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PubblicatoRaffaello Piras Modificato 10 anni fa
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Profilo di un grande studioso dell’intelligenza numerica infantile…
MARIA MONTESSORI ( ) di Silvia Lattuada matricola
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BREVI CENNI BIOGRAFICI
Maria Montessori, figura di rilievo dal punto di vista pedagogico, in quanto fu una delle prime donne medico in Italia dopo l’Unità. In seguito al perseguimento della laurea in Medicina fu attiva negli ospedali romani, dove ottenne la nomina di assistente presso la clinica psichiatrica in collaborazione con Montesano. Nasce così il suo interesse per la letteratura scientifica riguardante casi di fanciulli selvaggi, allevati da animali, ritrovati in zone isolate e per gli esperimenti rieducativi attuati da Jean Marc Itard. Di quest’ultimo le interessò soprattutto i lavori condotti circa la possibilità di inserimento nella comunità dei bambini anormali, attraverso un percorso di educazione ponderato.
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L’INTERVISTA… Buongiorno Dott.ssa MONTESSORI, La vorrei intervistare per conoscere meglio i suoi studi riguardanti lo sviluppo del concetto di numero nel bambino. Ma prima potrebbe darmi qualche breve notizia rispetto alla sua formazione? Quali sono stati i suoi studi?
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Ho frequentato l’università iscrivendomi alla facoltà di medicina e chirurgia. Ho dovuto contro la mia famiglia che alla fine ha deciso di appoggiare la mia scelta. Mi sono laureata nel 1896 con una tesi in psichiatria Nello stesso anno sono diventata anche la PRIMA Laureata in Medicina in Italia.
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COM’E’ NATO IL SUO INTERESSE PER IL MONDO DELL’INFANZIA
COM’E’ NATO IL SUO INTERESSE PER IL MONDO DELL’INFANZIA? Tutto è nato dal mio amore nei confronti dei bambini disabili. Dopo anni di osservazioni e prove sul campo ho ideato un nuovo e innovativo metodo di istruzione per bambini disabili. Uno dei concetti basilari di questo metodo fu centrato sulla constatazione che i bambini hanno fasi di crescita differenziate, all'interno delle quali sono più o meno propensi a imparare alcune cose per trascurarne delle altre…
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Mi potrebbe spiegare in cosa consiste il METODO “MONTESSORI”?
Certo. A differenza dei metodi tradizionali che includevano lettura e recita a memoria, il mio scopo era quello di istruire i miei bambini attraverso l'uso di strumenti concreti, il che diede risultati assai migliori. Rivoluzionai il significato stesso della parola "memorizzare", parola che non venne più legata ad un processo di assimilazione razionale e/o puramente cerebrale, ma veicolata attraverso l'empirico uso dei sensi, che comportano ovviamente il toccare e il manipolare oggetti. In questo modo i bambini disabili, in seguito ad esperimenti, ottennero risultati più alti di bambini normodotati.
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Quale fu il passo successivo all’ideazione del suo metodo?
Fondai nel 1907 a San Lorenzo in Roma la PRIMA “Casa dei Bambini”. Si trattò di una casa speciale, non costruita per i bambini ma fu una casa dei bambini. Fu ordinata in maniera tale che i bambini la sentissero veramente come loro. Ero contraria ai consueti metodi pedagogici che ritenevo irrazionali perché reprimevano sostanzialmente le potenzialità del bambino invece di aiutarle e farle emergere ed in seguito sviluppare.
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Mi parli della LA CASA DEI BAMBINI…
Nella “Casa dei bambini” è fondamentale l’organizzazione dell’ambiente che deve essere: proporzionato alle capacità motorie, operative e mentali dei bambini per essere attivamente utilizzato e padroneggiato; ordinato e organizzato affinché, attraverso punti di riferimento non discontinui, il bambino possa formarsi una propria visione della realtà che anche emotivamente abbia carattere di rassicurazione e certezza; calmo e armonioso per favorire la libera espansione degli interessi e delle esperienze e una positiva dimensione psicoaffettiva necessaria al sorgere del sentimento di fiducia in sé e negli altri; curato e ben articolato nei particolari anche per stimolare il bambino alla scoperta dell’errore e all’autocorrezione; attraente e bello affinché sia suscitato il naturale amore ‘estetico’ del bambino verso tutto ciò che rivela qualità di gentilezza, di ordine, di gradevolezza, di cura e attenzione.
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Quali sono secondo i suoi studi LE FASI DELLO SVILUPPO NEL BAMBINO?
Le fasi di sviluppo sono: dai 0 ai 3 anni: il bambino ha una mente assorbente, la sua intelligenza opera inconsciamente assorbendo ogni dato ambientale. In questa fase si formano le strutture essenziali della personalità. dai 3 ai 6 anni: fase in cui inizia l'educazione prescolastica. Alla mente assorbente si associa la mente cosciente. Il bambino sembra ora avere la necessità di organizzare logicamente i contenuti mentali assorbiti.
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Qual è il suo MATERIALE DIDATTICO PER LO stimolare lo SVILUPPO COGNITIVO?
