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PubblicatoDaniela Bartolini Modificato 10 anni fa
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1 LE CRITICITA ED OPPORTUNITA NEL MERCATO DEL LAVORO DELLA PROVINCIA DI MASSA-CARRARA AGOSTO - OTTOBRE 2006 ISTITUTO DI STUDI E RICERCHE Azienda Speciale CCIAA Massa-Carrara
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2 MODALITA SVOLGIMENTO INDAGINE Campionamento stratificato con criterio di assegnazione proporzionale Oltre 850 cittadini intervistati, residenti nei 17 comuni della provincia Interviste telefoniche (CATI)
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3 MODALITA SVOLGIMENTO INDAGINE Analisi per sesso, età (15-29 anni, 30-45 anni, 45-64 anni), per sistema economico: Lunigiana,Massa/Montignoso, Carrara Periodo di svolgimento: agosto/settembre 2006 (massima occupazione annuale) Errore ipotizzato per le stime non superiore all1,5-2%
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4 OCCUPAZIONE Il 60,8% degli intervistati si è dichiarato occupato; Loccupazione femminile 48,0% è nettamente inferiore a quella maschile 73,4%;
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5 OCCUPAZIONE Nella zona di costa, tranne che a Carrara, loccupazione è di due punti superiore a quella della Lunigiana. A Carrara gli occupati sono il 56, 4% per minori occasioni di lavoro nel settore turistico e crisi sistema lapideo Lavora la metà dei giovani sotto il 29 anni ed ha unoccupazione poco meno dell80% della popolazione tra i 30 ed i 44 anni.
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6 DISOCCUPAZIONE I disoccupati e coloro che sono alla ricerca di un posto di lavoro sono il 6,2%, ma la disoccupazione femminile, anche in estate, è doppia rispetto a quella maschile: 8,1% le donne, 4,4% gli uomini. A Massa i disoccupati sono complessivamente il 4,6%, quasi la piena occupazione per la manodopera maschile
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7 DISOCCUPAZIONE Permangono anche in estate maggiori difficoltà a trovare lavoro sia a Carrara che in Lunigiana, con unincidenza dei senza lavoro molto superiore a quella massese
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8 MIGLIORANO LE CONDIZIONI DEL MERCATO DEL LAVORO Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, gli occupati sono cresciuti dell1,2%, le donne +0,3%, gli uomini + 2,0%; Crescono anche i disoccupati +0,6%, vi è uno spostamento dalle non forze di lavoro, verso la ricerca di occupazione. In sostanza diminuiscono gli scoraggiati che, con maggiori speranze, si immettono nel mercato del lavoro
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9 OCCUPATI OCCUPATI FONDAMENTALE IL RUOLO DEL TERZIARIO Il 26,7% degli occupati lavora nellindustria (compresa ledilizia) ed il restante 73,3% nel terziario. La pubblica amministrazione concentra direttamente il 27,4% degli occupati, con unincidenza superiore allindustria. Il 6% di questi lavora nella sanità.
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10 OCCUPATI OCCUPATI FONDAMENTALE IL RUOLO DEL TERZIARIO Il 92,7% delle donne ha unoccupazione terziaria. La zona di Massa/Montignoso, oltre che per la naturale vocazione terziaria (commerciale e turistica), si caratterizza per unalta incidenza delloccupazione nelledilizia e nella sanità; a Carrara il settore lapideo concentra il 20% degli occupati; in Lunigiana è significativa loccupazione nella Pubblica Amministrazione.
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11 OCCUPATI OCCUPATI TEMPO DETERMINATO E INDETERMINATO Il 19,5% degli intervistati lavora a tempo determinato. Lincidenza è maggiore nelle aree dove è più presente il terziario (quindi minore a Carrara); lincidenza del lavoro a termine è di dieci punti superiore per le donne e riguarda il 36,4% delloccupazione giovanile (15-29 anni). Il 41,7% dei lavori a termine è costituito dai lavori stagionali che occupano sia le giovani generazioni, ma anche e soprattutto le donne oltre i 45 anni di età (casalinghe/stagionali).
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12 OCCUPATI OCCUPATI TEMPO DETERMINATO E INDETERMINATO I lavoratori a progetto sono quasi il 12% dei lavoratori a termine e poco meno del 5% degli occupati totali, confermando le rilevazioni Inps. La presenza di lavoro interinale è assai modesta.
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13 OCCUPATI OCCUPATI IL TEMPO PARZIALE NON E UNA SCELTA Il part time interessa il 10% degli occupati, per la quasi totalità donne E una scelta per circa il 30% degli intervistati, mentre per la maggioranza è subito perché non si è riusciti a trovare un posto a tempo pieno o per prendersi cura dei figli e della famiglia. E più diffuso a Carrara e in Lunigiana, meno a Massa e Montignoso per le difficoltà a trovare lavoro a tempo pieno
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14 OCCUPATI OCCUPATI Il LUOGO DI LAVORO VICINO A CASA Il 65,5% degli occupati lavora nel comune dove risiede, gli spostamenti casa/lavoro avvengono prevalentemente in ambito comunale; Il 14,4% lavora in un altro comune ma sempre della provincia di Massa-Carrara
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15 OCCUPATI OCCUPATI Il LUOGO DI LAVORO VICINO A CASA Il 13,2% in unaltra provincia, ma questa percentuale sale al 36,0% per gli occupati lunigianesi Il restante 6,1% non ha un luogo abituale di lavoro e solo una minima percentuale lavora in prevalenza allestero
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16 OCCUPATI OCCUPATI LA RICERCA DI UN NUOVO LAVORO Il 10,6% degli occupati è alla ricerca di un nuovo lavoro Sono prevalentemente gli occupati precari, alla ricerca di un lavoro stabile, vorrebbero lavorare in prevalenza lo stesso numero di ore, ma i maschi sono maggiormente disponibili a lavorare anche di più.
