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CHIUSURE RESID.LE - COMM.LE - IND.LE
LA NUOVA NORMATIVA SICUREZZA DELLE CHIUSURE AUTOMATIZZATE M. Terruso
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CANCELLI MANUALI - AUTOMATIZZATI
Li troviamo nelle case private, nei condomini, negli edifici commerciali, industriali e scolastici, nelle strutture alberghiere sono entrati nella vita quotidiana Spesso si verificano incidenti e infortuni – anche mortali – che coinvolgono gli utenti, frequentemente bambini Pericoli tipici sono: schiacciamento (di dita, mani, braccia), convogliamento, trascinamento (se si rimane impigliati), di essere urtati dall’ anta in movimento Rischio maggiore: essere travolti dal cancello nel caso di fuoriuscita dalle guide o per superamento dei finecorsa M. Terruso
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TIPICHE PRECAUZIONI Installazione di un fermo meccanico di fine corsa o di apertura / chiusura sia sul lato di chiusura che di apertura del cancello Installazione di un sostegno con funzione anche di guida del cancello stesso Utilizzo dello “scansapiedi” per spostare eventuali ostacoli (e per evitare la fuoriuscita dalla guida di scorrimento) Verifica dell’ allineamento delle cerniere e che siano a piombo Le opere murarie devono essere adeguate per garantire la stabilità e per sopportare il peso del cancello M. Terruso
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CORRETTA INSTALLAZIONE ADEGUATA MANUTENZIONE
Da tutto ciò deriva che è fondamentale la valutazione iniziale di dove sarà installato il cancello, al fine di determinarne le caratteristiche legate all’ utilizzo (ambito privato, pubblico, poche o tante persone etc etc) nonché quelle ambientali che possono incidere sulla struttura medesima del cancello Come è anche fondamentale, per garantire la corretta funzionalità e sicurezza del cancello nel tempo, la MANUTENZIONE M. Terruso
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COMPLETEZZA DEL QUADRO NORMATIVO
Il quadro normativo è ormai completo; niente più ritardi per l’ applicazione delle Leggi e delle norme tecniche Tutti gli operatori del settore chiusure (a partire dal fabbro, dal serramentista, dal posatore fino al costruttore e all’ installatore, anche - e soprattutto - elettrico) devono essere informati per adeguarsi allo stato dell’ arte L’ utilizzatore finale (individuo privato, amministratore di condominio, datore di lavoro o titolare dell’ attività) ha il diritto, e l’ obbligo, a richiedere l’ applicazione della normativa M. Terruso
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SITUAZIONE NORMATIVA Passato e presente Presente e Futuro
Direttiva Macchine Direttiva Macchine Direttiva Prodotti da Costruzione Norma di prodotto: EN Presente e Futuro Periodo transitorio dal 01/05/04 al 30/04/05 M. Terruso
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LA MARCATURA CE E’ OBBLIGATORIA
Tale obbligatorietà deriva, a livello europeo: dalla GUCE (Gazzetta Ufficiale Unione Europea) C67 del : data di entrata in vigore della norma EN – porte e cancelli industriali, commerciali e da garage – come norma europea armonizzata (inizio marcatura CE volontaria) il 01/05/2004; data di fine del periodo di coesistenza con altre norme nazionali dello stesso settore il 01/05/2005 (inizio dell’ obbligatorietà). M. Terruso
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IN ITALIA il GURI n. 216 del 14 settembre 2004 : Circolare 5 agosto 2004 del MAP (Ministero delle Attività Produttive) contenente il richiamo alla Direttiva Prodotti da Costruzione (89/106/CE) per l’ obbligatorietà della marcatura CE il GURI n. 178 del 2 agosto 2005 : Decreto 12 luglio 2005 del MAP, attuazione in Italia della Direttiva Prodotti da Costruzione (89/106/CE) tramite norma UNI EN e fine del periodo di coesistenza il 01/05/2005 M. Terruso
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DA DOVE DERIVA E QUALI OBBIETTIVI SI PONE
Armonizzazione alla legislazione europea Obbiettivi: • Rispettare le esigenze di sicurezza stabilite dalle Direttive Macchine e Prodotti da Costruzione • Definire le condizioni per la Marcatura CE delle chiusure industriali, commerciali e residenziali-condominiali Marcatura CE rispetto dei requisiti minimali di sicurezza M. Terruso
