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UPTER Università Popolare di Roma
Risparmio ed efficienza energetica in casa
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L’energia e l’ambiente
La domanda di energia cresce continuamente Le emissioni di CO2 emesse dai combustibili fossili utilizzati per produrre energia, stanno provocando un pericoloso mutamento climatico del pianeta. Gli scienziati prevedono che in questo secolo la temperatura del globo potrebbe aumentare da un minimo 1,3°C sino ad un massimo di 4,3°C.
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La politica energetica dell’Unione Europea
L’Unione Europea ha impegnato i Paesi membri affinché, entro il 2020: si riducano del 20% le emissioni di gas serra rispetto ai livelli del 1990 si aumenti sino al 20% la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili si raggiunga un risparmio di energia del 20% rispetto agli attuali consumi
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E’ urgente intervenire
Per una questione etica e sociale: il 28% della popolazione mondiale consuma il 77% della produzione mondiale di energia, mentre l’altro 72% vive con il restante 23% Per un motivo strategico: l’Europa (e l’Italia in particolare) per il fabbisogno di combustibili fossili dipende molto da Paesi fortemente instabili e di conseguenza la sicurezza degli approvvigionamenti non è sempre garantita Per una ragione economica: il costo della bolletta energetica rappresenta oggi una delle voci più rilevanti del bilancio familiare (supera le entrate mensili di una famiglia media) Per raggiungere un nuovo equilibrio in armonia con l’ambiente e rispettoso dei diritti delle future generazioni
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Fonti Energetiche Rinnovabili: il futuro
SOLE VENTO ACQUA GEOTERMIA Risorse umane e finanziarie da investire nella ricerca Generazione distribuita per sfruttare tutte le fonti energetiche disponibili Sarà un percorso lungo Per molto tempo ancora l’energia da fonti rinnovabili sarà una quota marginale di quella occorrente per lo sviluppo dei Paesi emergenti e per assicurare il livello di consumi del mondo occidentale
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L’efficienza energetica è la prima Fonte Rinnovabile disponibile SUBITO
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Disponibile subito perché
Fonte dati: Censimento ISTAT 2001
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Disponibile subito perché
Fonte dati: Censimento ISTAT 2001
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Disponibile subito perché
gli edifici civili utilizzano circa il 40% del consumo energetico totale c’è un ampio spazio di miglioramento dell’efficienza energetica negli edifici esistenti utilizzando le tecnologie oggi disponibili, i consumi energetici per il riscaldamento e la climatizzazione estiva si potrebbero ridurre del 50% il costo degli investimenti occorrenti è ammortizzabile in pochi anni con il risparmio conseguito
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Risultati molto importanti
risparmiare il 50% dell’energia primaria oggi consumata negli edifici (-20% del totale) gli interventi di riqualificazione energetica mobiliteranno circa 80/90 MLD/€ di investimenti nell’arco di 10/15 anni importante volano per lo sviluppo dell’industria nazionale molte migliaia di nuovi posti di lavoro altamente qualificati
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Riqualificazione Sostenibile
La riqualificazione sostenibile generalmente riguarda: Sostituzione di gasolio con gas metano, dove possibile; Caldaia a condensazione e ottimizzazione del sistema di produzione; Miglioramento dell’involucro edilizio; Impiego della termoregolazione e della contabilizzazione del calore; Utilizzo delle fonti rinnovabili disponibili.
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Riqualificazione Sostenibile
TEST SU 53 CONDOMINI Interventi: - Cambio di combustibile, dove possibile - Installazione caldaie a condensazione - Installazione contabilizzazione del calore Risultati: - Costo annuo di riscaldamento: % - Fabbisogno annuo di energia primaria: - 28% - Emissioni annue di CO2: %
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Le barriere all’efficienza energetica (1)
Scarsa professionalità dei progettisti Ingegneri e architetti spesso si limitano a progettare i nuovi edifici, o a ristrutturare quelli esistenti senza: allontanarsi dalla consuetudine proporre impianti ad alta efficienza energetica proporre lo sfruttamento delle fonti rinnovabili disponibili in loco
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Le barriere all’efficienza energetica (2)
Scarso aggiornamento professionale degli Installatori Molti installatori non hanno una solida conoscenza delle nuove tecnologie energetiche e raramente propongono alle famiglie il ricorso a tecnologie innovative. Esse infatti richiedono: uno sforzo iniziale di aggiornamento e conoscenza, la capacità di integrare il sistema edificio/impianto con tecnologie per l’utilizzo del solare termico, delle biomasse una qualificata assistenza post-vendita, che invece oggi è assolutamente insufficiente
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Le barriere all’efficienza energetica (3)
Ruolo inadeguato delle Amministrazioni Locali Le gestione energetica di scuole, piscine, centri anziani, uffici, ecc. da parte delle amministrazioni locali, anziché essere un esempio di efficienza, spesso sono modelli negativi, di spreco e di incuria
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Isolamento dell’edificio (1)
Un edificio male isolato fa aumentare le spese di riscaldamento e di raffrescamento estivo La dispersione del calore si evita con un buon isolamento. E’ molto importante ridurre le dispersioni di calore con un accurato isolamento dell’edificio (fibra di vetro, pomice, sughero, vermiculite, polistirene, polistirolo, poliuretano, perlite, ecc.).
