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Le misure di prestazione

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Presentazione sul tema: "Le misure di prestazione"— Transcript della presentazione:

1 Le misure di prestazione

2 Le prestazioni di Efficienza o produttività
Manodopera Produttività delle risorse produttive Impianti Materiali (rese) Produttività Disponibilità e potenzialità Rotazione e copertura Analisi ABC-ABC Produttività dei magazzini

3 Indice di rotazione e giacenza (prox slide)
Fai prova “unità di misura” su IDR e COP (IDR = (pz/mese)/pz = 1 / mese) Dire come si può misurare consumo (output meno input) e giacenza (da sistema informativo ?!) Giacenza e consumo espressi in pezzi o a valore (ma potrebbe essere espresso con altri indicatori: volume, ecc..) Indice di rotazione: numero di volte in cui si ricostituisce la giacenza media (fai es. numerico con es. IDR = 2) Copertura descrive la durata dell’investimento a magazzino e il suo ciclo economico Giacenza è sempre la stessa (indipendente da unità temporale) Consumo espresso su unità temporale (al mese, all’anno, ecc.) Giacenza media: quantità o valore di merce mediamente presente in ogni istante a magazzino Sm = (∑Si*Ni) / T (Si = livello di scorta nell’istante i; i = 1, T; Ni = giorni di scorta per ciascun livello; T = intervallo temporale di osservazione) Semplificazione per GM: scorta varia linearmente fra max (S1) e min (S1’) prima e dopo arrivo di un lotto Sm = [((S1+S1’)/2)*t1 + … ] / T

4 Efficienza dei magazzini
Misurazioni classiche del livello di scorta: indici di rotazione giorni di copertura Indice di Rotazione = Copertura = S Consumi periodo Giacenza Media gg periodo Indice di Rotazione

5 La misura dell’efficienza della gestione materiali
Un ulteriore quadro di analisi è fornito dalle analisi delle ABC incrociate. Si tratta in pratica di identificare parametri di classificazione (esempio giacenza e consumo) ed analizzare i materiali secondo classificazioni ABC. Obiettivo è migliorare la focalizzazione degli interventi di miglioramento

6 La misura dell’efficienza della gestione materiali
B C

7 La misura dell’efficienza della gestione materiali
CONSUMI A B C DOMANDA MOLTO REGOLARE DOMANDA POCO REGOLARE A OBSOLESCENZA DOMANDA MOLTO REGOLARE DOMANDA REGOLARE DOMANDA IRREGOLARE GIACENZA B DOMANDA POCO REGOLARE DOMANDA IRREGOLARE ROTTURE DI STOCK C

8 La misura dell’efficienza della gestione materiali
Elevata opportunità e alto rischio N° items generalmente contenuto: possibilità di maggiore analiticità nell’effettuare le verifiche Situazioni specifiche: – scorte costanti, rifornimenti frequenti e in piccole quantità: ridurre le scorte di sicurezza – scorte costanti, rifornimenti sporadici e in quantitativi rilevanti: rimuovere i vincoli alle condizioni di rifornimento – scorte cicliche, rifornimenti frequenti e in piccole quantità: destagionalizzare l’alimentazione – scorte cicliche, rifornimenti sporadici e in quantitativi rilevanti: destagionalizzare l’alimentazione e rimuovere i vincoli alle condizioni di rifornimento 1. Tipo JIT - 2. lontananza, quindi ad esempio cercare di mitigare

9 La misura dell’efficienza della gestione materiali
N° items auspicabilmente contenuto; se così non è, “obiettivo azzeramento” Situazioni specifiche: – items obsoleti: non produrre/acquistare più e “smaltire” attraverso vendite promozionali, offerta su canali/mercati diversi; al limite distruggere – nuovi prodotti e ricambi: monitorare

10 La misura dell’efficienza della gestione materiali
N° items generalmente contenuto; “obiettivo incrementare” Scorte contenute o vendite non adeguate? Monitorare attentamente le rotture di stock Situazioni specifiche: – items prodotti/acquistati su ordine – items gestiti in logica Just In Time

