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Eone: Fanerozoico Era: Cenozoico Paleogene Oligocene
Oligocene superiore Chattiano 28,4 Oligocene inferiore Rupeliano 33,9 Eocene Eocene superiore Priaboniano 37,2 Eocene medio Bartoniano 40,4 Luteziano 48,6 Eocene inferiore Ypresiano 55,8 Paleocene Paleocene superiore Thanetiano 58,7 Paleocene medio Selandiano 61,7 Paleocene inferiore Daniano 65,95 +/- 40'000 anni ESC
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Geologia Durante il Paleogene si completa la separazione della Pangea, con il distacco dei blocchi continentali che oggi appartengono a Nord America e Groenlandia. Oceano Indiano e Atlantico continuano la loro espansione chiudendo sempre più il mar della Tetide in quello che oggi è l’Oceano Pacifico. Australia e India si spostano ulteriormente ad una velocità considerevole – 5-6 cm all’anno. La prima si separa definitivamente dall’Antartide, la seconda si salda con l’Asia con uno scontro di proporzioni tali da portare all’innalzamento della catena dell’Himalaya. La spinta del blocco africano verso Nord porta all’orogenesi alpina. Le grandi catene montuose (Alpi, Himalaya, Pirenei, Atlante, ….) oggi presenti nascono proprio a partire dall’inizio del Paleogene. Fanerozoico Cenozoico Paleogene
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Clima Temperature relativamente elevate che raggiungono il massimo nel periodo di transizione tra Paleocene ed Eocene. Non ci sono migrazioni tra Europa e Asia, divise da mari interni. L’assenza di ghiacci permette a molti animali di sfruttare le rotte polari per passare da un continente all’altro Paleocene Clima caldo uniforme, le foreste tropicali si spingevano fino quasi alle zone polari. Si estendono le foreste tropicali fino ai circoli polari e aumentano i flussi migratori. Il freddo porta al congelamento di vaste aree e all’estinzione di grandi quantità di specie animali e vegetali Eocene Inizia con un periodo molto caldo, tanto che flora e fauna tropicali si spingono fino all’Antartide e da lì irradiano in Africa, Asia, Sud America. Verso la fine del Periodo il clima si fa più secco e freddo e le foreste tropicali lasciano il posto ai boschi misti che ancora oggi occupano le aree canadesi e russe. Oligocene Il nome "Oligocene" deriva dal greco ὀλίγος, "oligos" (poco) e καινός, "kainos" (nuovo, recente) e si riferisce allo scarso sviluppo di nuove specie di mammiferi, dopo la radiazione adattativa avvenuta durante l'Eocene. Fanerozoico Cenozoico Paleogene
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Cronologicamente, l'Oligocene si trova dopo l'Eocene e prima del Miocene, ed è la terza e conclusiva epoca del periodo del Paleogene. L'Oligocene è spesso considerato un importante momento di transizione, un collegamento fra “il mondo arcaico dell'Eocene tropicale e gli ecosistemi moderni del Miocene” Durante questo periodo i continenti continuano ad andare alla deriva verso le loro attuali posizioni. L'Antartide rimase sempre isolata ed infine sviluppò una calotta di ghiaccio permanente. In Europa e Asia proseguì l'orogenesi alpina, sollevando tra l'altro le Alpi e l'Himalaya. Il Sudamerica infine si separò dall'Antartide e andò alla deriva verso nord. Questo permise che le correnti circumpolari fluissero intorno all'Antartide, raffreddandolo molto velocemente. Durante il periodo finale dell'Oligocene il mare raggiunge il livello più basso della storia della Terra; questo è dovuto, come accennato, alla formazione della calotta polare antartica. Il ritiro dei mari fece emergere parecchi "ponti continentali" che univano i vari continenti (Europa/Africa ed Asia/America attraverso la Beringia formatasi nello stretto di Bering). Ciò permise la migrazione di flora e fauna, che si ritrovano infatti molto simili in Europa e America del nord. I dominatori dell’ultima fase delle ere geologiche: le erbe appartenenti alla Famiglia delle Graminacee
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Con il raffreddamento del clima le erbe ebbero maggiori possibilità di sviluppo, e mano a mano che i boschi tropicali si riti-rarono verso l'equatore, ebbero la possibi-lità di colonizzare nuovi spazi nelle regioni temperate. In base ai reperti fossili, risulta che le distese erbose apparvero dapprima in Asia, seguendo lo sviluppo dei roditori. Questi animali avevano sviluppato una dentizione e un apparato digestivo che li metteva in gra-do di utilizzare il gambo e le foglie delle erbe. Durante l'Oligocene, le piante succulente e i cactus svilupparono la fotosintesi CAM, un nuovo metodo di fissazione del carbo-nio che rendeva più efficace la fotosintesi; tuttavia queste piante non divennero ecolo-gicamente significative fino alla fine del Miocene. Alcuni fossili carbonizzati conservano tes-suti organizzati secondo l'anatomia di Kranz, con cellule fascicolari intatte, il che permette di identificare un metabolismo vegetale C4 nelle graminacee del tempo. Flora Il raffreddamento del clima favorì l'espan-sione delle erbe. Le angiosperme continuarono la loro es-pansione sul mondo intero; le foreste tropi-cali e subtropicali vengono gradualmente sostituite dai terreni boscosi decidui tem-perati. Le pianure ed i deserti aperti diven-tano più comuni. Iniziò una maggiore es-pansione anche delle erbe, anche se le sa-vane non saranno ancora molto importanti nemmeno alla fine del periodo. I primi fossili certi di erbe datano al Paleo-cene superiore nel Nord America, più di cinquanta milioni di anni fa, tuttavia le erbe erano ancora poco diffuse all'inizio dell'Oli-gocene, quando la temperatura calda e umida favoriva altri tipi di piante.
