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PubblicatoLazzaro Longo Modificato 10 anni fa
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Linux e il Desktop
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IL KDE
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KDE è un ambiente Desktop Sostanzialmente una raccolta di programmi, tecnologie e documentazione che cerca di facilitare l'utilizzo di Linux agli utenti. La distribuzione Linux Mandrake Move utilizza l'interfaccia grafica KDE. KDE è stato sviluppato da un gruppo di programmatori appartenenti a diverse nazionalità, riflettendo in pieno lo spirito dellOpen Source.
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Per avere un'idea di come verrebbe svolto il lavoro di sviluppo possiamo visitare il sito: www.kde.org/international/italy/
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Lo scopo principale di questo gruppo è fornire software di alta qualità che consenta all'utente una facile gestione delle risorse presenti sul proprio computer. Il progetto KDE nasce nel 1996 e dà i primi frutti due anni dopo, la versione attuale (Aprile 2004) è la 3.2.2.
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Se siamo interessati a conoscere l'elenco delle applicazioni sviluppate per KDE possiamo portarci alla pagina: http://kde-apps.org/ l'elenco è veramente lungo e include programmi per ufficio, per la grafica, per il multimedia per giochi e altro.
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Per dare unidea della dimensione del progetto basta pensare che la raccolta completa dei codici sorgente include 4 milioni di linee di programma, più dello stesso sistema operativo Linux, i cui sorgenti consistono in circa 3,7 milioni di linee di codice. Sembra incredibile che un prodotto di tale complessità e qualità possa essere distribuito gratuitamente, eppure è proprio così. Ringraziamo quindi le centinaia di persone che, gratuitamente, offrono il loro lavoro per lo sviluppo del software Open source
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www.kde.org/jobs/open.php contenente l'elenco delle porzioni di codice da sviluppare. Essendo KDE un progetto libero e aperto, la collaborazione è benvenuta.
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A differenza di Windows, che è un sistema operativo proprietario è "chiuso", Linux può utilizzare differenti interfacce, siamo liberi di provarne diverse sino a trovare quella che preferiamo. Fra le più diffuse citiamo: KDE, Gnome, Xfree86 e CVS Gnome può poi utilizzare diversi gestori di finestre (che si occupano solamente della visualizzazione delle finestre) come Enlightenment, FVWM, IceWine o Window Maker. Mentre KDE utilizza unicamente il gesto-re di finestre KWM Occorre dire che non tutte le interfacce grafiche sono gratuite, alcune sono prodotte e vendute come prodotti commerciali. Un'avvertenza: la distribuzione MandrakeMove è decisamente atipica, trattandosi di una versione di valutazione che parte da CD, fra le altre limitazioni, vi è anche l'impossibilità di utilizzare un'interfaccia diversa da KDE, peraltro ottima.
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Dopo la procedura di avvio della distribuzione, apparirà I'ambiente desktop KDE. Possiamo subito notare la somiglianza con Windows e un'accattivante immagine fa da sfondo alle icone di sistema. Nella parte inferiore dello schermo troviamo una barra degli strumenti contenente un menu e altri pulsanti utili per I'avvio rapido delle applicazioni. L'interfaccia KDE si presenta molto funzionale e facilmente accessibile anche ai meno esperti. L'interfaccia grafica
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L'interfaccia KDE si presenta molto funzionale e facilmente accessibile anche ai meno esperti.
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è completamente personalizzabile e configurabile, nell'aspetto e nelle funzionalità. Se I'immagine di sfondo non ci piace, possiamo cambiarla; KDE, infatti,
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Esattamente come in altri sistemi operativi; il desktop puo essere considerato il fulcro attorno al quale ruota la gestione amministrativa della macchina e attraverso cui e possibile accedere ai dispositivi e ai dati. II desktop KDE diviso in due parti: Desktop inteso come spazio sul quale e possibile annotare o appoggiare i documenti e i riferimenti e sul quale compaiono le finestre degli applicativi.
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Analizziamo gli elementi contenuti nella barra di avvio posta nella parte inferiore del desktop. Pannello di controllo dal quale possibile amministrare velocemente I'intero sistema. II desktop KDE consente, come altri suoi colleghi, di eseguire in modo facile e veloce operazioni di trascinamento o di copia e incolla fra le diverse finestre. Un'interessante funzione visualizza I'anteprima del contenuto del file selezionato posizionando il cursore del mouse su una qualsiasi icona.
