La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

Valorizzare il patrimonio aziendale Argomento 5

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "Valorizzare il patrimonio aziendale Argomento 5"— Transcript della presentazione:

1 Valorizzare il patrimonio aziendale Argomento 5

2 Un esempio: l’azienda agricola Alfa Argomento 5 – Parte 1

3 Obiettivi Comprendere, attraverso un illustrazione pratica, come si sviluppa e costruisce un Business Plan che contenga gli elementi di interesse per l’impresa e per l’organizzazione che eroga il credito

4 L’impresa e il suo business

5 Gli elementi descrittivi dell’impresa
L’impresa ALFA rappresenta la sintesi di diversi processi produttivi. È dedita all’allevamento di capi ovini e caprini e pertanto alla produzione di latte destinato quasi unicamente alla trasformazione, ad eccezione di una limitata quantità di caprino confezionata per la vendita ad una nicchia di mercato che ne apprezza le qualità peculiari.

6 Analisi dell’impresa Vi è sempre la necessità di conoscere l’organizzazione dell’impresa e la sua capacità competitiva: le informazioni sulla situazione attuale le previsioni di sviluppo del mercato in cui opera, sui prodotti e servizi realizzati e/o commercializzati, nonché sul suo posizionamento nel mercato tenuto conto delle caratteristiche del settore e della dinamica della concorrenza.

7 Gli elementi descrittivi dell’impresa
AREE DI ATTIVITA’ Agro-Industriali e Agro-Alimentari x Trasformazione, distribuzione e commercializzazione agricola Produzioni agricole e zootecniche Agroenergia In progettazione Agromeccaniche / Contoterzismo Pesca, caccia e acquacultura Agriturismo e turismo rurale

8 L’assetto giuridico e societario
L’impresa ALFA svolge un ruolo importante nell’attività di trasformazione, manipolazione, conservazione e commercializzazione dei prodotti per il posizionamento e lo sviluppo sui mercati, regionali, nazionali ed esteri. LA FORMA GIURIDICA Ditta individuale Società di persone / Società agricola semplice Società di capitali Società cooperativa / Consorzio

9 L’assetto interno dell’impresa
La valutazione degli aspetti qualitativi dell’impresa viene effettuata tenendo conto anche del suo ciclo di vita e del grado di consolidamento raggiunto. L’approccio di fondo tende ad essere diverso a seconda che l’impresa si trovi nella fase: progettuale o di avvio (limitatissima esperienza operativa, fatturato minimo o assente) di sviluppo della piena attività della maturità e del declino

10 L’esperienza del titolare e/o dei soci
L’esperienza dei titolari e dei soci L’ESPERIENZA DEI TITOLARI E/O SOCI fino a 3 anni fino a 10 anni oltre 10 anni Esperienza in altre imprese nello stesso mercato x in mercati diversi Esperienza in altre attività diverse da quella d'impresa L’esperienza del titolare e/o dei soci nel settore rappresenta un importante fattore positivo per la qualità dell’impresa e si lega ad un’altra questione molto rilevante che è il passaggio generazionale.

11 Il processo produttivo ed il mercato
L’impresa ALFA opera stretta osservanza di disciplinari di produzione previsti per la produzione del Pecorino, e ha recentemente ottenute importanti certificazioni di qualità. LE PRINCIPALI CARATTERISTICHE DEL PROCESSO PRODUTTIVO SI NO Certificazione di qualità x Brevetti tecnologici Disciplinari di produzione L’impresa non viene valutata in modo isolato, bensì nel contesto del suo mercato, avendo a riferimento il suo posizionamento competitivo

12 L’andamento del fatturato
ANDAMENTO DEL FATTURATO DELL’IMPRESA ultimi 3 anni prossimi 3 anni in forte crescita SI NO in crescita stabile SI NO In contrazione Il principale segnale per la comprensione della vitalità dell’impresa e delle sue prospettive è l’andamento del fatturato, che deve essere valutato attraverso l’osservazione dei valori storici e la previsione di quelli futuri. Per l’impresa ALFA si evidenzia una contrazione nel 2005 e un sensibile incremento nel corso del 2006. Nella prima parte del 2007 (dati a settembre luglio 2007) si riscontra un trend in crescita rispetto ai dati del 2006 con una forte componente sul mercato estero.

13 La gestione operativa

14 La gestione operativa L’analisi della gestione operativa consiste nella valutazione degli effetti economici, patrimoniali e finanziari della produzione, della congruità del capitale investito per realizzarla e dei risultati che ne derivano. Questa consente di analizzare e quantificare la natura e l’origine dei fabbisogni finanziari e la capacità di rimborso dell’impresa. La valutazione non deve riferirsi solo al passato. Per la conoscenza della capacità di credito dell’impresa sono importanti i dati previsionali. È necessario quindi prendere in considerazione anche il piano degli investimenti e il conto economico previsionale.

