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PubblicatoAntonino Angeli Modificato 9 anni fa
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CAR POLICY - QUELLO CHE LE AZIENDE CHIEDONO AI PROPRI FLEET MANAGER
Ermanno Molinari Direttore Marketing Econometrica Segretario Generale A.I.A.G.A.
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La Car Policy in Italia – tutti sanno che…..
Auto Aziendale = vettura assegnata in benefit o mezzo strumentale che le aziende utilizzano per la propria attività Benefit = utilizzo concesso a dipendenti, amministratori e collaboratori di vari mezzi aziendali (telefono, auto, casa, assicurazione sanitaria, ecc..) Car Policy = Insieme di regole aziendali che regolano l’assegnazione, l’utilizzo dell’auto aziendale e che definiscono i parametri delle car list ed i relativi KPIs per le misure tipiche della flotta auto. Approccio = “rigido” (ind./manif.) o “libero” (soc. consulenza). Flessibilità = rapidità nel modificare i parametri della car policy. Immagine aziendale e CSR Car List = lista di vetture tra le quali il dipendente può scegliere la sua auto aziendale: di norma è definita dalla car policy. 2
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SAVING What Companies Want
Anche se in forma scherzosa, la sostanza non cambia e sicuramente sotto le mentite spoglie di ottimizzazioni, riduzioni delle emissioni, razionalizzazioni della flotta, si nasconde un solo termine: SAVING
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Quali armi abbiamo a disposizione
Conoscenza ed analisi del TCO della flotta per agire sui KPI fondamentali: Valore residuo Consumi ed emissioni Bilanciamento dei servizi nell’ambito del canone L’innovazione è fondamentale: Motori diesel ed elettrici uniscono gli alti potenziali di tecnologie viste finalmente in modo complementare Soluzioni ibride e elettriche È diventato più facile introdurre l’innovazione
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Coniugare Saving ed Ecologia
La composizione del Total Cost of Ownership: Le tre voci che pesano di più sul canone sono il valore finanziario dell’investimento ed il carburante (oltre il 65%)
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Dettaglio di “altri costi“
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La Car Policy in Italia: obiettivi
Allineamento con la strategia aziendale (orientamento e valori). KPI di spesa (strettamente connessi alle norme della car policy). Requisiti di sicurezza e confort (standard outfitting). Optional - Upgrade e Fringe Benefit. Categoria del driver. Responsabilità sociale. Mobilità. Istruzione e preparazione degli utenti (driver e non). Definizione dei parametri che in armonia con quanto sopra esposto generano il range di vetture che possono entrare nella car list. Aggiornamento della car list, che seguendo le regole della car policy, introduce o elimina vetture per rientrare nei parametri di scelta in modo oggettivo. 7
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La scelta della vettura
Una vettura che ha bassi consumi e che mantiene un valore residuo elevato, aiuta il fleet manager a mantenere un TCO accettabile.
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Come risponde il fleet manager
Con una scelta bilanciata tra eccellenza ed efficacia basata sull’equilibrio tra la gestione dei costi e la soddisfazione dei driver Con una giusta strategia basata su solidi pilastri Analizzando i contesti e trovare il veicolo adatto all’esigenza, con l’idea che “one size fits all” come principio in quest’ambito non funziona
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IL BILANCIAMENTO: REGOLA NUMERO 1
Eccellenza efficacia Soddisfazione driver Gestione costi Misure Questionario generale Questionario specifico Sostenibilità Gestione dei fornitori Savings Miglioramenti Tecnologia Processi Ridurre la complessità Scalabilità Armonizzazione Policy Supporto locale (squadra) O B I E T T I V I
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I PILASTRI DELLA STRATEGIA
C A T E G O R I A A U T O : L A S T R A T E G I A Business Intelligence Allineamento Aziendale Crescita della Squadra Coerenza delle Azioni
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Come risponde il fleet manager
L’auto giusta dipende dal contesto. La destinazione d’uso ne disegna i contorni: il fleet manager deve far combaciare le linee guida della car policy con le necessità oggettive, passando inevitabilmente da quelle empatiche, rispettando budget sempre più ristretti: questo è il vero lavoro duro nelle flotte.
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