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PubblicatoBonfilia Papa Modificato 10 anni fa
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Giuseppe Sappa Dip.to di Idraulica, Trasporti e Strade
"L'acqua è il principio di tutte le cose: tutto viene dall'acqua, e nell'acqua tutto torna." Talete di Mileto (VI sec a.c.) Giuseppe Sappa Dip.to di Idraulica, Trasporti e Strade
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Roma Capitale Mondiale dell’Acqua
Appio E’ il primo acquedotto, edificato nel 312 a.C.. Lungo 16 chilometri (le sorgenti si trovavano sulla via Collatina), raggiungeva, con un percorso quasi tutto sotterraneo, Porta Maggiore, si dirigeva poi verso l'Aventino per terminare al foro Boario, a porta Trigemina (attuale Monte Savello).
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Roma Capitale Mondiale dell’Acqua
Acqua Giulia Costruito nel 33 a.C. da M. Vipsanio Agrippa, scaturiva da sorgenti a Squarciarelli, presso l'omonimo ponte, sopra a Grottaferrata. L'acqua era ottima e leggermente frizzante. Insieme alla Tepula, a cominciare dalla zona di Capannelle l'acquedotto incontrava l'acqua Marcia (proveniente dalla valle dell'Aniene), sulle cui sostruzioni ed arcate si appoggiava fino a Porta Maggiore e nel successivo percorso di distribuzione in città.
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Roma Capitale Mondiale dell’Acqua
Acqua Vergine Condotto a Roma da Agrippa nel 19 a.C., le sue sorgenti sono ubicate nella tenuta della Rustica, tutto sotterraneo è ancor oggi in uso. Ddurante i suoi duemila anni di storia ha subito un numero enorme di restauri e modifiche. La distribuzione a Roma dell'acqua Vergine era garantita da 18 castelli di distribuzione, dei quali uno era sotto il Pincio, ed uno presso l'attuale chiesa di S. Ignazio. La parte alta di tre arcate dell'acquedotto, distrutte da Caligola per costruire un teatro e poi restaurate da Claudio, sono parzialmente conservati e visibili in via del Nazareno. Di fronte una porticina, esattamente corrispondente allo specus dell'acquedotto è sormontata da uno stemma della famiglia della Rovere. In quel punto le condutture furono deviate per la realizzazione della fontana di Trevi. Altre derivazioni dall'acquedotto principale giungevano al Campidogli e probabilmente anche a Trastevere.
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Roma Capitale Mondiale dell’Acqua
Pozzo romano in Giordania L’acquedotto di Segovia L’acquedotto di Pont de Gard
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l’idrosfera, la biosfera, la litosfera e l’atmosfera
2 • è un modello concettuale che descrive il movimento dell’acqua e le sue modalità di immagazzinamento tra l’idrosfera, la biosfera, la litosfera e l’atmosfera
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Tradotto in numeri
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La distribuzione dell’acqua sulla terra
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Distribuzione mondiale delle precipitazioni
Wright e Nebel, 2002.
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Ripartizione fra precipitazioni, evapotraspirazione e ruscellamento
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Distribuzione delle acque superficiali e sotterranee
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(mc/cap/anno Risorse idriche rinnovabili disponibili pro capite per anno (Unesco, 1995)
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Il concetto di stress idrico
Un’area geografica è sotto stress idrico se è caratterizzata da una disponibilità idrica inferiore a 1700 m3/ab/anno affetta da scarsità idrica la disponibilità idrica è inferiore a 1000 m3/ab/anno
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Lo stress idrico nel mondo
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Gli usi dell’acqua Usi Agricoli Usi industriali Usi domestici
irrigazione per agricoltura (uso prevalente nel mondo) concentrazione dei contaminanti nelle acque di deflusso superficiale problemi di disponibilità idrica Desertificazione Usi industriali raffreddamento trasporto Usi domestici Igiene Alimentazione
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La distribuzione degli usi dell’acqua sulla terra
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Ma le singole situazioni differiscono le une dalle altre
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Evoluzione dell’uso globale dell’acqua
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Questa è acqua sotterranea pompata per irrigazione In alcune aree, l’acqua sotterranea è sfruttata ad un tasso maggiore di quello del rinnovamento naturale della risorsa. E’ così possibile che la risorsa possa ridursi e quindi sparire in alcune aree.
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L’evoluzione in atto... Le popolazioni urbane sono in espansione con un tasso di crescita enorme, richiedendo crescenti risorse a sistemi di distribuzione già sovraccarichi Le maggiori città già sfruttano il massimo delle risorse ai più bassi costi possibili. I costi medi degli investimenti per i progetti di approvvigionamento idrico necessari in tutto il mondo sono due o tre volte superiori agli investimenti attuali.
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UNESCO, 2004
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Quanto siamo fortunati…
Nei paesi in via di sviluppo, circa l’80% delle malattie e più del 33% delle morti sono da correlarsi al consumo di acqua contaminata E’ anche noto che circa il 10% del tempo della popolazione produttiva è perso a causa dell’impatto debilitante delle malattie causate dall’acqua. In nazioni come il Congo e lo Zaire, solo il 30-40% della popolazione urbana può bere acqua sufficientemente potabile e solo il 20-30% beve acqua completamente potabile.
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Lo stato dell’approvvigionamento idrico Complessivo
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Lo stato dell’approvvigionamento idrico Complessivo sanitario
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Lo stato dell’approvvigionamento idrico Complessivo urbano
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Lo stato dell’approvvigionamento idrico Sanitario urbano
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Gli aspetti igienico-sanitari
Anche i più semplici mezzi igienici mancano a milioni di case nei paesi in via di sviluppo. Malattie come il “verme di guinea”(dracunculiasi) si originano dal consumo di acqua infetta e potrebbero essere evitate attraverso un semplice filtraggio
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Gli aspetti igienico-sanitari
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Il prezzo dell’acqua nei paesi sviluppati
Stima riferita ad utenti che occupino 5000 mq urbani e consumino mc/anno (Unesco, 2004)
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