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Direttiva Prodotti da Costruzione
RESPONSABILITA’ Direttiva Prodotti da Costruzione Direttiva Macchine Costruttore Installatore “costruttore” la DM “costruttore” di chiusure automatizzate la CPD costruttore di chiusure manuali e automatizzate; è relativa a prodotti destinati all’ installazione M. Terruso
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RESPONSABILITA’ DEL COSTRUTTORE
I singoli componenti (della chiusura automatizzata) devono essere progettati e costruiti nel rispetto delle Direttive EMC, BT, R&TTE e delle norme tecniche di riferimento La chiusura (manuale o automatizzata) deve essere costruita in conformità alla CPD; se automatizzata, deve essere anche conforme ai requisiti di sicurezza indicati dalla Direttiva Macchine (in tal caso deve emettere dichiarazione di conf. alla DM All. II parte B ) M. Terruso
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… E DELL’ INSTALLATORE L’ installatore è responsabile dell’ installazione e sicurezza della chiusura automatizzata: deve installarla secondo le indicazioni fornite dal costruttore e verificare che, anche dopo l’ installazione, le condizioni di sicurezza siano operative; la chiusura automatizzata deve soddisfare i requisiti di sicurezza richiesti dalla DM e deve essere fornita la dichiarazione di conformità alla DM - All. II parte A È responsabile per difformità e vizi dell’ opera; tale responsabilità si prescrive dopo due anni dal giorno di consegna M. Terruso
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RESPONSABILITA’ DELL’ INSTALLATORE COSTRUTTORE
quando l’ installatore aggiunge l’ automazione ad una chiusura manuale ne diventa costruttore (Direttiva Macchine): Sicurezza (in toto) della chiusura automatizzata - la chiusura automatizzata deve soddisfare i requisiti di sicurezza richiesti dalla DM e deve essere fornita la dichiarazione di conformità alla DM - All. II parte A Realizzazione secondo la regola dell’ arte e secondo le istruzioni fornite dal/dai costruttori Utilizzo di materiali conformi recanti la marcatura CE È responsabile per difformità e vizi dell’ opera; tale responsabilità si prescrive dopo due anni dal giorno di consegna M. Terruso
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DEVE CONSEGNARE AL “CLIENTE”
Le istruzioni di funzionamento per un utilizzo sicuro della chiusura Le istruzioni per la manutenzione ordinaria La dichiarazione di conformità CE Il registro di manutenzione, con la lista dei componenti utilizzati marcati CE M. Terruso
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APPLICARE LA MARCATURA CE
La marcatura CE, permanente e facilmente leggibile, deve comprendere, oltre al simbolo CE: Nome del produttore o dell’ importatore Tipo della chiusura (manuale o automatizzata) ed il suo numero univoco di riferimento Anno di costruzione (messa in funzione) Informazioni sulle caratteristiche tecniche della chiusura la norma e le Direttive di riferimento M. Terruso
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Tenuta all’acqua [classe tecnica] Resistenza al vento [classe tecnica]
AAAAA, PO Box 21, B-1050 01 EN – 1 Chiusura manuale Numero o serie unica n° Tenuta all’acqua [classe tecnica] Resistenza al vento [classe tecnica] Resistenza termica [valore] Permeabilità all’aria [classe tecnica] CE (89/106/CEE) Nome o marchio identificativo ed indirizzo legale del produttore Ultime 2 cifre dell’anno in cui il marchio è stato affisso Numero della norma europea Descrizione del prodotto ed uso previsto Numero identificativo Informazioni sulle caratteristiche regolate del prodotto Marcatura CE di conformità Riferimento alla Direttiva M. Terruso
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Chiusura automatizzata
AAAAA, PO Box 21, B-1050 01 EN – 1 Chiusura automatizzata Numero o serie unica n° Tenuta all’acqua [classe tecnica] Resistenza al vento [classe tecnica] Resistenza termica [valore] Permeabilità all’aria [classe tecnica] CE (89/106/CEE; 98/37/CE; 89/336/CEE) Nome o marchio identificativo ed indirizzo legale del produttore Ultime 2 cifre dell’anno in cui il marchio è stato affisso Numero della norma europea Descrizione del prodotto ed uso previsto Numero identificativo Informazioni sulle caratteristiche regolate del prodotto Marcatura CE di conformità Riferimento alla/e Direttive M. Terruso
