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CORSO DI PEDAGOGIA SPECIALE Parte terza

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Presentazione sul tema: "CORSO DI PEDAGOGIA SPECIALE Parte terza"— Transcript della presentazione:

1 CORSO DI PEDAGOGIA SPECIALE Parte terza
Università degli Studi di Salerno CORSO DI PEDAGOGIA SPECIALE Parte terza Prof. Felice Corona Università degli Studi di Salerno,

2 Project work individuale Scheda sinottica individuale
PROJECT WORK Finalità: Acquisire competenze sociali, pro-sociali, che consentano di gestire i conflitti in modo costruttivo ed affrontare con competenza i problemi, attraverso l’acquisizione di abilità cognitive di ordine elevato. FASE 1 lavoro individuale Project work individuale Individuazione personale di Parole chiave sull’ Evoluzione storica della disciplina. Ricerca bibliografica e video/audio multimediale ipermediale, ipertestuale e testuale Elaborazione di testi e mappe Caricamento dati ( testi video….) e degli elaborati sulla piattaforma Blendspace I FASE lavoro individuale Scheda sinottica individuale degli argomenti- FASE 1

3 FASE II MICRO gruppo II FASE – SCHEDE DA COMPILIARE
lavoro in micro gruppo (5 COMPONENTI) Individuazione dei ruoli di micro gruppo Definizione dei temi centrali con titoli/ argomenti Nuova Ricerca bibliografica, video/audio multimediale ipermediale, ipertestuale e testuale Elaborazione/produzione di testi e mappe(video/audio multimediale ipermediale, ipertestuale e testuale) Creazione di pagina condivisa sulla piattaforma Blendspace dei lavori ricercati e prodotti in gruppo (video/audio multimediale ipermediale, ipertestuale e testuale) SCHEDE DA COMPILIARE Scheda sinottica degli argomenti di MICRO gruppo FASE 2° (da compilare per i 5 argomenti) 2. Scheda sinottica generale dei per-corsi di MICRO gruppo -FASE 2b (da compilare a conclusione dei 5 argomenti) VALUTAZIONE Monitoring (da compilare per i 5 argomenti e a conclusione dei 5 argomenti) Processing

4 III FASE lavoro in MESO gruppo A- gruppo B
Individuazione dei ruoli di MESO gruppo Individuazione Messa in rete- di Parole/argomenti chiave prodotti nei micro gruppo, attraverso blend space e in meso gruppi A/B in aula. Definizione dei temi centrali con titoli argomento Nuova Ricerca bibliografica, video/audio multimediale ipermediale, ipertestuale e testuale. Elaborazione di testi e mappe (video/audio multimediale ipermediale, ipertestuale e testuale) Creazione di pagina condivisa sulla piattaforma Blendspace dei lavori ricercati e prodotti in MESO gruppo (anche in modalità video/audio/testi/mappe/iconografie) DEBRIEFING DI INTERGRUPPO- MESO, IN AULA confronto prima ruolo per ruolo rientro con report nel micro gruppo sintesi di microgruppo da condividere su piattaforma SCHEDE DA COMPILIARE Scheda sinottica MESO GRUPPO per ruolo -FASE 3 (da compilare per i 5 argomenti) VALUTAZIONE Monitoring Processing

5 IV FASE – lavoro in MACRO gruppo
Individuazione dei ruoli di MACRO gruppo Messa in rete- individuazione di Parole/argomenti chiave prodotti nei micro gruppo, attraverso blendspece e in macro gruppi, in aula. Definizione dei temi centrali con titoli argomento Nuova Ricerca bibliografica (video/audio multimediale ipermediale, ipertestuale e testuale) Elaborazione di testi e mappe (video/audio multimediale ipermediale, ipertestuale e testuale) Creazione di pagina condivisa sulla piattaforma Blenspace dei lavori ricercati e prodotti in MESO gruppo (anche in modalità video/audio/testi/mappe/iconografie) DEBRIEFING DI INTERGRUPPO- MACRO, IN AULA confronto prima ruolo per ruolo rientro con report nel micro gruppo sintesi di microgruppo da condividere su piattaforma Individuazione dei ruoli di MACRO gruppo Scheda sinottica MACRO GRUPPO per ruolo -FASE 4 VALUTAZIONE Monitoring (da compilare per i 5 argomenti e a conclusione dei 5 argomenti) Processing

6 Schede di osservazione/valutazione delle dinamiche di interdipendenza
nei gruppi cooperativi

7 Alcune regole per osservare
REGOLARITA’: delle osservazioni per vedere in profondità la vita del gruppo CONCRETEZZA: delle osservazioni che corrispondano ai fatti, non sostituire ai fatti i nostri apprezzamenti e le nostre valutazioni generali sul nostro comportamento. DOCUMENTAZIONE: per analizzare comparare e confrontarle le osservazioni e cogliere ogni cambiamento nella vita gruppo.