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II primo a sinistra e ii pulsante "avvio applicazioni": apre il menu principale strutturato ad albero. Da qui possiamo accedere a tutte le applicazioni e utility disponibili. Da questo menu possiamo inoltre spegnere ii computer, bloccare to schermo, trovare file. Un utente Windows lo paragonerà sicuramente al pulsante Avvio e/o Start. II secondo pulsante da sinistra "abbassa finestre": se e necessario accedere velocemente alle icone presenti sul desktop, premendo su questo tasto vengono ridotte a icona tutte le finestre che compaiono sul desktop. Per tornare al passaggio precedente basta cliccare nuovamente sul pulsante e la situazione precedente sarà' ripristinata.
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Proseguendo verso destra troviamo il pulsante "home": premendolo e' mostrata la propria directory di lavoro. Utilizzando i consueti strumenti possiamo navigare fra i documenti e dati presenti sul computer e sulla rete. Pulsante "browser Konqueror": attiva il navigatore integrato per i file ("file manager") e per Internet ("web browser"). Proseguendo verso destra, al termine dei pulsanti applicativi, compaiono quelle che in gergo sono chiamate applet, cioè veri applicativi il cui ambiente di lavoro è il pannello di controllo. Le applet forniscono informazioni in tempo po reale sullo stato del sistema e permettono di agire direttamente su alcune configurazioni dello stesso.
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(basta cliccare sulla data per farlo apparire). Oltre all'orologio c'è anche il "vassoio di sistema", che contiene informazioni e controlli come ad esempio Klipper che consente di avere uno storico delle selezioni di testo. Ci permette di utilizzare fino a 16 desktop virtuali (proposti di default 4), ciascun indipendente dall'altro, permettendo di spostare le finestre da un desktop all'altro. II Desktop panel offre quindi la possibilità di usare "luoghi di lavoro" multipli, in modo da non dover ammucchiare tutte le vostre applicazioni in uso in una parte del desktop. Per esempio, nel primo desktop potremmo leggere un documento, nel secondo consultare la nostra casella e-mail, nel terzo navigare in Internet e nel quarto variare le configurazioni di sistema; il tutto contemporaneamente e senza dover aprire quattro finestre in un unico desktop. Per passare da un desktop all'altro oltre al semplice click sul desktop scelto nel Desktop Panel possiamo anche utilizzare i tasti della tastiera Ctrl+Alt+freccia destra/sinistra. L'applet più innovativa del desktop è sicuramente il "Desk-top panel". Inoltre, all'estremità destra del pannello di controllo sono presenti orologio e calendario
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Eseguire configurazioni dell'interfaccia Un'applicazione molto importante che troviamo solitamente nella barra e nel menu avvio applicazioni è il; Centro di Controllo.
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Il Centro di Controllo ci permette di configurare in modo semplice e veloce il nostro sistema.
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Questa applicazione ovvia ai limiti e ai problemi di configurazione tipici dei sistemi Linux nei quali le operazioni di configurazione comportano l'inserimento di comandi specifici nella shell, e possono essere quindi eseguite esclusivamente da persona-le competente. Il Centro di Controllo consente di modificare le impostazioni senza dover conoscere i rispettivi co-mandi. La finestra di selezione del Centro di Controllo è divisa in tre parti: Indice, visualizza in una struttura ad albero i para-metri modificabili suddivisi per categorie Cerca, permette di digitare delle parole chiave che verranno ricercate all'interno delle configurazioni. Guida, fornisce un aiuto in linea per il menù attualmente selezionato. Per modificare l'aspetto del nostro Desktop possiamo quindi avvalerci di questa potente applicazione. Nell'elenco posto nella parte sinistra della finestra osserviamo gli elementi del sistema modificabili, procediamo scegliendo la voce Aspetto; verranno proposte tutte le configurazioni possibili applicabili dell'interfaccia del desktop.