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Isolamento dell’edificio (2)
Pareti esterne Nelle pareti esterne, il sistema di isolamento più valido è quello a cappotto Questo intervento ha un costo assai elevato, la sua realizzazione è consigliabile soprattutto quando viene effettuata in concomitanza con il rinnovo delle facciate dell’edificio. Isolamento dell’intercapedine esterna Se la parete esterna contiene un’intercapedine, questa può essere coibentata iniettandovi materiale isolante (schiuma, granuli di polistirene espanso, granuli minerali o fibre di cellulosa). Questa operazione ha costi molto contenuti e permette un isolamento efficace.
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Isolamento dell’edificio (3)
Pareti interne L’isolamento delle pareti interne è indicato quando bisogna intervenire nelle stanze in maniera selettiva: ad esempio per isolare una parete esposta a nord. Si incolla sulla faccia interna della parete un pannelli composto di materiale isolante e cartongesso, con una barriera al vapore che evita la generazione di muffe. E’ un intervento abbastanza economico, anche se riduce leggermente lo spazio abitabile.
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Isolamento dell’edificio (4)
Finestre e porte vetrate Per evitare che il calore esca dalle finestre attraverso i vetri ed il cassonetto, bisogna sostituire i serramenti con quelli a doppi vetri. L’intercapedine tra i due strati di vetro (vetrocamera) riduce il passaggio di calore. I doppi vetri sono generalmente costruiti con serramenti in PVC o in alluminio: quelli in legno hanno un livello di isolamento più alto, ma sono più costosi.
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Isolamento dell’edificio (5)
Tetti Tetto a terrazzo piano: sull’esterno del terrazzo si applica di uno strato isolante, da ricoprire con una protezione impermeabile (pavimentazione, o ghiaia, argilla ecc.) Dall’interno si incollano sulla soletta pannelli isolanti, dimensionati secondo le dispersioni termiche del tetto. Tetto a falda: nell’isolamento dall’esterno, l’isolante viene posto subito sotto le tegole, i coppi o le lastre della copertura. Dall’interno, l’isolante è posato direttamente sulla struttura della falda. Se il sottotetto non è abitabile, è semplice ed economico distendere l’isolante direttamente sul pavimento del sottotetto.
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Isolamento dell’edificio (6)
Pavimenti Le abitazioni che poggiano su porticati e spazi aperti o su cantine e garage, se non sono sufficientemente isolati, disperdono inutilmente calore. L’isolante può essere applicato sia sulla faccia inferiore della soletta che su quella superiore: l’intervento, semplice nella sua esecuzione, è molto efficace.
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Impianto di riscaldamento (1)
L’impianto di riscaldamento è fondamentale nell’abitazione, perché influisce in maniera diretta sul comfort ambientale. Esso è costituito: dal sistema di produzione (la caldaia), dall’impianto di distribuzione (la rete di tubazioni), dall’impianto di emissione (radiatori, pannelli radianti, ecc.) dagli organi di regolazione e controllo.
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Impianto di riscaldamento (2)
La caldaia a condensazione L’efficienza della caldaia è fondamentale per contenere i consumi e le emissioni inquinanti. Le caldaie a condensazione hanno un maggior rendimento perché uno scambiatore di calore recupera gran parte del calore contenuto nei fumi espulsi. Esse danno il massimo rendimento negli impianti di riscaldamento bassa temperatura (a pavimento o a pannelli radianti), ma funzionano benissimo anche con i radiatori tradizionali. Le caldaie a condensazione raggiungono risparmi energetici nell’ordine del 30%, rispetto alle caldaie tradizionali.
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Impianto di riscaldamento (3)
Valvole termostatiche Rendono indipendente il funzionamento dei vari termosifoni all’interno dell’abitazione e permettono di impostare la temperatura nelle stanze secondo le diverse necessità. Le valvole termostatiche regolano l’afflusso di acqua calda in base alla temperatura impostata sulla manopola: la valvola si chiude mano a mano che la temperatura dell’ambiente si avvicina a quella desiderata, dirottando l’acqua calda verso gli altri radiatori ancora aperti. Le valvole termostatiche, se regolate in modo accorto, consentono un risparmio di energia attorno al 10%. L’installazione di questi apparati è obbligatoria nei nuovi edifici condominiali e in quelli vecchi ristrutturati.