8 Modello esemplificativo di valutazione Rubric di valutazione*
Livelli Dimensioni Livello 1 Ottimo/distinto Punti 3 Livello 2 Buono Punti 2 Livello 3 Sufficiente Punti 1 Esposizione L’alunno espone i contenuti con chiarezza e proprietà di linguaggio, sottolinea con il tono di voce e la gestualità i passaggi più importanti. Durante l'esposizione osserva i compagni e coglie le loro sollecitazioni (risponde a domande, si interrompe e ripete se vede espressioni di dubbio o prendere appunti…) L’alunno espone i contenuti con chiarezza e proprietà di linguaggio, sottolinea con il tono di voce e la gestualità i passaggi più importanti. L’alunno espone i contenuti in modo abbastanza chiaro, non sempre utilizza un linguaggio appropriato; il tono di voce è monotono e non sempre la gestualità sottolinea i passaggi più importanti Conoscenza dei contenuti L’alunno rielabora in modo personale i contenuti, fa esempi e collegamenti con altri argomenti. Risponde con sicurezza alle domande. L’alunno rielabora in modo personale i contenuti, fa esempi e risponde con abbastanza sicurezza alle domande. L’alunno ripete i contenuti riportati sull’elaborato; ha delle difficoltà a rispondere alle domande. Organizzazione nelle modalità di presentazione L’alunno espone i contenuti secondo una logica predefinita, utilizza il cartellone per richiamare l’attenzione e presentare concetti; rispetta i propri tempi di esposizione L’alunno espone i contenuti, utilizza il cartellone per richiamare l’attenzione e presentare concetti; rispetta i propri tempi di esposizione L’alunno espone i contenuti facendo raramente riferimento al cartellone per richiamare l’attenzione e presentare concetti; rispetta abbastanza i propri tempi di esposizione Creatività nell’elaborazione dei cartelloni Il cartellone contiene tutte le informazioni principali, attira l’attenzione, è originale nella sua realizzazione e c’è un buon equilibrio tra immagini e parti scritte. Il cartellone contiene tutte le informazioni principali, attira l’attenzione ed è originale nella sua realizzazione . Il cartellone non contiene tutte le informazioni principali, c’è un buon equilibrio tra immagini e parti scritte non presenta soluzioni particolari nella sua realizzazione. 1Pini L., Veronesi P, Zanoli R. - Applicazione pratica di rubrics per valutare percorsi di apprendimento autentico in contesti differenti - * Pini L., Veronesi P, Zanoli R. - Applicazione pratica di rubrics per valutare percorsi di apprendimento autentico in contesti differenti -

9 Dalle rilevazioni effettuate
Esempio di scheda strutturata fper l’osservazione di meso gruppo: Nome del gruppo Competenze sociali Commenti Valutazioni generali Gruppo: Smemo Ascoltare Incoraggiare A incoraggia B con una pacca sulla spalla. C interviene chiedendo di riassumere prima di consegnare * Four Brain Partecipazione: C è in disparte e gioca con l’astuccio mentre A legge l’articolo e incoraggia B a cercare i termini sul vocabolario. ………… …………………. Dalle rilevazioni effettuate si può ricavare che: *A invece è l’incoraggiatore del gruppo e disposto ad aiutare gli altri….

10 (Monitoring) Scheda di micro e meso gruppo per l’osservazione delle competenze sociali
Osservazione dei comportamenti relativi ai ruoli e alle funzioni mentre si sta svolgendo il lavoro di gruppo per l'esecuzione del compito. Osservatore: ……………………..Gruppo: ……………….……. Data: ……………….. Si suggerisce di cominciare con l'osservazione di una sola abilità sociale. Comportamenti Nome valutazioni Rilevazioni effettuate Suggerisce idee Incoraggia la partecipazione Controlla la comprensione Fornisce guida Altro Totale

11 Scheda per la Revisione del lavoro di gruppo (Processing)
Descrivi un momento dell’ esperienza in cui hai apprezzato l’ attività cooperativa. Evidenzia un momento significativo di interdipendenza corresponsabile Indica le Abilità emerse o carenti di gestione delle conflittualità rispetto ai diversi ruoli rivestiti Individua elementi migliorativi dell’ azione per l’ efficacia del gruppo :::::::::::::::::::::::::::::::: :::::::::::::::::

12 SCHEDE DI OSSERVAZIONE/VALUTAZIONE PER RUOLO

13 Scheda di osservazione per ruolo -LEADER
Micro GRUPPO Obiettivi Valutazione Nome Del Leader Titolo Dell’ Argomento Verifica gli obiettivi e l’aderenza al compito. Svolge il suo ruolo in forma democratica E’ responsabile del buon andamento delle azioni di ricerca, studio e confronto; Incoraggiare la partecipazione Guida supervisiona il lavoro di gruppo rivedendo le istruzioni e ricordando al gruppo lo scopo del compito assegnato. Fornisce suggerimenti per completare meglio il compito.

14 Scheda di osservazione per ruolo- FACILITATORE
Micro GRUPPO Obiettivi Valutazione Nome Del Facilitatore Titolo Dell’ Argomento Modera nelle interazioni di gruppo Facilita il dialogo, permettendo a tutti di parlare. Espone e/o spiega al gruppo la propria parte di compito. Riassume le conclusioni o le risposte più significative del gruppo. Corregge gli errori nelle spiegazioni o negli elaborati degli altri membri. Aggiunge informazioni importanti eventualmente omesse.

