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del personale addetto al soccorso sanitario

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Presentazione sul tema: "del personale addetto al soccorso sanitario"— Transcript della presentazione:

1 del personale addetto al soccorso sanitario
La formazione del personale addetto al soccorso sanitario nei cantieri delle grandi opere Giuseppe Grana*, Riccardo Fabbri**, Danilo Righi*** Azienda USL di Bologna - Dipartimento di Emergenza Direttore: Dr. M. Annicchiarico *) Coordinatore Area dipartimentale Spoke e Direttore 118 Sud Bologna **) Referente Formazione UO 118 Sud Bologna ***) Referente Autoprotezione UO 118 Sud Bologna Risk Management and Training, Bologna maggio 2006

2 Le grandi Opere Nella città di Bologna e nel territorio montano della provincia si stanno realizzando le più grandi opere civili del dopoguerra italiano: la tratta Bologna - Firenze della linea ferroviaria Milano - Napoli ad Alta Velocità (AV); il nodo ferroviario di Bologna con la stazione sotterranea per i treni AV; e l'ampliamento del tratto appenninico dell'Autostrada del Sole tra Casalecchio di Reno e Barberino del Mugello, chiamato Variante di Valico (VAV). Risk Management and Training, Bologna maggio 2006

3 1. Treno Alta Velocità (TAV)
La tratta ferroviaria Bologna – Firenze ha una lunghezza di 78,27 Km. Le gallerie, realizzate con tecniche tradizionali (esplosivo), rappresentano il 93% dell’intero tracciato: 73,11 Km Risk Management and Training, Bologna maggio 2006

4 Gallerie in costruzione
Qui si vede il fronte di scavo di una galleria immediatamente prima dell’esplosione. Risk Management and Training, Bologna maggio 2006

5 Gallerie in costruzione
Questo è lo stesso fronte di scavo immediatamente dopo l’esplosione. Risk Management and Training, Bologna maggio 2006

6 Gallerie in costruzione
Questo è il prodotto semi finito: siamo nella galleria di interconnes-sione tra linea storica e linea AV (Cantiere E0, periferia di Bologna). Risk Management and Training, Bologna maggio 2006

7 Gallerie in costruzione
Galleria di interconnessione E0 Risk Management and Training, Bologna maggio 2006

8 Gallerie in costruzione
Galleria di interconnessione E0 Risk Management and Training, Bologna maggio 2006

9 2. TAV: il Nodo ferroviario di Bologna
La struttura urbana di collegamento della tratta BO - FI con la tratta BO - MI è stata chiamata “Nodo di BO” La lunghezza è di 17,9 Km di cui: 9,3 Km in galleria 7,0 Km allo scoperto 1,6 Km su viadotti Risk Management and Training, Bologna maggio 2006

10 2. TAV: il Nodo ferroviario di Bologna
Il nodo di Bologna comprende anche la stazione sotterranea su 3 livelli, i cui binari saranno posti a -23 metri sotto la stazione storica. Risk Management and Training, Bologna maggio 2006

11 TAV: il Nodo di Bologna Le due gallerie parallele che, partendo da S. Ruffillo, arrivano nei pressi della stazione (circa 6 Km nel sottosuolo della città), sono state realizzate senza esplosivo, mediante gigantesche frese dette TBM (Tunnelling Boring Machine). Risk Management and Training, Bologna maggio 2006

12 TAV: il Nodo di Bologna Questa è la testa fresante in grado di operare anche in iperbarismo nei terreni ricchi di acqua. Risk Management and Training, Bologna maggio 2006

13 Binario pari (TBM “Emilia”) Binario dispari (TBM “Felsinea”)
TAV: il Nodo di Bologna Questi sono gli imbocchi delle gallerie “Emilia” e “Felsinea” che dal quartiere S. Ruffillo porteranno i treni sino alla stazione AV. Binario pari (TBM “Emilia”) Binario dispari (TBM “Felsinea”) Risk Management and Training, Bologna maggio 2006

14 TAV: il Nodo di Bologna Il 31/05/2006 verrà abbattuto l’ultimo diaframma delle due gallerie S. Ruffillo - Stazione Risk Management and Training, Bologna maggio 2006

