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tratto da: Itaca Eva Cantarella
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LE DONNE nel mondo greco
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...un invito alla felicità
...un astro La donna è... ...una luce ...uno sguardo ...un invito alla felicità e il suono di una parola.
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le donne nel mondo greco
Gli uomini e le donne nel mondo greco
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La società si presenta nettamente divisa in due: in primo luogo gli uomini, impegnati nella guerra, nei viaggi, nei commerci e nelle attività pubbliche; in secondo luogo le donne "dalle bianche braccia" che si occupavano della filatura, tessitura, dei ricami oltre all’educazione dei bambini e alla pulizia della casa. A parte poche eccezioni, le donne greche sono vissute e morte senza nome, senza lasciare alcuna traccia a differenza dei cittadini e dei combattenti. L'intensa partecipazione maschile alla vita pubblica relega la donna nella casa; qui ella conduce una vita ritirata, staccata dalle manifestazioni pubbliche e intellettuali. Vive sempre sotto la tutela di qualcuno,ovviamente di sesso maschile.
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In Grecia, le donne appaiono divise in due categorie:
Da un lato c’erano le donne fedeli, dall’altro le seduttrici.
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Donne Fedeli La donna,nonostante avesse l'obbligo di rimanere sempre fedele,era comunque considerata un’ adultera. Gli uomini invece potevano contare sulla compagnia di altre donne:le concubine La moglie fedele assicurava al marito la legittimità dei figli; da questo fatto è evidente come la condizione femminile dipendesse dal rapporto, stabile o occasionale, con un uomo e quindi fosse quasi inesistente dal punto di vista sociale. Una caratteristica della donna fedele è il rispetto verso il marito e verso ogni figura maschile. Un esempio di donna fedele è …
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...Penelope Penelope moglie di Ulisse e madre di Telemaco, è una donna bellissima quasi simile ad una divinità da far “sciogliere le membra” ai proci ogni qual volta partecipava ad un banchetto. Lei attese per vent'anni il ritorno del marito, partito per la guerra a Troia, evitando di scegliere uno tra i proci, nobili pretendenti alla sua mano, anche grazie al famoso stratagemma della tela: di giorno tesseva il sudario per Laerte, padre di Ulisse, mentre di notte lo disfaceva. Avendo promesso ai proci che avrebbe scelto il futuro marito al termine del lavoro, rimandava all'infinito il momento della scelta. L'astuzia di Penelope, tuttavia, durò "solo" per poco meno di quattro anni a causa di un'ancella traditrice che riferì ai proci l'inganno della regina. La “metis” era quindi inefficace quando utilizzata dalle donne senza far raggiungere il loro scopo. Alla fine Ulisse tornò, uccise i proci e si ricongiunse con la moglie. Penelope è il simbolo per antonomasia della fedeltà coniugale femminile. In quanto fedele però, Penelope era un personaggio ambiguo. Infatti, quando ormai Ulisse stava per tornare a casa, Penelope esausta per la tracotanza dei Proci, decise di organizzare una gara e il vincitore l’avrebbe presa in sposa. Questo è un esempio di come Penelope gradisse essere corteggiata dai pretendenti.
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Donne Seduttrici Le donne seduttrici sono donne libere, belle che vivono sole ma allo stesso tempo pericolose. Queste donne possono essere considerate maghe per i loro tranelli e farmaci magici con cui compiono azioni ingannevoli. Esse sono vere e proprie tentazioni per l’uomo. La donna seduttrice possiede conoscenza e potere giuridico. Utilizzano come trappola la voce soave, la bella casa e l’ospitalità che ne rispetta le regole. Il canto quindi è l’arma principale con cui le donne seducono. Una delle differenze dalle donne fedeli è quella di poter intraprendere un discorso con gli uomini. Ricordiamo anche che i gesti compiuti dagli uomini comunicano amicizia mentre, quando vengono compiuti dalle donne,sono una trappola. Nell’Odissea compaiono molte donne seduttrici tra cui: Calipso, le Sirene e…
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...Circe La maga figlia del Sole e di Perse è un personaggio difficile. Di solito la si presenta come l'incantatrice, la seduttrice che intrappola Odisseo (per un intero anno). Bisogna distinguere bene il suo atteggiamento nei confronti dei compagni da quello che poi tiene nei confronti di Odisseo. Circe non seduce propriamente le proprie vittime, non si concede e nemmeno si promette. Solo attira nella sua casa col canto, offre ospitalità; e poi mette al suo servizio, toglie dignità, fa animali, svilisce. All'arrivo di Odisseo si comporta come sempre. Ma lui, istruito da Hermes, resiste al processo di degradazione: non si lascia misurare come mediocre, resiste, anzi l'assale, la minaccia. Il cambiamento in lei è improvviso: piange, si offre. Da questo momento deporrà ogni intento ingannatorio, ogni lusinga. Odisseo ancora non si fida, le chiede un giuramento che prontamente lei gli fa. Libera i compagni dall'incantesimo, diventa la fidata guida e consigliera di Odisseo. Non è più la maga, ma la donna. E ama al punto da non tentare alcun inganno nemmeno per trattenere Odisseo. Sì, lo trattiene un anno, ma poi lo lascia libero. Anche da questo punto di vista appare di una consapevolezza superiore: sa che non può interrompere il viaggio verso Itaca. Alla fine resta sola, come quando si prendeva gioco dei suoi ospiti; ma ormai donna, non più dedita a demolire a priori l'uomo.
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Realizzato da: Mariateresa Caggiano Teresa Cannito Elisabetta Rafaele Vittoria Ventura
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prof.ssa Annalisa Divincenzo IV F
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