15 Scheda di osservazione per ruolo- Ricercatore
Micro GRUPPO Obiettivi Valutazione Nome Del Ricercatore Titolo Dell’ Argomento Raccogliere i materiali da studiare individualmente per consentirne la presentazione negli altri gruppi. Farsi coadiuvare nella ricerca dagli altri componenti del gruppo . E’ in capo a loro raccogliere ed individuare le fonti di ogni argomento . Verificare la comprensione da parte di tutti i membri del gruppo Motivare chiaramente come si è giunti a una conclusione condivisa dell’ elaborato di gruppo.

16 Scheda di osservazione per ruolo- Elaboratore
Micro GRUPPO Obiettivi Valutazione Nome Del Elaboratore Titolo Dell’ Argomento Elaborare il prodotto finale relativo all’ argomento, avvalendosi del contributo di tutti. Fornire il coordinamento dell’ elaborato su cui svolgere il lavoro/prodotto di gruppo. Collegare i concetti e le strategie studiate ed approfondire con collegamenti interdisciplinari Approfondire ulteriori inferenze tra gli elaborati dei singoli componenti del gruppo e i molteplici aspetti e implicazioni emerse nel corso del lavoro di team.

17 Scheda di osservazione per ruolo- Controllore
Micro GRUPPO Obiettivi Valutazione Nome Del Elaboratore Titolo Dell’ Argomento Assicurarsi che tutti i membri del gruppo usino un volume di voce moderato Controlla che i componenti del gruppo svolgano il compito assegnato secondo i turni prestabiliti. Controlla il tempo a disposizione. Giudica le idee,non le persone, chiede motivazioni Sintetizza le idee e il ragionamento dei membri in un'unica affermazione integrata che possa essere condivisa da tutti. Sviluppa opzioni Valuta il lavoro di gruppo in riferimento alle istruzioni fornite per svolgere il compito,il tempo di esecuzione.

18 Scheda sinottiche PER FASI DI LAVORO

19 Scheda sinottica INDIVIDUALE
degli argomenti- FASE 1 Nome Argomenti approfonditi Titolo generale Tempi di lavoro Prodotti realizzati Auto Valutazione 25 marzo 8 aprile

20 Scheda sinottica degli argomenti di MICRO gruppo FASE 2 a
Nome del Gruppo Nomi dei componenti e ruoli per argomento Scopo Obiettivi Titolo Tempi di lavoro Prodotti realizzati Auto Valutazione * 8 aprile 17 aprile *

21 Scheda sinottica generale dei per-corsi di MICRO gruppo -FASE 2b
Nome del MICRO Gruppo Nomi e ruoli per argomento Obiettivi Titoli dei 5 argomenti Slogan del percorso Prodotti Auto Valutazione

22 Scheda sinottica MESO GRUPPO per ruolo FASE 3
Nomi Ruolo 5 Argomenti (descrizione) Scopo 5 Obiettivi Titolo degli argomenti Prodotti Auto Valutazione …. ….. ……

23 Scheda sinottica MACRO GRUPPO per ruolo FASE 4
Nomi Ruolo Argomenti Scopo Obiettivi Titolo degli argomenti Prodotti Auto Valutazione …. ….. ……

24 BIBLIOGRAFIA Andrich S, Miato L, “ La didattica positiva” ed. Erickson, 2007 Andrich S, Miato L., “La didattica inclusiva” ed. Erickson, 2003. Comoglio M, Cardoso M.A., “Insegnare e apprendere in gruppo”ed. LAS, Roma 1996. Fagiani, R, Passantini C., “Risolvere i conflitti in classe- tecniche di apprendimento cooperativo e di counseling educativo”, ed Erickson,2007 Brophy Y., Insegnare a studenti con problemi, LAS, Roma, 1999 Comoglio M. e Cardoso M., Insegnare ed apprendere in gruppo, LAS, Roma, 1996 Comoglio M., Educare insegnando, apprendere ed applicare il cooperative learning, LAS, Roma, 1996 Comoglio M., Il cooperative learning, Gruppo Abele, Torino, 1999 Pini L., Veronesi P., Zanoli R., “Applicazione pratica di rubrics per valutare percorsi di apprendimento autentico in contesti differenti: Polito M,. “Attivare le risorse del gruppo classe”, ed. Erickson, 2000 Sharan Y., Gli alunni fanno ricerca. L’apprendimento in gruppi cooperativi, Trento, Erickson, 1998 Johnson E. Johnson D., Johnson R. e Holuber E., “Apprendimento Cooperativo in classe-migliorare il clima emotivo e il rendimento”, ed. Erickson, Trento 1996. W. e Johnson R. T., L’apprendimento cooperativo, Trento, Erickson, 1998 Zecchi, E. (2004) " Per una valutazione autentica in classe. Le rubric." - Rivista on line Istruzione Emilia Romagna: SITOGRAFIA ospitiweb.indire.it/adi/CoopLearn/cooplear.htm

25 Grazie per l’attenzione


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