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Nel primo esempio, pure rimpicciolendone i punti tipografici, il font di sinistra rimane molto più leggibile di quello destro.

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Presentazione sul tema: "Nel primo esempio, pure rimpicciolendone i punti tipografici, il font di sinistra rimane molto più leggibile di quello destro."— Transcript della presentazione:

1 Nel primo esempio, pure rimpicciolendone i punti tipografici, il font di sinistra rimane molto più leggibile di quello destro

2 I Font

3 Con che criterio scelgo il Font
Lo scelgo in base alla sua leggibilità Lo scelgo in base alla destinazione dello stampato Una delle regole generali e furbe sarebbe usare lo stesso carattere e lo stesso corpo per tutto il giornale!

4 La famiglia dei Serif e Sans Serif
Alcuni esempi: “senza grazie” “con grazie”

5 È meglio andarci piano…
…con i FONT Siate sempre cauti nell’usare font strani e di fantasia o rischierete di dare un’impressione di dilettantismo e di cattivo gusto

6 Diamoci delle regole Non usate font strani per testi lunghi
Non mescolate troppi font Usate caratteri fantasiosi solo per pagine molto grafiche o d’impatto

7 Differenziare il testo

8 I Fogli Stile

9 I Fogli Stile Elementi grafici ricorrenti occhiello titolo sommario
rientri per ogni paragrafo Sotto gli Elemento grafici ricorrenti possiamo notare i vari stili che applico all’occhiello al titolo (a 5 colonne) e al sommario

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11 Il menabò Il menabò è una gabbia, o un modello. Se vogliamo definirlo ancora più chiaramente, è lo schema di composizione di una pagina costituito da uno o più fogli bianchi sui quali è tracciata la collocazione esatta del testo e delle eventuali foto (o illustrazioni). In proporzioni ridotte, in questa gabbia, oltre a venire tracciate la posizione delle fotografie e degli articoli, viene calcolata l’estensione delle notizie. Il menabò, all’atto pratico, viene usato per facilitare il lavoro di impaginazione.

12 Il menabò Una piccola curiosità storica: l’origine del termine MENABÒ deriva da una espressione dei tipografi milanesi (e dunque tratta dal dialetto meneghino) che significa “conduci i buoi”. Nel senso di condurre e quindi guidare (o menare) i principianti (definiti come dei “buoi”) nel lavoro. Il ruolo del menabò, infatti, è quello di fissare lo schema di un lavoro tipografico, una sorta di traccia per l’impaginazione con le indicazioni necessarie.

13 Esempio di Menabò pag. COPERTINA (quando si ha una pubblicazione, essa è considerata cosa a parte, pertanto è sempre esclusa dal menabò) pagina di CRONACA pagina di cronaca locale pagina dell’intervista pagina degli degli eventi pagina degli appuntamenti pagina delle comunicazioni pagina dei lettori

14 Menabò Alcuni schemi

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