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Strategie metacognitive per la didattica

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Presentazione sul tema: "Strategie metacognitive per la didattica"— Transcript della presentazione:

1 Strategie metacognitive per la didattica
Apprendimento linguistico e matematico per i DSA Strategie metacognitive per la didattica G. Lampugnani Sesto Fiorentino,

2 Manifestazioni esteriori
Carenza in abilità strumentali Lentezza e scarsa correttezza in lettura e scrittura Errori ortografici/cattiva calligrafia Lettura ad alta voce difficoltosa Punteggi negativi nei test specifici Difficoltà linguistiche pregresse Difficoltà iniziale di apprendimento strumentale

3 Successo nell’ apprendimento
Aspetti metacognitivi Aspetti cognitivi Successo nell’ apprendimento Sistema di convinzioni Motivazioni

4 …con diverse strategie per diversi compiti-obiettivo
Metacognizione Riflessione… …sui processi cognitivi… …con diverse strategie per diversi compiti-obiettivo …per controllare i propri processi di apprendimento…

5 Atteggiamento educativo “preventivo”
Stimolare la curiosità per l’apprendimento Stimolare l’interesse per lettura Supportare l’acquisizione dei prerequisiti

6 Intervento preventivo verso gli indicatori di rischio
Disturbi del linguaggio Difficoltà di organizzazione spazio-temporale Impaccio nella motricità fine e gesto grafico Difficoltà percettive Difficoltà fonologiche/ metafonologiche Difficoltà di attenzione / concentrazione Iperattività

7 “Allarme DSA” Difficoltà di decifrazione di numeri e lettere, specie se simili Persistenti difficoltà metafonologiche Difficoltà di quantificazione Difficoltà con i concetti spazio- temporali Difficoltà a rendere trasferibili gli apprendimenti Ripetizione di errori già corretti Dispersività del lavoro e scarsa autonomia Difficoltà di concentrazione, iperattività, mancanza di autocontrollo Atteggiamenti di rifiuto, aggressività, bassa autostima

8 Abilità per apprendimento letto-scrittura
Abilità linguistiche Abilità fonologiche Abilità metafonologiche Abilità grafo- motorie Abilità visuo-percettive Abilità sociali Abilità corporee

9 Educazione alla lettura e al libro
Il piacere della lettura: Ascoltare, guardare le figure, essere incuriositi dal mondo delle storie, dei libri e del simbolo grafico La biblioteca Giochi per il gusto della lettura Burattini e drammatizzazione

10 Impostazione bucco-fonatoria
GRAFEMA POSIZIONE DELLA BOCCA DURANTE EMISSIONE FONETICA Facilita consapevolezza e apprendimento Facilita competenze metafonologiche Gioco della bocca muta

11 Criteri di presentazione dei grafemi (ordine e modalità)
Metodo fonetico-sillabico (non globale) Stampatello maiuscolo Segno grafico più facilmente percepibile/riproducibile Posizione fonatoria diversificata (I/E) Similitudine grafica (M/N) Caratteristiche fonatorie differenti (B/P) Associazione grafema - posizione bucco fonatoria

12 Comprensione Si compone di diversi e simultanei processi
I processi da attivare a seconda di: - scopo di lettura - livello di comprensione

13 Il lettore “maturo” conosce
Scopi della lettura: “perché leggere?” Strategie da utilizzare per una buona comprensione - lettura rapida - lettura analitica - lettura selettiva 3. Le caratteristiche delle tipologie testuali

14 Processi di analisi del testo
Analisi preliminare dei contenuti Testo Indizi forniti dal contesto Caratteristiche principali Approfondimento: testo a scelta multipla Produzione di testi

15 Difficoltà causate da…
La composizione scritta Difficoltà causate da… …disgrafia, disortografia … lentezza …difficoltà di concentrazione …concentrazione sull’aspetto formale delle scrittura …difficoltà di recupero delle informazioni …difficoltà di elaborazione formale del pensiero …scarso controllo della necessaria progettazione …”blocco” del pensiero di fronte al foglio bianco

16 Fasi di scrittura Progettazione Stesura Revisione Editing

17 Difficoltà nelle LS Estrema difficoltà di percezione-elaborazione del linguaggio Difficoltà di traduzione del fonema in grafema Difficoltà nel fissare in memoria e lungo termine Confusione tra parole con suoni simili, spelling Eccezioni Ordine delle parole, costruzione della frase

18 Metodologia Motivazione all’utilità pratica della LS
Situazioni motivanti e di vita concreta: Scambi linguistici, gite, , canzoni… Privilegiare la comprensione e l’espressione orale Cautela con i simboli fonetici Metacognizione e inferenze

19 Didattica Didattica pratica, multisensoriale Uso delle flashcards
Spelling con lettere “scritte in aria” Manipolare oggetti abbinati a vocaboli Disegno invece della traduzione di parole Ripassare frequentemente con diverse attività e diverse modalità Role-plays, miming games, spelling bingo, matching games

20 Strumenti compensativi per LS
Uso della sintesi vocale Uso della scrittura con correttore ortografico, suggerimento di parole e glossario Dizionario elettronico Registratore per pronuncia Uso del traduttore Uso della Reading Pen Dare tempo aggiuntivo alle prove e prove ridotte In GB è possibile disattendere allo studio o agli esami di LS e le LS non saranno più obbligatorie

21 Il calcolo Consapevolezza e controllo delle fasi di calcolo possono
facilitare il corretto svolgimento. Corretta copiatura e lettura Classificazione del problema Classificazione e delimitazione dei termini Gerarchia delle operazioni Semplificazioni Esecuzione dei calcoli

22 Nella geometria … i DSA sono soggetti a problemi:
di uso e comprensione di terminologia specifica di astrazione di carattere topologico gerarchia delle proposizioni geometriche

23 Strategie didattiche in geometria
Rinforzare le diverse fasi progettuali: Leggere e comprendere il testo Operare una rappresentazione Collocare correttamente dati e nomi sulla figura Fare considerazioni sulle proprietà

24 Matematica e metacognizione
Riconoscere le abilità cognitive coinvolte in situazioni matematiche Riconoscere le abilità mentali specifiche per il problem solving Comprendere il testo per la soluzione di compiti matematici Riconoscere il proprio stile tendenziale e le strategie cognitive Cornoldi et al. (1995)

25 Sviluppare un atteggiamento positivo verso la matematica
Affrontare le situazioni d’ansia in matematica Prevedere le difficoltà e le probabilità di riuscita Pianificare le procedure Monitorare la propria prestazione Autovalutare la prestazione Cornoldi et al. (1995)

26 L’apprendimento per gruppi cooperativi
Favorisce interazioni positive Coinvolge i soggetti più isolati/oppositivi Favorisce un aumento della motivazione Facilita la richiesta di aiuto/chiarimento Sfida ad impegnarsi Valorizza le risorse individuali Promuove l’autonomia

27 Bibliografia Levy Robbins D., Esercizi di analisi del testo, Erickson, Trento, 1996 De Beni R, Pazzaglia F., Lettura e metacognizione, Erickson, Trento, 1991 Cornoldi C., De Beni R., Gruppo MT, Imparare a studiare 2, Erickson, Trento, 1993 Coultas J., Swalm J., Costruire testi efficaci, Erickson, 1996


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