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La Fauna Importanti resti di fauna dell'Oligocene sono stati ritrovati su tutti i continenti, tranne che in Australia. I paesaggi più aperti, a causa della riduzione delle foreste, permisero agli animali di crescere in dimensione corporea. La fauna marina, come pure i vertebrati dei continenti settentrionali, cominciò ad assumere un aspetto simile a quello moderno. Questo risultato fu però più un effetto dovuto all'estinzione delle forme più antiche, che all'evoluzione di forme nuove. Il Sudamerica fu apparentemente isolato dagli altri continenti e diede vita a una fauna abbastanza particolare. Paraceratherium
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Mammiferi La fauna era dominata dai mammiferi, che soppiantarono i grandi uccelli predatori dei periodi precedenti. Essi manifestarono fenomeni di gigantismo: fra questi ricordiamo l'Indricotherium dell'Asia centrale, una specie di rinoceronte che con i suoi 5 metri e mezzo di altezza e 7 e mezzo di lunghezza è il più grande mammifero terrestre mai esistito. I cavalli, scomparsi dall'Eurasia nell'Eocene superiore, sopravvissero nelle praterie del nordamerica con un ristretto numero di specie del genere Mesohippus, mentre i creodonti, carnivori primitivi, coesistettero con le prime forme di veri carnivori, tra cui canidi e felidi primitivi. In Africa comparvero i mastodonti, animali semiacquatici prive di zanne e proboscide, antenati degli elefanti che non raggiungevano il metro e mezzo di altezza.
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Molto diffusi i roditori e infine in questo periodo comparvero anche le prime vere scimmie, le Platirrine e le Catarrine, tra cui l' Aegyptopithecus, uno dei primi esemplari di cui abbiamo ritrovamenti fossili. In Nordamerica comparve l'Hyracodon, una sorta di rinoceronte corridore, mentre in Sudamerica dominavano le pianure i suoi equivalenti (Rhynchippus), appartenenti a un gruppo di mammiferi primitivi (notoungulati). Alcuni mammiferi dell'Oligocene: Brontotherium, Indricotherium, Archaeotherium, Hyaenodon, Dinictis, Nimravus, Eusmilus, Protoceras, Merycoidodon, Hoplophoneus, Branisella, Arsinoitherium, Phiomia, Mesohippus, Rhynchippus.
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Eone: Fanerozoico Era: Cenozoico Neogene Olocene 0,01143
periodo attuale Pleistocene Pleistocene superiore 0,126 Pleistocene medio 0,781 Pleistocene inferiore 1,806 Pliocene Pliocene superiore Gelasiano 2,588 Piacenziano 3,6 Pliocene inferiore Zancleano 5,332 Miocene Miocene superiore Messiniano 7,246 Tortoniano 11,608 Miocene medio Serravalliano 13,65 Langhiano 15,97 Miocene inferiore Burdigaliano 20,43 Aquitaniano 23,03 Eone: Fanerozoico Era: Cenozoico Fanerozoico Cenozoico Neogene
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Il Neogene inizia senza il solito momento di estinzione di massa.
Al contrario la differenziazione marcata dei climi terrestri portò ad una proliferazione di molte nuove specie animali e vegetali. Geologia Le Americhe si saldano. Crescono le Ande. Un ponte di terra unisce Russia e Alaska. Al termine del Periodo si apre lo stretto di Gibilterra con l’inondazione del bacino del Mediterraneo. Clima La chiusura dell’istmo di Panama porta al blocco delle correnti equatoriali e ad un raffreddamento delle temperature di Artico e Antartico
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