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PubblicatoRosangela Pala Modificato 10 anni fa
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L’Amministratore di sostegno Legge 6/2004 A cura di Luciano Battaglini
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Si tratta di un istituto giuridico entrato per la prima volta nell’ordinamento italiano con la legge n. 6 del 9 gennaio 2004, così come era già avvenuto in altri Paesi Europei.
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Il legislatore italiano ha realizzato in questo modo una fra le più importanti riforme per la protezione delle persone fisiche, rispondendo ad attese della collettività che duravano da molti anni.
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E’ stato introdotto nel Codice Civile un innovativo strumento per il supporto degli esseri umani che versano in condizioni di disagio, psichico o fisico, fornendo quindi congrue risposte alle famiglie in difficoltà.
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Lo scopo è quindi quello di affiancare il soggetto la cui capacità di agire risulti limitata o del tutto compromessa.
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tutti gli atti cadenti nella sua sfera decisionale
Il soggetto capace È colui che : è in grado di compiere tutti gli atti cadenti nella sua sfera decisionale
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Il soggetto capace E’ colui che è in possesso delle:
CAPACITA’ GIURIDICA CAPACITA’ DI AGIRE CAPACITA’ DI INTENDERE E DI VOLERE
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Il soggetto capace “Capacità giuridica” La capacità giuridica si acquista, ai sensi dell'art. 1 del codice civile, al momento della nascita; è destinata ad accompagnare l'individuo durante l'arco dell’intera esistenza. Con l'attribuzione della capacità giuridica l’individuo diventa soggetto di diritto, e acquista la possibilità di essere titolare di diritti e di doveri, contemplati e protetti dall'ordinamento.
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Il soggetto capace “ Capacità di agire ” La capacità di agire o legale si acquisisce, secondo le indicazioni dell'art. 2 del codice civile, al compimento della maggiore età ( 18 ANNI ) ; coincide normalmente con la capacità naturale di intendere e di volere in quanto legata all'idoneità del soggetto a curare i propri interessi. Essa si sostanzia nella possibilità di compiere atti giuridici ritenuti validi e meritevoli di tutela dall'ordinamento: è, in altri termini, l'attitudine a creare, modificare, estinguere validamente “rapporti giuridici”.
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Il soggetto capace “ Capacità di intendere e volere ” E’ il Presupposto sostanziale della capacità di agire E’ contemplata in svariate disposizioni quale premessa necessaria per la conclusione di un contratto, per la redazione di un testamento, ai fini dell’imputabilità di un atto illecito, e cosi via… Essa si sostanzia nella possibilità di compiere atti giuridici ritenuti validi e meritevoli di tutela dall'ordinamento: è, in altri termini, l'attitudine a creare, modificare, estinguere validamente “rapporti giuridici”.
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Atto giuridico Atto giuridico =
Qualunque attività che il soggetto compie ed al quale l’ordinamento dà rilevanza, e da cui conseguono effetti giuridici
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L’ Amministrazione di Sostegno è quindi un “nuovo” istituto di protezione, avente la funzione di “tutelare, … le persone prive in tutto o in parte di autonomia, con la minore limitazione possibile della capacità di agire“.
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Codice Civile Art. 404 Amministrazione di sostegno. La persona che, per effetto di una infermità ovvero di una menomazione fisica o psichica, si trova nella impossibilità, anche parziale o temporanea, di provvedere ai propri interessi, può essere assistita da un amministratore di sostegno, nominato dal giudice tutelare del luogo in cui questa ha la residenza o il domicilio.
