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Carta dei Servizi della Comunità Ministeriale

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Presentazione sul tema: "Carta dei Servizi della Comunità Ministeriale"— Transcript della presentazione:

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2 Carta dei Servizi della Comunità Ministeriale
Reggio Calabria

3 La Comunità Ministeriale
La Comunità Ministeriale di Reggio Calabria è uno dei Servizi Minorili della Giustizia ed accoglie in prevalenza minori sottoposti al provvedimento del collocamento in comunità come applicazione di misura cautelare. Un minore può essere collocato in comunità anche perché fruisce di una misura alternativa alla detenzione, è sottoposto ad una misura di sicurezza oppure ha una sospensione del processo e messa alla prova. In tutte le ipotesi il minore è affidato ai Servizi Minorili della Giustizia per le attività di sostegno e controllo. Le Comunità Ministeriali, nel rispetto dei diritti soggettivi dei minori, rispondono ad un duplice mandato istituzionale: assicurare l’esecuzione della misura e finalizzare l’intervento alla restituzione del minore al contesto sociale di appartenenza.

4 La Comunità Ministeriale
A Reggio Calabria la Comunità è ubicata in : Via Marsala n. 13 ed è posta nelle vicinanze di Piazza Garibaldi facilmente raggiungibile con numerose linee urbane, extraurbane e sede della stazione centrale. Utenza telefonica: ; Fax: E.mail:

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6 La Comunità Ministeriale
La Carta dei Servizi presenta i principi fondamentali ai quali la Comunità si ispira e le modalità di erogazione dei servizi allo scopo di migliorare e favorire il rapporto con gli utenti.

7 Principi fondamentali che ispirano la gestione della Comunità
I destinatari della Carta sono tutti i soggetti che a vario titolo lavorano in Comunità, i minori collocati e le loro famiglie, la magistratura competente e tutti i soggetti degli enti locali e del privato sociale che collaborano con il servizio.

8 Principi fondamentali che ispirano la gestione della Comunità
la Comunità si impegna ad agire secondo criteri di obiettività ed imparzialità verso i ragazzi. Le regole della Comunità concretizzano il principio di offrire a tutti i minori pari opportunità attraverso iniziative che assicurino a tutti la possibilità di fruire delle risorse interne e del territorio. Il confronto continuo tra educatori, operatori e direttore caratterizza lo stile operativo della Comunità e favorisce il principio di obiettività nel rapporto con i ragazzi.

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10 partecipazione e trasparenza:
nel Servizio si favorisce l’informazione e la partecipazione del personale e dell’utenza mediante diverse forme di consultazione e di coinvolgimento, si mantengono numerose collaborazioni con cooperative ed associazioni di volontariato;

11 accoglienza ed integrazione
la Comunità si impegna, con opportuni ed adeguati atteggiamenti ed azioni di tutti gli operatori del servizio, a favorire l’accoglienza e l’integrazione nella fase di ingresso e durante tutto il periodo di permanenza; monitorare l’intervento educativo al fine di fornire indicazioni che consentano al giudice di assumere la decisione più rispondente alle esigenze educative del minore; predisporre adeguati interventi finalizzati al reinserimento del minore al contesto sociale.

12 Risorse di personale La Comunità Ministeriale di Reggio Calabria è annessa al Centro di Prima Accoglienza che accoglie i minori arrestati o fermati fino all’udienza di convalida. Si segnala che i due Servizi si presentano come un’unica realtà organizzativa, all’interno della quale si realizzano le linee operative sia del CPA che della Comunità. Vi è la completa condivisione delle risorse umane e strumentali ed anche dei locali, fatta eccezione per la stanza dei minori dell’area custodita. Pertanto unica è la direzione dei Servizi, che svolge i compiti di coordinamento delle diverse aree, ed unica è l’area tecnica che cura il sostegno e la progettualità educativa di entrambi i Servizi, secondo una organizzazione funzionale che tende ad ottimizzare le risorse. L’area educativa è dotata di educatori e di operatori di assistenza e vigilanza., questi ultimi fanno parte di una cooperativa che opera in convenzione. Per quanto concerne la vita quotidiana dei minori vi è la collaborazione di alcune unità dell’area B. Tutto il personale, impegnato a qualunque titolo all’interno della Comunità, deve improntare i propri atteggiamenti e le proprie azioni ai principi enunciati nella Carta dei Servizi e finalizzare il lavoro al raggiungimento degli obiettivi individuati.