15 3. Variante di Valico (VAV) Ampliamento del tratto appenninico dell’Autostrada del Sole tra Casalecchio di Reno e Barberino del Mugello Lo sviluppo complessivo della VAV è, invece, di circa 60 Km di cui 30 in galleria (50%) e 10 su viadotti (17%) GRISOU ! IL GRISOU Conosciuto in passato anche col nome di gas delle miniere, è una miscela composta da metano e aria ambiente. DISTRIBUZIONE: è un gas tossico presente in maniera casuale in natura, comunque legato alle caratteristiche geologiche del sottosuolo. GENESI: è il risultato della metabolizzazione di batteri anaerobi su materiale organico (si rileva essenzialmente nelle interfacce carbone-roccia e vene di carbone). CARATTERISTICHE: è un gas inodore, incolore, di densità inferiore all’aria. RISCHIO DI ESPLOSIONE: si ha quando la miscela metano-aria è composta per il 4-16% da metano (volumi) e il resto da aria. Risk Management and Training, Bologna maggio 2006

16 118 GECAV Gestione Emergenza Cantieri Alta Velocità Nel 1996, la gestione e l’organizzazione del soccorso sanitario a favore delle maestranze TAV sono state affidate al Servizio di Emergenza Territoriale (118) dell’area Sud di Bologna, diretto dal Dr. Giuseppe Grana. Nasceva allora il 118 GECAV che garantisce il soccorso sia ai lavoratori TAV sia alla popolazione. Risk Management and Training, Bologna maggio 2006

17 118 GECAV Oltre ai lavoratori dei cantieri TAV (max presenze contemporanee) il 118 GECAV serve i cittadini dei comuni di Pianoro, Monterenzio, Loiano, Monghidoro (circa abitanti). Risk Management and Training, Bologna maggio 2006

18 118 GECAV La dotazione organica iniziale (agosto 1996) del 118 GECAV era di: 1 direttore medico, 1 infermiere dirigente e 6 giovani infermieri, freschi di scuola. Il gruppo iniziale si è poi arricchito di medici, infermieri e autisti, man mano che venivano attivati i cantieri. Risk Management and Training, Bologna maggio 2006

19 118 GECAV Dal 2002, il 118 GECAV ha ampliato il proprio campo di intervento ai cantieri della Variante di Valico e all’Autostrada del Sole (A1), dal Km 196 al Km 246 (comuni di Casalecchio di Reno - Barberino del Mugello). Gestione Emergenza Cantieri Alta Velocità e Variante di Valico Risk Management and Training, Bologna maggio 2006

20 118 GECAV Coerentemente col modello iniziale, il 118 GECAV ha continuato a servire la popolazione dei comuni interessati dai lavori; in questo caso: Sasso Marconi, Castiglione dei Pepoli, Marzabotto, Monzuno, S. Benedetto Val di Sambro (circa abitanti). Risk Management and Training, Bologna maggio 2006

21 118 GECAV La dotazione organica del 118 GECAV, aggiornata al 25 maggio 2006, è la seguente: 26 MEDICI 57 INFERMIERI (di cui 2 dirigenti e 3 coordinatori), 6 AUTISTI Ai quali si aggiungono circa 40 infermieri “gettonisti” e 40 autisti “gettonisti”. I "gettonisti" sono infermieri di area critica di tutta l’Azienda sanitaria di Bologna (area Nord, area Città, area Sud) che prestano servizio presso i cantieri in aggiunta al servizio erogato presso l'Unità Operativa di provenienza. Risk Management and Training, Bologna maggio 2006

22 118 GECAV I "gettonisti" sono operatori di area critica di tutta l’Azienda Sanitaria di Bologna (area Nord, area Città, area Sud) che effettuano turni di lavoro, sul territorio, in aggiunta al servizio erogato presso l'Unità Operativa di provenienza. Risk Management and Training, Bologna maggio 2006

23 Formazione La necessità di operare in gallerie, talora a rischio di esplosione per la presenza di grisou, e la vastità del territorio montano ha reso necessario per gli operatori 118 GECAV un percorso formativo particolare. FORMAZIONE 118 GECAV Risk Management and Training, Bologna maggio 2006

24 Formazione Gli infermieri 118 GECAV hanno, innanzitutto, realizzato gli stradari delle zone di competenza. Hanno quindi messo a punto: corsi di conoscenza del territorio, corsi di conoscenza dei mezzi di soccorso e corsi di guida in condizioni disagiate. Risk Management and Training, Bologna maggio 2006