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Impianto di riscaldamento (4)
Riscaldamento autonomo Il riscaldamento autonomo è giustificato quando serve una villetta unifamiliare o al massimo piccoli edifici di 3 – 4 appartamenti. La grande diffusione degli impianti autonomi nei condomini è uno spreco Sarebbero necessarie caldaie di piccola potenza, invece per avere anche la produzione istantanea di acqua calda ne vengono installate di potenza maggiore. Questo spreco si può ovviare con un serbatoio di accumulo dell’acqua calda ( litri) e installando una caldaia di minore potenza. La legge italiana vieta l’installazione del riscaldamento autonomo nei nuovi edifici con più di quattro unità abitative
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Impianto di riscaldamento (5)
Riscaldamento centralizzato La caldaia deve essere dimensionata secondo il reale fabbisogno termico dell’edificio: se la potenza è superiore si consuma di più Per avere una maggiore efficienza nei condomini è opportuno installare caldaie in cascata o a temperatura scorrevole. Questo tipo di caldaie adegua proporzionalmente il consumo di combustibile e l’energia termica prodotta al reale fabbisogno energetico dell’edificio.
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Impianto di riscaldamento (6)
La contabilizzazione individuale del calore Negli impianti a colonne montanti, un ripartitore elettronico viene installato su ogni radiatore dotato di una valvola termostatica, per scegliere in ogni stanza la temperatura desiderata. Negli impianti a zona, in ogni appartamento viene installato un contatore di calore che misura l’energia termica consumata dall’abitazione. Nelle case in condominio la contabilizzazione individuale del calore permette a ciascuno di avere il comfort desiderato e di pagare solo il calore effettivamente consumato
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Impianto di riscaldamento (7)
Il Contratto Servizio Energia E’ un contratto fra il proprietario dell’impianto di riscaldamento (condominio o edificio pubblico) con una ESCO (Energy Service Company). La ESCO finanzia e realizza gli interventi necessari a ridurre i consumi energetici (es. sostituzione della caldaia, termoregolazione e contabilizzazione del calore, isolamento termico, ecc.) Il cliente (condomini o singolo proprietario) paga alla ESCO per alcuni anni (solitamente 5/7 anni) il calore consumato, misurato da un apposito contatore di calore posto all’uscita della centrale termica. E’ un contratto virtuoso per risparmiare energia. Infatti: la ESCO farà una buona manutenzione alla caldaia e acquisterà il combustibile al prezzo più basso, per ottenere il massimo profitto; il proprietario (o i condomini), avranno interesse a usare l’energia in modo razionale (magari attraverso la termoregolazione e la contabilizzazione individuale del calore) per alleggerire il peso della bolletta.
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Impianto di riscaldamento (8)
Riscaldamento a pavimento a bassa temperatura Una serpentina di tubo flessibile viene messa nel massetto, all’interno della quale circola acqua a bassa temperatura. Con l’irraggiamento dal basso il riscaldamento è uniforme ed ha bisogno di una temperatura dell’acqua di soli 30-40°, rispetto ai 70-80° . Negli edifici esistenti, per ridurre i costi, è consigliabile installare il riscaldamento a pavimento quando si effettua il rifacimento della pavimentazione della casa.
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Impianto di riscaldamento (9)
Sistemi di accumulo del calore Sistema che integra le fonti energetiche tradizionali (gas, gasolio, ecc) con quelle rinnovabili (biomasse ed energia solare), collegando i diversi generatori di calore (caldaie a gas, stufe o camini a legna, pannelli solari termici, ecc.) ad un sistema comune di accumulo di acqua calda.
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Impianto di riscaldamento (10)
Stufe a pellets e Termocamini L’uso delle biomasse (lavorazioni del legno, scarti forestali, lrgna di bosco, ecc.) per il riscaldamento avviene con bilancio nullo di CO2. Le stufe a pellets permettono ormai una gestione simile a quella del gas: i pellets si caricano da soli nella stufa, hanno una autonomia di decine di giorni e consentono la regolazione della potenza e degli orari di funzionamento. A parità di potere calorifico, i pellets costano circa un terzo meno del gas. I termocamini a legna possono essere collegati con l’impianto di riscaldamento e fanno risparmiare sugli altri combustibili. Le stufe a pellets ed i termocamini richiedono attenzione per smaltire le ceneri e pulire la canna fumaria.
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