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Amministratore di Sostegno
A chi è rivolta la nuova legge istitutiva dell’Amministratore di Sostegno ? A tutte le persone che per effetto di una menomazione sia fisica che psichica si trovano nell’impossibilità di provvedere, anche in via temporanea, ai propri interessi (anziani, disabili fisici o psichici, alcolisti, tossicodipendenti, malati) e che non hanno la piena autonomia nella vita quotidiana, mediante interventi di sostegno temporaneo o permanente
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Amministratore di Sostegno
E’ una possibilità di difesa particolarmente significativa nei casi di “ beneficiando “ che pur senza essere in stato di totale infermità , risulti comunque inadeguato o impacciato nella gestione dei propri interessi
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Amministratore di Sostegno
E’ una soluzione pienamente in linea con l’evolversi della scienza ( psichiatria, pscicologia, psicanalisi ) E’ una soluzione pienamente in linea con le trasformazioni del “sentire comune” a proposito dei disabili mentali e delle persone deboli in generale
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Amministratore di Sostegno
E’ una evoluzione della precedente disciplina in vigore, che aveva molti inconvenienti, elevati costi e prevedeva misure troppo “ totalizzanti “ come : L’ interdizione L’ inabilitazione
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Amministratore di Sostegno
L’ interdizione Misura più severa ed invasiva di salvaguardia Attivabile per gravi patologie e menomazioni del destinatario a livello psichico Prevede ablazione completa della capacità di agire
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Amministratore di Sostegno
L’ interdizione Gli effetti di “ ingabbiamento “ che determina sono prevalentemente funzionali non al bene ed alla felicità del soggetto da proteggere, quanto soprattutto agli interessi della famiglia ed alla difesa del patrimonio domestico : “ in sostanza si emargina chiunque per evitare che possa fare danni “
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Amministratore di Sostegno
L’ interdizione Destinatari di tale sentenza sono coloro che versano in condizioni di abituale infermità di mente e non sono in grado di provvedere adeguatamente ai propri interessi Il TUTORE è il soggetto che assume il compito di proteggere l’interdetto e viene individuato e nominato dal Tribunale
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Amministratore di Sostegno
L’ inabilitazione Infermità parziale o situazioni tali da mettere a rischio gli interessi della persona Destinatari: - maggiorenne infermo di mente - coloro che per prodigalità, uso di alcoolici e/o stupefacenti espongano se e la propria famiglia a gravi pregiudizi economici
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Amministratore di Sostegno
L’ inabilitazione Incapacitazione di agire ( incapacità legale ) relativa Il Curatore svolge il controllo sugli atti di straordinaria amministrazione nessun controllo sugli atti di ordinaria amministrazione, che l’inabilitato può compiere da solo
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Amministratore di Sostegno
L’ AMMINISTRAZIONE DI SOSTEGNO Misura che entra in gioco, come le altre, a livello degli atti negoziali - patrimoniali e non – la CAPACITA’ GIURIDICA non è implicata e rimane TOTALE
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Finalità della Legge 6/2004 "La presente legge ha la finalità di tutelare, con la minore limitazione possibile della capacità di agire, le persone prive in tutto o in parte di autonomia nell'espletamento delle funzioni della vita quotidiana, mediante interventi di sostegno temporaneo o permanente."
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Amministratore di sostegno
Art. 404c.c. : “la persona che, per effetto di una infermità ovvero di una menomazione fisica o psichica, si trova nella impossibilità, anche parziale o temporanea, di provvedere ai propri interessi, può essere assistita da un amministratore di sostegno” L’amministratore di sostegno: ha come obiettivo la tutela delle persone, in tutto o in parte prive di autonomia, nell’espletamento delle incombenze della vita quotidiana; si interessa della cura della persona del beneficiario; agisce nei rigorosi limiti delle istruzioni impartite dal giudice e non nel rispetto della volontà dell’incapace.
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L’Amministrazione di Sostegno
Quindi e’ una misura che si prefigge si salvaguardare le persone prive di autonomia nelle attività della vita quotidiana, intervenendo – non solo su aspetti economici – con il minor grado di limitazione della capacità di agire, anche aiutandole ad affrontare problemi concreti (come acquistare, vendere, affittare un appartamento o investire somme di denaro)
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L’Amministrazione di Sostegno
Ha diritto ad essere assistito da un A.S.: “la persona che, per effetto di un’infermità ovvero di una menomazione fisica o psichica, di trova nella impossibilità anche parziale o temporanea, di provvedere ai propri interessi”. n.b.: Si richiede l’accertamento sanitario di una infermità o di una menomazione fisica (anche sensoriale) o psichica in senso ampio
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L’Amministrazione di Sostegno
Perché l’Amministratore di Sostegno? per non abbandonare i soggetti impossibilitati a gestire e condurre a buon fine: le iniziative della vita quotidiana che incontrano serie difficoltà nell’organizzare la loro vita quotidiana e vedono seriamente insidiate le possibilità di realizzazione e salvaguardia dei loro interessi
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L’Amministrazione di Sostegno
Perché l’Amministratore di Sostegno? per non mortificare le persone in situazione di disagio - quindi no a qualsiasi intervento ingiustificatamente pesante e oppressivo per il beneficiario
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L’Amministrazione di Sostegno
Perché l’Amministratore di Sostegno? In sintesi per sostenere affiancando o sostituendo il beneficiario senza intaccare la dignità personale nello svolgimento delle attività quotidiane conservandogli il più possibile la capacità di agire
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L’Amministrazione di Sostegno
Quando si attiva l’Amministrazione di Sostegno Quando occorra fronteggiare situazioni di inettitudine o problemi fisici che creano grave imbarazzo della persona riguardo il compimento di operazioni dell’esistenza quotidiana.