15 È necessario utilizzare “fonti informative” oggettive e riscontrabili
La gestione operativa L’acquisizione dei dati di natura economico-patrimoniale (oltre alla dichiarazione dei redditi) Lo Stato Patrimoniale Il Conto Economico Situazione attuale e futura (ante e post investimento) È necessario utilizzare “fonti informative” oggettive e riscontrabili La pianificazione degli interventi che si intendono attuare/realizzare Il Piano Investimenti L’analisi degli elementi di natura “quantitativa” è una fase fondamentale del processo di definizione del merito creditizio di un’impresa

16 Le informazioni di natura quantitativa: lo Stato Patrimoniale
Penultimo esercizio Ultimo esercizio CAPITALE FISSO CAPITALE FONDIARIO Terreni Impianti e fabbricati rurali Piantagioni CAPITALE AGRARIO Macchine e attrezzature Capitale bestiame (immob. e da riprod.) CAPITALE CIRCOLANTE DISPONIBILITÀ FINANZIARIE … … Rimanenze finali Anticipazioni colturali finali LIQUIDITÀ DIFFERITE Crediti Portafoglio agricolo LIQUIDITÀ IMMEDIATE Banca c/c Cassa

17 FONTI DI FINANZIAMENTO
Le informazioni di natura quantitativa: lo Stato Patrimoniale FONTI DI FINANZIAMENTO CAPITALE DI TERZI PASSIVITA' CORRENTI < 12 MESI Debiti a breve termine: banche Debiti Vs Fornitori TOTALE PASSIVITA' CORRENTI PASSIVITA' CONSOLIDATE CHIROGRAFARI Debiti a medio termine fino a 5 anni IPOTECARI Mutui m/l oltre 5 anni FONTI DI TERZI ALTRE PASSIVITA' Debiti v/s erario - INPS e assimilab. Debiti diversi Diverse pass./debiti diversi Fondo Ammortamento TOTALE ALTRE PASSIVITA' TOTALE PASSIVITA' MEZZI PROPRI Capitale netto Utile di esercizio MEZZI PROPRI TOTALE CAPITALE INVESTITO

18 CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO
Le informazioni di natura quantitativa: il Conto Economico CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO + ricavi di vendita + autoconsumi + salari in natura = PRODUZIONE LORDA VENDIBILE - costi delle materie prime - spese generali = VALORE AGGIUNTO (MOL) - ammortamenti = PRODOTTO NETTO - salari e stipendi - oneri sociali (inps titolari e dipendenti) = REDDITO OPERATIVO + ricavi non caratteristici - costi non caratteristici + ricavi contribuivi ciclici premi e contributi + proventi straordinari - perdite + interessi attivi - interessi passivi - imposte e tasse = REDDITO NETTO/utile di esercizio

19 Le informazioni prospettiche di natura quantitativa
Nel valutare il progetto dell’impresa è importante formulare previsioni attendibili I principali documenti che raccolgono le informazioni prospettiche sono: il piano (o budget) economico, nel quale sono indicati i costi e i ricavi e quindi il risultato previsto, il piano (o budget) finanziario, che ha per oggetto le entrate e le uscite. Tali strumenti traducono in termini monetari i programmi futuri dell’azienda e gli interventi che essa intende attuare.

20 Le informazioni prospettiche di natura quantitativa
IL PIANO DEGLI INVESTIMENTI esercizio in corso prossimo esercizio Investimenti previsti Immobilizzazioni di cui fondiario di cui agrario Interventi su passività correnti Il piano degli investimenti prevede, per l’impresa ALFA, un intervento destinato a locali di salagione e conservazione di prodotto, acquisizione di nuovi impianti e riposizionamento dei debiti da Breve a Medio termine.

21 La gestione finanziaria

22 La gestione finanziaria
Un Business Plan preciso ed esaustivo consente di individuare la natura e l’origine dei fabbisogni finanziari e quindi di studiare ed erogare finanziamenti, anche “su misura”, idonei a soddisfare le esigenze dell’impresa.