Ho realizzato del materiale di sviluppo cognitivo specifico per l'educazione sensoriale e motoria del bambino che ha determinate caratteristiche…infatti si presenta come: materiale analitico, incentrato su un'unica qualità dell'oggetto, per esempio peso, forma e dimensioni. Educa i sensi isolatamente; materiale autocorrettivo, educa il bambino all'autocorrezione dell'errore e al controllo dell'errore, senza l'intervento dell'educatore; materiale attraente, oggetti di facile manipolazione e uso, creato per invogliare il bambino all'attività di gioco-lavoro con esso. Il bambino è libero nella scelta del materiale. Tutto deve scaturire dall'interesse spontaneo del bambino, sviluppando così un processo di autoeducazione e di autocontrollo.
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Parliamo ora della MATEMATICA MONTESSORIANA?
La matematica è fatta di sequenze, si basa sull’ordine. La capacità di concentrazione sul compito è importantissima nella Matematica per sviluppare il pensiero logico e la capacità di risolvere problemi. Sviluppare il pensiero indipendente e l'abilità di soluzione dei problemi è una delle mete principali. Anche nella Vita Pratica, lo sviluppo di "Ordine", "Concentrazione, "Coordinazione" e "Indipendenza" sono importanti per la mente matematica.
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Perché così tanti bambini provano antipatia per la matematica
Perché così tanti bambini provano antipatia per la matematica? Perché la trovano noiosa come un raffreddore, con tutti i suoi simboli astratti. Si presume che bambini imparino, nei modelli di istruzione tradizionale, se gli insegnanti semplicemente correggono i loro errori e presentano la risposta corretta. Ma i bambini hanno bisogno di vedere, senza fretta o pressione, come i numeri cambiano, crescono, e sono in relazione tra loro. Hanno bisogno di sviluppare un modello mentale del territorio, prima di fare il primo passo. Come ha detto Piaget "La conoscenza non è una copia della realtà. Conoscere un oggetto un evento, non è semplicemente guardarlo e farsene una copia mentale, o un’immagine. Conoscere un oggetto è agire su lui. Sapere è cambiare, trasformare l'oggetto e capire il processo di questa trasformazione”.
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La Dott.ssa MONTESSORI aggiunge…
La matematica è molto importante nella vita quotidiana: il numero è dappertutto. " I bambini sono esortati dalle leggi della loro natura a trovare esperienze attive nel mondo circostante. Per questo usano le loro mani: non solo per scopi pratici, ma anche per la conoscenza”
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In cosa consiste il suo METODO per l’insegnamento della Matematica?
Basandosi sul principio esposto precedentemente, la matematica m è presentata in modo divertente ed interessante, usando materiali concreti che aiutano i bambini a costruire solide fondamenta per i concetti astratti. I bambini hanno la possibilità di scegliere liberamente i materiali che rispondono alle loro necessità interne. Il principio della scelta libera si aggiunge al principio della ripetizione dell’esercizio. La scelta libera fatta dai bambini aiuta l’insegnante ad osservare le loro necessità psichiche e le loro tendenze. La ripetizione è necessaria per il bambino per raffinare i suoi sensi, perfezionare le sue abilità e costruire il sapere sulle sue competenze. Attraverso scelta libera e ripetizione, i bambini possono compiere i loro progressi nella conoscenza, seguendo un ritmo che dipende dalle loro necessità interne, e non da quanto stabiliscono insegnanti o genitori.
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Quali materiali utilizza per stimolare l’apprendimento della matematica?
Uno dei principali materiali utilizzati è la numerazione da uno a dieci, la quale comprende: aste numeriche numeri tattili numeri scritti scatola degli stecchini numeri scritti e gettoni giochi coi numeri Grazie alla manipolazione di questi materiali, i bambini non solo costruiscono il concetto di base del numero da uno a dieci memorizzando il naturale ordine di numeri, ma anche riconoscono le relazioni tra quantità e qualità.
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Negli apprendimenti successivi che materiali si possono utilizzare?
Dopo aver acquisito padronanza con questi concetti di base, i bambini hanno bisogno di capire il valore posizionale delle cifre. Si presenta ai bambini il Sistema Decimale, facendo esplorare il valore posizionale delle cifre entro le migliaia. Lavorando con: le perline dorate le carte dei numeri grandi I bambini svilupperanno il concetto di quantità oltre il dieci. Quando riconoscono i simboli scritti e il loro significato, hanno bisogno di esercitarsi nel ricordare i numeri. Questa abilità si svilippa attraverso l'uso dei materiali seguenti: le barre di perline colorate, i numeri Seguin
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Ecco alcuni materiali …
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Nel processo di apprendimento quale ruolo gioca l’INSEGNANTE?
L’insegnante ha un importante ruolo in tutto ciò: deve saper comprendere cosa i bambini rivelano attraverso il loro lavoro; non deve insistere ripetendo la lezione, o comunicare al bambino che ha commesso un errore o che non ha capito. L'insegnante insegna poco ed osserva molto, perché solo così può aiutare bambini a rimuovere i loro ostacoli e può guidarli al passo successivo, secondo le necessità e i desideri dei bambini.
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