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L’Amministrazione di Sostegno
Quando si attiva l’Amministrazione di Sostegno Tale condizione può derivare da impedimenti di varia natura: - psichica - fisica - sensoriale - anagrafica: quindi anche l’anziano lucido ma che accusa impacci e sia poco disinvolto nel fare le cose della vita - istituzionale - etc
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L’Amministrazione di Sostegno
Quando si attiva l’Amministrazione di Sostegno Vanno evitate quindi letture troppo restrittive o medicalistiche dell’art 404 C.C. , norma che fa riferimento, nell’enunciazione dei presupposti che giustificano l’attivazione del AdS, a vuoti, anche parziali o temporanei, che derivino da una “ infermità “ o da una “ menomazione fisica o psichica “. Quindi il criterio guida da utilizzare è quello della “ inadeguatezza gestionale “ da cui scaturisce il “ bisogno di sostegno “. Quindi ipotesi numerose, diversificate e difficilmente catalogabili.
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L’Amministrazione di Sostegno
Per quale genere di operazioni è consentito ricorrere all’AdS Per l’espletamento di qualsiasi operazione ( atto o contratto ) utile al maggior benessere e alla difesa degli interessi personali e patrimoniali del beneficiario.
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L’Amministrazione di Sostegno
Per quale genere di operazioni è consentito ricorrere all’AdS Quindi: - tutela salute fisica e psichica e cura generale ( es: prestazione consenso informato, indicazioni di fine vita ) - atti patrimoniali: pagamento utenze, rette, riscossione stipendio/pensione, domande invalidità, accompagnamento, vendita beni immobili e mobili, accettazione eredità, esercizio impresa
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L’Amministrazione di Sostegno
Se il beneficiario dell’AdS si oppone alla nomina ? Il consenso dell’interessato è di norma basilare ed il Giudice deve ricercarlo. Possono esserci casi in cui il Giudice, nell’esclusivo interesse della salvaguardia della persona, decide comunque la nomina, incaricando l AdS di attivarsi nei limiti del possibile, cercando di far comprendere all’assistito il senso profondo dell’intervento di assistenza, supporto e protezione.
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L’Amministrazione di Sostegno
Per quale genere di operazioni è consentito ricorrere all’AdS Le mansioni dell’AdS possono essere: - continue, frequenti e numerose ( riscossione pensione, pagamento rette ) - una tantum ( vendita beni immobili e mobili, eredità )
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L’Amministrazione di Sostegno
* Procedura per l’attivazione: snella e informale poco o per nulla onerosa relativamente veloce: attivabile anche d’urgenza in tempi brevissimi
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Il procedimento per la nomina dell’A.d.S.:aspetti generali
Art. 405 C.C. Il giudice decide con decreto motivato immediatamente esecutivo, modificabile o integrabile in ogni tempo anche d’ufficio Entro 60 giorni Ricorso al giudice tutelare Art. 405 C.C. Il decreto di nomina dell’A.S. deve contenere: le generalità della persona beneficiaria e dell'amministratore di sostegno; la durata dell'incarico, che può essere anche a tempo indeterminato; l'oggetto dell'incarico e degli atti che l'amministratore di sostegno ha il potere di compiere in nome e per conto del beneficiario; gli atti che il beneficiario può compiere solo con l'assistenza dell'amministratore di sostegno; i limiti, anche periodici, delle spese che l'amministratore di sostegno può sostenere con utilizzo delle somme di cui il beneficiario ha o può avere la disponibilità; la periodicità con cui l'amministratore di sostegno deve riferire al giudice circa l'attività svolta e le condizioni di vita personale e sociale del beneficiario. Artt.406, 417 C.C. Il ricorso può essere presentato da: il beneficiario stesso; il coniuge; la persona stabilmente convivente; i parenti entro il 4° grado; gli affini entro il 2° grado; il tutore o curatore; i responsabili dei servizi sanitari e sociali il pubblico ministero.
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L’Amministrazione di Sostegno
Artt.406, 417 C.C. Il ricorso può essere presentato da: il beneficiario stesso; il coniuge; la persona stabilmente convivente; i parenti entro il 4° grado: genitori, figli, fratelli o sorelle, nonni, zii, prozii, nipoti, cugini ; gli affini entro il 2° grado: cognati, suoceri, generi, nuore; il tutore o curatore; i responsabili dei servizi sanitari e sociali il pubblico ministero.