23 Dal reddito operativo al Flusso di Cassa
(dall’analisi economica a quella monetario/finanziaria) L’operatività aziendale viene valutata non solo in base al reddito ma anche attraverso l’analisi dei flussi di cassa. In alcuni casi si evidenzia un flusso di cassa positivo, in altri un fabbisogno. GLI EFFETTI FINANZIARI DEL PIANO OPERATIVO esercizio in corso prossimo esercizio Reddito operativo + Ammortamenti +/- variazione del capitale circolante netto = Flusso di cassa delle gestione operativa corrente - Investimenti + Disinvestimenti = Flusso di cassa/Fabbisogno della gestione operativa

24 Il fabbisogno di finanziamento
l fabbisogno di finanziamento complessivo si ottiene aggiungendo al fabbisogno della gestione operativa quello relativo alla gestione finanziaria. Rappresenta quindi la liquidità necessaria per il rimborso previsto dei finanziamenti in essere. IL FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO esercizio in corso prossimo esercizio Flusso di cassa/Fabbisogno della gestione operativa + Flusso di cassa della gestione finanziaria in essere + Riduzione di mezzi propri = Fabbisogno di finanziamento complessivo Il fabbisogno di finanziamento complessivo può essere coperto mediante i mezzi propri ovvero attraverso il ricorso a finanziamenti esterni.

25 La copertura del fabbisogno
esercizio in corso Prossimo esercizio Mezzi propri Apporto vecchi soci Apporto di nuovi soci Finanziamento dei soci Contributi da enti pubblici/privati Operazioni di finanziamento Tra i mezzi propri rivestono particolare importanza i contributi (apporti in conto capitale) da parte dei soci. Tale elemento assume rilevanza soprattutto nelle cooperative e nei consorzi.

26 La copertura del fabbisogno
Il capitale investito dall’imprenditore, conosciuto anche con il termine “capitale di rischio” o “capitale proprio”, rappresenta l’insieme delle risorse finanziarie che l’imprenditore ha destinato al finanziamento dell’impresa. Un importante indicatore della fiducia che l’imprenditore ripone nell’iniziativa e, quindi, la misura del rischio che egli assume a suo carico.

27 Le fonti di finanziamento esterne

28 Le fonti di finanziamento esterne
Conoscere l’entità delle fonti di finanziamento esterne, correlate all’attività corrente, ai nuovi investimenti ed alle relative dinamiche, costituisce un elemento fondamentale nell’ambito del processo di analisi dell’impresa. La valutazione delle capacità di rimborso permette di comprendere e verificare se esistono, o meno, le condizioni economico-finanziarie per il succeso dell’iniziativa e per il rimborso del capitale prestato.

29 Le fonti di finanziamento esterne
Verifica dell’attuale stato di indebitamento di natura finanziaria (in termini quantitativi e qualitativi) e valutazione delle fonti esterne utilizzabili Finanziamenti a breve termine Finanziamenti a medio termine Finanziamenti a lungo termine Credito Agrario Le modalità di finanziamento da utilizzare sono da ricondursi, anche e soprattutto, alla tipoligia di intervento che si intende adottare Gli strumenti di finanza agevolata Centrale rischi (acquisizione dati oggettivi) Contributi ciclici o “una tantum” (PAC e PSR)

30 Le fonti di finanziamento esterne
Finanziamenti a breve termine: legati all’operatività corrente, prevedono il rimborso entro l’anno e comprendono forme quali l’apertura di credito, lo sconto di effetti, di fatture ed altro Finanziamenti a medio termine: utilizzati prevalentemente per gli investimenti destinati a immobilizzazioni tecniche, prevedono il rimborso entro tre/cinque anni e sono riconducibili alla forma tecnica dei mutui chirografari Finanziamenti a lungo termine: a fronte di investimenti immobiliari prevedono il rimborso oltre i cinque anni e fanno riferimento prevalentemente a mutui ipotecari.

31 Le forme di mitigazione del rischio

32 Le forme di mitigazione del rischio
Le garanzie rilasciate dal cliente hanno lo scopo di attenuare il rischio finanziario a cui si espone chi eroga il credito. Le garanzie non modificano il profilo economico-finanziario dell’iniziativa finanziata, ma pongono una parte di questo rischio a carico di specifiche quote del patrimonio aziendale o, più genericamente, a carico del patrimonio di terzi interessati (garanti).

33 Le garanzie di mitigazione del rischio
Le principali forme di garanzia: garanzie personali (fideiussioni); garanzie reali (ipoteche su immobili, pegni); garanzie collettive Confidi. garanzie pubbliche Confidi - Società Consortili per azioni, a responsabilità limitata o Cooperative che svolgono l’attività di garanzia collettiva dei fidi, cioè utilizzano patrimonio proprio e la forza delle aziende socie, per la concessione di garanzie al sistema bancario, volte a favorire l’accesso e/o l’ampliamento dell’accesso al credito.