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MANUTENZIONE La Legge stabilisce che responsabile della sicurezza della chiusura automatizzata è colui che provvede alla sua messa in servizio il proprietario / gestore è responsabile del suo mantenimento (in sicurezza) M. Terruso
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MANUTENZIONE PER IL MANTENIMENTO IN SICUREZZA
DPR 547/55 per la prevenzione degli infortuni - gli impianti devono essere mantenuti in buono stato di conservazione ed efficienza D.Lgs. 626/94 – definisce la manutenzione, da non confondere con la riparazione, come misura di tutela da effettuare con scadenza periodica La manutenzione delle chiusure automatizzate è obbligatoria; è compito del cliente richiederla ed effettuarla alle scadenze periodiche indicate nel manuale di manutenzione Le operazioni di manutenzione devono essere registrate nel registro di manutenzione M. Terruso
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OPERATIVAMENTE Analisi dei rischi La scelta del sistema di sicurezza
Il rilevamento di presenza La limitazione delle forze Le misure e i metodi di verifica M. Terruso
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LIMITAZIONE DELLE FORZE
Il profilo della forza di impatto deve rientrare nei limiti fissati Non ha importanza il modo con cui si raggiunge tale risultato (sensore di corrente all’ interno dell’ automazione oppure bordo sensibile montato sull’ anta e si può scegliere se far ricorso o meno all’ inversione del moto) Il livello di sicurezza dipende dalla soluzione realizzata (=> livelli di sicurezza diversi) M. Terruso
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LIVELLO DI PROTEZIONE Partendo dal principio che ad uno stesso pericolo possono essere associati differenti livelli di rischio (il rischio è la combinazione fra la probabilità che si verifichi la situazione pericolosa e le conseguenze del pericolo medesimo) e che il rischio aumenta all’ aumentare del numero di utenti la EN12453 fornisce il livello minimo di protezione, in funzione del comando e dell’ utilizzo della chiusura M. Terruso
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LIVELLO MINIMO DI PROTEZIONE Tipo di attivazione Uso della chiusura
Tipo di comando Gruppo 1 Gruppo 2 Gruppo 3 A uomo presente A B non possibile A impulsi e chiusura in vista (telecom. infrarosso) C o E C e D, o E A impulsi e chius. non in vista (radiocomando) Automatico M. Terruso
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LIMITAZIONE DELLE FORZE
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TRA BORDI DI CHIUSURA E BORDI OPPOSTI TRA AREE PIANE
FORZE DI PICCO AMMESSE TRA BORDI DI CHIUSURA E BORDI OPPOSTI TRA AREE PIANE In varchi da 50 a 500 mm In varchi > 500mm Con superf. > 0.1mq con lati >= 100mm Chiusure a movim. orizz. 400N 1400N Chiusure rotanti su asse perpend. al pavimento Chiusure a movim. verticale Chiusure rotanti su asse parallelo al pavimento Barriere M. Terruso
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RILEVAZIONE DI PRESENZA (tipo D e tipo E)
Tali dispositivi sono di due tipi: di tipo D - senza funzione diretta di sicurezza, in quanto questa è già raggiunta tramite la limitazione delle forze (sono di tipo D le classiche fotocellule ad 1 o 2 raggi) di tipo E - con funzione di sicurezza mantenuta (resistenza al guasto singolo): evitano che in qualsiasi caso una persona nella “zona di pericolo” venga urtata dall’anta in movimento (conformi alla EN 12978) M. Terruso
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LA EN12445 Indica: i punti dove devono essere effettuate le misure della forza di impatto per le varie tipologie di chiusure i metodi per la verifica del corretto funzionamento del dispositivo di rilevamento presenza tramite l’utilizzo di due testimoni: Calibro A: parallelepipedo 70x30x20 cm Calibro B: cilindro lungo 30 cm e diametro cm (per i dispositivi di tipo D solo verifiche con il calibro A) M. Terruso
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