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La procedura: il ricorso (Art. 407 c.c.)
generalità della persona beneficiaria; Indicazioni della sua dimora abituale; Indicazioni delle ragioni per cui si chiede la nomina dell’amministratore di sostegno (La mancanza di 1,2,3 comporta la nullità del ricorso) Indicazione del nominativo e del domicilio del coniuge, dei discendenti, degli ascendenti, dei fratelli e dei conviventi del beneficiario, se conosciuti dal ricorrente
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Segue: fase istruttoria (art.407 c.c.)
Ascolto della persona (anche recandosi nel luogo in cui la stessa si trovi) Assunzione delle necessarie informazioni (coniuge, parenti entro quarto grado, servizi sociali, sanitari, polizia municipale) Ascolto della parte ricorrente Effettuazione di accertamenti medici (CTU) Tutti gli altri mezzi istruttori utili
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I provvedimenti d’urgenza
L’art. 405 c.c., per l’amministrazione di sostegno, prevede che, nelle more del procedimento: Qualora ne sussista la necessità, il giudice tutelare adotta anche d'ufficio i provvedimenti urgenti per la cura della persona interessata e per la conservazione e l'amministrazione del suo patrimonio. Può procedere alla nomina di un amministratore di sostegno provvisorio indicando gli atti che è autorizzato a compiere.
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Chi può essere nominato A.d.S. (art. 408 c.c.)
il padre, la madre, il figlio o il fratello o la sorella e comunque il parente entro il quarto grado il coniuge (purché non separato legalmente) la persona stabilmente convivente con l’interessato (novità assoluta) altre persone ritenute idonee dal giudice tutelare i legali rappresentanti dei soggetti “di cui al Titolo secondo del Libro primo del Cod. Civ.” ( responsabili associazioni volontariato ) divieto agli operatori dei servizi pubblici e privati che si prendono cura dell’interessato
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DESIGNAZIONE ANTICIPATA (art. 408 c.c.)
la norma prevede che chiunque, in previsione della propria eventuale incapacità, possa designare - indicare cioè in un atto scritto - la persona cui andrà conferito all’occorrenza l’incarico di amministratore di sostegno. Tale atto scritto potrà consistere in un atto pubblico (formato dal notaio) oppure in una scrittura privata autenticata (in tal caso il notaio si limiterà ad attestare la veridicità della sottoscrizione). La designazione anticipata può riguardare anche più persone, in ordine successivo, quali possibili ‘candidati’ alla funzione. Nulla impedisce che l’autore della designazione anticipata cambi successivamente opinione, decidendo di revocare la designazione effettuata. Ciò dovrà avvenire – sottolineiamo - con la stessa forma (atto pubblico o scrittura privata autenticata) che è stata seguita per la designazione.
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IMPEDIMENTI ALL’ESERCIZIO DEL RUOLO
1. INCAPACITA’: - chi non abbia la libera disponibilità del suo patrimonio - il figlio, riguardo al quale tale esclusione sia stata stabilita da parte del genitore (con disposizione scritta) - chi abbia o stia per avere una lite con l’amministrando, tale da poter pregiudicare l’interesse di quest’ultimo - chi sia stato rimosso da una tutela o sia stato dichiarato decaduto o sospeso dalla potestà genitoriale - Il fallito. 2. DISPENSA (su domanda): - arcivescovi, vescovi, ministri di culto - militari in attività di servizio - chi ha compiuto 65 anni - chi ha più di 3 figli minori - chi esercita altra tutela 3. ESCLUSIONE: il caso degli operatori.
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I COMPITI DELL’A.d.S. Art. 410 C.c.
Cura gli interessi del beneficiario; Deve tener conto dei bisogni e delle aspirazioni del beneficiario; Informare tempestivamente il beneficiario sugli atti da compiere; Dura in carica 10 anni (eccezione per coniuge, convivente,ascendente, discendenti).
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Il beneficiario può: Attivare lui stesso la procedura
Nominare un proprio consulente Esigere un rendiconto periodico Continuo dialogo con il beneficiario (bisogni ed aspirazioni) Pretendere in ogni momento la modifica o la revoca del provvedimento
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Effetti dell’A.d.S. Art. 409 C.c.
Il beneficiario conserva la capacità di agire per tutti gli atti che non richiedono la rappresentanza esclusiva o l’assistenza necessaria dell’A.d.S. Il beneficiario può in ogni caso compiere gli atti necessari a soddisfare le esigenze della propria vita quotidiana.
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