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Selezionando Aspetto possiamo intervenire sulle proprietà di formattazione del testo visualizzato all'interno del Desktop. Possiamo, infatti, tramite gli strumenti di selezione apparsi a destra, scegliere e impostare: il tipo di carattere, la dimensione e il colore del testo.
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Selezionando la voce Barra delle Applicazioni ci vengono invece proposte le impostazioni riguardanti la configurazione grafica della Barra delle Applicazioni. Possiamo quindi impostare le caratteristiche di visualizzazione degli oggetti al suo interno e il tipo di azione che deve corrispondere alla pressione di uh tasto del mouse su di essi.
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Selezionando la voce Colori appaiono le impostazioni riguardanti il colore delle Finestre e della Barra delle Applicazioni. Ci vengono proposti degli schemi predefiniti, che possiamo comunque modificare a nostro piacimento.
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La voce Comportamento mostra impostazioni generali riguardanti il comportamento del Desktop. Possiamo decidere quali elementi visualizzare e il comportamento dell'interfaccia alla pressione di un pulsante del mouse. Se, ad esempio, selezioniamo nel riquadro Mostra anteprima per la casellina immagini, tutte le immagini presenti sul Desktop verranno visualizzate con un piccolo riquadro contenente l'anteprima.
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Tramite la voce Comportamento delle Finestre possiamo invece determinare il comportamento che deve tenere le finestre durante l'azione del mouse.
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Tramite la voce Decorazioni Finestra possiamo scegliere Io stile di decorazione applicato alle finestre. La voce Redmond si riferisce, evidentemente, allo stile di Windows...
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Selezionando la voce Desktop Multipli possiamo impostare il numero di Desktop virtuali da utilizzare (da 1 a 16) e assegnare a ognuno un nome.
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Come Windows, anche la nostra distribuzione ci offre dei temi predefiniti associabili al Desktop. Tramite la voce Gestore dei Temi possiamo selezionarne uno tra i predefiniti o crearne di nuovi ciccando sul tasto Crea. Applicando un tema al Desktop tutte le impostazioni grafiche (come colore e formattazione del testo) prima applicate non verranno prese in considerazione.
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Possiamo quindi scegliere quali icone desideriamo utilizzare; selezionando la voce Icone ci vengono infatti proposti dei set di icone di sistema.
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Selezionando la voce Pannelli, decidiamo la posizione e le dimensioni che la Barra delle Applicazioni deve assumere.
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Come in Windows possiamo richiedere la visualizzazione di un salvaschermo dopo un tempo determinato di inutilizzo del sistema. Selezionando la voce Salvaschermo possiamo, infatti, scegliere il tipo di salvaschermo e impostarne, se possibile, le proprietà. Alla disattivazione del salvaschermo ci verrà richiesto l'inserimento della password utente inserita all'avvio; un inserimento errato non consentirà l'accesso al sistema.
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La voce Sfondo ci permette, infine, di selezionare il colore o un'immagine di sfondo. Si può determinare un'impostazione unica per ogni Desktop virtuale o assegnare a ognuno di essi sfondi differenti.
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La distribuzione da noi utilizzata, offre un'altra intuitiva finestra di dialogo dedicata alle configurazioni chiamata Modulo di Controllo KDE. La possiamo facilmente avviare facendo clic con il tasto destro del mouse in un punto libero del desktop e selezionando successivamente la voce Configura il Desktop.
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Risoluzione e colori La distribuzione MandrakeMove, per ragioni di semplicità e speditezza dell'installazione, non consente la scelta della risoluzione del monitor e della profondità di colore; risoluzione e colori vengono scelti in base alle caratteristiche dell'hardware (monitor e scheda grafica) in fase di installazione. Questa può essere considerata una pecca. Tuttavia è anche un elemento di sicurezza in quanto impedisce che l'utente possa immettere impostazioni errate che impediscano la visualizzazione come ad esempio una risoluzione e un numero di colori non supportati dal monitor o dalla scheda grafica.
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Abbiamo quindi tutti gli elementi necessari per personalizzare a piacimento il nostro Desktop. Teniamo conto di un problema: essendo la nostra una Distribuzione Live, tutte le impostazioni da noi effettuate verranno perse al riavvio del sistema. Possiamo quindi ora provare a impostare il nostro sistema per valutarne la funzionalità.
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