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PubblicatoBartolomeo Arena Modificato 10 anni fa
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Promoting Natura 2000 & sustainable wildlife use (hunting & angling)
Regional Workshops – Arosio (Italia) - 18 giugno 2008 Aziende Faunistico Venatorie e Natura 2000: il caso della AFV Valbelviso-Barbellino Guido Tosi - Eugenio Carlini
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SIC IT2070017 “Valli di Sant’Antonio”;
NECESSITÀ DELLO STUDIO L’Azienda Faunistico Venatoria Valbelviso-Barbellino (BG-BS-SO) ha chiesto il rinnovo della concessione e poiché all’interno dell’Azienda sono presenti i SIC e le ZPS: SIC IT “Val Belviso”; SIC IT “Valli di Sant’Antonio”; ZPS IT “Parco Regionale Orobie Bergamasche”; ZPS IT “Parco Regionale Orobie Valtellinesi”; ZPS IT “Belviso Barbellino”; e sono inoltre presenti, nelle aree adiacenti all’Azienda, i SIC e le ZPS: SIC IT “Valle d’Arigna e ghiacciaio di Pizzo Coca”; SIC IT “Val Bondone Val Caronella”; ZPS IT “Alta Val di Scalve”; ZPS IT “Valvedra, Valbondione e Val di Vo“.
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NECESSITÀ DELLO STUDIO
Localizzazione della AFV Valbelviso-Barbellino (in viola), confini dei SIC (in rosso) e confini delle ZPS (in giallo)
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PROCEDURA ADOTTATA Guida Metodologica all’art. 6 della Direttiva “Habitat” (2001)
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Sovrapposizione cartografica tra P/P e Siti
Individuazione, dai Formulari/Piani di gestione dei Siti, della fauna presente Individuazione, dal P/P, dei possibili impatti sulla fauna Valutazione della significatività dei possibili impatti sulla fauna Definizione, dai Formulari/Piani di gestione dei Siti, degli obiettivi di conservazione (per la componente faunistica) Analisi delle caratteristiche biologiche e delle esigenze ecologiche delle specie Analisi critica oggettiva delle incidenze del P/P sugli obiettivi di conservazione Individuazione delle misure di mitigazione delle incidenze negative del P/P Valutazione della permanenza delle incidenze negative del P/P Riformulazione del P/P Definizione, dai Formulari/Piani di gestione dei Siti, degli obiettivi di conservazione prioritari (per la componente faunistica) Individuazione delle misure di compensazione: dirette, in proporzione, agli impatti negativi potenziali sulle specie, evidenziati in fase di valutazione appropriata; situate nella medesima regione biogeografia e nel medesimo Stato Membro, oltre che localizzate nelle immediate vicinanze dell’habitat dove si sono prodotti gli effetti negativi del progetto; comparabili con le funzioni ecosistemiche che hanno portato alla designazione dei Siti, coerenti con gli obiettivi di conservazione dei Siti stessi; Caratterizzate da obiettivi chiari in termini di attuazione e di gestione, tali da poter garantire il mantenimento o l’intensificazione della coerenza di Rete Natura 2000.
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LIVELLO I: SCREENING Descrizione del Piano unitamente alla caratterizzazione di altri piani che, congiuntamente, possano incidere in maniera significativa sui Siti. B. Descrizione dei Siti. C. Valutazione della connessione diretta del Piano e della necessità dello stesso per la gestione dei Siti. D. Valutazione della connessione diretta di altri piani o progetti con la gestione dei Siti. E. Valutazione della significatività dell’incidenza del Piano sui Siti.
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LIVELLO I: SCREENING - Descrizione Piano
AFV Valbelviso Barbellino AROSIO Localizzazione geografica dell'AFV (in rosso) rispetto al territorio regionale.