11 La misura dell’efficienza della gestione materiali
N° items generalmente molto elevato Items di scarso interesse sia per i responsabili della gestione scorte, sia per i responsabili delle vendite Items onerosi dal punto di vista della gestione di magazzino: aggiornamento dati di magazzino,occupazione spazio, etc. Situazioni specifiche: – se gli items sono di scarso interesse: verificare l’opportunità di operare degli stralci – se le vendite sono contenute perché il prodotto non è disponibile: migliorare gestione scorte e monitorare rotture di stock

12 Caso NewMat

13 Valore (prox slide) Perché si usa valore ? no somma pere e mele
Quali dati per assegnare valore ? MP: costo materie prime SL: costo variabile di prodotto PF: costo del venduto

14 I dati di partenza (1) Mensile

15 I dati di partenza (2)

16 La classificazione ABC per valore di giacenza

17 La classificazione ABC per valore di giacenza

18 La classificazione ABC per valore di consumo

19 La classificazione ABC per valore di consumo

20 La costruzione dell’ABC-ABC

21 La distribuzione dei codici nell’ABC-ABC

22 La distribuzione della complessità (numero di codici di ogni classe)

23 La distribuzione del valore del consumo

24 La distribuzione del valore in giacenza

25 Media* (prox slide) Non si può fare la media su item che hanno peso completamente diverso ! Es. la classe A vale decine di milioni, la C solo un paio ! Non si sommano mele con pere…

26 Altri indici derivanti dall’analisi

27 Altri indici derivanti dall’analisi

28 - Caso Frigo Maker 2 - Le misure di prestazione di servizio

29 Le misure di servizio – Quadro generale
Disponibilità Sistemi che operano per il magazzino (MTS) Persistenza dello stock-out Accuratezza e Completezza della consegna Servizio Prontezza Sistemi che operano su commessa (MTO, ATO….) Puntualità

30 Le misure di servizio MTS - Disponibilità
Tiene conto, nelle realtà produttive in cui si risponde per il magazzino, del fenomeno dello stock-out (o rottura di scorta). Indicatori: Fisici: Quantità in stock-out (inevasi) / Quantità totali ordinate; N° ordini evasi / N° ordini totali; N° ordini inevasi / N° ordini totali; N° righe ordine evase / N° righe ordine totali N° codici evasi / N° codici richieste; Economici: Costo della vendita persa per stock-out; Costo delle penali per ritardata consegna.

31 Misura il “protrarsi del disservizio”.
Le misure di servizio MTS - Persistenza dello stock-out (indisponibilità di prodotto) Misura il “protrarsi del disservizio”. Fisiche: Tempo di consegna medio degli ordini non consegnati “dal pronto”; N° periodi stock-out / N° totali periodi. E’ opportuno valutare sia gli stock-out “effettivi”, sia gli stock-out potenziali

32 Caso Frigo Maker 2 – (6) Magazzino
Calcolare: Indice di rotazione, Giorni di copertura Frequenza di (potenziale) stock-out: N° periodi (potenziale) stock-out / N° totali periodi. % ordini inevasi: N° ordini inevasi / N° ordini totali; % domanda inevasa: Q.tà in stock-out (inevasi) / Q.tà totali ordinate;

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38 Caso Frigo Maker 2 – (6) Magazzino
Indicatori di magazzino ∑giorni di stock-out/ ∑giorni lavorativi ∑ordini inevasi/ ∑ordini ricevuti ∑giorni di potenziale stock-out/ ∑giorni lavorativi -∑quantità inevase/ ∑quantità ordinate

39 Le misure di servizio – Prestazioni connesse al LT: puntualità e prontezza (tempestività)
data ordine data inizio produzione data richiesta data pianificata data effettiva (DE - DO) Delivery Lead Time Complessivo TEMPO (DE - DI) Lead Time Produttivo (DR - DO)Delivery Lead Time Richiesto (DE - DR) Ritardo TEMPESTIVITA’ (DE - DP) Ritardo Non pianificato PUNTUALITA’ (DP - DR) Ritardo Pianificato

40 Caso Frigo Maker 2 – (7) Personalizzazione
Calcolo dei lead time: DP DO DR DI DE

41 Caso Frigo Maker 2 – (7) Personalizzazione

42 Caso Frigo Maker 2 – (7) Personalizzazione


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