25 Formazione Man mano che si procedeva su questa strada, le figure impegnate nell’affrontare e nel risolvere uno specifico problema si sono delineate con precisione. Sono nati, così, i responsabili di settore, il cui compito non è solo quello di ricercare la soluzione di un problema, ma anche di mettere a punto il metodo di insegnamento, per la trasmissione ai colleghi. Risk Management and Training, Bologna maggio 2006

26 Formazione Sfruttando le esperienze e le propensioni individuali, ogni operatore è diventato, di volta in volta, docente o discente. Sono nati così i vari moduli formativi del 118 GECAV, alcuni dei quali unici nel panorama italiano e aperti agli operatori del soccorso provenienti da tutta l’Emilia Romagna e da altre regioni italiane. Risk Management and Training, Bologna maggio 2006

27 La camera fumi Svolta fondamentale in questo campo, è stato l’acquisto di una Camera Fumi tecnologicamente avanzata. Si tratta di un ambiente con una serie di gabbie comunicanti, con ostacoli, da percorrere al buio e in presenza di fumo. Il corso prevede una parte teorica ed una parte pratica. Per il mantenimento delle abilità acquisite ogni operatore effettua retraining periodici. Il responsabile dell'autoprotezione, in collaborazione con i Vigili del Fuoco insegna l’uso e la gestione degli autorespiratori (strumenti in grado di fornire aria respirabile, isolando l’operatore dall’ambiente esterno). Autorespiratore a ciclo aperto – E’ un DPI (Dispositivo di Protezione Individuale) per la protezione delle vie aeree. L’operatore che lo utilizza è isolato dall’aria ambiente in cui opera. Gli operatori del Servizio 118 GECAV hanno in dotazione l’autorespiratore Dräger PA 90 Plus, composto da una bombola in acciaio di 7 litri contenente aria compressa a 200 bar (1400 litri d’aria a disposizione). Il contenuto della bombola (aria) è riconoscibile dall’ogiva di colore bianco e nero. La bombola è sistemata su di uno schienale che può essere indossato come uno zaino. Il peso complessivo dell’autorespiratore carico è di circa 14 kg. L’autorespiratore PA 90 plus è composto da un primo stadio di riduzione, che porta la pressione da 200 bar a 6-9 bar. Tali valori sono ancora molto elevati per l’apparato respiratorio, ma indispensabili per superare lo “spazio morto”, vale a dire la lunghezza del tubo che dal primo stadio di riduzione porta alla maschera. Al primo stadio di riduzione, prima della caduta di pressione da 200 a 6-9 bar, è collegato il manometro che indica il contenuto d’aria della bombola. Nel secondo stadio di riduzione (situato all’interno dell’erogatore) la pressione passa da 6-9 bar a 3,5 mb, pressione compatibile con la respirazione. L’erogatore utilizzato dall’operatore è a “sovrapressione” (di colore rosso), vale a dire che all’interno della maschera continua ad essere erogata una pressione di 3.5 mb superiore rispetto a quella atmosferica. In tal modo si evita l’ingresso di gas tossici, anche se la maschera non aderisce perfettamente al volto dell’utente. Nel caso in cui la pressione all’interno della maschera superi i 5 mb, una valvola di sicurezza posizionata sulla maschera interviene facendo disperdere nell’ambiente la pressione in eccesso. Inoltre, i PA 90 plus, sono dotati di doppia utenza che consente di erogare aria ad una seconda persona (collega o vittima in difficoltà). Risk Management and Training, Bologna maggio 2006

28 La camera fumi Il buio e il fumo estremizzano la prova, durante la quale si misura il tempo impiegato ed il consumo di aria, in modo da rendere consapevole l’allievo sia dell’esigua riserva d’aria che un autorespiratore garantisce sia dell’alterato consumo di ossigeno in condizioni disagevoli. Si impara quindi a gestire al meglio le proprie risorse, intese come riserva d’aria e di energia. Risk Management and Training, Bologna maggio 2006

29 La camera fumi Risk Management and Training, Bologna maggio 2006

30 Il “castello di manovra”
Il castello di manovra è una struttura alta 16 metri, costruita con tubi metallici, ad utilizzo esclusivamente formativo. Consente di addestrare il personale 118 GECAV al corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuale (DPI) da impiegare per il soccorso in terreni scoscesi. Risk Management and Training, Bologna maggio 2006

31 Il “castello di manovra”
L'addestramento completo si compone di diversi scenari. Ogni scenario è stato studiato per arrivare gradualmente alla performance richiesta. Gli scenari prevedono: la familiarizzazione con l’attrezzatura in dotazione, la gestione autonoma delle attrezzature, la gestione delle variabili introdotte di volta in volta negli scenari proposti. Risk Management and Training, Bologna maggio 2006