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LIVELLO I: SCREENING - Descrizione Piano
L’Azienda Faunistico Venatoria Valbelviso-Barbellino è nata nel 1893, ed è la più antica “Riserva di caccia” d’Italia. Occupa attualmente una superficie catastale di 119,25 km2 ricadenti, in ordine di estensione, nel territorio delle Province di Sondrio, Brescia e Bergamo, rappresentando, in tal senso, anche la più estesa Azienda Faunistico Venatoria a livello nazionale. La quota minima è di 917 m, la quota massima è di 2900 m, l’Azienda ha una quota media pari a 2060 m.
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Carta di uso del suolo secondo la classificazione CORINE.
LIVELLO I: SCREENING - Descrizione Piano Carta di uso del suolo secondo la classificazione CORINE.
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LIVELLO I: SCREENING - Descrizione Piano
Andamenti delle nascite e delle consistenze primaverili del camoscio (Rupicapra rupicapra) dal 1966 al 2005
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LIVELLO I: SCREENING - Descrizione Piano
Andamenti delle nascite e delle consistenze primaverili del muflone (Ovis orientalis musimon) dal 1981 al 2005
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Stambecco (Capra ibex) Capriolo (Capreolus capreolus)
LIVELLO I: SCREENING - Descrizione Piano Stambecco (Capra ibex) Capriolo (Capreolus capreolus) Cervo (Cervus elaphus) Marmotta (Marmota marmota) Lepre bianca (Lepus timidus) Lepre comune (Lepus europaeus) Volpe (Vulpes vulpes) Lupo (Canis lupus) Gallo cedrone (Tetrao urogallus) Gallo forcello (Tetrao tetrix) Francolino di monte (Bonasa bonasia) Pernice bianca (Lagopus mutus) Coturnice (Alectoris graeca saxatilis) Aquila reale (Aquila chrysaetos)
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Programmi di conservazione e ripristino ambientale Vigilanza
LIVELLO I: SCREENING - Descrizione Piano Programmi di conservazione e ripristino ambientale Vigilanza Corpo di vigilanza composto da 12 guardie giurate particolari: 1 guardia volontaria (Direttore scientifico); 11 guardie giurate assunte a tempo pieno dall’Azienda. Zone di rifugio Divieto di caccia assoluto: 12,76 km2, ovvero il 10,2% del territorio dell’Azienda Aree di protezione specifiche per i Galliformi, dove viene esercitata esclusivamente la caccia agli: 54,27 km2, ovvero il 43,3% del territorio dell’Azienda. Organizzazione e strumenti di gestione dell’azienda
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Habitat di interesse comunitario presenti nei Siti
LIVELLO I: SCREENING - Descrizione Siti Habitat di interesse comunitario presenti nei Siti
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Specie di interesse comunitario presenti nei Siti
LIVELLO I: SCREENING - Descrizione Siti Specie di interesse comunitario presenti nei Siti
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LIVELLO I: SCREENING - Descrizione Siti
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LIVELLO I: SCREENING - Necessità dello stesso per la gestione dei Siti
Il Piano non è direttamente connesso né necessario alla gestione dei Siti. La presenza nell’area da oltre 100 anni, dell’Azienda faunistico-venatoria Valbelviso-Barbellino, ha però sicuramente contribuito a mantenere in uno stato soddisfacente gli habitat e le specie di interesse comunitario. All’area di Piano sono legate numerose specie animali e vegetali di interesse comunitario, per la cui sopravvivenza risulta indubbiamente utile e/o necessaria la prosecuzione e la valorizzazione delle attività tradizionali, tra le quali possono essere considerate anche le diverse azioni di gestione faunistico-venatoria previste dal Piano.
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LIVELLO I: SCREENING - Impatti cumulativi
Attualmente sul territorio dell’Azienda e nel territorio compreso tra questa e i siti, non sono in essere altri progetti. Risultano, invece, in vigore numerosi piani sia provinciali che regionali. Allo stato attuale non è possibile definire se questi piani possano influire direttamente sui siti, poiché non tutti sono stati valutati per la loro eventuale incidenza. Non potendo peraltro escludere che tali piani possano avere effetti diretti o indiretti sui siti, le analisi svolte nel presente Studio hanno dato la massima attenzione possibile al principio della “precauzione”, al fine di ovviare, comunque, a questa eventualità.
