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di Elisabetta Vecchia Matricola

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Presentazione sul tema: "di Elisabetta Vecchia Matricola"— Transcript della presentazione:

1 di Elisabetta Vecchia Matricola 4110144
Io e la geometria di Elisabetta Vecchia Matricola

2 Da piccolina Ancor prima di inziare la scuola materna giocavo con il lego grosso (mattoncini colorati dalla forma di parallepipedo) mi piaceva tenerli in mano e guardarli e poi cercavo di costruire delle torri, ma non sempre riuscivo ad incastrare bene i pezzi uno sopra l’altro…… Mia madre maestra elementare infatti, mi compro molto presto il lego pensando che l’utilizzo di questo mi avrebbe aiutato nella costruzione delle mie conoscenze.

3 Da piccolina All’epoca della scuola dell’infanzia ricordo che era attirata dalle ruote della bici, piccole o grandi che fossero, le guardavo girare e se ne avevo la possibilità facevo girare io stessa con le mani la ruota della bici. Mi piaceva vedere la ruota girare su se stessa ed i raggi correre e quasi scomparire in questo movimento vorticoso, per poi ricomparire una volta ferma la ruota. Inoltre mi affascinava vedere i raggi ripercorrere la forma di un cerchio per ritornare alla posizione iniziale, i raggi mi davano l’idea di suddividere il piano in più parti (rappresentazione con la forma di cerchio/torta dell’idea della frazione)

4 Alla scuola dell’infanzia
Inoltre alla scuola dell’ infanzia mi piaceva molto giocare ed infilarmi tunnel (forma di cilindro) per poi sbucare fuori, e ritornare dentro……

5 Alla scuola dell’infanzia
Iniziai a giocarecon il Lego piccolo e cercavo di fare delle vere e proprie costruzioni (casa, nave dei pirati ecc) imitando mio fratello, più esperto di me.

6 Alla scuola elementare
Mi ricordo che in seconda avevamo parlato dei solidi principali (cilindro, sfera, cono, cubo, piramide e parallelepipedo) e per ognuno di essi avevo imparato il nome e cercato oggetti dalla forma simile negli oggetti quotidiani.

7 Alla scuola elementare
In prima elementare venni a contatto con i maglifici insiemi (cerchi) !

8 Alla scuola elementare
E poi l’abaco, formato da tante palline infilate in bastoncini che permettono alle persone di imparare a far di conto. (L’Abaco viene utilizzato frequentemente nella pratica didattica per la rappresentazione posizionale dei numeri in base dieci).

9 Alla scuola elementare
Poi incontrai i magnifici regoli (rettangoli) utili per imparare il calcolo decimale. Semplice sussidio per introdurre il bambino nel mondo dei numeri e del calcolo aritmetico. I regoli hanno diverso colore a seconda della lunghezza. Il cubetto, che ha il lato di 1 centimetro, rappresenta l’unità ; gli altri ne sono multipli

10 Alla scuola elementare
Mi ricordo anche le splendide cornicette che ci faceva fare la maestra all’inizio ed alla fine dlla pagina….cornicette con figure geometriche che avevano lo scopo di aitarciad imparare a stare nello spazio del quadretto

11 Alla scuola elementare
Siamo poi passati da oggetti reali, solidi e tridimensionali, alla rappresentazione delle principali figure piane. Mi ricordo che la maestra ci aveva fatto tracciare su di un foglio colorato il contorno delle facce di un cubo e poi ce le aveva fatte ritagliare.

12 Alla scuola elementare
Mi ricordo in quarta avevamo iniziato ad usare il goniometro ed il compasso ma io non ero molto capace e facevo molta fatica perciò non mi piaceva molto utilizzarli….

13 Alla scuola elementare
In quinta imparai ad a calcolare l’area ed il perimetro delle diverse figure piane e questo mi divertiva…mi sembrava di poter avere un controllo sulle forme della realtà!

14 Alle medie . Non ho proprio amato la di questo periodo, geometria, perché i problemi da affrontare mi sembravano molto difficili Vivevo il problema come un tranello in cui pensavo difficilmente ne sarei uscita…era avvilente passare iltempo su questi problemi e non riuscire a venirne fuori…..Le figure geometriche prendevano forma nella mia mente e mi sovrastavano, l’unica ancora disalvezza di quel periodo fu mia madre che mi aiutò dandomi ripetizioni

15 Alle medie Forse le mie difficoltà derivavano anche anche dal fatto che pultroppo ogni anno delle medie cambiavo professore con il conseguente cambio di approccio alla geometria e di tempo che il prof dedicava a questa, infatti spesso decideva di non fare geometria a favore di matemtica.

16 Alle medie C’era anche da fare i conti con una nuova disciplina legata alle geomeria : educazione tecnica. La mia professoressa ha provato ad insegnarmi a disegnare le figure geometriche con strumenti particolari: squadre e compasso. Abbiamo iniziato con l’utilizzo della matita per poter costruire una retta, la bisettrice di un angolo, per poi passare ai poligoni regolari ed infine ai solidi.

17 Alle medie Ma io avevo difficoltà solo a tirare una linea dritta quindi continuavo a cancellare con la gomma sul foglio da disegno, per questo spesso dovevo buttare il foglio da disegno rovinato dalle troppe cancellature……

18 Alle superiori Per fortuna visto i miei rapporti conflittuali con la geomeria alle medie, alle superiori non ho dovuto fare molta geometria. Devo dire però che negli anni delle superiori ho avuto il tempo per riappacificarmi con questa materia, arrivando ad un rapporto più equilibrato e consapevole….

19 fine


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