32 Il “castello di manovra”
Risk Management and Training, Bologna maggio 2006

33 Simulazioni in galleria La formazione prevede anche simulazioni in galleria
Le simulazioni vengono eseguite all’interno delle gallerie in costruzione per familiarizzare con l’ambiente galleria e con i suoi rischi. Risk Management and Training, Bologna maggio 2006

34 Simulazioni in galleria
Più in particolare, le simulazioni servono per: fornire informazioni pratiche sulle gallerie (metodi di lavorazione, finestre, grisou ecc.) Risk Management and Training, Bologna maggio 2006

35 Simulazioni in galleria
servono per: testare l’efficienza dei materiali in dotazione al 118 e alle ditte che gestiscono i lavori di scavo Risk Management and Training, Bologna maggio 2006

36 Simulazioni in galleria
servono per: accrescere il livello di collaborazione e il coordinamento fra 118 GECAV e addetti all’emergenza delle imprese costruttrici (sicuristi). Risk Management and Training, Bologna maggio 2006

37 Emergenza in sicurezza
Il personale è tenuto a frequentare anche i corsi teorico-pratici di Emergenza in Sicurezza. Le lezioni teoriche vengono effettuate in aula, Risk Management and Training, Bologna maggio 2006

38 Emergenza in sicurezza
le esercitazioni pratiche si svolgono nell’area di addestramento “Ca' di Moschino” (area boschiva a 500 metri dall’ospedale di Loiano) e riproducono interventi reali in modo da addestrare il personale 118 GECAV ad affrontare i numerosi scenari che possono verificarsi nella nostra realtà operativa, formata da territorio in prevalenza montano. Risk Management and Training, Bologna maggio 2006

39 Emergenza in sicurezza
I punti salienti di questo modulo formativo sono : la valutazione dello scenario e dei rischi; la conoscenza dei materiali e delle tecniche da impiegare; il coordinamento della squadra e i ruoli dei singoli componenti; il trasporto delle attrezzature dalle autoambulanze al luogo dell’evento. Risk Management and Training, Bologna maggio 2006

40 Riunioni mensili Fanno parte della formazione le riunioni mensili obbligatorie, a carattere organizzativo. Discutere casi clinici complessi, errori o eventi di particolare difficoltà, permette di condividere con i colleghi il proprio vissuto personale, carico di dettagli ed emozioni. Fanno parte della formazione le riunioni mensili a carattere organizzativo per (diapo): discutere casi clinici complessi. Un forte momento di crescita del gruppo di lavoro è la discussione dei casi: discutere un errore o un evento complesso ed articolato, ha lo scopo di condividere con i colleghi un proprio vissuto personale, carico di dettagli ed emozioni. La discussione di casi clinici può persino portare alla modifica delle procedure in atto, qualora si rilevino errori o rallentamenti della macchina del soccorso; fornire chiarimenti organizzativi. In una realtà complessa ed articolata come quella dei cantieri in continua evoluzione, il 118GECAV è costantemente costretto ad adeguare le proprie procedure di soccorso (diapo); proporre modifiche organizzative scaturite dalle schede GECO (GEstione Criticità Organizzative). Le schede GECO sono lo strumento per rilevare, identificare, catalogare eventuali irregolarità (criticità organizzative) riscontrate nell’effettuazione delle operazioni di soccorso. E’ la base delle azioni correttive; (diapo) amalgamare un gruppo sempre più ampio e vario (personale 118 USL, personale CATIS, gettonisti, convenzionati CRI Firenze, convenzionati Casa di Cura Nobili); programmare nuove attività formative. Ogni riunione è totalmente organizzata (ordine del giorno, reclutamento docenti, preparazione materiale didattico ecc.), dai coordinatori 118 GECAV che, a rotazione, assumono questo impegno a garanzia di coinvolgimento di tutte le figure che lavorano nell'Unità Operativa: medici, infermieri, autisti soccorritori. 07/04/2003 Esplosione nella galleria Monte Bibele Nord Risk Management and Training, Bologna maggio 2006