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Valutazione dell’impatto potenziale sugli habitat:
LIVELLO I: SCREENING - Significatività dell’incidenza Valutazione dell’impatto potenziale sugli habitat: Rischio di sottrazione di territorio: nessuna incidenza. Rischio della compattazione del suolo: in ogni giornata di caccia potrebbe teoricamente esserci una densità di 0,17 ind/km2; un rapporto di fruizione venatoria del territorio che, probabilmente non ha eguali, in termini di limitatezza, su tutto l’arco alpino italiano. La presenza di un agente di vigilanza a tempo pieno ogni 11,3 km2 garantisce un controllo della fruizione del territorio anche da parte di altre categorie di utenti (turisti, alpinisti, cercatori di funghi, ecc..) Rischio d’incendio: nessuna incidenza.
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Valutazione dell’impatto potenziale sugli habitat:
LIVELLO I: SCREENING - Significatività dell’incidenza Valutazione dell’impatto potenziale sugli habitat: Rischio d’inquinamento chimico e biologico: gran parte del prelievo venatorio viene realizzato a carico degli Ungulati, con: l’impiego di armi a canna rigata, che utilizzano munizioni, a differenza di quelle per armi a canna liscia, che sono interamente in piombo, sono costituite solo per un 25-30% da piombo la restante parte è di rame e polimeri di sintesi; limitato numero di colpi sparati, sia in rapporto alla tipologia della caccia, sia alle regole interne instaurate dall’Azienda (Regola dei “tre colpi”); i rischi di dispersione di piombo sul terreno sono assolutamente limitati o nulli. Rischio di modificazione dell’idrologia: nessuna incidenza.
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Valutazione dell’impatto potenziale sulle specie:
LIVELLO I: SCREENING - Significatività dell’incidenza Valutazione dell’impatto potenziale sulle specie: Risorse necessarie per l’operatività del Piano, ovvero specie di cui si richiede la possibilità di prelievo. Disturbo creato dalla realizzazione del Piano, ovvero azioni previste per svolgere l’attività di prelievo. Periodo e durata delle fasi di funzionamento del Piano, ovvero periodo di svolgimento dell’attività di prelievo.
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Valutazione dell’impatto potenziale sulle specie:
LIVELLO I: SCREENING - Significatività dell’incidenza Valutazione dell’impatto potenziale sulle specie: Per quanto concerne l’ornitofauna e la teriofauna nei siti, sono segnalate 20 specie di Uccelli e 4 specie di Mammiferi di interesse comunitario inserite nei Formulari. Quasi tutte le specie non sono cacciabili e numerose sono particolarmente protette secondo la L. 157/92. Le uniche specie di cui è consentito il prelievo, anche perché inserite nell’Allegato II della Direttiva 79/409/CEE, risultano essere i Galliformi di seguito indicati: Lagopus mutus (pernice bianca); Tetrao tetrix (gallo forcello); Alectoris graeca (coturnice).
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Valutazione dell’impatto potenziale sulle specie:
LIVELLO I: SCREENING - Significatività dell’incidenza Valutazione dell’impatto potenziale sulle specie:
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Valutazione dell’impatto potenziale sulle specie:
LIVELLO I: SCREENING - Significatività dell’incidenza Valutazione dell’impatto potenziale sulle specie:
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Valutazione dell’impatto potenziale sulle specie:
LIVELLO I: SCREENING - Significatività dell’incidenza Valutazione dell’impatto potenziale sulle specie:
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Valutazione dell’impatto potenziale sulle specie:
LIVELLO I: SCREENING - Significatività dell’incidenza Valutazione dell’impatto potenziale sulle specie:
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LIVELLO I: SCREENING - Conclusioni
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Delibera di Giunta Regionale della Lombardia
25 gennaio 2006 n. VIII/1791 ZPS IT “Belviso Barbellino” Ente gestore: AFV Valbelviso-Barbellino
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GRAZIE PER L’ATTENZIONE
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