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PubblicatoNerezza Andreoli Modificato 10 anni fa
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Lukini La mia barca si chiamava Joshua: il miglior legno del Mediterraneo. La riconoscevo anche solo dallodore della pompa di sentina. Io, Joshua e il mare: una cosa sola. Salivo a bordo e sentivo che scalpitava sotto i miei piedi, ansiosa di fendere il mare.
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Uragani & tempeste Uscivo con gli amici per la pesca al marlin…loro mi chiamavano Santiago. Un giorno di tempesta, mare forza nove, udii le sartie stridenti che urlavano il mio nome. Capii che dovevo stare a terra per un po per non impazzire come Ulisse davanti alle sirene.
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Poi nacque Giulia E questo e tutto quello che rimane della mia adorata barchetta!!
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…in compenso Sapevo fare 45 nodi marinai diversi; ora conosco 45 tipi di pannolini diversi. Cucinavo i tonnarelli allastice con onde di tre metri; ora scaldo pappette alle tre di notte. Compravo la rivista Bolina; ora leggo le offerte su Prenatal.
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La notte Ora la notte dormo poco ma non e la risacca a tenermi sveglio. La mia proverbiale distrazione e aumentata: lascio il badge dappertutto; mi perdo il bancomat; ho prestato il barbecue a qualcuno ma non ricordo a chi…
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Lauto Ho dovuto cambiare la macchina perche non sapevo proprio dove mettere il seggiolone, il fasciatoio e la piscina gonfiabile.
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Ma la rivincita… …e un piatto che va gustato freddo, come la vendetta. Tempo un anno e, questa barchetta in vendita che ho adocchiato nel porto di S.Marinella, sara mia!!!
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