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PubblicatoLivio Cortese Modificato 8 anni fa
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Il Settecento: gli stati europei tra guerre e paci R. Wright, La battaglia di Quiberon Bay, 21 novembre 1759: il giorno dopo
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La Francia di Luigi XIV P. Mignard, La Vittoria corona d’alloro Luigi XIV, data ignota (seconda metà del ‘700)
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Il re sole Deo minor, sed orbe major Luigi XIV (1643-1715) ha una lucida visione della centralità della funzione regia, che nessuno, nemmeno la nobiltà di spada, deve offuscare Fa costruire la reggia di Versailles, dove si stabilisce nel 1682 con il governo e la corte. Il palazzo copre uno spazio enorme: nel 1699 ospita stabilmente più di 5000 persone Qui va in scena, ogni giorno, il teatro del potere regale, ossia una incessante rappresentazione della sua dignità, che ha inizio nelle più intime stanze del palazzo e che si conclude nelle cerimonie allestite in luoghi aperti Emerge così il carattere patrimoniale del potere sovrano e la commistione tra pubblico e privato che lo contraddistingue: il regno è una proprietà del re, che egli amministra come un buon padre di famiglia Elargendo incarichi, rendite e prebende alla nobiltà che risiede a corte, Luigi si assicura un largo consenso politico presso le èlite che in passato avevano minacciato la supremazia del re. Come tanti pianeti intorno al sole, individui e gruppi sociali ruotano intorno a Luigi
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Egli si preoccupa di promuovere e, al tempo stesso, di controllare la produzione artistica e scientifica. Si circonda dei più grandi scrittori francesi del tempo, che mettono il loro talento al suo servizio: Corneille, Racine, La Fontaine, La Rochefoucauld, Moliere La propaganda reale sottolinea la natura sacra del re e del suo potere. Dal giorno della sua incoronazione (Reims, 1654), egli ripeterà molte volte il rito della imposizione delle mani sui malati scrofola. Nelle sue memorie scrive che la consacrazione rende la monarchia “più augusta, più inviolabile, più sacra” Così prende forma in lui l’idea di uniformare la pratica religiosa e di ricondurne l’esercizio sotto la sua autorità: nel 1685 promulga l’editto di Fontainebleu, col quale viene revocato il precedente editto di Nantes. L’effetto, per l’economia francese, sarà disastroso: 200 mila ugonotti, molti dei quali erano lavoratori specializzati e competenti, prendono la via dell’esilio Egli si dimostra spietato anche con le correnti cattoliche eterodosse, come quella dei seguaci del teologo fiammingo Cornelius Jansen, raccolti intorno al monastero di Port Royal J.L. Gerome, Luigi XIV invita Moliere a condividera la sua cena, 1862
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La fama e il prestigio della corona dipendono, nella visione di Luigi, dalla prosperità economica del regno e da una attiva politica di espansione territoriale Il primo obiettivo viene perseguito da Colbert, controllore generale delle finanze. Egli inaugura una politica economica mercantilistica
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