc. . L’insegnante in tutta questa fase deve soprattutto essere osservatore e mediatore degli aspetti organizzativi. Cercherà di intervenire in ambito cognitivo il meno possibile (in particolare, rilanciando ai compagni i problemi posti da uno o l’altro dei bambini). Quando la maestra nota una difficoltà, un problema particolare, che concerne parecchi bambini, ferma la classe e propone un’attività collettiva. Poi rilancia di nuovo il laboratorio. (Sul ruolo dell’insegnante in classe bisognerà lavorare molto)

38 FASE 11 Se necessario si invitano gli allievi a costruire dei giochi delle carte colorate per quelle famiglie che sono di ostacolo. Oppure si utilizza la Banca dei numeri per capire meglio la procedura di calcolo.

39 FASE 12 Quando un bambino si sentirà sicuro, potrà svolgere il FV B.
Se poi commette degli errori, riprende, ecc….

40 FASE 13 A fine anno  Fogli Bis e, se necessario, consegna di un po’ di materiale per lavorare a casa prima dell’inizio del prossimo anno scolastico.

41 FINE


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