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17 OCCUPATI OCCUPATI LA RICERCA DI UN NUOVO LAVORO Globalmente, la ricerca di un lavoro o di un lavoro diverso vede impegnato oltre il 20% delle forze lavoro.
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18 NON OCCUPATI NON OCCUPATI PREVALE LA RICERCA DEL LAVORO DIPENDENTE Il lavoro ricercato è alle dipendenze (63,2%), il lavoro in proprio interessa il 6,0%, non hanno preferenze il 30,8%. Mettersi in proprio non interessa soprattutto ai lunigianesi che ricercano con percentuali altissime solo lavoro dipendente Si ricerca lavoro a tempo pieno (63,3%) ed il tempo parziale interessa al 21,1%. Chi lo ricerca è nell87% donna, prevalentemente residente in Lunigiana
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19 NON OCCUPATI NON OCCUPATI PREVALE LA RICERCA DEL LAVORO DIPENDENTE Il lavoro ricercato deve essere nel comune di residenza (26,5%) o anche in altro comune purché raggiungibile giornalmente (56,4%). Solo 5,1% è disposto a trasferirsi in un altra provincia italiana ed il 4,3% allestero
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20 NON OCCUPATI NON OCCUPATI RAPPORTI CON IL CENTRO PER LIMPIEGO I disoccupati di lunga durata sono circa la metà degli intervistati Un terzo dei disoccupati frequenta con una certa assiduità il Centro Liscrizione o il rinnovo delliscrizione non è più il motivo principale per frequentare il Centro per limpiego(16,0%), prevalgono lutilizzo di servizi, la ricerca di informazioni, la consulenza, ecc. (84,0%).
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21 LA PARTECIPAZIONE ALLATTIVITA FORMATIVA In crescita la partecipazione ad attività formative (13,3% degli intervistati), equamente divisi tra uomini e donne. Oltre il 60% della formazione riguarda gli occupati, avviene per la metà allinterno dellorario di lavoro. Il 40% invece riguarda coloro che aspirano ad un lavoro Si segue unattività formativa nel 70% dei casi per ragioni professionali, ma non mancano gli interessati a frequentare corsi per il puro piacere di farlo (30%).
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22 LA DIFFUSIONE DELLE TECNOLOGIE LA DIFFUSIONE DELLE TECNOLOGIE Aumenta la diffusione delle tecnologie informatiche. Un computer presente nel 68,7% delle famiglie (61,7% nel 2005); Sale lutilizzo di Internet 53,5% degli intervistati erano il 43,8% un anno fa; Cresce invece più lievemente la quota di coloro che utilizzano la rete per acquisti dal 14,0% al 15,3%
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23 LE DISUGUAGLIANZE NELLACCESSO ALLE TECNOLOGIE Utilizza la rete il 57,6% degli uomini e solo il 49,3% delle donne; Lutilizzo decresce con laumento delletà; E maggiore in Lunigiana; Il 77% dei giovani naviga in internet, in questa fascia detà scompaiono le differenze tra i sessi e più alto (31,1%) è il numero di coloro che fanno acquisti in rete
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24 LE ABITUDINI DI LETTURA Apparentemente molto diffusa la lettura dei quotidiani, soprattutto in Lunigiana, ma meno a Massa e cresce con laumento delletà; Leggono libri solo il 40% degli intervistati, ma la percentuale è innalzata dalle fasce detà più giovani. Anche in questo caso è la Lunigiana che vanta il maggior numero di lettori.
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25 VITA SOCIALE Il 20% pratica unattività sportiva, la partecipazione cresce nelle fasce detà giovanili, ma riguarda meno della metà dei giovani intervistati; Poco interesse suscitano i partiti ed i sindacati nei più giovani, e di conseguenza lattività politica, Oltre il 10% dei giovani partecipa ad associazioni del volontariato ed il 14% dei più anziani è interessato allattività delle parrocchie
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26 LA SITUAZIONE ECONOMICA Come al solito, la chiave di lettura è duplice. Sommando le risposte soddisfacente, buona e ottima è in queste condizioni il 75% della popolazione provinciale larea di disagio è limitata al 25%. Eliminando il valore medio, coloro che ritengono la propria condizione economica pessima e scarsa prevalgono (24,9%), nei confronti di coloro che invece la giudicano buona o ottima (20,3%).
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27 LA SITUAZIONE ECONOMICA Larea che presenta il maggior disagio è la Lunigiana, a Massa prevalgono che vivono meglio, Carrara è più contraddittoria: più alto, rispetto alla media è il numero di coloro che vivono bene, ma anche più elevata larea di maggior disagio.
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28 CONCLUSIONI Di là dalla stagionalità sembrano migliorare le condizioni del mercato del lavoro; Lallungamento della stagione turistica, lincremento del terziario qualificato, linsediamento di attività industriali a più alta partecipazione di manodopera femminile sono gli obbiettivi perseguibili. Rispetto alla rilevazione dello scorso anno, in miglioramento le condizioni economiche dei residenti, pur restando una non trascurabile area di difficoltà
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