41 Riunioni mensili 07/04/2003 Esplosione nella galleria Monte Bibele Nord La discussione di casi clinici può persino portare alla modifica delle procedure, qualora si rilevino errori o rallentamenti della macchina del soccorso. Ogni riunione è totalmente organizzata (ordine del giorno, reclutamento docenti, preparazione materiale didattico ecc.), dai coordinatori 118 GECAV che, a rotazione, assumono questo impegno a garanzia di coinvolgimento di tutte le figure che lavorano nell'Unità Operativa: medici, infermieri, autisti soccorritori. Risk Management and Training, Bologna maggio 2006

42 Formazione dei “sicuristi”
Vengono chiamati sicuristi gli operatori dei cantieri che hanno il compito di allertare il 118 e prestare i primi soccorsi, fino all’arrivo dell’ambulanza, qualora si verifichi un infortunio o un malore durante il lavoro. Sul modello del BLSD, è stato messo a punto un corso teorico-pratico adattato alle esigenze di cantiere Risk Management and Training, Bologna maggio 2006

43 Formazione dei “sicuristi”
Per diventare sicurista è necessario partecipare alle lezioni di primo soccorso previste dal DLvo e dal DM 388 / 2003. Oltre il 90% di questa formazione viene svolta dagli operatori 118 GECAV. Risk Management and Training, Bologna maggio 2006

44 L’iperbarismo Le TBM che hanno realizzato le gallerie nel sottosuolo della città di Bologna sono in grado di lavorare in sovrapressione, al fine di garantire lo scavo anche in presenza di acqua. Risk Management and Training, Bologna maggio 2006

45 L’iperbarismo Ogni TBM è dotata di 2 camere iperbariche per il passaggio dei tecnici (per eseguire manutenzioni) dalla testa fresante alla parte della fresa non in sovrapressione. Risk Management and Training, Bologna maggio 2006

46 L’iperbarismo 25 operatori 118 GECAV sono stati selezionati per il servizio in ambiente iperbarico, a tal fine sono stati sottoposti a: valutazione medica preventiva; test psico-attitudinali; formazione teorico-pratica con simulazioni in camera iperbarica. Risk Management and Training, Bologna maggio 2006

47 Formazione di base dell’operatore 118 GECAV
concludere Formazione di base dell’operatore 118 GECAV 3 diapositive per concludere e per dare un panorama complessivo della formazione dell’operatore 118 GECAV. Per la conoscenza del sistema 118, il neoassunto effettua: 15 giorni di affiancamento sulle ambulanze cittadine ed in Centrale Operativa; 15 giorni di affiancamento nei PS dell’area Sud di Bologna (Loiano, Vergato, Porretta) per approfondire la conoscenza delle risorse che ogni struttura è in grado di erogare; 3 giorni di affiancamento in ogni realtà operativa 118 GECAV (Loiano, Osteria, Pianoro, San Ruffillo, Lama di Setta), indipendentemente dalla destinazione definitiva. Risk Management and Training, Bologna maggio 2006

48 Formazione di base dell’operatore 118 GECAV
concludere Formazione di base dell’operatore 118 GECAV La formazione clinica è, ovviamente, obbligatoria e comprende: BLSD (Basic Life Support Defibrillation) + rp PBLS (Paediatric Life Support) + rp PTC (Prehospital Trauma Care) + rp ILS (Intermediate Life Support) ALS (Advanced Life Support solo per medici e infermieri capiturno) + rp TES (Tecniche Salvavita in Emergenza)+ rp GEM (Gestione Extraospedaliera delle Maxiemergenze). *) rp = retraining periodici rp = retraining periodici Risk Management and Training, Bologna maggio 2006

49 Formazione di base dell’operatore 118 GECAV
concludere Formazione di base dell’operatore 118 GECAV Alla conoscenza del Sistema 118 e alla formazione clinica si aggiunge la formazione tecnica obbligatoria, di cui abbiamo già parlato e che possiamo così sintetizzare: Conoscenza delle ambulanze in dotazione Lezioni di guida Autoprotezione e Salvataggio + rp Accesso in galleria Simulazioni in galleria + rp Soccorso in ambiente montano con utilizzo di imbraghi, verrricello ecc. + rp Camera fumi + rp Emergenza in Sicurezza (DLvo 626 applicato all’Emergenza) Riunioni mensili. Risk Management and Training, Bologna maggio 2006

50 Grazie per l'attenzione AUSL di Bologna
Unità Operativa di Anestesia Sud Bologna Gestione Emergenza Cantieri Alta Velocità e Variante di Valico Direttore: Dr. Giuseppe Grana Risk Management and Training, Bologna maggio 2006


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