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14 I minori ospiti devono:
rispettare le norme elementari della corretta convivenza civile e le regole della Comunità trattare con cura gli arredi e tutti gli strumenti della Comunità senza arrecarvi danno o mettere a rischio la loro integrità e buona conservazione mantenere atteggiamenti educati ed improntati al rispetto di ogni persona Si sottolinea che i doveri degli operatori garantiscono il rispetto dei diritti dei minori ed i doveri dei ragazzi si traducono in diritti della Comunità.

15 Modalità dell’intervento
All’ingresso di un minore viene individuata una équipe di riferimento, composta da un educatore, un operatore, un assistente sociale ed il consulente psicologo Tutte le figure professionali dell’area tecnica lavorano in modo integrato e coordinato, in modo da rispondere alle esigenze dei ragazzi ed adempiere alle varie attività con continuità, anche in assenza dell’educatore di riferimento L’equipe avvia la rilevazione dei bisogni e delle risorse del ragazzo per accertare la sua situazione Dopo la prima fase valutativa effettuata all’interno della Comunità, si definisce il progetto educativo che prevede anche attività da svolgere all’esterno, riguardo le quali si chiede l’autorizzazione all’A.G. In seguito si procede al monitoraggio dell’intervento, alle eventuali modifiche ed alla valutazione Del progetto educativo, delle valutazioni in itinere e finali viene informata con regolarità la magistratura competente Al fine di uniformare gli interventi e renderli osservabili e valutabili vengono utilizzati da tutte le èquipe gli stessi strumenti di lavoro: fascicolo personale scheda degli interventi diario di bordo.

16 Modalità dell’intervento
Il servizio educativo ha consolidato numerose collaborazioni al fine di attivare opportunità educative e formative: con l’ASL 11 per l’assistenza sanitaria ed infermieristica a titolo gratuito; con il Centro Territoriale Permanente per individuare opportunità formative e di recupero scolastico; con alcune Cooperative sociali per attività di pubblica utilità e piccoli lavori di manutenzione e giardinaggio; con la Caritas diocesana, gli Scouts ed una casa di riposo per anziani per offrire ai ragazzi esperienze positive di confronto con il volontariato; con il CONI ed il Centro di Interesse ed Aggregazione Giovanile per favorire il coinvolgimento anche in varie attività sportive e di socializzazione; In collaborazione con il locale Ufficio Servizio Sociale Minorenni ed altre Comunità del territorio reggino, la Comunità Ministeriale promuove una serie di iniziative finalizzate a promuovere nei ragazzi i valori della legalità, della responsabilità e della solidarietà; In tal modo si intende anche offrire visibilità alla condizione dei minori che, pur vivendo situazioni di disagio e devianza, stanno costruendo percorsi di crescita; A livello organizzativo tali iniziative contribuiscono a realizzare sinergie tra i Servizi della Giustizia Minorile, gli Enti Locali, la Comunità Ecclesiale ed alcune realtà del Terzo Settore con un lavoro di rete che favorisce i percorsi di responsabilizzazione e reinserimento sociale dei ragazzi.

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18 INDICATORI DI EFFICACIA ED EFFICIENZA DEL SERVIZIO
Adeguatezza dell’organizzazione della Comunità rispetto alla normativa vigente, alle finalità ed ai compiti istituzionali ed alle disposizioni ministeriali; congruità dell’organizzazione rispetto alla garanzia dei diritti ed in risposta ai bisogni ed alle esigenze primarie del minore; capacità di recepire le richieste dell’ Autorità Giudiziaria; grado di accoglimento, da parte della Magistratura, delle proposte progettuali elaborate; polifunzionalità del Servizio e capacità di lavorare con le diverse misure (misura cautelare, messa alla prova, misure alternative alla detenzione e misura di sicurezza); corrispondenza tra attivazione di risorse esterne, elementi di conoscenza e proposte elaborate; grado di soddisfazione del minore e della famiglia; grado di soddisfazione professionale degli operatori: integrazione, clima lavorativo, partecipazione; congruità tra costi, utenza, personale impiegato.

19 INDICATORI DI EFFICACIA DELL’INTERVENTO TECNICO-PROFESSIONALE
Grado di coinvolgimento del minore nelle attività quotidiane (frequenza nelle attività proposte, numero uscite concordate e modalità, rispetto degli orari, cura degli spazi personali e comuni); numero dei rientri da allontanamento e modalità; numero delle uscite per attenuazione della misura; numero delle uscite per aggravamento della misura; numero degli episodi di violenza e di autolesionismo.

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21 MODULO PER SEGNALAZIONI E SUGGERIMENTI
Cognome Nome Via Città Tel. Oggetto della segnalazione: ________________________________________________________________

22 La Comunità Ministeriale Reggio Calabria
La Carta dei Servizi viene redatta in formato cartaceo e in versione PowerPoint. Anno 2009


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