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Questanno,noi Pantere,abbiamo voluto cimentarci in unaltra esperienza, quella del giornalismo. Abbiamo avuto molte idee prima di scegliere quella definitiva,

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Presentazione sul tema: "Questanno,noi Pantere,abbiamo voluto cimentarci in unaltra esperienza, quella del giornalismo. Abbiamo avuto molte idee prima di scegliere quella definitiva,"— Transcript della presentazione:

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3 Questanno,noi Pantere,abbiamo voluto cimentarci in unaltra esperienza, quella del giornalismo. Abbiamo avuto molte idee prima di scegliere quella definitiva, Ma alla fine tutte insieme abbiamo deciso di creare un articolo di giornale sulla Nostra città:Mazara del Vallo; citando sia gli aspetti positivi che negativi.

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7 Come seconda impresa abbiamo realizzato un vero e proprio giornalino Rispettando con attenzione le norme dettate dal giornalismo..

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9 Dopo lo smarrimento iniziale e risolti temporaneamente i problemi legati ad una prima sistemazione degli sfollati,ora limperativo è: ricominciare a lavorare. Tutti vogliono far ripartire il prima possibile leconomia della regione. Tornare a lavorare è unancora di salvezza,anche psicologicamente è dimostrare che la vita continua.Il terremoto ha colpito pesantemente le aziende artigiane dellAquila ma tutta leconomia soffre in una regione dove la crisi era già pesante prima del sisma. Proprio per questo cè la consapevolezza che non si deve perdere tempo: occorre ripartire il più presto possibile.Diventa sempre più urgente reperire i fondi necessari per la ricostruzione e per dare nuova spinta alleconomia.Occorre andare al di là degli aiuti e della solidarietà,occorre uniniziativa concreta da parte del governo, ma molte sembrano le contraddizioni. Gli italiani infatti con generosità stanno aiutando con i loro soldi i terremotati,ma non capiscono e non accettano certe manifestazioni di spreco dei fondi pubblici.Mi riferisco ad esempio alla bocciatura della proposta di unire il referendum alle elezioni europee ed amministrative già previste per il 6 e 7 giugno: si sarebbero risparmiati circa 400 milioni di euro.Un altra decisione che lascia sconcertati è la proposta di aggiungere la voce pro terremoto nella casella del 5 per mille della dichiarazione dei redditi.Sarebbe una guerra tra poveri,vorrebbe dire mettere in concorrenza le popolazioni abruzzesi con altre situazioni di debolezza e di precarietà.Cè chi ha addirittura proposto di sospendere l8 per mille alle diverse confessioni religiose: ci si dimentica però che questa quota dovrebbe già essere destinata a scopi di interesse sociale o di carattere umanitario.E giusto cercare fondi per la ricostruzione senza colpire i cittadini con nuove tasse: perché non prevedere però un contributo da parte dei redditi più elevati e degli stessi parlamentari? Il dramma dellAbruzzo ha fatto passare inosservata una decisione delle Commissioni della Difesa,che hanno autorizzato lacquisto di 131 caccia bombardieri dal costo di 100 milioni luno.In un periodo di pace questa spesa è decisamente assurda e del tutto inutile,sembra quasi una presa in giro! Questifondi potrebbero servire non solo allAbruzzo, ma anche a tutte le famiglie che stanno pagando sulla loro pelle le conseguenze della crisi economica in cui ci troviamo.E necessario che i politici si mettano dalla parte dei cittadini,lavorino con coscienza e serietà e sappiano operare concretamente per il bene comune.Solo in questo modo si può sperare in un futuro migliore. Dopo lo smarrimento iniziale e risolti temporaneamente i problemi legati ad una prima sistemazione degli sfollati,ora limperativo è: ricominciare a lavorare. Tutti vogliono far ripartire il prima possibile leconomia della regione. Tornare a lavorare è unancora di salvezza,anche psicologicamente è dimostrare che la vita continua.Il terremoto ha colpito pesantemente le aziende artigiane dellAquila ma tutta leconomia soffre in una regione dove la crisi era già pesante prima del sisma. Proprio per questo cè la consapevolezza che non si deve perdere tempo: occorre ripartire il più presto possibile.Diventa sempre più urgente reperire i fondi necessari per la ricostruzione e per dare nuova spinta alleconomia.Occorre andare al di là degli aiuti e della solidarietà,occorre uniniziativa concreta da parte del governo, ma molte sembrano le contraddizioni. Gli italiani infatti con generosità stanno aiutando con i loro soldi i terremotati,ma non capiscono e non accettano certe manifestazioni di spreco dei fondi pubblici.Mi riferisco ad esempio alla bocciatura della proposta di unire il referendum alle elezioni europee ed amministrative già previste per il 6 e 7 giugno: si sarebbero risparmiati circa 400 milioni di euro.Un altra decisione che lascia sconcertati è la proposta di aggiungere la voce pro terremoto nella casella del 5 per mille della dichiarazione dei redditi.Sarebbe una guerra tra poveri,vorrebbe dire mettere in concorrenza le popolazioni abruzzesi con altre situazioni di debolezza e di precarietà.Cè chi ha addirittura proposto di sospendere l8 per mille alle diverse confessioni religiose: ci si dimentica però che questa quota dovrebbe già essere destinata a scopi di interesse sociale o di carattere umanitario.E giusto cercare fondi per la ricostruzione senza colpire i cittadini con nuove tasse: perché non prevedere però un contributo da parte dei redditi più elevati e degli stessi parlamentari? Il dramma dellAbruzzo ha fatto passare inosservata una decisione delle Commissioni della Difesa,che hanno autorizzato lacquisto di 131 caccia bombardieri dal costo di 100 milioni luno.In un periodo di pace questa spesa è decisamente assurda e del tutto inutile,sembra quasi una presa in giro! Questifondi potrebbero servire non solo allAbruzzo, ma anche a tutte le famiglie che stanno pagando sulla loro pelle le conseguenze della crisi economica in cui ci troviamo.E necessario che i politici si mettano dalla parte dei cittadini,lavorino con coscienza e serietà e sappiano operare concretamente per il bene comune.Solo in questo modo si può sperare in un futuro migliore.

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12 Giorno 6 e 7 giugno abbiamo vissuto la nostra seconda missione di sq. Abbiamo preso il pulman e siamo andate a palermo. Dopo esserci sistemate per la Notte ci siamo recate al giornale di Sicilia dove il redattore di TGS ci ha ben accolte Facendoci visitare la sala montaggio,la regia ecc..

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18 Il giorno seguente abbiamo fatto un sondaggio ai palermitani sul problma dei rifiuti Creando un vero e proprio servizio televisivo,dopo siamo ritornate in redazione e la Nostra guida ci ha dato qualche consiglio in più. Successivamente siamo ritornate In sede,abbiamo pranzato e dopo una breve visita turistica abbiamo preso il pulman Per ritornare!!

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