34 I quattro errori da evitare Argomento 5 - parte 2

35 Il Business Plan i 4 errori da evitare Ignorare i concorrenti diretti ed indiretti; Scrivere il Business Plan come se fosse una ricerca di mercato; Presentare proiezioni finanziarie inverosimili; Non proteggere le informazioni strategiche contenute nel Business Plan.

36 In sintesi Il business plan è lo strumento generalmente riconosciuto per descrivere un progetto di impresa. Il Business Plan serve innanzitutto all’imprenditore per fare una autoanalisi della situazione attuale e del suo progetto Solo attraverso la descrizione dell’assetto attuale dell’impresa e degli elementi relativi al progetto, si può costruire una richiesta di finanziamento che abbia attrattività per chi eroga il credito Il Consorzio Pattichiari e Coldiretti hanno sviluppato un modello di business plan che soddisfa le esigenze delle banche e delle imprese Sempre di più il business plan serve e servirà non solo per accedere al credito ordinario delle banche, ma anche per ottenere i finanziamenti pubblici (PSR )

37 Come ti sostiene il sistema Coldiretti Argomento 5 – Parte 3

38 Illustrare il ruolo di Creditagri nel sostenere le imprese agricole
Obiettivi Illustrare il ruolo di Creditagri nel sostenere le imprese agricole

39 Gli attori importanti Impresa Fonti di finanziamento
(e il suo progetto) Fonti di finanziamento (banche, PSR, contributi comunitari,…) Sistema Coldiretti

40 Il sistema Coldiretti nel Credito e Finanza
Il sistema Coldiretti sostiene le imprese attraverso: Società finanziarie di consulenza al credito Consorzio Fidi

41 La missione Coldiretti e Creditagri, promotori di Sviluppo delle imprese Coldiretti, Confidi e le società di consulenza al credito di Coldiretti, aiutano nella pianificazione, progettazione, monitoraggio e sostegno dei processi di investimento e finanziamento

42 Il sistema credito e finanza Coldiretti
Servizi di front office informativo Allestimento documentale base Informativa sui servizi e assistenza e consulenza di prima istanza IMPRESE VERDI Istruttoria e delibera concessione garanzia Intermediazione e consulenza creditizia e finanziaria Servizi di finanza straordinaria e consulenza contrattuale Consulenza creditizia e finanziaria d’impresa Istruttoria e valutazione, assistenza e monitoraggio dei processi bancari CREDITAGRI REGIONALI CONFIDI REGIONALI PROGETTAZIONE ECON-FINANZ. SERVIZI FINANZA STRAORD. CONSULENZA AZIENDALE AL CREDITO INTERMEDIAZIONE CREDITIZIA SERVIZI DI GARANZIA

43 Le società CreditAgri Coldiretti Il sistema credito e finanza d’impresa di Coldiretti oggi operativo
I CONSORZI DI GARANZIA FIDI REGIONALI LE SOCIETA’ DI INTERMEDIAZIONE E CONSULENZA CREDITIZIA ConfidAgricoltori Valle d’Aosta Agrifidi Lombardia Agricolfidi Piemonte Agrifidi Friuli Venezia Giulia ConfidAgri Veneto Agrifidi Abruzzo Agricredito Lazio Agrifidi Sardegna Fidagri Basilicata Confidi FIV Sicilia CreditAgri Emilia Romagna CreditAgri Toscana CreditAgri Marche CreditAgri Umbria

44 La razionalizzazione della rete territoriale Creditagri Coldiretti

45 Come accedere al sistema Coldiretti per il Credito e la Finanza?
Recarsi presso lo sportello Impresa Verde della tua zona, per acquisire informazioni sulle opportunità legate alla adesione al Confidi e ai Servizi Creditagri Regionale Attraverso Impresa Verde entrare in contatto con i servizi del sistema Creditagri Coldiretti

46 Per concludere I modelli di accesso al credito e ai finanziamenti pubblici stanno cambiando; Le imprese agricole sono sempre più clienti e sistemi affidabili e riconosciuti dalle organizzazioni che erogano credito; Non solo le banche, ma anche i PSR 2008 – 1013 richiedono un progetto e un business plan per erogare finanziamenti; Il business plan è lo strumento generalmente riconosciuto per descrivere un piano di impresa; Coldiretti, attraverso Imprese Verdi, Creditagri Regionali e Confidi Regionali, supporta lo sviluppo di business plan che soddisfano le esigenze delle banche e delle imprese.

47 Dibattito


Scaricare ppt "Valorizzare il patrimonio aziendale Argomento 5"

Presentazioni simili


Annunci Google