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Innovazione nella scuola e Tecnologie Didattiche
Piano nazionale di formazione degli insegnanti sulle Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione (For TIC) Modulo 1 Innovazione nella scuola e Tecnologie Didattiche Scheda 1 Indicazione operativa n.1 Si effettui una ricerca su Internet sui seguenti termini: cooperative learning, community of learners, costruttivismo sociale (social constructivism), reciprocal teaching.
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Il costruttivismo sociale
IL COSTRUTTIVISMO SOCIALE promuove forme di conoscenza condivisa e distribuita e i modelli più significativi di tale espressione sono: La classe come comunità di apprendimento Il modello dell’apprendistato cognitivo I Learning Circles
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L’ ambiente costruttivista
Gli ambienti costruttivisti sono sempre molto ricchi di risorse. In essi prevale la presenza di strumenti per la simulazione, per la costruzione di modelli, strumenti di authoring ipermediale; in essi l'allievo è responsabile del suo apprendimento (generativo, cioè attivo e autonomo, ancorato a problemi autentici, cooperativo), mentre l'insegnante assume il ruolo di consulente, assistente e guida. “L'ambiente d'apprendimento costruttivista è pertanto un posto in cui gli studenti possono lavorare insieme ed aiutarsi a vicenda per imparare ad usare una molteplicità di strumenti e risorse informative nel comune perseguimento di obietttivi d'apprendimento e di attività di problem solving” (Wilson).
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L’apprendimento Collaborativo (cooperative learning)
L'apprendimento collaborativo (Cooperative Learning) è un metodo che coinvolge gli studenti nel lavoro di gruppo per raggiungere un fine comune. Perché il lavoro di gruppo si qualifichi come CL devono essere presenti i seguenti elementi: a. Positiva interdipendenza. I membri del gruppo fanno affidamento gli uni sugli altri per raggiungere lo scopo. Se qualcuno nel gruppo non fa la propria parte, anche gli altri ne subiscono le conseguenze. Gli studenti si devono sentire responsabili del loro personale apprendimento e dell'apprendimento degli altri membri del gruppo . b. Responsabilità individuale. Tutti gli studenti di un gruppo devono rendere conto sia della propria parte di lavoro sia di quanto hanno appreso. Ogni studente, nelle verifiche, dovrà dimostrare personalmente quanto ha imparato. c. Interazione faccia a faccia. Benché parte del lavoro di gruppo possa essere spartita e svolta individualmente, è necessario che i componenti il gruppo lavorino in modo interattivo, verificando gli uni con gli altri la catena del ragionamento, le conclusioni, le difficoltà e fornendosi il feedback. In questo modo si ottiene anche un altro vantaggio: gli studenti si insegnano a vicenda. d. Uso appropriato delle abilità nella collaborazione. Gli studenti nel gruppo vengono incoraggiati e aiutati a sviluppare la fiducia nelle proprie capacità, la leadership, la comunicazione, il prendere delle decisioni e il difenderle, la gestione dei conflitti nei rapporti interpersonali. e. Valutazione del lavoro. I membri, periodicamente valutano l'efficacia del loro lavoro e il funzionamento del gruppo, e individuano i cambiamenti necessari per migliorarne l'efficienza.
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Il ruolo del docente nell’apprendimento collaborativo
Facilitatore, moderatore, capace di… Creare un clima collaborativo nel quale gli studenti abbiano spazio a livello decisionale Incoraggiare l’interazione fra i membri del gruppo Sollecitare gli studenti a prendere l’iniziativa Valorizzare i contributi dei singoli partecipanti Stimolare le discussioni riproponendo le domande provenienti dai singoli verso il gruppo Moderare le discussioni aiutando i partecipanti a mantenerne il fuoco “Arbitrare” eventuali situazioni fortemente divergenti durante le discussioni o i lavori di gruppo insegnante
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Organizzazione in gruppi di apprendimento “learning circles”
singolo studente docente Il ruolo del docente è caratterizzato da una forte leadership, è lui che propone, che coordina, che stimola le attività
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Condivisione delle conoscenze “Reciprocal teaching”
In una comunità di apprendimento ogni membro è al tempo stesso apprendista e insegnante e condivide le proprie conoscenze con tutti gli altri membri. allievi/e percepiscono se stessi come ricercatori sono costruttori attivi della propria conoscenza devono essere messi in grado di padroneggiare strategie di apprendimento attivo
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Apprendistato cognitivo
allievi/e pur non possedendo le conoscenze indispensabili in un certo dominio di conoscenza, sanno come procurarsele perché sanno utilizzare al meglio le proprie abilità metacognitive. "novizi intelligenti" Apprendistato cognitivo Metafora della “bottega artigiana” Modelling, il maestro di “bottega” fa vedere come si fa e l’allievo osserva le dimostrazioni del maestro; scaffolding, il maestro offre all’allievo il supporto sia emotivo che istruzionale durante lo svolgimento di un compito; fading, il maestro toglie via via il suo supporto dando all’allievo sempre maggiore responsabilità; coaching, è l’insieme delle attività viste nel loro svolgersi, quindi tutti i consigli dati, valutazioni effettuate, sfide ed incoraggiamenti, feedback e rafforzamento di eventuali debolezze e difficoltà.
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Collaborazione Cooperazione
Ognuno contribuisce alla produzione di ogni singola parte del lavoro complessivo (Shared mind : condivisione del lavoro) Cooperazione Ognuno sviluppa in maniera autonoma una singola parte del lavoro complessivo (Division of labour: divisione del lavoro)
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Strategie di collaborazione
Sequenziale Ogni componente del gruppo, a turno, agisce sul semilavorato apportandovi il proprio contributo Parallela Ogni componente del gruppo lavora in autonomia su una parte specifica del prodotto complessivo Di Reciprocità I componenti del gruppo lavorano in regime di forte interdipendenza su ognuna delle parti del prodotto complessivo
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Dal modello di insegnamento “tradizionale” di didattica trasmissiva centrata essenzialmente sulla figura dell’insegnante VERSO UN’ ISTRUZIONE CARATERIZZATA DALLA: ESPRESSIONE (comprendente gli editors, inclusi quelli multimediali) COSTRUZIONE (ambienti di programmazione di tipo Logo, sistemi di authoring multi-ipermediali) ESPLORAZIONE (scenari ipermediali, navigazione in Internet) COMUNICAZIONE (reti telematiche) COOPERAZIONE (tecnologie che concorrono ad allestire comunità di apprendimento) RICERCA INFORMATIVA (riferimento a tutti i tool informatici e telematici)
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